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Autore: leila91    08/07/2022    22 recensioni
Premere il dito sul tasto off fu il gesto più difficile e coraggioso della sua vita.
Kate Bush tacque, Max riaprì gli occhi.
Dentro e fuori di lei, ora, vi era solo l’Oscurità.

[I pensieri di Max. Appena prima di-.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maxine Mayfield
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Be running up that hill

 


Il sorriso di Lucas, nel vedere quel disegno stilizzato, illuminò la mansarda di Casa Creel.
Max si concesse di ricambiarlo solo per un attimo fugace perché di più non poteva fare.
Di più il suo cuore non avrebbe retto.
Ricacciò indietro lacrime, ripensamenti, qualunque cosa fosse lontanamente assimilabile al turbamento nel vasto spettro delle emozioni.
Si sentiva più che mai sul punto di cedere, di alzarsi e correre via, lontana dal Sottosopra, lontana da tutto quello, dalla sua assurda idea, ed era certa che sarebbe successo, sarebbe fuggita a gambe levate se si fosse fermata a indugiare su qualcosa che non fosse la voce di Kate Bush.

 
(And if I only could, I'd make a deal with God
And I'd get Him to swap our places.)


Ma come ti è potuto venire in mente un piano del gener-no, non ci pensare, non ci pensare.

Inspirò.
Espirò.
Max si sentiva – era – un disastro.
Una preda tremolante in attesa della belva che stava arrivando per sbranarla, alla quale si era immolata volontariamente.
Max in quel momento era la vittima ideale, accartocciata su sé stessa, un accrocchio di paure 
e incubi e sbagli.
E aveva quanto mai quell’orrenda sensazione lì, a chiudere la bocca dello stomaco e a inacidire la gola come il più amaro dei veleni, ad annichilire i pensieri e sbriciolare la ragione.
Si sentiva schiacciata – sepolta – da una somma di sentimenti inespressi, di ti amo e ti voglio bene mai detti, dall’improvvisa certezza che delle stupide lettere in fondo non sarebbero mai, mai, state abbastanza. Non sarebbero riuscite a colmare anche un solo millimetro del vuoto che avrebbe lasciato dietro di sé.
Improvvisa? No, chi voleva prendere in giro, quella certezza c’era sempre stata, anche prima delle parole di Lucas.

Non la voglio una stupida lettera! Io sono qui. Sono qui, adesso. Parlami!

E allora forse non era Vecna, non era un mostro del Sottosopra, la cosa di cui aveva più paura.
Forse era semplicemente (se di semplicemente si poteva parlare) la prospettiva di andarsene così, a quattordici anni, quando a vivere aveva appena cominciato, sapendo fin troppo bene quale voragine avrebbe lasciato nel cuore della sua famiglia.
Non quella di sangue, l’altra.
Undici.
Steve.
Dustin.
Nancy.
Robin.
Tutti gli amici che l’avevano fatta sentire più a casa in appena due anni di quanto non le fosse mai successo accanto a Billy e ai suoi genitori.
Non doveva nulla a Hawkins.
Doveva il mondo a loro. Loro, la ragione per la quale era ancora viva.

Lucas.
Poteva ammetterlo, almeno a sé stessa, che il motivo più importante fosse lui?
Che dovendo scegliere un ricordo felice, un’ancora di salvezza, un cantuccio sicuro nel quale rifugiarsi, quel ricordo non poteva
che essere il Ballo dove si erano baciati per la prima volta?

E allora Max sorrise di nuovo.
Sorrise debolmente.
Sorrise quasi di nascosto, come se un gesto tanto bello potesse essere di cattivo auspicio se ne fosse stato testimone qualcun altro.
Sentì montare dentro di sé un’energia nuova, una risolutezza mai provata prima di allora.
Come l’aveva cominciato, quel compito l’avrebbe portato a termine.

Ehi. Ehi sono qui, stronzo!

Premere il dito sul tasto off fu il gesto più difficile e coraggioso della sua vita.
Kate Bush tacque, Max riaprì gli occhi.
Dentro e fuori di lei, ora, vi era solo l’Oscurità.










 
Il titolo è di una banalità atroce, lo so.

Credo ci sia un pattern ricorrente nel mio cervello: se in un film o in una serie è presente una ragazza/donna coi capelli rossi, finirà per diventare la mia prefe (Pepper, Sansa, ora Maxine.)
E' nata per caso. E' nata all'improvviso. E' nata da una riflessione sull'importanza di non perdere tempo, di dire "ti voglio bene" a chi amiamo.
E' nata per te, Max.
Comunque vada, grazie ♥

Un abbraccio se siete arrivati fin qui.

Bennina vostra
   
 
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