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Autore: marple92    23/06/2022    1 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]
Dopo un ultimo sguardo alla sua vecchia casa, seduta sul taxi che la portava via, si chiese :”chissà tra due anni dove sarò”.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NUOVA VITA

Erano passati due anni da quando Imma aveva scelto di rivoluzionare del tutto la sua vita. Aveva lasciato Pietro confessandogli la verità, senza tirarla per le lunghe o cercare delle scuse. Gli aveva detto che si era innamorata di un altro e anche questa volta il comportamento di Pietro non l'aveva sorpresa: aveva accettato tutto, in silenzio, con la testa bassa. Aveva solo chiesto se avesse possibilità di farle cambiare idea ma lei gli aveva fatto un'ultima carezza ed era andata via.  Si era chiusa dietro le spalle la porta di quella che per tanti anni era stata la loro casa. Il rumore sordo dei suoi tacchi sulle scale aveva accompagnato il suo tragitto verso il taxi che la aspettava giù. Alle rimostranze di Calogiuri, che si era offerto di andarla a prendere, aveva risposto che no, quella era una cosa che doveva fare da sola, un ultimo atto di rispetto verso Pietro.
Dopo un ultimo sguardo alla sua vecchia dimora, seduta sul taxi che la portava via da quella casa, si chiese :”chissà tra due anni dove sarò”.

…Due anni dopo…

Imma dorme beatamente, stesa a pancia in giù sul letto mentre dalla finestra aperta entra la prima arietta fresca di settembre. I suoi capelli rossi contrastano con il bianco del lenzuolo che la copre fino a metà schiena mentre lei dorme talmente serena da non sentire alcun rumore. Da qualche mese il sonno leggero ha lasciato il passo al sonno pesante e tutte le volte che Calogiuri la prende in giro per il suo sonno di pietra lei risponde sempre piccata che vivere e dormire con un carabiniere ha tra i vantaggi di poter abbassare la guardia anzi, spesso gli dice "altrimenti che motivo avrei per dormire con te?". Ed ogni volta a quella domanda di motivi gliene vengono in mente almeno un paio.  

Proprio l’uomo, con una sola asciugamano attaccata in vita, entra in camera con un vassoio di legno contenente la colazione: due ciambelle, un caffè, una spremuta e una serie di biscotti. 

La osserva dormire serena con l'espressione soddisfatta e poi si siede sul letto e si piega a lasciarle una scia di baci sulle spalle nude, accarezzando poi lievemente la pelle con le labbra, in un gesto che sa farle venire i brividi.

I brividi provocati da quel contatto, infatti, la distolgono dalle braccia di Morfeo. In quello stato di dormiveglia e beatitudine ricreato dalle coccole mattutine e dal profumo di bagnoschiuma al muschio bianco, Imma rimane ancora ad occhi chiusi per godersi quelle carezze.

“lo so che sei sveglia Dottoressa” la prende in giro lui senza accennare a smettere con quelle dolci torture, anzi indirizzando  la scia di baci verso il braccio.

Imma apre gli occhi, si gira coprendosi meglio con il lenzuolo e gli stampa una bacio sulle labbra prima di fare un mugolio contrariato.

“Buongiorno Calogiù” 

“Buongiorno Dottoressa” risponde lui rubandole un altro bacio 

“Quanto ti piace chiamarmi ancora così dopo due anni?”

“È il mio modo di chiamarti Amore, lo sai” riceve in risposta un sorriso e poi l’attenzione di Imma si concentra sul vassoio posato sulle sue gambe 

“Perché un solo caffè…tu non lo prendi?” Lo guarda in cagnesco perché sa benissimo il motivo per il quale ormai da due settimane non riesce più a fare colazione con un sano caffè e il suo consumo di caffeina si è ridotto alla poltiglia che riesce a rubare dalla macchinetta dell'ufficio quando lui non è tra i piedi.

“Quel caffè è mio.. tu la spremuta d’arancia … lo sai che il caffè per qualche mese è proibito”

“Ancora con questa storia che siccome sono incinta non posso bere caffè… ti assicuro che quando aspettavo Valentina li bevevo eccome… - lei stessa fa una faccia come a dire “e si sono visti i risultati”- ma stavolta è diverso.. il bambino avrà anche i tuoi geni e la tua tranquillità compenserà il mio carattere” afferra la tazzina ma lui gliela leva dalle mani.

“Calogiuri! Vogliamo litigare alle 8 di mattina?” 

“Veramente sono le dieci. E comunque ti rigiro la domanda: Dottoressa Tataranni vuoi litigare alle 10.00 di mattina?” 

La vede sbuffare ma poi depone le armi. C’è una cosa che la fa impazzire nonostante il tempo che passa, la capacità che ha quell’uomo di tenerle testa. 

Si posa una mano sulla pancia e inizia a tamburellare con le dita.. per stabilire un contatto con l'inquilino all'interno.

“Ehi tu... lì dentro! È il tuo ostaggio che parla...Speriamo che prendi da me e non sei testone come tuo padre”

Lui ride e le sposta le dita iniziando ad accarezzarle la pancia coperta dal lenzuolo, lo scosta incurante della nudità della donna e le posa un bacio sull’ombelico. 

“Se hai il carattere di tua madre saró un uomo finito…-sussurra quasi esasperato- ma molto molto felice. Se invece avrai il mio carattere, preparati amore mio… mamma è una sfida impegnativa ma sotto i suoi vestiti maculati è una donna capace di tanto amore... bisogna solo saperla prendere.”

“Mannaggia agli ormoni” sente dire ad Imma e la trova con le lacrime agli occhi. Le asciuga le lacrime e si appoggia sul suo seno, dandole un bacio all’altezza del cuore che sente battere più veloce del normale.

“Questo cuore che batte forte la merita questa felicità” le dice sincero con gli occhi lucidi e la mano ancora aperta sulla sua pancia come a voler proteggere il loro bambino.

“Calogiù…” le sussurra in lacrime prima di tirarselo addosso per cercare di baciarlo, ma lui si stacca e si mette di fianco.

“Non faccio altro che immaginarti con il nostro bambino in braccio… mentre lo culli - e le accarezza le braccia-, mentre lo stringi al petto e gli baci la testolina con pochi capelli - e le accarezza le labbra-, mentre lo allatti stretto stretto a te- e le accarezza il profilo del seno con due dita- mi sembra di impazzire per quanto sono felice” 

“Anch'io Calogiù... anch'io..Due anni fa non ci avrei mai creduto” confessa lei 

“Io si. Io ci ho creduto dalla prima volta che ti ho vista… quando non riuscivo ancora a guardarti in faccia e rimanevo con gli occhi bassi sulle tue scarpe leopardate” 

“Sembravi indifeso..” confessa lei, scoppiando a ridere quando nota l’espressione dell’uomo diventare maliziosa “eh no .. non sei indifeso per niente Calogiuri”

Le mani dell’uomo iniziano a vagare sotto il lenzuolo alla ricerca delle sue gambe e lei lo blocca “Ma insieme al caffè il medico non aveva detto di contenere anche altre attività?! O ti ricordi solo quello che ti fa comodo?” Lo frena Imma percorrendo con le dita la linea dei suoi addominali.

“L’amore non fará certo male al nostro bambino… anzi… capirà fin da subito quanto si amano mamma e papà” le morde un fianco e lascia una scia di baci sulla sua pancia.

“Ma non lo aveva già capito stanotte?!”

“Si ma il mio cucciolo l’ha capito… adesso devo solo accertarmi che l’abbia capito anche la mamma”. 

"La mamma l'ha capito Calogiú... l'ha capi...."la voce della donna che si interrompe e viene sostituita dalle risate. 
Il solletico e le risate provocate dalle sue mani e dalle sue labbra che si muovono sulla sua pelle al riparo delle lenzuola candide lascia ben presto posto ai brividi ai quali seguono pelle d’oca e gemiti.

Insieme.
Felici.
Due cuori piu uno che si meritano questa felicità.

"Chissà dove saró tra due anni.... Non lo so, ma ho la netta sensazione che ne varrà la pena scoprirlo."

Angoletto:
Lo so.. sono sparita.
Lo so... devo continuare l'altra ff.
So tutto.
So che le cose sono cambiate così tanto negli ultimi mesi che ad un certo punto mi sono accorta di non sapere più nulla.
Anche io non so cosa ne sarà di me tra due anni... ma so che ne varrà la pena... come vale la pena continuare a buttare giù queste righe quando le dita iniziano a digitare veloci. 
vi abbraccio.
a presto.
ps. Consentitemi una dedica alle mie "gabbianelle". So che si riconosceranno in questo soprannome. 
  
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