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Autore: ClostridiumDiff2020    05/07/2022    0 recensioni
Quando ogni certezza sembra andare in frantumi Alex decide di ritirarsi nella vecchia casa di sua nonna, isolata in montagna dove ha vissuto un'infanzia felice e spensierata.
Karen ha rotto con lui il fidanzamento all'improvviso e John il suo migliore amico è morto in un incidente dopo aver rifiutato di essere suo testimone di nozze.
Niente sta andando come previsto, troverà nel passato le risposte che cerca?
Tra la polvere emergeranno rimpianti e sogni perduti in cui Alex rischierà di smarrirsi.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 06

 



 
Matt si voltò e il suo sguardo si intrecciò con quello di Iúil e ricambiò il sorriso.
Poi lasciò correre lo sguardo verso Alex, profondamente addormentato, la testa abbandonata sulla spalla dell’altro.
Sorrise osservando quell’espressione abbandonata, la mano stretta dolcemente a quella di Iúil.
Matt era stato così felice di vederli avanzare e sorriso nel vedere il fratello felicemente imbarazzato nel presentargli il suo Tamino… Iúil.
 
Non si sorprese della richiesta he ne seguì.
“Vorrei andare da lei… Da Alina… E da John, è il momento…”
Aveva annuito ma poi Alex aveva aggiunto.
“Iúil verrà con noi ma… Dobbiamo prendere il pullman…”
 
Così si era ritrovato seduto ore su quel sedile stretto e scomodo.
A pensare al suo fratellino e al dolore che aveva cullato dentro di se per anni, impedendosi persino di amare.
Sospirò ricordando quell’ultima estate passata assieme, Alina e Alex sdraiati su quella terrazza mentre il piccolo Alex, ricoperto di risate e colori illustrava alla sorella il suo sogno variopinto. Un ultimo sbuffo di gioia prima che le nubi cariche di tempesta travolgessero ogni cosa. Avrebbe voluto immergersi un’ultima volta e diventare parte delle linee variopinte, ma erano solo ombre e assieme a Alex, avrebbe dovuto lasciarle andare.
 
 
Alex avanzò tenendo con mani tremanti la candela, avanzò fino alla parete che riportava la foto di John. Gli occhi di giada ora grigi in quella foto di porcellana.
Aveva acceso la candela del suo sepolcro e posato le dita della mano libera sulle labbra e poi sulla lastra di marmo, scivolando sulla foto di quello che era stato il suo migliore amico.
“Mi dispiace di non aver voluto ascoltare le tue parole… Di non aver compreso se non troppo tardi… Mi manchi… Ti amavo… Eri mio fratello e…” le parole gli si sbriciolarono in gola e volse lo sguardo là dove aveva più temuto, verso quel volto così minuto e scolorito.
“Alina io… Scusa se non sono riuscito a ad afferrarti, se ero troppo piccolo e non sapevo neanche se nel mondo reale esistesse il male, le malattie, la morte… L’ho scoperto con la tua perdita e così anche la mia immaginazione si è riempita di mostri… Ma io ero il peggiore di tutti… Perché ti avevo lasciato andare da sola…”
Alex si protese verso la candela accanto a quel frammento del suo passato e la accese.
“Non meritavo di vivere, di essere felice… Se tu non…”
Oscillò e la candela gli scivolò tra le dita.
Si rannicchiò su se stesso e lasciò andare quel dolore che per tanto aveva rinchiuso in profondità. Una mano si poggiò sulla sua spalla.
“Lascia andare il passato Al… Lascialo sprofondare… Non è stata colpa tua, vivi per entrambi… Al di fuori del mondo dell’immaginazione…”
 
 
Matt si sollevò e sorrise a Iúil incoraggiandolo raggiungere il fratello che avanzava verso di loro. Il ragazzo non se lo fece ripetere e si precipitò tra le braccia dell’amato.
Alex rimase aggrappato al suo presente, il suo ora, non sarebbe più scappato.
 

 

   
 
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