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Autore: Pandora13    01/07/2022    7 recensioni
Un viaggio all'interno della sessualità di Atsumu attraverso i mille amori della sua vita.
Un viaggio verso la scoperta di se stesso di Suna, attraverso la sua storia d'amore con Atsumu.
Il tutto intersecato al filo conduttore della loro vita: il giallo.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Atsumu Miya, Motoya Komori, Osamu Miya, Rintarō Suna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Giallo.

È al primo anno di scuola materna quando Atsumu Miya si innamora per la prima volta.

Il fiore che raccoglie per Ryo è di un bel giallo brillante: "Popio come il suo nome!".

È un fiore di Yamabuki, la rosa giapponese, ne hanno molti nel giardino della scuola.

Ryo fa un sorriso di circostanza, torna a giocare con le amiche, il fiore rimane ad appassire sul muretto al suo fianco, dimenticato, come chi lo ha donato.

Giallo, dorato come il grano, dorato come i capelli di Eiko.

Eiko è il secondo grande amore di Atsumu, arriva pochi giorni dopo che il fiore di Ryo si è essiccato sul muretto della scuola, ma lei rimane nel suo cuore addirittura qualche mese.

Giallo.

I mesi passano, passano gli anni e passano gli amori di Atsumu.

Osamu lo prende in giro, perché "Scegli sempre quella sbagliata!", in effetti sembra cercare sempre amori impossibili.

Giallo.

È il colore della gelosia e Atsumu un po' lo è geloso... di suo fratello, che alle ragazze a quell'età neanche ci pensa e -non si sa come- si ritrova ad avere una fidanzatina, mentre lui riceve l'ennesimo rifiuto.

Giallo.

Atsumu non si stupisce quando suo fratello in un momento di procrastinazione dello studio di botanica, gli chiede se sapesse che il giallo nei fiori simboleggia un amore trascurato.

Giallo.

Atsumu ha visto un film che per la sua età proprio non è adatto. C'è questo ragazzo che vive di rancore, invidia e gelosia ed è tutto giallo, la sua pelle è gialla!

L'ha visto insieme ad Osamu e un loro compagno di classe, era il suo migliore amico, ora non si parlano più, Atsumu non si ricorda neanche il perché, ma sa che adesso anche lui si sente un po' giallo.

"Perché devi fare sempre così?" Osamu è infuriato.

Il livido che si inizia a formare attorno al suo occhio, rispecchia quello sullo zigomo del fratello.

È giallo.

Atsumu ha di nuovo litigato con il suo migliore amico.

Pare che ultimamente cambi migliori amici con la stessa velocità con cui cambia gli amori della sua vita.

Osamu non capisce, si arrabbia perché ogni volta per difenderlo deve ricominciare tutto da zero anche lui.

Atsumu non capisce e si arrabbia perché rimane sempre da solo e trascina Osamu, la sua perfetta metà, con sé nel baratro.

Giallo.

Asami al loro primo appuntamento ha un abito giallo, intonato al fiocco che porta in testa.

Hanno 13 anni ed è la sua prima fidanzatina.

Asami ha corti capelli scuri, occhi scaltri, un caratterino di tutto rispetto e ama gli sport.

Vanno spesso in sala giochi.

Giallo.

Pac-Man che muore sullo schermo, mentre Asami gli chiede se possono rimanere amici.

Giallo.

Preferirebbe l'ennesimo livido, invece Haruto sparisce semplicemente dalla sua vita, di punto in bianco smette di cercarlo per pranzare insieme a ricreazione, di chiamarlo per giocare, o per fare i compiti...

Stanno per iniziare l'ultimo anno di scuole medie e Atsumu non capisce perché oltre ad una ragazza non riesce a tenersi un amico.

Giallo.

La palla da pallavolo è anche gialla, non ci aveva mai pensato prima.

Lo fa ora.

È il loro ultimo anno di scuole medie e -a discapito di ogni apparenza- Atsumu è terrorizzato mentre lui e Osamu, o meglio, 'Tsumu e 'Samu d'ora in poi, fanno amicizia con il ragazzo nuovo: Aran.

Giallo.

Come quel particolare momento prima del tramonto sotto al quale Atsumu finalmente ha capito: non era solo pessimo a scegliersi le ragazze, era una difesa inconsapevole: cercava ragazze impossibili, perché non voleva stare con loro.

Giallo.

Il ghiacciolo che ha offerto a Jiro quando l'ha visto col cuore spezzato.

Non era un pessimo amico, cioè sì, a volte... spesso, ma anche quella era una difesa, scappava da certi amici, perché non era come amici che li avrebbe voluti al suo fianco.

Giallo.

Il Mago di Oz... interessante quando sei un impostore.

Percorre la via di casa seguendo le linee della strada, pensa ai mattoncini di Dorothy, che ritrova la strada di casa.

La scoperta di se stessi e il coming out sono qualcosa di tortuoso, difficile, spesso doloroso e spaventoso, per Atsumu in quel momento no.

Giallo, luminoso, come la scoperta.

La negazione era durata anni, senza che lo sapesse, ora forte della propria maschera di arroganza, dell'incoscienza giovanile e semplicemente della nuova consapevolezza di sé, Atsumu vuole solo viversi a pieno, complice un nuovo amore, questo pienamente ricambiato.

"'Samu, Okāsan, credo di essere gay, ho un ragazzo.".

Dritto al punto, fiero, orgoglioso e foto di Shun alla mano.

Giallo, scopre, è anche il colore dell'amarezza.

Shun che se ne va, veloce come è arrivato, dopo aver sconvolto il suo intero mondo, fa male. Fa male perché lo amava, stavolta davvero, stavolta quasi come amano i grandi, ma soprattutto fa male come lo fa, negando chi è, negando il loro amore, chiamandoli "errore".

Non è gay, dice.

Neanche Atsumu lo è, lo scopre con i mesi, crescendo, i ragazzi gli piacciono e non intende rinnegarlo mai più un solo giorno in tutta la sua vita, ma anche le ragazze gli piacciono, bacia Chitose ad una festa di compleanno e gli piace.

Si incontra con Ikue dopo gli allenamenti, la accompagna a casa mano nella mano e stanno bene.

Probabilmente è bisessuale, si dice, scrolla le spalle, chissenefrega... dopo l'ultima rottura, l'unico giallo che vuole vedere è quello delle strisce sul pallone da volley.

Giallo.

Torna prepotente nella sua vita quando arriva al liceo.

C'è un ragazzo che gioca con loro, non è del Kansai, il suo accento assomiglia di più a quello di Tokyo.

È qui perché lo hanno selezionato e questo può significare solo una cosa: è forte.

Suna Rintarou è incredibile: un giocatore straordinario, una lingua impertinente che usa per prendere in giro sia lui che suo fratello e questo modo di fare per cui non fa che ripetere di lasciarlo in pace, che non vuole finire nei loro guai, tanto meno in mezzo alle loro liti, ma alla fine è il loro migliore amico.

Come potrebbe non esserlo?

Ha un carattere così simile a quello di 'Samu, sono spiriti affini e di conseguenza si alleano contro di lui, ma lo adorano.

Non possono farne a meno.

Al suo secondo anno, quando 'Samu gli dice che non continuerà con la pallavolo, si sente tradito, lacerato, abbandonato.

Giallo.

Nuovi lividi gialli sul corpo, dopo la lite in palestra. 

Giallo.

Suna lo sapeva, lo sapeva prima di lui.

'Tsumu torna giallo di gelosia, quando vede Suna e 'Samu così affiatati e uniti.

Pensa che la gelosia sia per quest'ultima coltellata da parte di 'Samu.

Giallo.

Sotto lo sguardo attento degli occhi gialli di Suna, si rende conto che invece è perché vorrebbe che guardassero solo lui.

Giallo.

Quando Suna lo bacia per la prima volta, coprendo il suo broncio con un sorrisetto canzonatorio, tutto ciò che riesce a vedere prima che le palpebre si abbassino, è il giallo dei suoi occhi che viene divorato dal nero dell'iride.

________


Giallo. 

La prima cosa che Suna vede ogni mattina guardandosi allo specchio è il giallo dei propri occhi, che lo studiano con sguardo analitico e critico, anziché con quello canzonatorio e annoiato che mostra in pubblico. 

Giallo. 

Il giallo dei capelli di 'Tsumu, quella brutta tinta che è convinto lo differenzi dal fratello, è la prima cosa che salta all'occhio quando i gemelli svoltano l'angolo per incontrarsi con lui per andare a scuola. Che poi Suna li distingua perfettamente per altri mille dettagli invisibili ai più -le ritrose che vanno in direzioni opposte, il colore degli occhi, sfumature nella voce...- sono inezie. 

Giallo. 

Come i lividi che sbocciano sul corpo dei suoi migliori amici ogni volta che lottano, mentre lui ride, posta tutto sui social... finge di non prendere le parti di nessuno, di non perdersi a guardare 'Tsumu. 

Giallo. 

Il fiore preferito di Atsumu, 'Samu glielo ha confidato in gran segreto, è sempre stato la rosa Yamabuki (creatività e serenità, recitava l'elenco del linguaggio dei fiori su google) ed è ciò che coglie lungo la strada di casa (ed è ciò che spera di donare ad entrambi) il giorno del loro primo bacio, glielo regala e 'Tsumu, che è pessimo a tener su la propria maschera di arroganza, ha gli occhi pieni di lacrime, il labbro inferiore tremante, stretto tra i denti e il moccio al naso. 

Giallo. 

Il colore secondario delle loro nuove divise. 

Sono entrambi professionisti ora. 

Per due squadre diverse. 

In due città diverse. 

Due ore e venticinque minuti di Shinkanzen non sono niente.

Giallo. 

Le luci abbaglianti dei flash durante l'ennesima intervista. 

Giallo. 

I suoi occhi, ancora, indagatori, maligni. 

Un sentimento subdolo e strisciante. 

L'idea di non essere se stesso

Giallo. 

O meglio oro. 

Quello che hanno provato a vincere alle Olimpiadi casalinghe. 

Suna ha sempre avuto chiaro chi è: un ragazzo gay, innamorato del proprio fidanzato e della pallavolo, un uomo realizzato e orgoglioso di se stesso. Non aveva mai fatto dichiarazioni pubbliche ufficiali, ma non si era mai nascosto e da ragazzino era stato parte dell'attivismo per la parità dei diritti e la normalizzazione di ogni orientamento sessuale e identità di genere. 

Giallo. 

L'unica nota di colore sulla divisa nera di Onigiri Miya, mentre parla col suo migliore amico, seduto nel suo ristorante. 

Giallo. 

Adesso, superati i vent'anni, un'Olimpiade alle spalle... Suna non sa più chi è. 

Giallo. 

Il chuupet all'ananas non gli piace neanche, ma è l'ultimo rimasto e lui, per quanto da fuori non si noti, è agitato. 

Oggi ha la prima seduta psicologica. 

Non sono ancora quelle ufficiali, queste sono perché ha bisogno di ritrovarsi.

Vuole davvero capire se stesso prima di iniziare un qualsiasi percorso.

Se quello che pensa di aver capito si rivelerà corretto, deve anche trovare il coraggio di parlarne con 'Tsumu e 'Samu... 

Giallo. 

Stavolta è l'obiettivo, la maglia avversaria. 

Gli mancava giocare con 'Tsumu e deve dire che il verde gli dona. 

Le liti con Oikawa, scene da prime donne piene di insicurezze mascherate da arroganza lo stancano, mentre a quanto pare Shouyou le trova "Oh, così divertenti!" 

________


"Senza offesa, ma Suna è talmente bello che potrebbe sembrare una donna.". 

A farselo scappar detto è il parente di qualche giocatore di terza fila. 

Atsumu e Osamu si guardano e non hanno bisogno di parole. 

Scoppiano in una risata fragorosa. 

Ci sono così tante cose sbagliate in una sola frase.

Tanto per cominciare, anche se fosse offensiva, sarebbe Suna a doversi offendere, mica loro, ma soprattutto: Cosa c'è di offensivo nell'essere una donna? È la domanda più ovvia che sovviene. 

Suna non ha tratti efebici, o femminei, forse gli occhi lunghi e il viso affusolato potrebbero trarre i inganno, ma i suoi muscoli, le spalle larghe, il suo carattere, niente in lui parla di femminilità.

Che poi chi ha stabilito i canoni di maschile e femminile? 

Ma da quando qualcuno per esser bello deve per forza essere donna, o particolarmente femminile? 

Soprattutto, pensa Atsumu, ma che cazzo? Chi se ne frega di cos'è o cosa non è, di cosa sembra, o cosa non sembra? Suna è fottutamente bello, punto. A prescindere da ogni altra cosa.

Sono belle le sfumature del suo carattere, le sue risposte sarcastiche, il suo sguardo annoiato. 

Sono belli i capelli sparati ovunque e i muscoli definiti. 

Sono belli quegli occhi penetranti e così espressivi per chi sa leggerli. 

Giallo. 

Atsumu ha conferma in quel momento che anche sulla sua bandiera ci sia il giallo. 

Non che le etichette gli siano mai importate, comunque, al mondo si vivrebbe tanto meglio se le persone si facessero i fatti propri e lasciassero ognuno libero di essere ciò che è e di amare chi preferisce. 

Giallo. 

La sensazione viscida in fondo allo stomaco che qualcosa non vada: perché Suna non è ancora tornato? Eppure ci teneva a salutare 'Samu. 

________


"Sunarin tutto bene?" 

Giallo. 

Komori è sempre tutto giallo, dalla divisa al carattere. 

Da quando è entrato a far parte della rosa di Rajin è il suo "partner in crime", ridono, scherzano, prendono in giro i MSBY... aiuta a sentire di meno la mancanza di 'Tsumu. 

Komori è anche un buon osservatore e un ottimo ascoltatore, se così non fosse Sakusa Kiyoomi non sarebbe sopravvissuto al liceo!

Komori è giallo e Suna decide che può dirgli cosa lo turba. 

Giallo. 

Niente da fare, ha sfortuna con i chuupet gialli ultimamente, anche questo non è al limone... banana, troppo dolce, deve averlo scritto in faccia, perché Komori scoppia a ridere, prima di tornare perfettamente serio, pronto ad ascoltare cosa ha da dirgli. 

Giallo. 

I capelli di 'Tsumu spiccano tra la folla, quando arriva alla stazione di Tokyo. 

Trema. 

È distante per entrambi, ma è dove doveva essere. 

Ha finalmente capito chi è, cosa cercano i suoi occhi quando scrutano lo specchio... oggi vuole raccontargli tutto e 'Samu è il loro migliore amico, deve essere con loro. 

Ha continuato per qualche mese con la psicoterapia, alcuni dubbi e paure ci sono ancora, soprattutto riguardo al futuro, ma li prenderà in considerazione quando inizierà il percorso, ora vuole solo finalmente dirlo al suo ragazzo. 

È elettrizzante e terrificante al tempo stesso. 

È irrazionale, lo sa, sa che Atsumu ama a prescindere da ogni cosa, che ama la persona che è, nonostante ciò la risata di quel giorno rimbomba ancora nella sua mente, i dubbi sommergono tutto.

Giallo.

I capelli di 'Tsumu profumano di limone mentre si abbracciano. 

Ha capito che qualcosa non va, prende la sua mano, con delicata decisione e vanno da 'Samu, così possono parlare in tranquillità. 

________


"Io ho affrontato un percorso per conoscermi meglio negli ultimi mesi ed ho capito che il mio disagio era dato dal fatto che non mi sento in pace con il mio corpo, che non mi rispecchia. Questo -dice indicandosi con la mano- non sono io. Inizierò un percorso di transizione.". 

Forte, chiaro, deciso, nessuna esitazione. 

Giallo. 

La paura divora ogni sua cellula, non è il momento di proseguire con altre spiegazioni, di tirare fuori altri timori, spera che nessuno gli chieda cosa ne sarà della sua carriera, perché è ovvio che finirà, almeno così com'è adesso.

________


"... Inizierò un percorso di transizione.". 

Forte, chiaro, deciso, nessuna esitazione. 

Giallo. 

Gli occhi di Suna di abbassano, tristi alla sua mancanza di reazione. 

Atsumu è congelato sul posto. 

Sa che deve reagire, che non dire niente adesso darà l'impressione che non approvi (come se fosse qualcosa che gli altri possono e devono approvare poi!), che potrebbe rifiutarla, o qualsiasi merdata simile.

Giallo.

Atsumu è bloccato dallo shock di non aver colto quei disagi prima, di non esserle stato accanto, di non essere il primo a cui ne ha parlato. 

Ma Suna questo non può capirlo e sta per alzarsi e andarsene, 'Tsumu lo sa, è troppo orgogliosa per mostrarsi triste, distruttdal suo rifiuto. 

Giallo. 

Le stelle che vede girare dopo aver battuto la testa sul bancone del ristorante. 

Per fortuna il colpo in testa da parte di 'Samu è arrivato prima che fosse troppo tardi. 

"Scusaci Rin -esita un istante sul nome, ma suppone che Rin possa andare, essendo un nome unisex- l'idiota del tuo ragazzo sta solo facendo scena perché si sente in colpa per non esserti stato accanto ed è geloso che tu ne abbia parlato con altri prima di lui.".

"Lui è..?" Suna si blocca, occhi gialli che si alzano esitanti verso il volto di Atsumu. 

Il labbro inferiore sta tremando, gli occhi sono già lucidi,.

Rin lo abbraccia prima che diventi una scena patetica, come quando era un ragazzino col moccio al naso. 

"Ti amo così tanto!" frigna Atsumu, il volto nascosto sul suo collo. 

________


Giallo. 

La palla da pallavolo che si schianta a terra dopo che ha aggirato l'ennesimo muro, è gialla. 

Rin non sa se proverà a tornare nel professionismo, le critiche alle atlete come lei (per non ripetere tutti i termini scorretti e offensivi usati regolarmente dai media: "quel Trans" usato in senso dispregiativo era il minore dei mali) sono talmente tante, non ha ancora deciso se ne vale la pena... nel frattempo ha ripreso gli studi e gioca in una squadra universitaria. 

Sposta la coda di cavallo dietro la schiena. 

Stringe meglio l'elastico, giallo. 

Si rimette nella sua tipica posizione e lancia uno sguardo di sfida alla sua avversaria. 

La V-league in questo momento è in pausa, a vederla esordire, sugli spalti tutte le persone importanti della sua vita e un enorme mazzo di fiori: 

Giallo. 

Narcisi: Prosperità. Felicità. Rinascita. 

Giallo. 

Kerria Japonica (Yamabuki)Creatività. Serenità.

Giallo.

Rudbekia (Golden glow): Amore eterno.


NdA: Questa storia è una partecipazione dell'ultimo minuto (sono le 23.55 del giorno 30) al concorso "La genesi del tuo colore" indetto da WattpadFanfictionIT

2684 parole e mi sono contenuta, perché ero molto più che in ritardo!

Avevo una trama, ma non una ship, dopo vari suggerimento, non volevo scrivere di Suna in questi termini, perché è un tema già molto sviluppato, ma alla fine si è scritta da sola.

Spero di essere riuscita ad esprimere ciò che volevo, nel rispetto della sensibilità di tutt*.

L'amore è amore e solo questo dovrebbe contare, non vedo l'ora che non servano più etichette!

La bandiera di Tsumu, la MIA bandiera, quella a cui si fa riferimento parlando del Giallo, è quella pansessuale, qua sopra in foto.

Okāsan significa mamma in giapponese.

Questi sono i fiori a cui fa riferimento la storia:

Narcisi: Prosperità. Felicità. Rinascita.


Kerria Japonica (Yamabuki)Creatività. Serenità.


Rudbekia (Golden glow): Amore eterno.


   
 
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