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Autore: ReikaDragneel94    27/06/2022    2 recensioni
Tratto dalla storia:
[...]
Kakashi ed il suo team 7 erano in viaggio per una missione nel paese della Nebbia con il loro committente, un carpentiere a quanto pareva; solo che durante il cammino a Naruto sentì qualcosa dentro di se che lo portò a piegarsi in due dal dolore e ciò attirò l’attenzione di tutti, -Ehi Dobe che ti prende?- Seccato/Preoccupato Sasuke
-Ohi non fingere- quasi stanca Sakura
-Non sta fingendo- serio Kakashi notando anche del chakra rosso, -“Com’è possibile questo?”- Pensò all’amato l’uomo avvicinandosi
-Io...non so... cosa mi stia accadendo... maestro- sincero Naruto preoccupando anche Sakura in quel momento
-Naruto... cosa stai provando?- Tentò Kakashi, -“Di solito un Cercoterio reagisce di più quando il Portatore prova cattive emozioni o così mi avevano detto”- pensò il Jonin
-Non so, ma... un panico non mio- mormorò prima di cadere sulle ginocchia
-Panico?- Confuso.
Non ricevette risposta perché un manto rosso avvolse Naruto, ma le pupille del ragazzo rimasero azzurre e corsero verso un punto che portava vicino alle sponde di una spiaggia e lì tutti poterono vedere una ragazza dai capelli rossi svenuta.
***
Se vi ho incuriosito, vi prego leggete e recensite ciao! ^_^
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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13° Cap.
 
 
 
Trascorsero le ultime ore, aspettando altre squadre, seduti tutti insieme con i rotoli in mano cercando di capire cosa potessero contenere, finché un allarme ed un messaggio fu diffuso tramite degli amplificatori che tutti quelli arrivati al punto d’incontro “finale” potevano aprire i rotoli; quando tutti lo fecero, da tutte le coppie di pergamene ne uscirono i vari esaminatori e quindi spiegarono ciò che cosa significavano i nomi delle pergamene. Tutti i partecipanti rimanenti furono portati in posto più tranquillo, ossia una specie di arena dove l’Hogake ed altri Jonin che avrebbero fatto alla prima eliminatoria prima della finale; quindi prima di iniziare chiesero effettivamente se c’era qualcuno che volesse rinunciare e fu solo Kabuto che rinunciò e ciò fece scattare i sensi d’allarme di Reika. Sakura vedendo soffrire Sasuke e Naruto cercò di intervenire, ma fu il moro a bloccarla e con uno sguardo pieno di dolore e tramutato in furia la fecero desistere; vedendo nessun altro iniziarono gli scontri 1 vs 1 scelti a caso dal computer e solo i primi due restarono gli altri raggiunsero la balconata da dove avrebbero potuto vedere lo scontro.
-Com’è andata?- Chiese all’improvviso Kakashi comparendo alle loro spalle
-Abbastanza dura- sospirò Sakura
-Vero- piagnucolò Sango
-Dobbiamo farci visitare più tardi- sospirò Kagome, -Reika ha fatto la maggior parte dei danni, ma è sempre meglio controllare-
-Vero- annuisce Sango
-È giusto- annuisce Kakashi
-Ti posso parlare un attimo in privato?- Seria la rossa, -È urgente-
-Va bene, vieni- uscendo con lei in corridoio, -Che succede?-
-Il tuo team ha incontrato Orochimaru- seria, -Da quel che ho potuto vedere e sapere da Sakura, Sasuke è stato morso tra la spalla ed il collo, mentre ha “chiuso” il sigillo di mio fratello, rendendolo del tutto indifeso... devi chiamare Jiraiya prima che naruto venga pescato, non ha speranza in questo caso- preoccupata
-Avviso anche Tsunade della situazione- sospirò
-Grazie eh... potresti recuperare da casa mia un rotolo arancione con il simbolo di Uzu?- Seria
-Va bene- sparendo.
Tornata tra gli spalti, notò che lo scontro tra i due ragazzi erano ancora in svolgimento e Sakura la guardò apprensiva e per tutta risposta le fece l’occhiolino per rincuorarla, mentre Sasuke la fissò quasi irritato; il fratello la raggiunse e gli chiese qualcosa all’orecchio e rispose sempre in quel modo che andava tutto bene e la faccenda era stata in qualche modo risolta. Pian piano molti scontri si avviarono, con somma gioia di Reika, Jiraiya arrivò in tempo per controllare il sigillo ed in quel momento spiegò alla rossa come comporre la chiave per eliminarlo così non ci sarebbero più stati problemi per il futuro; riuscirono a romperlo appena in tempo, perché lui e Kiba si ritrovarono a combattere l’uno contro l’altro ed il primo un po’ per sfotterlo ed un po’ per provocarlo, iniziò a prendere in giro il legame tra lui e Reika, non spendo che in realtà essa era effettivamente sua sorella.
-Quella rossa che sta sempre con te è carina, che c’è? Ti piacciono le ragazze più grandi?- Rise
-Sì, Reika è carina e non posso contestarlo- sorrise, con orgoglio, -Secondo, mi dispiace deluderti Kiba, ma con il tempo mi sono reso conto di una cosa, le ragazze le vedo o come amiche o come Reika, ossia delle sorelle- scrollò le spalle
-Aspetta cosa?- Paralizzato, l’altro, -Sei... gay?-
-In una certa maniera- per poi lanciarsi contro di lui, -Ora combatti!- Iniziando un serrato corpo contro corpo.
Kiba fu preso in contro piede o meglio, rischiò se non ci fosse stato Akamaru ad avvisarlo anche di una coppia che gli era apparsa alle spalle e che lo avrebbe colpito con un pugno; i due sfoggiarono semplici tecniche cosa che non stupì nessuno, finché Kiba non provò un attacco combinato con il suo cagnolino e la cosa mise in difficoltà il biondo. Quest’ultimo lanciò uno sguardo alla sorella che lo fissava curiosa e preoccupata, no, non doveva rimanere in ansia e poi se si fa sconfiggere così facilmente come avrebbe dovuto diventare Hokage? Strinse i denti e con una mossa veloce, riuscì a “sfuggire” ai sensi di Akamaru e prendere in di sorpresa Kiba anche se rimase ferito dagli artigli e morsi del piccolo cucciolo; dopo di che ci furono altri scontri, tra i quali Neji e la piccola Hinata, che aveva tentato tutto se stessa per batterlo, ma la rabbia e l’odio che Neji provava verso la cucina lo avevano indotto ad essere eccessivamente violento e tentò addirittura ucciderla. Dopo quell’episodio toccò una dopo l’altra il gruppo di Reika, disgraziatamente solo la rossa passò, Sango finì in parità mentre Kagome perse essendo fin troppo svantaggiata; anche Sakura, finì in pareggio con Ino, non volendo seriamente farle male e quindi si era trattenuta più del dovuto e Sasuke beh... nello scontro ruppe al suo avversario entrambe le braccia in modo assai sadico mostrando il “marchio” di Orochimaru attivo cosa che preoccupò un po’ tutti gli adulti.
-Sorella hai visto? Sai come...- Naruto la vide leggere una pergamena, -Che fai?-
-Cerco una soluzione temporanea, finché Tsunade non lo esaminerà a fondo, posso sigillare quel potere-
-In che modo?- Chiese Sakura
-I miei mi dissero che le tecniche di sigillo più potenti venivano dal clan Uzumaki e che quest’ultimi potevano imprigionare qualsiasi cosa e papà prima e dopo aver sposato mamma, ha studiato ogni singolo sigillo creato da quel clan- sorrise, -Quindi se voglio sigillare al meglio qualcosa qui c’è la formula adatta-
-Devi sbrigarti allora- intervenne Jiraiya, -Kakashi ha portato in infermeria Sasuke- indicò la porta
-Vado, visto che ho trovato cosa cercavo- correndo fuori.
Corse da Kakashi che era intento a suggellare quel potere maledetto, ma Reika scosse la testa e lo distrusse e sussurrò ci sarebbe pensato lei, ma lui doveva fargli guadagnare abbastanza tempo; l’amico la fissò prima di annuire porsi davanti a loro per ogni evenienza e così Reika, con i giusti suggerimenti dentro di se da parte di Ryuko, iniziò a calibrare il suo chakra per creare quel sigillo che aveva scelto. Erano quasi alla fine e la giovane era concentrata per imprimerlo sulla spalla, quando un’aura minacciosa si avvicinò ai tre e così fece la sua comparsa Orochimaru che li fissò da prima divertito, finché non vide la fine di quel sigillo; il ninja traditore, grazie ad un suo fedele informatore, aveva saputo che il suo piano era stato un successo e che la sua preda, Sasuke, era sopravvissuto al marchio e che lo aveva decisamente reso più forte, il problema era che la spia non aveva fatto i conti con la presenza di Reika. Di fatti, quando Orochimaru era andato a controllare di persona, si era sì aspettato che Kakashi intervenisse, era pur sempre il sensei del moro, ma non aveva contato la rossa che per di più aveva sigillato quel marchio, con una tecnica che mai aveva visto durante la sua vita d’esperimenti ed altri generi.
-Ma guarda chi abbiamo qua, una bambina che cerca di aiutare un altro bambino-
-Perché non sono sorpresa di vedere una vipera umanoide che gira tra le foglie di un albero?- Sarcastica, -Non sarebbe più opportuno per la vostra specie nascondersi tra le radici?- Gelida, per nascondere la stanchezza
-Non esagerare, lui è pericoloso- guardigno Kakashi
-Che ci posso fare- scrollò le spalle, -Qui sto dicendo la verità- si mise in posizione anche lei
-Hahahaha siete divertenti- ghignò, -Sei sfacciata mocciosa, come ti chiami?- Fissandola sinceramente incuriosito
-Non te lo dirò, nemmeno morta-
-Non provocarlo!- Preoccupato Kakashi, -Potrebbe ucciderci facilmente- sincero
-Non credo che lo farà, non gli conviene- ghignò, -Senza di me non potrebbe distruggere il sigillo, senza uccidere Sasuke- calma
-Chi può dirlo?- Sorrise teso Orochimaru, -Posso sciogliere qualsiasi sigillo senza problemi- mentì a metà.
Orochimaru aveva notato effettivamente che quella giovane non fosse del tutto sconosciuta, ma non riusciva a capire a chi assomigliasse, ma sorvolando quel dettaglio, il sigillo che aveva notato che bloccava il suo marchio ad occhi e croce, non sembrava difficile o complicato, ma dubitava che quella ragazza facesse le cose così alla leggera; si leccò le labbra e se ne andò senza dire altra parola, cosa che shockò entrambi, ma non persero altro tempo ed avvisarono tutti i Jonin della foglia per avvisare dell’infiltraggio di quella serpe. Così Tsunade parlò ai restanti vincitori che alla terza prova era un torneo, cosa che mi piacque l’idea, Naruto mi raccontò per filo e per segno cosa mi ero persa mentre aiutavo Sasuke e ciò mi stupì soprattutto quando parlò dello scontro tra Lee e Gaara; da quel momento ci diedero una settimana per rilassarci e recuperare abbastanza velocemente l’energie ed allenarci a pieno delle nostre forze.
-Vatti a fare un giro stasera, tra i tetti- le disse Ryuko
-Perché mai dovrei farlo?- Continuando a studiare dei rotoli, -C’è un determinato coprifuoco-
-Lo so, ma ho la sensazione che ci sia qualcuno che abbia seriamente bisogno di te- mormorò
-Chi?-
-Quel ragazzo... Shukaku è uno dei Cercoteri più subdoli ed attacca la mente del proprio contenitore mentre dorme- spiegò
-Ed io come potrei aiutarlo?- Schioccando la lingua, -Non per mancarti di rispetto, dubito che si fiderebbe di me a tal punto per farmi avvicinare a lui per permettermi di farti parlare con lui- stizzita
-Ce la farai, sei sempre stata dotata del talento di farti gli amici pure i nemici se ti fosse consentito- ridacchiò
-Non dire cretinate- alzandosi
-Dove vai?- Sorrise divertita
-A soddisfare la tua voglia d’uscire- sbuffai facendolo
-Grande!- Sorrise raggiante.
Reika si domandava certe volte se Ryuko fosse saggia o un’eterna adolescente, si divertiva con poco niente alcune volte e quei momenti la giovane sperava che, una volta libera, non si facesse più vedere da lei; non che avesse nulla contrario averla avuto fino a quel momento, ma alcune si pentiva di averla fatta entrare dentro di se, sbuffando si diresse sopra un tetto e si mise a guardare la luna, senza con un motivo preciso. Ad un certo punto al suo udito sentì una specie di esplosione ed andando a vedere cosa fosse successo, finché non vide Gaara che fissava imperturbabile un corpo appena spappolato; il primo pensiero della giovane, non fu molto appropriato per la situazione ossia che Gaara era stato privato d’affetto e quest’ultimo notando la sua presenza cercò di attaccarla.
-WOH!- Schivando un colpo di sabbia, -Non voglio combattere- iniziando a saltare in quel punto per evitare tutto
-Se mi volevi morta Ryuko, trovavo un altro modo- borbottò
-Oh andiamo!, Shukaku è un tipo più tosto violento a differenza dei suoi fratelli-
-Lo vedo!- Sbottò, -Mi daresti una mano!?- Irritata
-Va bene, lascia fare a me-.
Poco dopo l’intero corpo di Reika cambiò lasciando il posto a Ryuko e che con la sua immensa velocità, riuscì a raggiungere e distruggere la corazza di sabbia di Gaara e sfiorare la fronte del giovane mandandolo un secondo in trans; Ryuko sfruttò quel momento per creare un legame spirituale ed in poco tempo le loro coscienze si presentarono al cospetto del sigillo del rosso della sabbia.
 
 
 
Zona Spirituale
 
 
 
Pov Reika
 
-Adesso che siamo qui, che facciamo?- Chiesi appena mi guardai in torno
-Semplice- sorrise comparendo Ryuko, -Andiamo dai nostri padroni di casa-
-Tu sei strana forte- borbottai avviandoci
-Dove sono?- Sentii poco distante, -Tu!?- La voce allarmata, -Sono... davanti al mio sigillo?-
-Sei sveglio giovanotto- sghignazzò una voce abbastanza profonda ed antica, -A quanto pare la nostra ospite è vicina- vedendomi avvicinare
-Tu saresti Shukaku? Il demone tasso?- Ironica, -Scusa bello, ma sembri una lettiera per gatti troppo cresciuta- mettendomi vicino a Gaara
-Come osi brutta mocciosa!?- Irritato, -Ti ucciderò adesso!- Cercando di attaccarmi
-Suscettibile la lettiera eh?- Ghignai guardando Gaara che era rimasto allibito, -Tranquillo non m i succederà nulla-
-Tu... come...-
-Ti spiego appena lui starà più calmo- alzando una mano e poco tempo la “sabbia” di Shukaku si bloccò, -Ok Shukaku sta un po’ zitto eh?- Calmissima
-Come osi a darmi ordini- irritato
-Può eccome Shukaku- intervenne ora Ryuko
-Finalmente ti avvicini- alzai gli occhi al cielo
-Ryuko sama?- Spiazzato il demone, -Siete voi?-.
Nel frattempo quei due parlavano e si studiavano a vicenda, presi da parte Gaara e gli parlai come se avessi a che fare con un secondo Naruto, cosa che mi fece in qualche modo ridacchiare; lui mi fissò quasi impassibile, anche se nei suoi occhi vi era una traccia di curiosità e così gli spiegai a grandi linee cosa stesse effettivamente succedendo. La prese abbastanza tranquillamente, poi lanciai uno sguardo a Ryuko e Shukaku, commentando la scena dicendo che sembravano effettivamente madre e figlio e lì lo vidi abbassare il capo; mi morsi il labbro inferiore e gli chiesi scusa per quello che avevo detto, non pensando a quello che dicevo e così lo abbracciai e iniziai a canticchiare una canzone a fior di labbra. La sua reazione fu quella che immaginai, mi strinse a se e pianse disperato tutte le lacrime che aveva accumulato in quei anni, per rilasciare l’odio che avevo percepito in lui; lo cullai e questo attirò l’attenzione dei due “immortali” e potei giurare di sentire la loro ultima conversazione.
-La tua umana è strana, non ho mai visto umani che abbiano coraggio di prendere in giro un demone, ma senza cattiveria-
-Reika è fatta così, comunque sono dentro di lei solo per uno scopo preciso- calma
-Davvero? Da come parli sembra che sei stata tu a sceglierla e auto sigillarti al suo interno- stranamente calmo
-Effettivamente è così- fissandomi dolcemente
-Cosa ti ha spinto a farlo?- Shukaku ci fissò curioso, -Gli umani sono assettati di potere e produttori di sentimenti negativi-
-Vero, ma... in quanto donna e “madre” volevo che quella piccola rivedesse almeno i suoi cari- sospirò
-Sei sempre stata sentimentalista-
-Lo prendo come un complimento da parte tua- sorrise, -Tanto non starò ancora molto con lei- calma, ma seria
-Come?- La fissò Stupito.
Per tutta risposta Ryuko scosse la testa e mi si avvicinò con calma ed appoggiò una mano tra i capelli di Gaara che sussultò e la fissò preoccupato; lei gli rivolse un sorriso materno e ci avvisò che dovevamo andare, si era fatto tardi e... che avrei alzato una barriera mentale abbastanza forte per fargli fare un degno sonno, senza che Shukaku intervenisse cosa che lasciò tutti un po’ di stucco. L’ultime cose che sentii prima di tornare alla realtà fu le urla e le proteste del demone Monocoda.
 
 
 
Realtà (Pov. Esterno)
 
 
 
Una volta che i due si separarono, prontamente Reika diede un bacio alla fronte del rossino e con augurio di buona notte si separarono per tornare ognuno nella propria camera da letto; Gaara si portò una mano sulla fronte, era sorpreso che un’estranea ed un po’ sospettoso, ma arrivato in camera e chiuse un secondo gli occhi, per la prima volta in tutti quei anni, non sentì la voce del demone tormentarlo e finì sul serio a dormire come un ghiro finché le voci assai allarmate dei suoi fratelli maggiori non lo svegliarono.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite di questo capitolo? Lo so che vi aspettavate la descrizione di ogni scontro, a mio discapito, per quanto mi sforzi, non riesco proprio a farlo; in ogni caso, come la prenderanno Kankuro e Temari nel vedere per la prima volta il fratello minore più rilassato per via della bella dormita appena fatta?
  
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