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Autore: MauraLCohen    05/07/2022    0 recensioni
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Sandy e Kirsten trascorrono un week-end separati.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Julie Cooper, Kirsten Cohen, Nuovo personaggio, Sandy Cohen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un weekend separati 

 

« Tesoro, sei sicura? » Sandy riemerse dal bagno con addosso l’accappatoio e un asciugamano in microfibra stretto in una mano, con cui strofinava con vigore i capelli gocciolanti. 
Kirsten, invece, era sdraiata sul letto, con la schiena contro la spalliera, intenta a leggere un libro. 

« È solo un weekend, Sandy, sopravviverò. » Gli rivolse un sorriso ironico, come il tono che aveva usato, mentre voltava pagina per tornare a concentrarsi sulla lettura. 

« Okay, allora. Domani dirò a Paul che vado con lui. » 

Sandy rimase fermo sulla porta comunicante tra bagno e camera. Kirsten, di solito, non era una grande sostenitrice dei suoi weekend fuori porta, specie quando questi riguardavano le rimpatriate con i vecchi colleghi del college. Affermava - e su questo Sandy doveva convenire - che dalle loro vecchie compagnie non si ricavava mai niente di buono, se non danni e drammi. Quella volta, però, Kirsten non aveva battuto ciglio. 

« Ahn-ahn. Non me la bevo » disse, balzando sul letto per distendersi sul bordo orizzontale. Le pizzicò la pelle di una gamba. « Che hai in mente? » 

« Niente. »

« Bugiarda. Confessa. » 

Kirsten alzò gli occhi al cielo e provò a spingerlo via con i piedi, ma lui fu subito pronto ad afferrarne uno con entrambe le mani, ne baciò il collo e poi inizò a muovere le dita lentamente sulla pianta e suoi lati, massaggiandolo dolcemente. 

Kirsten chiuse gli occhi, godendosi la magia. Sandy era il migliore nei massaggi ai piedi, peccato fosse poco propenso a farli, quando non aveva niente da riscattare. 

Punto i pollici sulla pianta, affondando leggermente per aumentare la pressione dei suoi movimenti, facendola gemere.

« Quindi? » insistette, il sorriso sornione stampato sul viso, pronto a gustarsi la vittoria.

« Cosa? » 

« Perché mia moglie mi vuole fuori di casa? » 

Kirsten sorrise, tenendo gli occhi chiusi. Sollevò l’altro piede, portando glielo sul petto, dove lo roteò leggermente, per convincerlo a spostare la sua attenzione lì. 
Lui ubbidì a quella richiesta silente. 

« Sicuro di volerlo sapere? » 

Ne era sicuro? 
In fondo, cosa mai poteva essere? Era di sua moglie che si parlava: non avrebbe mai fatto niente di stupido o avventato, tuttavia, la curiosità di Sandy era arrivata a toccare le stelle.

« Sicurissimo » concluse. 

« Arriva Julie, da Newport. Ho pensato  che, visto che tu e Paul sarete via tutto il weekend, io ed Helen saremmo potute rimanere qui. Mi sembrava una buona idea invitare anche Julie, specie ora che ha seppellito l’ascia di guerra con Helen. » 

Sandy ricordava bene quanto fosse stato difficile per Julie accettare la loro partenza, specie in un momento in cui si sentiva così fragile, ancora gravida e insicura di quello che sarebbe venuto dopo. Aveva bisogno di Kirsten e lei aveva cercato di essere presente il più possibile, ma il trasferimento a Berkeley era inevitabile per loro: avevano attesi anni di poter tornare in quella città, nella loro prima casa e non avevano potuto attendere oltre. 
Tornare a Berkeley, poi, aveva comportato una sorta di riassorbimento: era stato come se ventitré anni non fossero mai passati; le loro abitudini, i loro posti preferiti, le amicizie, erano rimasti lì ad attenderli. Erano stati riassorbiti dalla loro vecchia vita, quella che avevano interrotto a metà, da un giorno all’altro, per correre a Newport, e che una volta lì era riesplosa, portandosi dietro i volti familiari dei loro anni del college. Soprattutto per Kirsten quel ritorno a casa aveva significato riavvicinarsi a tutto ciò che teneva. 
La galleria d’arte a Sosolito, il corso di disegno all’Università, la sua amicizia con Helen, la ragazza con cui aveva condiviso la stanza al college. 
Erano amiche da prima che lui e Kirsten si incontrassero e per tutti gli anni del college erano state inseparabili, complice il fatto che entrambe avevano iniziato una relazione con due coinquilini e migliori amici. Insieme ad Helen e Paul avevano condiviso tutti i primi momenti della loro storia, le paure, le incertezze. Sapevano ogni cosa gli uni degli altri e Sandy aveva sempre sentito la mancanza di quel rapporto, a Newport. D’altra parte, però, capiva cosa aveva provato Julie quando Helen era tornata nella vita di Kirsten. 
Era sempre stata lei, negli anni, la migliore amica di Kirsten, erano il punto di riferimento l’una dell’altra e sentirsi spodestata dalla vicinanza di Helen, aveva riportato in auge molti dei tratti distintivi della vecchia Julie. 

« Hai ragione. » Sandy la guardò, ridendo. « Non lo volevo sapere. »

« Te l'avevo detto. » 

« Mi conosci. » 

Kirsten sorrise, soddisfatta. « Non sai quanto. » 

E non sapeva nemmeno quanto le mancasse, quando lui partiva per tutto il weekend o per intere settimane. Lei glielo diceva, ma aveva la sensazione che, dopo trent’anni, alle orecchie di entrambi quei “mi sei mancato” , “mi manchi” suonassero con meno intensità di quanta, in realtà, ancora conservavano.
La verità era che per lei, stare lontana da Sandy, risultava difficile quanto lo era a vent’anni e odiava i weekend che non potevano passare insieme. Spesso teneva quel sentimento per sé, perché non voleva che Sandy rinunciasse ad andare; altre volte, lui dimostrava di conoscerla talmente bene da leggerglielo in faccia. Erano le volte in cui Kirsten si trovava a dover insistere per convincerlo ad accettare l’invito degli amici; erano le volte in cui lui le rispondeva che non ne aveva alcuna voglia, che preferiva stare a casa con lei e Sophie; ma alla fine, con le giuste motivazioni, sua moglie lo persuadeva ad andare e lui gettava la spugna. Del resto, si amavano anche per quella loro complicità che era costata anni di lavoro e aggiustamenti per essere, ora, così perfetta. 
Entrambi ricordavano i primi mesi, le prime scenate di gelosia, le prime liti dettate dall’insicurezza e le prime scuse dettate dall’amore. Ci era voluto un po’ perché entrambi capissero come regolare i propri spazi e la presenza dell’altro, ma sia Sandy che Kirsten consideravano quel percorso di crescita parte integrante della loro forza. 
Erano marito e moglie, erano amanti, migliori amici, ma erano anche due persone distinte, due adulti con una vita a sé e il tempo aveva insegnato loro che l’individualità era fondamentale, tanto quanto la complicità e la connessione, perché, in questo modo, c’era sempre qualcosa dell’altro da esplorare e scoprire. Un nuovo pensiero, una nuova visione, un nuovo modo di fare… E né Sandy né Kirsten si erano mai stancati di esplorarsi a vicenda, di vedersi crescere, anche quando non condividevano ciò che vedevano. 

« Credi che le cose tra Julie ed Helen si siamo definitivamente sistemate? » Sandy alzò lo sguardo su Kirsten, mentre parlava. Le mani ancora salde sul piede di lei, si muovevano compiendo piccoli semicerchi. « Julie non è mai stata il tipo che molla l’osso facilmente. E per quanto la cosa mi spaventi, non ho dubbi sul fatto che tenga più a te che a tutti i suoi ultimi quattro – Sandy alzò gli occhi al cielo, fingendo di riflettere – o cinque? – mariti. » 

Sandy aveva ragione, ma l’espressione che mise su distrasse Kirsten dalla verità, facendola ridere più di quanto avrebbe voluto. Gli diede un colpetto sul petto con il piede libero, rischiando di farlo cadere. 

« Le cose tra Julie ed Helen vanno bene. Ci hanno messo un po’ ad ingranare, ma ora sembrano diventate amiche, Connor ha perfino invitato Nicholas al suo compleanno. » 

« Mmh. »

« Che c’è? » Kirsten si avvicinò col busto al marito, prendendogli il viso tra le mani. « Non ti convince? » 

Sandy scosse il capo. « No, però mi preoccupa dover trascorrere il prossimo weekend con Julie Cooper. » 

Ci fu un momento di silenzio. Lo sguardo dell’avvocato rimase sospeso in quello della moglie, che teneva ancora il suo viso tra le proprie mani. Le ci volle un attimo per assimilare le parole, poi lo lasciò andare. 
Le labbra di Sandy si distesero in un sorriso, pronte a farsi scappare una risata soddisfatta. 

« E, come se non bastasse, a Newport. » 

Sandy non riuscì nemmeno a finire la frase, prima che le parole lasciassero la sua bocca, Kirsten lo colpì con un cuscino proprio sul viso.
   
 
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