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Autore: DDaniele    24/06/2022    0 recensioni
[The Owl House]
Gus e Mattholomule aiutano Steve, il fratello maggiore di Matt, a sfuggire alle guardie dell’Imperatore Belos e a raggiungere il nascondiglio segreto della ribellione. Spoiler impliciti dagli episodi S02E19 e 20.
La storia partecipa alla Gustholomule Week 2022 Giorno 5 sviluppando il prompt “Fight.”
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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   Il sidecar curvò violentemente a sinistra evitando di schiantarsi contro una costruzione alla fine della strada. Steve al manubrio tirò un sospiro di sollievo. “Siete tutti interi?” chiese il mago adulto a Mattholomule e a Gus, il primo seduto dietro a Steve a cui si reggeva con la mano sinistra mentre si sporgeva all’indietro per controllare i movimenti dei loro inseguitori, il secondo seduto sul piccolo abitacolo alla destra del sidecar. “Sì,” rispose Gus sebbene avesse ancora il cuore in gola dopo quella curva pericolosa; il suo abitacolo, la parte più a destra della motocicletta, aveva praticamente camminato per un tratto sul muro esterno dell’edificio. “Ugh, eccoli che tornano alla carica,” disse Mattholomule infastidito.
   Dietro di loro, la camionetta con a bordo tre agenti dell’Imperatore Belos superò la curva appena presa da Steve. “Uff, speravo che con il loro peso si sarebbero andati a schiantare contro il muro” disse Steve sbuffando. Per cercare di liberarsi degli inseguitori, Mattholomule eseguì un cerchio magico con le dita e dal terreno davanti alla camionetta spuntò un dosso che, nelle speranze del maghetto, avrebbe mandato i nemici fuori strada. Purtroppo, però, una delle due guardie che si trovavano nella parte superiore della camionetta si fece avanti aprendo una boccetta e dal suo interno fuoriuscì il braccio snodabile di un abominio e questo, slanciandosi in avanti, andò a frantumare il dosso creato da Mattholomule. Superato l’ostacolo, la camionetta proseguì indenne l’inseguimento.
   “Dannazione,” sospirò Steve dando ulteriore gas al veicolo, “bel tentativo però, Matty.” “Quanto manca al rifugio segreto dei Catts?” chiese Gus. “Ci siamo quasi, solo un altro paio di minuti.” “Non possiamo permettere che gli agenti dell’Imperatore ci seguano fin lì. Se scoprono dove ci nascondiamo sarebbe finita, l’Imperatore potrebbe facilmente ordinare una retata e arrestare tutti noi ribelli.” “Hai qualche idea su come seminarli? Sono aperto a ogni suggerimento” rispose Steve. “Forse sì. Quali altre curve e ostacoli ci sono prima di arrivare al covo?” “Più avanti la strada si biforca costeggiando al centro un insieme di case. Dopo la via si riunisce e il rifugio si trova dopo una curva a destra.” “Allora la mia idea può funzionare” disse Gus alzandosi dal sellino dell’abitacolo e voltandosi indietro verso gli inseguitori.
   Il sidecar accelerò sollevando un velo di polvere che la camionetta attraversò dopo pochi istanti. Poco dopo, Steve girò il manubrio della moto compiendo una brusca inversione a U e andando incontro alla camionetta delle guardie. “Il traditore cerca di spaventarci venendoci addosso,” disse l’agente alla guida, “ma peggio per lui, la sua moto è molto più piccola del nostro mezzo, noi usciremo indenni dallo scontro, loro finiranno sfracellati” e aumentò la velocità. Poco prima che i veicoli si urtassero, Steve virò bruscamente a destra per evitare l’impatto con la camionetta passando nello stretto spazio tra questa e il muro che costeggiava la strada. La guardia alla guida intuì l’intenzione di Steve e, quando la motocicletta si infilò tra la camionetta e il muro, l’agente girò il volante per schiacciare il sidecar contro il muro. La camionetta strusciò contro il muro con un rumore stridente.
   “Catturate i ribelli” ordinò l’agente alla guida ai suoi colleghi mentre scendeva dall’altro lato del veicolo. Le tre guardie aggirarono il mezzo aspettandosi di vedere il sidecar tamponato contro il muro. Probabilmente chi vi viaggiava non si era salvato, e la loro morte sarebbe stata una punizione più che giusta per gli agenti dell’Imperatore. Questi tuttavia rimasero di stucco quando non trovarono traccia dei ribelli. “Dannazione, devono aver evitato l’impatto e sono scappati.” Gli agenti si girarono per risalire sul mezzo e riprendere l’inseguimento, quando notarono tre figure scure stagliarsi sopra la parte superiore della camionetta. “Ci sono cascati, all’attacco” urlò Steve al centro dei tre.
   Alla sua destra Mattholomule eseguì un cerchio magico e al suo comando dal terreno fuoriuscirono tre anelli di pietra che si andarono stringendo contro la vita delle guardie immobilizzandole. Steve e i due maghetti scesero dal mezzo e, tra gli insulti scurrili urlati dagli agenti dell’Imperatore, presero i tre e li caricarono sulla parte superiore della camionetta. Steve prese la boccetta contenente l’abominio di una delle guardie, lo liberò e gli ordinò di riportare il mezzo alla centrale. Il veicolo si allontanò con un rumore metallico che copriva a malapena le parolacce gridate dagli agenti intrappolati.
   Steve, Mattholomule e Gus tornarono al sidecar lasciato nel punto in cui la strada si biforcava, salirono a bordo e percorsero l’ultimo tratto della via. Dopo appena un paio di minuti, Steve bussò alla porta del rifugio dei Catts e diede la parola d’ordine che lo identificava come uno di coloro che avevano deciso di ribellarsi agli oscuri disegni dell’Imperatore Belos. All’interno del covo, Raine Whispers, il capo della Congrega dei Bardi e mente dietro la ribellione, aprì la porta per lasciar entrare. “Le guardie dell’Imperatore vi hanno dato filo da torcere?” domandò Raine mentre conduceva gli arrivati all’interno del rifugio.
   “Sì, hanno scoperto che avevo caricato dei documenti segreti e mappe dell’interno della Testa del Titano sul mio sidecar. Ci hanno inseguiti per un tratto di strada ma loro due” disse Steve poggiando le mani sulle spalle di Gus e Mattholomule con un moto d’orgoglio “ce ne hanno sbarazzato. Gus ha creato un’illusione che ha fatto loro credere che avessimo fatto inversione e gli stessimo andando addosso. Matty invece le ha immobilizzato con un gesto solo.” “Non potevamo permettere che ci catturassero o scoprissero dove si trovasse il nostro rifugio” disse Gus impettito. Mattholomule gli diede un colpetto sullo stomaco per fargli abbandonare quella posa autoritaria e poi lo abbracciò, sollevato che fossero riusciti a scappare dagli inseguitori. “Come puoi vedere, abbiamo alleati di tutto valore” disse Steve a Raine. “Già,” rispose questi, “ne avremo bisogno: il Giorno dell’Unità si avvicina” osservò guidando i tre nella sala operativa del rifugio.
 
   
 
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