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Autore: ClostridiumDiff2020    03/07/2022    0 recensioni
Una notte fredda, in un vicolo oscuro Jennefer si incontra e si scontra con William e così...
Lei è anaffettiva e insensibile a qualsiasi stimolo, dotata di poteri telecinetici e soprattutto vede spettri. Nuovi ma soprattutto quelli antichi senza volto e molto pericolosi.
Lui è un groviglio di emozioni, incapace di controllare la rabbia ma soprattutto ferito e agonizzante.
Due universi in collisione.
(Prendere Billy Russo e lanciarlo in una nuova avventura)
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Russo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8. Ritornerei Sempre da Te...





 

William la afferrò e la obbligò a stendersi di nuovo. Era l'ennesima vola che lei aveva cercato di alzarsi, Alan le aveva raccomandato massimo riposo. Oltretutto a lavoro erano stati lieti di metterla in ferie, visto che ne aveva accumulate tante da poter stare a casa un anno intero. William era perfettamente in grado di pensare a lei ma Jennefer era davvero caparbia, non che la cosa non gli piacesse, ma era troppo debole, persino i suoi poteri erano latitanti nonostante lei non volesse ammetterlo.
"Ma smettila sto benissimo..." bofonchiò Jennefer con un mezzo sorriso.
William sogghignò "Allora perché non mi allontani con il tuo potere?"
"Non voglio farti male... Visto che insomma... Mi hai salvato, in fondo te lo devo..."
"Certo... certo..." ridacchiò lui sporgendosi su di lei.
"Sei pesante..." borbottò Jennefer.
"Prima d'ora non ti sei mai lamentata..." sussurrò lui sfiorandole il collo.
"Ti sposterei però..."
"Sono la tua coperta calda..." concluse lui. "Jen... Devi riposare... Sai... Ti sei presa una pallottola, ti sei buttata giù da un palazzo..."
"Smettila il tuo respiro mi fa il solletico..."
William ridacchiò, la mano di Jennefer gli carezzò la nuca. "E tu smetti di fingere che ti dia noia... Ormai non ci casco più..."
Jennefer annuì baciandogli la fronte. "Sono sempre felice quando sono con te.... Sì, anche quando devo buttarmi da un palazzo se poi riesco ad afferrarti..."
Ripensò a quel vicolo mal illuminato e un'epifania le affiorò alla mente, oltre al fatto che prima di trovarci un William morente non aveva mai compreso né la felicità né l'amore. "Sarà indicativo che siamo quasi morti in quello stesso vicolo?"
"Non siamo quasi morti in quel vicolo... ci siamo salvati... Uniti da un'anima antica e..." le scostò una ciocca di capelli prima di darle un bacio leggero.
"Sai Will... Siamo a Natale e... Sei il primo regalo di Natale che abbia mai desiderato..."
"Per fortuna non mi hai incartato né messo sotto l'albero..." rispose William stringendola.
"Sei fortunato che non sono in condizione o il fiocco in testa non te lo toglieva nessuno..."

Jennefer rimase in silenzio, cullandosi con il respiro di lui ma poi la domanda che la assillava emerse.

"Se potessi tornare indietro cosa cambieresti?"

"Non so..." sussurrò William sdraiandosi accanto a Jennefer stringendosi a lei.
"Will... sei accaldato... Non è che ti sei preso un malanno?"
William ridacchio, si sentiva davvero molto accaldato ma voleva aspettare che lei stesse meglio. Cercò di spostarsi prima che lei potesse fare una delle sue inopportune considerazioni. Si maledì e affondò la testa nel cuscino. "Non sono un'adolescente e non devo andare in bagno per sfogarmi... Non..."
Un gemito gli risalì in gola quando Jennefer si voltò verso di lui.
"Hai notato che..."
"Sto per esplodere e non riesco a capire cosa vuoi? Ci hai preso!"
Jennefer si mosse di nuovo premendo il suo fianco con forza contro l'inguine di lui e Will trattenne a stento un'imprecazione. Non voleva seguire il suo istinto, perché con Jennefer era tutto diverso, le cose semplici si complicavano e quelle assurde erano facili. Lei poteva afferrarlo nel vuoto e metterlo in imbarazzo con poche parole come un ragazzino e da ogni momento sentiva esplodere un ardente bisogno di lasciarsi andare. Ma non riusciva a comprendere cosa lei volesse e lo stordiva, non era mai successo. Cercò di distrarsi e riagguantò la domanda di lei. "Tu invece cosa... cambieresti?"


Ti prego non dire me...

 

Jennefer lo scrutò "Le tue orecchie diventano scarlatte quando ti innervosisci lo sai?"
William spostò lo sguardo su di lei con un sorriso sghembo dipinto in volto.
"Vorrei tornare indietro di anni e cercarti..."
William si sollevò e lei gli contornò le cicatrici sul volto. "Mi immagino a trovare il tuo te, anche se faticherò a riconoscerti senza questa tua dirompente personalità sul volto che adoro... Il fatto è che vorrei avere anche tutti quegli anni e accumularli come un vecchio drago egoista... Immagini incontrare una povera pazza che ti direbbe che tra molti anni che amerà e vorrebbe solo fare con te..."
Ma William catturò quelle parole divorandola di baci.
Al diavolo i pensieri, le preoccupazioni e qualsivoglia paranoia che non era da lui.
"Dimmelo adesso o non dire niente e lasciami fare..."
"Will... forse sono io ad avere la febbre... Non ho mai avuto così caldo..."
Lui la baciò di nuovo "Lasciami fare..." le sussurrò guidandole le mani su di sé.
Percepì la sua resistenza svanire, fremeva impaziente. "Jen ti prego se mi trattengo ancora potrei esplodere..."
"In effetti ti sento più teso soprattutto più in..."
"Jen ti prego non adesso..." borbottò ridacchiando. Era sempre stato sicuro di come muoversi, cosa fare, quando cedere le redini senza mai farlo davvero ma adesso, voleva abbandonarsi completamente a lei e temeva che lei lo fermasse ancora. Ma Jen gli passò le mani lungo la schiena "Voglio perdermi anche io... Con te... Adesso!"
E fu lei a baciarlo con rinnovato trasporto. 

 

 

   
 
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