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Autore: Beatrice_B    22/06/2022    1 recensioni
"Obi-Wan sapeva che Anakin non si sarebbe fermato; stavano entrambi combattendo per salvarsi la vita. Il respiro di Darth Vader era minaccioso, profondo, veloce: sotto quella maschera, il suo Padawan, il suo amato Padawan, meditava di ucciderlo." - One shot ispirata all'ultimo episodio della serie Obi-Wan Kenobi. SPOILER SERIE OBI-WAN KENOBI.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Storia decisamente ispirata all'ultimo episodio della serie Obi-Wan Kenobi. E' il racconto di ciò che, secondo me, è passato nella mente di Obi-Wan durante quei momenti. Consiglio di non leggere se non si è in pari!

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Obi-Wan riemerse dalla buca di terra e pietre nella quale Anakin lo aveva seppellito e si scagliò con forza contro quella figura alta e oscura che una volta era il suo allievo.

Le spade laser fiammeggiavano ed entrambi combattevano per la vita; Obi-Wan fece appello alla Forza mentre menava fendenti, e sentiva che Anakin stava facendo lo stesso.

 

Anakin, fermati.

 

La Forza gli permise di sollevare una pietra che giaceva accanto e la gettò contro Skywalker, che si protesse con un braccio mandandola in frantumi.

I fendenti erano sempre più disperati: le due spade laser ululavano e si schiantavano una contro l’altra con violenza.

 

Anakin, fermati.

 

Obi-Wan sapeva che Anakin non si sarebbe fermato; stavano entrambi combattendo per salvarsi la vita. Il respiro di Darth Vader era minaccioso, profondo, veloce: sotto quella maschera, il suo Padawan, il suo amato Padawan, meditava di ucciderlo.

 

Anakin.

 

Con un movimento veloce, Obi-Wan riuscì a menare un fendente alla schiena di Darth Vader, che si inginocchiò. A quel punto, raccogliendo le ultime forze, il Jedi riuscì a scagliare il Sith lontano da lui, a distanza di sicurezza.

 

Non voglio questo Anakin. Non di nuovo.

 

Nonostante le ferite e il combattimento estenuante, Darth Vader sembrava instancabile. Con violenza, si gettò nuovamente sopra il suo vecchio Maestro e menò colpi.

La Forza li aveva accerchiati: entrambi erano ancora in piedi grazie ad essa. 

Obi-Wan riuscì nuovamente a distaccarsi e lanciò in un ultimo, disperato fendente. La spada laser trapassò il casco nero di Darth Vader, mandando il Sith finalmente a terra e, attraverso la fessura, Obi-Wan potè distintamente sentire il respiro rantolante di Anakin.

 

Anakin.

 

Il Sith era in ginocchio. Con fatica, si rialzò: in altezza superava di molto Obi-Wan, ma le sue spalle rimasero piegate sotto il peso delle ferite e della fatica. Il respiro si faceva sempre più rumoroso e metallico: metà del casco era stata danneggiata dal fendente e i resti, i miseri resti di Anakin Skywalker, si erano scoperti.

Obi-Wan trasalì mentre lo osservava: il cranio di Anakin aveva perso i suoi bei capelli biondi e tutto il viso era ricoperto di tessuto cicatriziale. I fanciulleschi lineamenti del suo allievo erano scomparsi, lasciando il posto a un viso senza espressioni. 

Gli occhi, un tempo di un azzurro color del cielo, fiammeggiavano ingialliti dalla rabbia e dall’odio.

 

Anakin, che cosa ti ho fatto?

 

Il Jedi fece qualche passo indietro, sempre gli occhi piantati su quei poveri resti umani. Poteva sentire la rabbia di Anakin, l’odio che stava provando per lui. Quando, su Mustafar, gli urlò che lo odiava, non era solamente l’urlo di un uomo morente. Era la verità: Anakin odiava Obi-Wan.

 

Anakin.

 

- Anakin.-

Il nome del suo allievo, il suo migliore amico, gli sfuggì dalle labbra come un fiume in piena.

Il Sith lo fissò. Sembrò scuotere le spalle, e si erse in tutta l’altezza, sovrastando Obi-Wan. La spada laser di colore blu si rifletteva sulla metà del casco ancora presente. Il respiro era un rantolio affannoso. Obi-Wan pensò che stava per morire.

- Anakin non c’è più.-

La voce uscì dal sintetizzatore vocale in maniera distorta: dopo dieci lunghi anni, Obi-Wan riuscì a sentire ancora una volta la voce del suo Padawan. Era lui, era certamente e indubbiamente lui. 

- Io sono ciò che ne resta - continuò. 

Gli occhi di Obi-Wan si inondarono di lacrime. 

 

Sei ancora lì dentro.

 

Il Jedi strinse le labbra e cercò di trattenere le calde lacrime. Sapeva che se si fosse lasciato andare, Anakin lo avrebbe ucciso.

 

Mi dispiace.

 

- Mi dispiace - Obi Wan diede voce ai suoi pensieri con un singhiozzo. 

 

Padmé, Luke, Leia, la tua famiglia eravamo noi. Saremmo riusciti a superare tutto insieme. Perché hai dovuto farlo, perché Anakin?

 

- Mi dispiace, Anakin. Per… tutto-

Anakin lo guardò dritto negli occhi. Lo scrutava per carpire i suoi pensieri e la verità. Obi-Wan aveva sigillato la sua mente: i bambini erano al sicuro. Darth Vader e l’Imperatore non avrebbero mai scoperto dove li stava nascondendo.

Questa era l’ultima missione che poteva portare a termine per Padmè: tenere i suoi figli al sicuro.

Improvvisamente Anakin parlò:

- Non sono il tuo fallimento, Obi-Wan.—

Come se non fosse passato un minuto, un secondo, dal loro ultimo combattimento su Mustafar, Anakin stava ribattendo alle parole del suo Maestro.
 

“Ho fallito con te Anakin. Ho fallito con te”.

 

Obi-Wan continuò a scrutare quegli occhi di fuoco, alla ricerca di un segno, una scintilla che potesse fargli capire che Anakin era ancora lì, da qualche parte, disperso all’interno di quell’armatura troppo pesante e oscura per il ragazzo che conosceva. 

- Non sei tu ad aver ucciso Anakin Skywalker.-

Il Jedi rimase in silenzio. Non capiva che cosa stesse dicendo.

 

Anakin, sei ancora tu. Tu sei Anakin, qui davanti a me, sei vivo. C’è ancora del buono in te, lo so che….

 

- Sono stato io.-

Il cuore di Obi-Wan cadde a picco, schiantandosi ai suoi piedi e liberando tutta l’adrenalina rimasta all’interno delle sue cellule. Osservò mentre Vader sollevava la spada, rossa come il fuoco, all’altezza della posizione di combattimento. Come gli aveva insegnato tanti, troppi anni prima…

- Esattamente come distruggerò te.-

Vader sputò le ultime parole con disprezzo: si mosse come per attaccare, ma i suoi stivali rimasero ben piantati a terra. Non lasciò la posizione di combattimento. Sembrava indeciso sul da farsi: se attaccare e uccidere il vecchio Maestro Jedi o restare immobile e attendere la mossa dell’avversario. Richiamò a se la Forza, ma essa si era blindata attorno a Obi-Wan, in un chiaro tentativo del Maestro di proteggere qualcosa, o qualcuno.

Obi-Wan indietreggiò lentamente. 

 

Eri mio fratello, Anakin. Ti volevo bene.

 

L’immagine di Anakin a nove anni, mentre si presentava a lui su Tatooine, gli attraversò velocemente la mente, lasciando lo spazio subito dopo ad un Anakin cresciuto, diciannovenne, mentre lanciava il loro speeder all’inseguimento di qualche malvivente sul pianeta-città di Coruscant. Il Generale Skywalker arrivò immediatamente dopo, chino sulla barella della sua piccola apprendista, Ahsoka Tano, ferita gravemente dopo un combattimento. Apparve anche Padmè, accanto a lui, troppo innamorati per rendersi conto che lui sentiva, lui sapeva tutto da tempo. E li aveva protetti, senza mai denunciarli, rischiando il ruolo nell’Ordine.

 

- Allora mio fratello è morto davvero.-

Disse quelle parole senza davvero rendersi conto che stava parlando. Un pezzo della sua vita gli era stata portata via. Anakin Skywalker aveva ucciso non solo se stesso, ma anche Obi-Wan. 

Il Jedi si ritrasse ancora, mentre Darth Vader a piccoli passi si avvicinava.

Era ferito, stava sanguinando dalle poche membra umane rimaste. Non avrebbe potuto combattere senza essere ucciso.

Obi-Wan decise che era il momento di ritirarsi.

Senza guardarsi indietro, si voltò. 

- Addio, Darth.-

Si allontanò a passi veloci, sentendo il respiro affannoso di Darth Vader affievolirsi sempre di più nell’oscurità. 

 

In lontananza, potè udire la voce di Darth Vader urlare il suo nome.

Ma lui non si voltò.

Anakin era morto.

  
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