Ceneri di morte, sparse a terra
come perle di una collana rotta.
Si affaccia sul mondo la tenue fiammetta,
lieve sospiro di vita che torna.
Dai resti di ciò che l'amore distrusse
risorge gridando l'uccello immortale
e canta di morte, il canto del male.
Piumaggio di porpora, screziato d'avorio,
s'apron le ali e si innalza maestoso
nel volo è leggero, ma il cuore è corroso.
Morì ieri nel petto qualcosa
morì la parte di lui la più bella,
rapace ferito che mai più favella,
ma tace e s'invola nel cielo spettrale.