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Autore: Meramadia94    01/07/2022    1 recensioni
[Walker 2021]
Natalie, sorella di Cordell e Liam, accompagna Geri ed Emily nella missione umanitaria al confine. Quella stessa notte, viene ritrovata in fin di vita. Trasportata in ospedale, viene operata, ed entra in coma.
Questo stato durerà per quasi un anno. Al risveglio non avrà alcuna memoria delle dinamiche che hanno condotto al suo tentato omicidio. Sarà dunque compito di Cordell, la sua nuova collega Micky Ramirez, Liam e tutti i loro amici, scoprire cosa sia successo quella notte.
Versione alternativa della serie tv con Jared Padalecki, in cui il personaggio di Emily vive.
Genere: Angst, Drammatico, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8 Aprile 2020, Ranch Walker, ore 6.00 p.m

- Natalie, sono arrivata!- fece la voce allegra di Emily Walker. 
Quasi per magia, sul portico del ranch Walker si materializzò una ragazza di ventidue anni, lunghi e fluenti capelli castani che solitamente portava in una treccia, occhi color cioccolata che regalavano al viso i lineamenti di un viso di bambina, carnagione olivastra, abbigliata con una camicetta rossa, jeans chiari e degli stivali da cow-boy. Il suo bagaglio a mano era un giacchino di pelle nera. 
- Ehy ragazzi!!- fece la giovane andando incontro ai figli di Emily per salutarli. Stella, la maggiore si stava esercitando nel palleggiare la palla in quanto stava tentanto di entrare nella squadra di basket della scuola, mentre il fratello, più piccolo di un paio d'anni stava armeggiando con la macchina fotografica.
- Zia, peccato...- fece Stella continuando i suoi esercizi di palleggio - ti perderai la faccia di papà quando gli farò il culo a strisce.- 
Natalie rise, memore di come finivano le serate giochi in casa Walker. Non importava quante voltegli venissero spiegate le regole del gioco. Cordy inevitabilmente, finiva per essere battuto da sua figlia, tra le risate di tutti e la consapevolezza che avrebbe dovuto pagare pegno lavando i piatti per una settimana. 
- Beh, puoi sempre  chiedere a tuo fratello di immortalare la scena.- fece Natalie guardando il nipote che armeggiava con la macchina fotografica di Emily alla ricerca di soggetti interessanti da fotografare - sarebbe una splendida cartolina di Natale.- 
I due ragazzi risero, mentre Emily si avvicinava per dar loro un abbraccio prima di partire, ed Abby prendeva da parte la figlia per farle le raccomandazioni. 
- Naty, mi raccomando...-
- Mamma, tranquilla. Non usciremo dal sentiero tracciato da Cordell, saremo sempre in contatto, vibrazione on e suoneria disattivata.- 
- Lo so tesoro, scusami è che...- fece Abby - mi fa così strano, non saperti a casa... non sapere per delle ore se starai bene...- 
Nat l'abbracciò con un sorriso - Mamma, ne abbiamo già parlato... ho bisogno di fare questa cosa. Non posso vivere rinchiusa per sempre, a domandarmi se sono in grado di affrontare  le situazioni o meno.- 
Abby sospirò. Sapeva che prima  o poi quel giorno sarebbe arrivato. 
Quando, ventidue anni prima aveva realizzato di essere incinta per la terza volta, aveva provato un'emozione fortissima, in quanto riteneva di non poter più avere figli. La notizia del nuovo arrivo aveva portato in casa Walker gioia e felicità.... una gioia che però molto presto, rischiò di trasformarsi in una terribile disgrazia. Dopo i primi sei mesi di gestazione, infatti, sorsero le minacce di aborto spontaneo. 
Abeline aveva iniziato a perdere sangue. Molto più sangue di quanto ne avesse, e di quanto potesse permettersi. Finchè un giorno, Bonham non la trovò in bagno, con tutto il pavimento sporco di sangue, urlando a Cordell di chiamare l'ambulanza e di non far avvicinare Liam. 
Al pronto soccorso, avevano gelato Abby con la peggior sentenza che un genitore potesse udire. 
'' Faremo dei controlli più approfonditi, ma dubito che il bambino sia ancora vivo''.
Contrariamente a ciò che tutti si aspettavano, la creatura che cresceva nel ventre di Abby, e che lottava disperatamente per la propria sopravvivenza, era ancora viva. Da quel momento in poi, Abby si impose di passare il resto della gravidanza a letto. Una specie di condanna, per una donna attiva e dinamica come lei, abituata a fare la lista delle cose da fare alle quattro del mattino.
Dopo tre mesi, aveva avuto una bambina in salute: Natalie Emma Walker.
La sua famiglia lo riteneva un vero e proprio miracolo, ma l'aborto spontaneo a cui era scampata aveva reso tutti molto protettivi nei suoi confronti.
Quasi come se avessero paura che quel destino che ventidue anni prima l'aveva graziata, ci ripensasse, e tornasse sui suoi passi per portarla via. 
Quello che nessuno però notava, era quanto questa condizione facesse sentire Natalie a disagio. Se durante l'infanzia era stato divertente essere vista come una '' principessina nella torre d'avorio'', coccolata e vezzeggiata da tutti, durante l'adolescenza le cose erano cambiate notevolmente. Durante l'ultimo anno di liceo, aveva ascoltato a tratti infelice, a tratti con invidia, i discorsi dei suoi amici che parlavano di andare al college a Yale, Stamford, alla Brown, addirittura Oxford, di prendersi un anno sabbatico per fare un giro del paese in macchina o in moto prima dei quattro anni di università, o di fare un viaggio tutti insieme... quando sapeva benissimo che per lei non ci sarebbero state quelle avventure.
Si era laureata all'università del Texas, cum laude, in psicologia, ed aveva continuato a frequentare abitualmente la casa paterna ed i suoi genitori, a differenza dei suoi compagni che tornavano a casa solo per Natale, Pasqua ed il giorno del ringraziamento, al punto che certe volte Abby e Bonham quasi non si erano accorti che la figlia fosse andata al college.
Da una parte, era molto felice di non essersi separata per troppo tempo dalla famiglia, ma dall'altro si sentiva infelice ed insoddisfatta, come ossessionata dall'idea di essersi persa qualcosa  di importante. 
Emily, sua cognata, era una sorta di ancora di salvezza. Era una di quelle rare persone, e dunque più degne di nota, che si accorgevano quando qualcuno attorno a lei soffriva di qualche malessere emotivo senza che questi fosse obbligato a parlarne. Non era raro che le chiedesse di aiutarla in diverse questioni... come a scegliere i regali per i compleanni, cosa sarebbe piaciuto ad Abby e Bonham per i loro 40 anni di matrimonio, o qualcosa da regalare a Liam e al suo fidanzato, che avevano annunciato di aver deciso di sposarsi.
Poi aveva avuto l'idea di proporle di accompagnare lei e Geri al confine, per rifornire le postazioni nel deserto di acqua e cibo, per aiutare coloro che attraversano a piedi quel deserto che non perdonava, nella speranza del sogno americano.
'' I volontari ci hanno dato buca, le postazioni dell'acqua non si riempiono da sole... una mano in più ci farebbe comodo.'' 
Abby e Bonham inizialmente, avrebbero voluto opporsi... salvo poi ricordare che se l'avessero fatto, sarebbero andati contro la massima con cui avevano cresciuto i loro tre figli.
'' Voltarsi dall'altra parte, quando qualcuno ha bisogno di aiuto, tacere,non aiutare l'oppresso per non avere problemi, è come rendersi complice dell'oppressore''. 
Pertanto, non si opposero al permettere alla figlia di andare... in fin dei conti, ci sarebbero state anche Emily e Geri con lei, cosa mai sarebbe potuto andare storto?
- E poi potremmo trovare il modo per convincere Liam a tornare a casa e sposarsi qui.-
Abby sorrise sognante - Cosa non darei per riaverlo a casa... tutti e tre i miei bambini riuniti.
Bonham si unì alla conversazione di quelle che chiamava '' Le uniche donne della sua vita'' - La macchina è a posto. Mi raccomando, fate attenzione.- 
- Lo faremo papà, promesso. Domattina presto saremo di nuovo a casa.- fece Nat abbracciando il padre. 
Emily la raggiunse in quel momento - Allora... pronta?- 
- Prontissima.- sorrise Natalie con un sorriso. Un sorriso tipico dei vent'anni, carico di inesperienza ma anche d'ansia di dimostrare che ormai era adulta. Augie pensò che quel sorriso meritasse bene uno scatto, e dopo aver chiesto a madre e zia di non muoversi scattò una foto.
Ancora non poteva immaginare che quell'istante immortalato, sarebbe stato l'ultimo momento felice per molto tempo.
...
...
...
New York, 8 Aprile 2020. 
William Edison Walker, chiamato Liam, se n'era andato di casa subito dopo il diploma per proseguire i suoi studi a New York, deciso come non mai a diventare avvocato, complice la spropositata ammirazione per un amico dei suoi genitori che lui ed i suoi fratelli Cordell e Natalie, da piccoli erano soliti chiamare '' Zio Stan''. Dopo la laurea aveva deciso di rimanere nella Grande Mela per lavorare, tanto che a nemmeno trent'anni era in lizza per diventare socio dello studio legale più importante della città... e stava per sposare l'uomo dei suoi sogni.
- Che ne diresti se questo fine settimana cercassimo un posto per il matrimonio?- 
Liam alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo - Non è prematuro? Voglio dire, ancora non abbiamo fissato nemmeno la data...- 
- Appunto. Sai quanto è difficile trovare un posto per una cerimonia a New York, per cui sarebbe meglio avere PRIMA il posto per la cerimonia e la disponibilità... POI fissiamo il matrimonio.- spiegò Bret. 
Liam avrebbe voluto controbattere qualunque cosa, ma non trovò una sola risposta intelligente da dare in quel momento - Hai già in mente qualcosa?- 
- Un'amico oggi mi ha mostrato una rivista di architettura.... e c'è un palazzo in neo-rinascimento spagnolo  con un'elegante facciata vittoriana, una preziosa testimonianza architettonica nel cuore di Manatthan... e di recente è stato restaurato ed ospita ricevimenti... ed è letteralmente preso d'assalto. Farci un salto, dare un'occhiata in giro, non costa niente.- 
Liam sorrise. 
- Beh non ho nessun impegno questo fine settimana... o niente che non si presenti all'improvviso e che non possa crudelmente abbandonare...- 
In quel momento suonò il cellulare, e vide la foto di Natalie sullo schermo.
- E' mia sorella.- 
Bret sorrise - Dopo passamela, voglio salutarla.- 
- Ciao Nat, dimmi.- fece Liam. Gli ci vollero meno di due secondi per capire che qualcosa non andava. Sua sorella stava correndo, sembrava affannata... e spaventata. 
''Liam, è successo un casino, sono al confine con Em e Geri, mi stanno inseguendo!'' 
- Nat, chi è che ti sta inseguendo?- fece Liam ancora basito per quella telefonata. Bret lo guardava spaventato, chiedendogli con lo sguardo se voleva che chiamasse il 911, per qualche emergenza - Nat, ascolta, devi...-
BANG!
Liam udì il rumore del proiettile che squarciò il silenzio della notte texana, anche a diverse miglia di distanza. Poi la comunicazione venne interrotta. 
Provò a richiamarla immediatamente, ma l'unica risposta che ottenne fu una voce robotica che diceva -'' L'utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile, la preghiamo di riprovare''
- Oh no...- fece Liam pallido come un cadavere, cercando freneticamente tra i contatti il numero della cognata. Nat aveva detto di essere con lei e Geri... una delle due gli avrebbe detto cosa stava succedendo. Pregava solo di non aver ascoltato in diretta l'omicidio di sua sorella.
- Liam, che sta succedendo?- fece Bret sempre più agitato.
- Te lo dico tra un attimo...- fece Liam pregando mentalmente '' Dai rispondi, dai!''.
'' Liam ciao, come stai?''-
- Emmy, non ti ho chiamato per chiacchierare... mi ha telefonato Nat, ha detto che ci sono stati dei problemi, mi è sembrato di aver sentito uno sparo... cos'è successo?- in quel momento, l'avvocato non poteva vedere la faccia della cognata ma se la immaginava benissimo. Gli occhi di Bret erano diventati grandi il doppio. 
'' Oddio non saprei, ci siamo separate un'ora fa per rifornire le.... ODDIO NAT! NAT! NAT!!!!''
- EM, EM CHE SUCCEDE?- fece Liam sempre più allarmato.
- Liam, devo richiamarti....- fece Emily in preda al panico.
L'avvocato lasciò cadere il telefono a peso morto, cadendo in ginocchio. Le urla di Bret che gli chiedevano cosa fosse accaduto, se stesse bene, e di nuovo cosa fosse successo facevano tremare i muri del loro appartamento, ma Liam le sentiva ovattate, lontane, a malapena percepibili. 
Tutto quello che riusciva a pensare era di aver appena ascoltato sua sorella che forse veniva uccisa.
Doveva tornare subito ad Austin.
...
...
...
La famiglia Walker era riunita attorno alla sala operatoria dell'ospedale di Austin. Durante la telefonata con il cognato, Emily con sommo orrore aveva scorto una figura a terra, immersa in una sostanza rossa e viscosa. Si era avvicinata ed aveva trovato Natalie, con due ferite da arma da fuoco... ma ancora viva. Subito aveva chiamato Geri, caricato la ragazza in auto per portarla in ospedale e chiamato il resto della famiglia. 
L'intervento era ancora in corso quando Liam e Bret arrivarono in ospedale. 
Cordell, Geri ed i ragazzi cercavano di consolare Emily, sconvolta ed in lacrime.
La donna era totalmente distrutta dall'aver ritrovato la cognata praticamente morta e dall'averla coinvolta. Continuava a dirsi che se non avesse insistito perchè andasse con loro, non le sarebbe accaduto niente.
'' Mamma non  potevi sapere cosa sarebbe successo...''
'' Zia Nat è forte... ci vuole ben altro per buttarla al tappeto...''
Cordell non potè che dare ragione alla figlia. Natalie, quando non era ancora conscia di essere una persona, aveva lottato con le unghie e con i denti che ancora non aveva contro un aborto spontaneo, non poteva farsi buttare giù da un paio di pallottole.
I suoi genitori si erano rifugiati nella cappella, per pregare un'Entità Superiore di prendere la loro vita, se proprio era destino che quella notte un Walker tornasse alla casa del Signore, al posto di quella della figlia.
Cordell ebbe quasi un infarto nel vedere lì il fratello. In tutta quella confusione non aveva ancora trovato modo di prendere il cellulare ed avvisarlo.
- Liam...- -fece correndo ad abbracciarlo.
- Cordell, come... Nat è...?- 
- E' viva. Quando è arrivata era ancora viva, la stanno operando in questo momento... ma tu come...- 
- Natalie mi ha telefonato, ha detto che era al confine e che avevano avuto dei problemi... Cordell, non capisco che diavolo è successo...?- 
- Non lo so, ti giuro, non lo so.- fece Cordell. Francamente non riusciva proprio a spiegarsi cosa potesse essere andato storto. Emily gli aveva detto che aveva trovato Natalie non troppo lontano dalla macchina, quindi era rimasta sul percorso indicato da lui. 
E c'era un'altra cosa che non capiva... perchè Nat aveva sentito il bisogno, in caso di guai, di chiamare Liam, quasi dall'altra parte del paese? Ok, che tra Liam e Natalie vi era sempre stato un rapporto di complicità fin da quando erano piccoli, e che si era rafforzato quando lui si era arruolato nei marines, ma non riusciva a trovare una spiegazione razionale per quella decisione. 
'' Me lo dirai tu Nat. Quando uscirai dalla sala operatoria.''
...
...
...
L'intervento durò in tutto sette lunghe ore.
Alla fine, quella lunga ed interminabile notte finì. 
- Sua sorella ha superato l'atto operatorio in maniera soddisfacente...- fece il medico - tuttavia, durante l'intervento, il flusso di sangue al cervello si è interrotto per alcuni secondi... abbiamo dovuto indurre uno stato di incoscienza.- 
- E' in coma.- appurò Cordell.
Emily, Geri ed i ragazzi sussultarono a quelle parole, mentre Bret prese Liam sottobraccio, quasi a volerlo sostenere
- Coma farmacologico, si.- fece il medico - la sedazione la farà calmare, ridurrà lo shock, e permetterà al corpo di guarire.-
- Ma....- fece Liam con  un filo di voce - si sveglierà vero?- 
- Ha perso molto sangue, ed il suo corpo ha subito uno shock non da poco. Non sempre sappiamo quali saranno le reazioni del paziente... possiamo solo continuare a monitorarla e sostenerla.- 
- Sta parlando di una donna che nel ventre materno, al sesto mese di gestazione, ha lottato ed è uscita vincitrice da un imminente aborto spontaneo.- fece Cordell affrontando il medico a muso duro - Lei si sveglierà. Fine della discussione.- 
Il medico li lasciò soli. 
- Ragazzi.... avvertite Mawline ed il nonno.-
Cordell abbracciò la moglie.
- Non è colpa tua... non è colpa tua...- fece Cordell. 
- Si invece... l'ho lasciata da sola, senza protezione... io sapevo che poteva essere pericoloso, per lei era la prima volta, non dovevo lasciarla andare da sola...- 
- No, ti sbagli. L'unico responsabile è chi ha sparato.- fece Liam, ingoiando più volte per non scoppiare in lacrime, mentre Bret gli teneva forte la mano. 
'' Ma hai la mia parola, Natalie... troverò chi ti ha ridotto così. E ti vendicherò. Fosse l'ultima cosa che faccio.'' - fu il pensiero dei suoi fratelli in quel frangente.
  
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