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Autore: Clodie Swan    24/06/2022    2 recensioni
Questa storia partecipa al contest “Manuale di Sopravvivenza Vol.2” indetto da Spettro94 sul forum di Efp
In un lontano impero, da secoli regna incontrastata la dinastia Attlan, avvalendosi dei servigi delle leggendarie guerriere danzatrici, le Onirjn, in grado di uccidere i loro nemici evocando un fuoco dolce e letale. Gokan, uno studioso della Reticenza Ausurpa, la famosa e più antica università dell’Impero, ha maturato la ferrea volontà di scrivere una tesi sul misterioso legame tra le Onirjn e la casata reale Attlan. Da dove hanno avuto origine queste donne? E perché sono totalmente asservite all'imperatore? Gokan sa bene che questa ricerca potrebbe costargli la vita, ma guidato dal suo ingegno, è disposto a rischiare tutto per scoprire la verità in nome dell'amore per la conoscenza e... per Aryn, un'Onirjn di cui è innamorato, destinata ad una vita che non vuole.
La storia, secondo le regole del contest, termina con un cliffhanger. Sarà il giudice a decidere il finale e a decretare se il protagonista sopravvivrà alla prova.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

 

 

Wang Jong Attlan, Imperatore dei sette regni, Astro Luminoso, Difensore della terra e una decina di altri titoli, che Aryn aveva dovuto imparare a memoria, fece il suo ingresso avvolto in una lunga veste di seta blu aperta sul petto nudo. I capelli neri pettinati all'indietro e stretti in una lunga coda di cavallo, la barba sottile e curata, gli davano un'aria ancora più giovane. Di solito non entrava nella palestra dove si allenavano le Onirjn ma se voleva poteva farlo: era l'imperatore, dopotutto, poteva fare quello che voleva.
“Che cosa sta succedendo?” Wang Jong ripeté la domanda. “Ero venuto per chiedervi di danzare per me, ma a quanto pare ho assistito a qualcosa di ancora più interessante.”
Fu Sawda la prima a parlare. “Mio Signore, so che Aryn qui sta complottando con uno studente. Vogliono scoprire i nostri segreti. Dovete punirli entrambi per..”
Wang Jong alzò la mano per indurla a tacere. Sawda si zittì, restando con la bocca aperta.
“Lo studente della Reticenza Ausurpa? So tutto. Gokan Shingan. Ha chiesto il permesso per fare questa tesi. Gli è stato accordato. Ha chiesto il permesso per intervistare Aryn. Gli è stato accordato. Ha chiesto il permesso per fare ricerche in biblioteca. Anche questo gli è stato accordato. Quindi esattamente, per cosa dovrei punirlo?”

“Vuole scoprire il segreto delle Onirjn” ribadì Sawda tornando di nuovo all'attacco. “E Aryn lo sta aiutando.”

“Molti hanno cercato di scoprirlo.” disse l'imperatore senza scomporsi. “E nessuno ci è riuscito finora. Che cos'è che avrebbe fatto Aryn?”

“È entrata nel tempio durante la sorveglianza a curiosare.” spiegò la Onirjn puntando il dito contro la rivale.

“Può farlo. Voi Onirjn avete accesso al tempio. Che altro?” L'imperatore si mosse lentamente verso Aryn mentre Sawda sembrava essere rimasta a corto d parole.

“Aryn.” disse l'imperatore chiamandola in causa. Lei fissò lo sguardo negli occhi freddi e penetranti dell'uomo e cercò di farsi coraggio. “Cosa ha scoperto questo giovane?”

“Non lo so.”

“Hai una relazione con lui?”

“No.” rispose Aryn sollevata al pensiero che stava dicendo la verità. Se avesse mentito l'imperatore lo avrebbe capito, e Gokan sarebbe finito nei guai.

“Hai dei sentimenti per lui?” chiese ancora Wang Jong.

Aryn rimase in silenzio e strinse i pugni. Non riusciva né a dire di no né a confessare la verità ed iniziò a piangere.

“Aryn, rispondi al tuo imperatore.”le intimò lui.

La giovane cadde in ginocchio. “Sì, ma non abbiamo fatto niente...lo giuro. Lo conosco da quando ero bambina, è una brava persona...”

“Silenzio!” ordinò Wang. Stavolta sembrava piuttosto irritato. “Adesso ti dirò cosa dovrai fare. Scriverai una lettera al tuo amico, dicendogli che la sua tesi dovrà rispettare i parametri richiesti o dovrà pentirsene amaramente. La presenterà durante il Giubileo d'Argento, come stabilito. Sarà l'occasione adatta per onorare voi Onirjn, visto che alcune andranno in esilio e nuove reclute prenderanno il loro posto.

“E vi sarà la mia presentazione come Prescelta.” aggiunse Sawda col petto gonfio d'orgoglio.

“Verrà proclamata la Prescelta, sì.” confermò Wang accarezzando con dolcezza la guancia di Sawda. “Ma non credo che sarai tu, mia splendida fiamma.”

Aryn trasalì cominciando a temere il peggio.

“Tu sei la più forte delle Onirjn, Sawda. E se Aryn ti ha appena battuto, di conseguenza è più forte di te. Spetta a lei dunque il titolo di Prescelta.”

Sawda sbiancò letteralmente mentre Aryn si sentì mancare la terra sotto i piedi. “No, io...è stato un caso...io devo partire per l'esilio tra poco...”cerco di schernirsi.

“Il tuo esilio viene revocato.” replicò l'imperatore “Ho sempre sentito che ti trattenevi, Aryn, mia fulgida gemma.” Le si avvicinò e le sfiorò il viso, provocandole dei brividi lungo la schiena. “Sapevo che potevi dare di più. E adesso sarai tu a dare alla luce il mio erede. E farai quanto ti ordinerò. A cominciare dalla lettera al tuo amico.”

Aryn era sconvolta ma fu colpita ancora di più dalla reazione di Sawda. Tremava con gli occhi pieni di lacrime, guardando al tempo stesso, con occhi adoranti Wang Jong. La sua non era solo ambizione: lo amava davvero. Quando si volse a fissare lei invece, il suo sguardo traboccò d'odio.

“Ci sono obiezioni?” domandò infine l'imperatore rivolgendosi a tutte le Onirjn presenti. Tutte accennarono un profondo inchino e non osarono rispondere.

Wang Jong annuì compiaciuto. “Molto bene. Adesso verrete tutte con me nella mia camera da letto e festeggeremo l'avvenimento.”

Tutte, comprese Aryn e Sawda, non poterono fare altro che inchinarsi di nuovo e recitare la solita frase: “Viviamo per servirLa, Signore.”
 

***
 

Gokan strinse la lettera fino ad accartocciarla. Non voleva distruggere l'ultima cosa che gli avrebbe mai scritto Aryn, ma non sapeva come sfogare la sua rabbia. Non poteva credere che fosse avvenuto tutto così in fretta. Aryn che veniva nominata prescelta. La minaccia dell'imperatore. Tutto il suo lavoro perduto. L'addio della sua amata che lo supplicava di rinunciare e di tenere la bocca chiusa. Gokan respirò a fondo. Guardò il libricino rosso di Wei Li, gli appunti dell'intervista di Aryn e il liquido rosso che aveva riposto in una boccetta. Possibile che fosse tutto finito?
All'improvviso prese la sua decisione con la consapevolezza che una volta imboccata quella strada non sarebbe più potuto tornare indietro.

Nelle settimane che precedettero la discussione della tesi Gokan non tornò più in biblioteca ma si chiuse nella sua stanza e scrisse senza sosta giorno e notte.
Finì il lavoro nei tempi previsti e ne consegnò una copia all'Augusto Meleket ed una alla Consigliera Barhjusk. Ricevette approvazione da entrambe le parti e fu confermato il suo invito a leggere la tesi durante il Giubileo.
Gokan si occupò anche di inviare delle copie alla sua famiglia e di confezionare un regalo speciale che aveva destinato a ciascuna delle Onirjn: dei graziosi calici di vetro, color rosso e oro, decorati con delle minuscole perline bianche. Scrisse tramite Samana, alla cortese attenzione dell'Imperatore, dicendo che erano un ringraziamento per l'aiuto ricevuto nella sua tesi e che sperava potessero usarli per brindare insieme alla salute di Sua Altezza Imperiale, durante i festeggiamenti. Il giorno dopo, un biglietto firmato da Samana in persona lo informava che il dono era stato molto gradito e che l'imperatore stesso, riconoscente per la sua squisita cortesia, si sarebbe unito con piacere a quel brindisi. Gokan sorrise. Stava andando tutto come aveva progettato. Non gli restava che continuare a tenere la bocca chiusa e ad attendere il gran giorno.

  
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