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Autore: My Pride    28/06/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Snow Tales Titolo: Snow Tales
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 831 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent

Rating: Giallo
Genere: 
Generale, Fluff, Sentimentale
Avvertimenti: What if?, Slash
May I write: 2. "Non ti ho mai dimenticat*" || Bonus immagine (bambini che giocano a palle di neve)


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Uscire di gran lena per andare a fare una passeggiata non era stata una così grandiosa idea, se Damian doveva proprio essere sincero con se stesso.
    Quel giorno, chissà con quale voglia e chissà per quale motivo, quello scemo di Jon l'aveva svegliato alle sei del mattino - orario che, se non era a Gotham di pattuglia o ad allenarsi in caverna, Damian non avrebbe visto nemmeno nelle sue più rosee aspettative - e l'aveva praticamente costretto ad alzarsi dal letto, dandogli fretta anche quando, ancora mezzo addormentato, aveva provato a farsi una doccia per svegliarsi ed era invece finito a bere almeno mezzo litro d'acqua per il colpo di sonno che l'aveva colto proprio sotto il getto.
    Dopo una colazione veloce a base di semplici toast al formaggio un po' bruciacchiati - Jon aveva detto che a sedici anni poteva benissimo cucinare da solo, nonostante Damian fosse stato costretto a revisionarlo per evitare che desse fuoco alla cucina o pensasse anche solo lontanamente di usare la sua vista calorifica -, erano usciti entrambi nel gelo del mattino, con Jon che aveva insistito col prenderlo in spalla come quand'erano bambini prima di librarsi un po’ e volare.
    Adesso, imbacuccato dalla testa ai piedi e con il cappello di lana che gli copriva le orecchie per evitare il fischio del vento, Damian cercava ancora di capire che cosa fosse passato per la testa del suo cosiddetto migliore amico. Possibile che non riuscisse a stare tranquillo nemmeno quando avrebbe dovuto? Solitamente era Damian quello che cercava in tutti i modi di tenere attivo Jon riguardo il loro allenamento, ma per una volta aveva cercato di godersi le vacanze e riposarsi, cosa che Jon non aveva invece apprezzato. Avrebbero potuto svegliarsi tardi - dopo le tre sarebbe stato un orario ben più accettabile, se solo non fosse stato certo che Lois li avrebbe giustamente buttati entrambi fuori dal letto dicendo che due ragazzoni come loro non avrebbero dovuto perdere tempo in quel modo -, ma, no, Jon aveva trovato particolarmente divertente volare in mezzo ad un bosco innevato. Ah, accidenti a quella stupida testa aliena.
    «Non tenermi il muso, siamo arrivati!»
    La voce di Jon lo risvegliò dai suoi pensieri e Damian sollevò il capo per guardare oltre la sua spalla, quasi volesse sbirciare con attenzione; quando Jon perse quota e lui atterrò nella neve, affondando gli stivali in essa, Damian sbatté le palpebre e si guardò attorno, osservando con occhi attenti il paesaggio. Piegato su se stesso con i rami completamente ghiacciati, faceva bella mostra di sé un salice che pareva avvolgere le piante sottostanti, a loro volta gelate dal freddo di quell'inverno così rigido; la neve che si era accumulata ai lati dava l'impressione che fosse stata ammassata volontariamente da qualche anima pia che, chissà in quale momento di quella fredda mattinata, si era divertita a creare dei bizzarri pupazzi di neve senza naso né braccia, solitarie figure che salvaguardavano quel luogo silenzioso; la cosa più strana e meravigliosa, però, era il lago che si affacciava dinanzi a loro. Completamente azzurro, quasi si fosse trattato di un oceano e non di una gigantesca lastra di ghiaccio, brillava sotto la luce dei raggi solari che avevano fatto capolino attraverso i rami spogli degli alberi, rendendo l'ambiente quasi caldo e confortevole nonostante tutto quel freddo che imperversava intorno a loro.
    Forse fu proprio quella vista a far abbozzare un sorriso a Damian, però. Gli tornarono in mente i momenti in cui, quando lui e Jon avevano rispettivamente dieci e tredici anni, passavano le vacanze di Natale a casa dei vecchi coniugi Kent, i quali costringevano tutta la famiglia a raggiungere la pista di pattinaggio della piccola città di Smallville, cosa che Damian non aveva mai fatto durante tutta la sua prima infanzia. L’aria divertita di Jon, il modo in cui aveva provato a coinvolgerlo in una battaglia a palle di neve, le risate, le fughe incespicando con gli scarponi e le grida gioiose dei bambini… non aveva mai dimenticato com’era apparso Jon ai suoi occhi quel giorno, custodendo quel ricordo in fondo al proprio cuore pur fingendo che quei piccoli momenti non fossero importanti. E fu proprio nel ricordarlo che Damian gettò uno sguardo verso Jon che, accovacciato sui calcagni e ricurvo su sé stesso, stava trafficando nella borsa che si era portato dietro.
    Che... stupido. Per quanto fossero cresciuti e quei giorni d'infanzia fossero pian piano sbiaditi per lasciar spazio a momenti più vicini all'età adulta, quello scemo di Jon aveva comunque fatto riaffiorare, forse per una strana sorta di nostalgia, quella vecchia tradizione di quand'erano due semplici e ingenui bambini. Damian ammise che gli piacque maledettamente quando, raddrizzandosi, Jon gli rivolse uno di quei suoi enormi sorrisi sinceri che era solito fare, porgendogli un paio di pattini.
    Damian sbuffò ilare, ricambiando in modo impacciato quel sorriso prima di allungare la mano per prendere quella roba. Una volta tanto potevano anche tornare ad essere bambini, dopotutto.






_Note inconcludenti dell'autrice
Questo è il diciottesimo giorno dell'iniziativa #mayiwrite indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
Stavolta sono stata brava, non ho scritto tantissimo. Momentino di riflessione di Damian, più introspettivo che altro, ma fluffuoso mentre segue Jon (anche se si lamenta alla fine lo sta a sentire perché è il suo amicone bellissimo barra fidanzatissimo ma ancora non lo sa) che lo porta in un bel posticino per pattinare proprio come quando erano ragazzini. Come fai a non innamorarti di un bel ragazzo così? Che cerca di stupirti in tutti i modi possibili? Semplice, non puoi evitarlo e quindi niente, crolli
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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