Per un istante tutto sembra essersi fermato: il tempo, i respiri, i pensieri. Ogni cosa sembra essere sospesa, mentre l’ex agente Twilight e colui che tutti conoscono come Hinode osservano il nuovo comparso in scena decisamente shoccati. Mila trema istintivamente, non si può da prima capire se sia collera o paura. Hinode sembra confuso: solo una volta ha avuto la sfortuna di incontrare quell’uomo e, prima di lui, suo padre. Suo padre, che rimediò una vistosa cicatrice sul viso dalla lotta contro colui che, a tutti gli effetti, è il capo dei servizi segreti ma che di sicuro nasconde molto altro. Accanto ai due rimane inaspettatamente un’altra persona: colui che era giunto sin lì per ucciderli e chiudere ogni conto in sospeso. La voce dell’uomo misterioso riporta tutti alla realtà. “ Hai fatto un buon lavoro, Yoru: ora, lascia che mi occupi io dei due terroristi “. Sentenzia il più anziano, mentre il corvino scuote il capo: istintivamente si mette davanti a Mila come in una sorta d’istinto di protezione, confondendo ulteriormente sia la donna che Hinode stesso.

“ Lasci che me ne occupi io, capo: la prego, questi due terroristi sono il mio obiettivo, spetta a me portare a termine la missione “. Mormora quasi il corvino, eppure Mila sente che nel suo tono c’è qualcosa di diverso: sembra quasi temere quell’uomo, non c’è più la sicumera di un tempo. Cosa sta succedendo, si chiede? A quelle parole tuttavia, colui che tutti conoscono come Tsuki fa un passo avanti, estraendo una pistola dalla giacca come se si trattasse di un semplice giocattolo.

“ Sono spiacente, ma non è possibile: sei troppo coinvolto emotivamente. Fatti da parte e lascia che sia io ad occuparmi della questione: non rendiamo vano questo mio viaggio fin qui “. Sentenzia perentorio il più anziano, ma a quelle parole il più giovane si volge di scatto verso Mila.

“ Scappa, muoviti! “. Le grida a sorpresa, mentre la donna rimane sbigottita: cosa? Le ha forse detto di scappare? Lui, il suo nemico giurato, le sta quasi ordinando di fuggire? “ Tsuki non avrà pietà, premerà quel grilletto senza ripensamenti e la passerà liscia. Se non volete morire, an… “. Non finisce la frase: senza parlare ulteriormente e dopo averlo guardato intensamente per qualche istante, Tsuki punta l’arma direttamente a Mila.

“ Agente Yoru! “. Lo chiama, mentre a quel richiamo lui si sente quasi obbligato a volgersi verso il superiore. “ Scansati immediatamente dagli obiettivi: non temere, il merito te lo potrai prendere tu. Non sono qui per la gloria, ma per sistemare i conti in sospeso con costoro “. Sentenzia freddo il superiore, mentre a quelle parole persino Yoru, che solitamente non si fa zittire da nessuno, pare rimanere in silenzio e spostarsi lentamente. Ma il suo sguardo incontra quello di Mila: la donna intuisce che le stia ancora suggerendo di fuggire con Hinode, mentre lui distrarrà il superiore.

“ Ma, capo: non posso prendermi un merito non mio. La prego… “. Tsuki parrebbe finalmente mostrare una minima emozione sul volto: questa sembra rabbia mista a tristezza, probabilmente.

“ Hai appena detto ai nostri obiettivi di fuggire: dovrei spararti senza pietà, per aver pronunciato una simile frase. Potrei considerarti un traditore, ma non voglio farlo: in fondo, la tua vita mi è molto cara e già una volta ti salvai dalla morte, ricordi? “. Non approfondisce il discorso il più anziano, mentre il più giovane scuote il capo: non intende scansarsi da lì. Non finché Mila, la sua Mila, non si sarà messa in salvo. Perchè lo sa: se quella donna non potrà essere sua, allora sarà soltanto lui a porre fine alla sua vita. Solo lui. Si volta un istante ad osservare la donna dalla chioma arancione, annuendo lievemente. Questo basta a Mila per capire: afferra la mano di Hinode pronta a fuggire, pur consapevole che in questo modo sarà in debito con Yoru e che, prima o poi, dovrà saldarlo in qualche modo. Ma non oggi. a sua volta l’arancione annuisce, voltandosi per fuggire insieme all’amato. Ma non fa abbastanza in fretta: uno sparo segue la comparsa di sangue a terra, mentre la luna piena regna sovrana in cielo.

“ No!! “. La voce di Mila scarica il silenzio della notte, poco più in là Hinode. Hinode che, a quella vista non può fare a meno di osservare in ira Tsuki. Tsuki, che nel frattempo sta ancora impugnando la pistola: per la prima volta tuttavia, la sua mano sta tremando tanto da essere costretto ad afferrare violentemente il polso con quella libera, ma il tremito non sembra cessare.

“ Che cos’hai fatto?! “. Grida infuriato il biondo: il passato non conta, di fronte alla scena che si sta trovando davanti. “ Ti rendi conto oppure no?! Hai sparato ad una persona disarmata, di nuovo! esattamente come accadde con mio padre! Questo, nemmeno tu lo puoi fare! Stavolta non la passerai liscia, non per la seconda volta! “. Si arrabbia l’ex terrorista, mentre Mila rimane zitta ed immobile. Non sente la risposta di Tsuki, non sente le grida di Hinode.

“ Yoru? “. Mormora solamente, sotto shock: sarà stato suo acerrimo nemico, le avrà pur fatto cose orribili ed imperdonabili. Ma questo… no. Questo non se lo merita. Il sangue macchia gli abiti della donna, mentre l’altro riesce a guardarla.

“ Twilight… “. La chiama solamente, di nuovo con il suo nome in codice. “ Anzi, Mila “. Finalmente pronuncia quel nome. La donna fa per dire qualcosa, ma sa che non è il momento: per la prima volta è in pena per Yoru. L’ha salvata da morte certa, prendendo il proiettile a lei destinato senza esitazione: una cosa così, non può lasciarla indifferente ed impassibile.

“ Ok, ora stai calmo: ti porteremo in ospedale e ti cureranno. Chi ti ha fatto questo la pagherà… “. Sussurra, guardando in ira colui che tutti conoscono come Tsuki ma che lei, sin dal principio, ha riconosciuto con la sua propria vera identità. Con l’identità dell’uomo che la sua famiglia aveva dimenticato, colui che ha seppellito suo fratello Yuri in totale solitudine senza permettere né a lei né a sua madre di dargli l’estremo saluto. colui che non ha mai voluto riaprire il caso della morte del figlio, e da un pò di tempo Mila ha iniziato a capire perchè.

“ Yuri… “. Sussurra solamente Tsuki, in un tono impercettibile ma non abbastanza basso per non essere udito da Hinode. Il biondo lo guarda sconcertato: dunque pensa, i sospetti suoi e di Mila circa l’identità di Yoru erano fondati? “ Che hai fatto, sciocco?! Perchè proteggere questi due terroristi?! “. Grida ora ad alta voce il capo degli agenti segreti, mentre Yoru trova la forza di volgersi per un solo istante verso di lui: un’occhiata di disprezzo, che ha l’effetto di una lama affilata piantata in corpo per il più anziano.

“ Perchè… non volevo che la uccidessi… non tu… “. Vorrebbe dire altro il corvino, ma le energie stanno venendo meno. A quella risposta Mila non sembra perdere l’intenzione di salvarlo.

“ Hinode, dobbiamo portarlo all’ospedale! Non mi interessa che ne sarà di me, tu potrai fuggire se vorrai. Ma io non posso abbandonarlo, non dopo che ha preso il proiettile destinato a me “. Sussurra semplicemente l’arancione, mentre il biondo scuote il capo.

“ Non ti lascerei mai sola, non mi importa delle conseguenze: dirò tutto quello che ho visto, Yu… Yoru avrà giustizia “. Sentenzia, mentre Mila non lascia un istante l’ex nemico e mentre, approfittando della distrazione dei due, Tsuki ne approfitta per andarsene e scomparire nelle tenebre, così com’è giunto: quasi come un fantasma.

“ Papà… “. Mormora solamente Mila, gli occhi pieni di lacrime ed ira al tempo stesso: non ha più dubbi. Tsuki non è altri che suo padre, scomparso dalla vita sua e di sua madre anni prima. Mentre Yoru… non riesce nemmeno a terminare quei pensieri. Ora, deve solo “ ripagare il debito “ e salvarlo, il resto si vedrà.