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Autore: Faust    18/06/2022    0 recensioni
Parigi, 1880, sul palco dell'Operà Populaire si intrecciano lotte per il potere, sfrenate passioni, intrighi e tradimenti, mentre un misterioso personaggio mascherato si aggira dietro le quinte, suscitando sconcerto e terrore.
"...Se tutte le donne rispettabili di Parigi sparivano all'ombra dei mariti, probabilmente era giusto. Non era possibile che tutte si sbagliassero e non era possibile neanche che si sbagliassero tutti gli uomini, a trattare a quel modo le donne...
Ma lei?
Lei era rispettabile, ma di sparire non se la sentiva. Ogni frammento di anima si ribellava all'idea, considerandola assolutamente inconcepibile.
Avrebbe dovuto raccogliere tutto il suo coraggio, per liberarsi dal giogo di suo padre..."
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Gabrielle, Xena
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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15 Cabaletta

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti, cose, luoghi, persone e organizzazioni realmente esistenti è puramente casuale.

15.

Cabaletta




"Caro Mercier,
sono felice di sapere che la nostra precedente ti ha trovato in buona salute e sollevata nell'apprendere che finalmente sono stati catturati i colpevoli dell'omicidio di Mademoiselle Sorelli.
Christine non è stata contenta di vedere le accuse contro Mère confermate dal processo, ma sapeva in cuor suo che il coinvolgimento della tutrice era pressoché certo soprattutto dopo il ritrovamento del fascicolo su Bouquet e sapendo del loro legame affettivo.
Venendo a più lieti argomenti: Capri è meravigliosa in questo periodo dell'anno, il clima mite e soleggiato sta rendendo estremamente piacevoli le nostre giornate, al punto tale da farci prendere in considerazione l'idea di viaggiare per il Mediterraneo, approfittando della bella stagione.
Ci sposteremo in Sicilia, per un breve periodo, e poi ci imbarcheremo per la Grecia. Ti aggiorneremo sui nostri recapiti man mano.
Ti saremmo grate se potessi al più presto disporre il cambio di almeno 600 franchi a nostro favore, in modo da coprire le spese di viaggio per noi ed Argo per alcuni mesi. Resteremo a Capri per ancora due settimane, in modo da organizzare tutto come si conviene.
La conversione degli stabilimenti per i motori a scoppio come sta procedendo? E' da qualche tempo che non mi aggiorni. Spero che Monsieur De Dion non stia continuando ad ostacolare le trattative con le sue assurde pretese. Nel caso sii ferreo, procederemo come deciso, senza cedere.
Porgi i nostri più cordiali saluti a tua madre, attendiamo al più presto tue notizie.

Cordialmente tua "


-Xena- Gabrielle richiamò la sua attenzione e attese che la guerriera la raggiungesse allo scrittoio -Se la firmi possiamo spedirla.-
La mora si chinò per leggere la missiva da sopra la spalla della bionda, ancora seduta -Non è un po' brusca come conclusione?- Chiese, leggermente perplessa.
Gabrielle non rispose. Non aveva particolarmente in simpatia il ragazzo e anche se l'esecutore materiale della morte di Christine e Carlotta sarebbe stato César, Mercier aveva contribuito parecchio a crearne le circostanze. -Sei veramente sicura che possiamo fidarci di lui?- Chiese, leggermente infastidita.
-Sì.- La mora si chinò di più sullo scrittoio e prese la penna che l'altra le porgeva -Finché si sentirà in colpa esaudirà ogni nostra richiesta rapidamente.- Ebbe un attimo di incertezza, quando si accorse che stava per firmare con il proprio nome, anziché quello della Viscontessa, ma si corresse in tempo.
-E' che lasciarlo impunito...Mi sembra eccessivo.-
-Si punirà da solo per il resto dei suoi giorni, come fece mio fratello Toris, ed in fondo, non le ha uccise lui.- Prendersi poi un colpo di pistola all’addome, cercando di aiutarle, le sembrava una punizione più che sufficiente.
-Sì... Finiamo sempre col ripeterci, quando ne parliamo.- Gabrielle soffiò sulla lettera, per asciugarne l'inchiostro, prima di piegarla e metterla nella busta, pronta per essere sigillata -Devo ammettere che non mi aspettavo che Bouquet fosse "Lo strangolatore del Punjab"- Aggiunse la bionda, cambiando argomento.
-Non mi aspettavo che César lo sapesse e non dicesse nulla.- Avevano trovato quella indicazione tra le sue carte, risalenti a quando aveva fatto controllare il personale, nel momento dell’acquisizione del teatro. Erano solo sospetti e probabilmente il mecenate sperava di poterli sfruttare a proprio vantaggio, ma una volta consegnate le informazioni alla polizia avevano fatto presto a risalire alla sua vera identità.
Gabrielle rimase nuovamente in silenzio, persa nei propri pensieri. Accorgendosene, Xena l’abbracciò, restandole alle spalle, e sentendola rilassarsi leggermente, mentre iniziava ad accarezzarle l’avambraccio dolcemente -Mi piacevano queste due ragazze.-Disse infine il bardo -Erano troppo giovani per avere una simile sorte.-
-Con l'educazione che avevano ricevuto erano quasi totalmente indifese davanti ad uno scontro con un persona esperta come Cesare.- Disse la guerriera -Ma hanno dimostrato moltissimo coraggio- Se solo avessero avuto l’occasione avrebbero fatto grandi cose, ne era certa.
-Anche un po' di incoscienza.- Gabrielle voltò il capo, appoggiando la fronte alla sua guancia, mesta.
-Come se tu non avessi mai fatto niente di azzardato, da giovane.- Le sorrise, ricordando la fuga da casa della bionda, dopo il loro primissimo incontro.
-Ti ricordo che siamo ancora giovani, non abbiamo neanche quattro lustri!- Cercò di stemperare la tensione.
La mora ridacchiò sotto i baffi, prima di baciarla teneramente sulle labbra  e sciogliere l'abbraccio, rimettendosi in piedi.
-Perché vuoi partire? Stiamo bene qui, in fondo- La seguì con lo sguardo, curiosa, non ne avevano ancora parlato bene.
-Si avvicina la stagione della pesca al salmone e qui non posso certo trovarne.-
-Ammettilo, ritrovare Iréneè ti ha fatto venire nostalgia di casa.- La punzecchiò sorridendo la bionda, non credendo ad una sola parola della scusa accampata dalla guerriera.
-E' da parecchio che non torniamo, voglio controllare che Ares sia ancora sigillato nel tempio in Macedonia.-
-E passare da tua madre a dai tuoi fratelli.- Gabrielle era certa che il vero motivo fosse quello, in realtà.
-Se ci sarà tempo.- Ammise la mora, colta in fallo -Perché tu sei così restia?-
-Lì ci siamo anche…Noi.- Si prese un istante, le suonava sempre strano -Non riesco a fare come se niente fosse.- Aggiunse.
-Non è la prima volta che moriamo.-Osservò la mora.
-Tu forse ci sarai abituata- Sorrise sarcastica Gabrielle -Ma quella è stata la prima volta..."Definitiva", per me- Era la prima vita di cui aveva memoria e la ricordava ancora con nostalgia.
-Non pensavo che dopo tutto questo tempo provassi ancora questi sentimenti.- Per Xena era diverso, era deceduta numerose volte durante quell’esistenza e aveva una maggiore familiarità con la relatività del concetto di “Morte”.
-C'ero affezionata. Tra tutte le vite avute quella rimane comunque la mia preferita. Eravamo libere di essere chi volevamo e non mi sarei mai aspettata che la società prendesse una piega tanto...Retrograda.-
-Già meglio che a Salem- Osservò mesta la guerriera, ritrovando ricordi sgradevoli.
-Assolutamente sì.-
-Le cose stanno cambiando però, la prossima vita andrà meglio, vedrai.-
-Lo spero...- Gabrielle si alzò e si avvicinò alla finestra, sperando che la vista del mare la rinfrancasse un po'.
-Non è da te recriminare tanto...Sicura che sia tutto a posto?- Chiese la mora.
-Sì...Solo un po' di amarezza- Si strinse nelle spalle -Christine si vedeva già vecchia, assieme a Carlotta.- La giovane aveva iniziato a faticare da bambina, da quando era rimasta orfana e desiderava unicamente riposare con serenità accanto alla persona che amava.
Xena l'abbracciò nuovamente, prima di baciarle il collo, teneramente -Controllato Ares possiamo tornare qui, se ti piace tanto.- Si sarebbe accontentata di un viaggetto ogni tanto, come diversivo, se Gabrielle non se la fosse sentita. Talvolta capitava che i gusti e le abitudini delle loro reincarnazioni permanessero, anche dopo aver recuperato la memoria.
-Mi piacerebbe, ma probabilmente ricominciando a viaggiare cambierò idea. Vedremo come andrà.- Si voltò e la baciò dolcemente sulle labbra, cercando di tranquillizzarla. Era solamente una giornata storta e si sentiva un po' fiacca, non voleva che la guerriera si preoccupasse.
-E' più facile baciarti quando non hai la barba.- Cercò di sdrammatizzare la mora, riferendosi ad una delle loro vite precedenti.
-Però mi stava bene!- Aggiunse Gabrielle, cercando di mantenere un tono più spensierato.
-Hm, passabile.-Sorrise sarcastica la guerriera.
-Vogliamo parlare dell'averti come madre?!- Ribatté scherzosa la bionda.
-Forse il ruolo peggiore che potesse capitarmi. Eri ingestibile!-
-Spero che non succeda mai l’opposto, non so a quale divinità si sia votata Cyrene, per riuscire ad allevarti.-
Xena sorrise, baciandola nuovamente -Sono contenta di averti ritrovata, nonostante tutto.- 
-Anche io.-
Sapevano fin troppo bene cosa il Destino avrebbe riservato loro: sfide che avevano già affrontato e perso nelle vite precedenti. 
Potevano solo cercare di imparare dai propri errori, anche se i secoli avevano insegnato che non era cosa facile, ma essere nuovamente assieme dava loro la speranza in un futuro migliore. Se non per quella vita, per la prossima.

****

Note dell'autrice:
Buongiorno e buon sabato! Con questo capitolo si conclude questo racconto, spero che vi sia piaciuto :)
Mi prenderò un po' di tempo prima di pubblicare altro (spero non ci vorrà troppo, ma ho bisogno di staccare un po', è stato un anno molto intenso) quindi, se vi piace quello che scrivo aggiungetemi tra gli "autori preferiti" in modo da ricevere le notifiche automatiche quando posterò qualcosa (che comunque pubblicizzerò anche sul mio profilo Facebook, quindi, se vi è comodo, aggiungetemi anche lì).


Note:
-Con il termine "Cabaletta" si indica solitamente la parte finale di un'Aria mi è sembrato quindi adatto come titolo al capitolo conclusivo.

-Monsieur De Dion: ho preso spunto dal nome di un imprenditore dell'epoca, fondatore di una delle prime case automobilistiche francesi, la "De Dion-Bouton" fondata nel 1883.

-Ares: Dio della Guerra. Nella serie non viene mai raccontata la battaglia che portò alla sua reclusione nel tempio, ma, nell'episodio 10x02 "The Xena Scroll", vediamo come la divinità sia rimasta rinchiusa almeno fino al 1942 (per questo non l'ho fatto comparire come personaggio in questo racconto :) ) 

-Punjab: regione a cavallo tra India e Pakistan, viene citata nel libro come probabile terra di origine del Fantasma. Nell'opera letteraria è lui, in realtà, "Lo strangolatore del Punjab", ruolo che io invece ho fatto ricadere su Bouquet.

E con questo è tutto, spero che vi siate divertiti a leggere.

A presto!










   
 
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