Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: AlysSilver    27/06/2022    0 recensioni
La Raimon Junior High ha appena vinto il torneo cammino imperiale, sono tutti euforici ma non sanno cosa sta per accadere, d'un tratto il calcio sparisce e toccherà alla Inazuma sistemare tutto. Due storie paralle, Alex una ragazza tutta calcio e amici, Simeon un ultraevoluto, il capo della New Gen, nate sotto la stessa stella che grazie alla Inazuma si incontreranno.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Fey Rune, Matsukaze Tenma, Saryuu Evan - Saru, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se intorno a me regnava il caos più completo, nella mia testa invece il comando era al silenzio. Mi stavo riscaldando prima dell'inizio della finale, ma il mio occhio ricadeva sempre sull'altra panchina, dove Simeon sembrava impartire direttive ai suoi compagni. Oggi indossava la fascia gialla, era l'unico dei capitani della New Gen a non indossarla sempre. Fey mi aveva raccontato che l'abbigliamento che aveva indossato per il terzo incontro, era il suo usuale tra gli ultraevoluti, perciò anche lui rientrava in quel gruppo. Cercavo in tutti i modi di scacciare il pensiero dell'albino dalla mia testa, eppure continuavo a voltarmi verso di lui. La mia consolazione era che anche lui si era girato varie volte nella mia direzione, quando credeva che fossi distratta.

-Ragazzi radunatevi un attimo qui per favore.- Ci richiamò all'ordine l'allenatore Evans. -Arion a te la parola.- Era arrivato il fatidico momento del discorso del capitano. Conoscendo i precedenti, speravo che Sherwind fosse migliorato in questi ultimi mesi nell'utilizzo dell'oratoria.

-Ne abbiamo passate così tante. Abbiamo riso e pianto. Siamo stati sconfitti più di una volta, ma poi ci siamo rialzati sempre più forti. Mostriamo ai nostri avversari il nostro calcio. Dimostriamogli cosa significa amare questo sport!- Le opzioni erano due o glielo aveva scritto Mr Evans, oppure era realmente maturato. In ogni caso ero davvero stupefatta. La nostra risposta fu un'esultanza generale, che venne seguita dal levare il pugno in aria, come se fossero le spade dei tre moschettieri al momento della proclamazione del famoso motto. Passato il momento ci schierammo tutti in campo. Il calcio d'inizio spettava a loro perciò Victor ed io arretrammo nella nostra metà campo. Sembrava che tutto fosse pronto, quando Simeon disse:

-Bene cominciamo.- Gli altri ultraevoluti della New Gen erano disposti lungo il perimetro degli spalti. Intorno a loro si creò un'aura violetta, che sembrò far tremare la terra.

-Cosa stanno facendo?- Urlai all'albino, che nel frattempo aveva estratto la sua pistola a capsule, sparando un proiettile in aria. Lo stadio, levitando, entrò nel tunnel spaziale generato poco prima. -Ci volete dare una spiegazione?

-Semplice, abbiamo rovinato i piani dell'El Dorado. Avevano deciso che in caso di sconfitta, ci avrebbero sedati con un gas e ci avrebbero iniettato un vaccino. In questo luogo invece nessuno potrà intromettersi.- Eravamo tutti senza parole. Todo voleva davvero scendere a certi mezzi pur di vincere? A quanto pare sì. I suoi piani erano, però, andati in fumo e devevo ammettere che non mi spiaceva affetto. 

La partita fu molto combattuta. Nessuna delle due squadra si tirò indietro. L'epicità del momento fu tale da essere degna dello scontro con il quale si sarebbe deciso il futuro dell'umanità. Il caso volle che fummo proprio noi a trionfare, a quanto pare eravamo davvero gli undici fuoriclasse. Mi avvicinai a Simeon seduto a terra, che si stava controllando la caviglia.

-Credo ti servano questi.- Gli porsi il ghiaccio spray e delle bende. -Se vuoi ti aiuto a sistemarle.

-Grazie mille, ho preso male un pallone come puoi notare.- Rispose sorridendomi.

-Sono contenta che, grazie a questa partita, abbiate capito il senso dell'amicizia. Un team può anche essere formato dai giocatori più forti, ma se non c'è armonia e lealtà reciproca non arriveranno mai alla vittoria.

-Sono d'accordo, ma, devo ammettere, che sono stato sciocco a non rendermene conto prima. 

-Non è colpa tua. Siete cresciuti senza che nessuno vi avesse mai dato un briciolo d'affetto, come potevate anche solo immaginare che esistesse qualcosa di così meraviglioso?- Stava per aggiungere qualcos'altro, quando il Presidente Todo apparve in campo. Si muoveva a passo svelto nella nostra direzione, sotto gli occhi della Chrono Storm e della New Gen.

-Per favore, aiutami ad alzarmi.- Mi sussurrò l'ultraevoluto. Gli porsi il braccio, cosicché potesse assumere una posizione più adatta al leader di una fazione. Il resto dei giocatori della La Lagoon si avvicinarono al proprio capitano, Ghiris in particolare prese il mio posto ad aiutare il ragazzo. Retrocessi leggermente, accostandomi i miei compagni, anch'essi sopraggiunti per capire cosa potesse accadere. -Anche se abbiamo perso, è stato un bello scontro dopo tutto. 

-Avete combattuto alla pari, in un combattimento leale. Ora che il Ragnarok si è concluso, mi piacerebbe parlare con te del futuro.

-Cosa intendi dire?

-Guardandovi giocare ho capito una cosa molto importante anch'io. Siamo tutti essere umani e mi dispiace per il modo in cui abbiamo sempre trattato. Infondo è colpa nostra se siamo giunti fino a questo punto. Vorrei perciò che ci aiutaste per costruire un mondo migliore.- Il giovane parve sorpreso della richiesta dell'adulto. All'inizio di questa avventura, mai mi sarei aspettata un finale del genere. Todo porse la mano in amicizia all'altro, che la strinse immediatamente.

-Devo confessare che abbiamo deciso di prendere il vaccino, così da poter vivere più a lungo, anche a costo di sacrificare i nostri poteri.

-In realtà non sarà più necessario.- S'intromise Mehr.

-Cosa?

-Ho studiato la formula dell'antidoto creato dall'El Dorado e sono riuscita a modificarlo, in modo tale che vada esclusivamente a modificare quelle caratteristiche genetiche che abbreviano la nostra vita.

-Come hai fatto? Non ci avevi già provato qualche mese fa?

-In effetti non è tutto merito mio. L'idea è stata di Alexandra, che inoltre mi ha fornito alcuni campioni di DNA su cui basarmi.- Si voltarono tutti, nessuno escluso verso di me. Cavolo, non pensavo che avrei attirato così tanto l'attenzione.

-Mi era venuto in mente dopo aver parlato con te, Simeon. Sapevo di non poter fare nulla da sola, perciò ho contattato lei per farmi aiutare.- Per Fey fu come se si accese una lampadina.

-Ecco perché mi hai chiesto come poterla rintracciare.- Gli sorrisi, il verde aveva capito tutto finalmente. L'albino invece era ancora leggermente confuso, ma poi le sue labbra si incresparono in un sorriso, con esse mimò successivamente: "Cosa farei senza di te". Arrossii leggermente e speravo che nessuno l'avesse notato, sarebbe stato molto imbarazzante.

Il tardo pomeriggio di quel giorno ogni cosa era pronta per farci tornare definitivamente nel nostro tempo. Le mie cose erano già state caricate sull'autobus, però io mi trovavo nella piazza dove avevo parlato con il mio predestinato per la prima volta. Qualche ora prima mi aveva chiesto di incontraci lì prima della nostra partenza. Lo aspettavo già da diversi minuti, quando lo vidi comparire lungo il vialetto. Aveva di nuovo il suo passo rapido e spavaldo, probabilmente aveva usato qualche strana medicina del futuro per tornare già in forze. Non appena fummo abbastanza vicini mi porse un sacchettino.

-Su forza aprilo.

-D'accordo.- Al suo interno c'era un braccialetto bianco con un piccolo schermo. Mi ricordava i braccialetti virtuali appartenenti a Vlad e Axel. -Grazie, sarà molto utile in caso di nuove modifiche alla storia.

-Non ha solo quella funzione. È leggermente diverso da quelli che hai visto fino ad ora. Resiste all'acqua, permette a chi lo indossa di conoscere il proprio stato fisico, misurandone anche il battito cardiaco, ma soprattutto permette di fare chiamate attraverso lo spazio tempo. Sai non so se potremo mai rivederci, però per lo meno, se lo vorrai, potremmo restare in contatto. 

-Certo, mi farebbe molto piacere.- Sentivo i miei occhi diventare lucidi. Rinunciare ad un'amore prima che potesse sbocciare, era ancora più doloroso che vederlo finire.

-È così strano, siamo anime gemelle nate in tempi diversi, eppure il caso a voluto che ci incontrassimo, anche se per poco. Immagino che perciò questo sia un addio.- Aveva la voce rotta e una lacrima scese sul suo viso.

-No, io direi che è più un arrivederci. Se il destino vorrà farci incontrare di nuovo, allora lasceremo trionfare l'amore, nonostante tutte le avversità che potremo incontrare, che ne dici? Accetti alla sfida?- Mi rivolse un dolce sorriso.

-Puoi scommetterci.- Il bacio che ne seguì, ebbe qualcosa di più magico persino del primo. Anche se la mia testa mi diceva che quello sarebbe stato l'ultimo, qualcosa dentro di me sapeva con assoluta certezza che c'è ne sarebbero stati altri.

FINE

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: AlysSilver