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Autore: cassiana    09/07/2022    3 recensioni
Roger e David sono alle prese con la composizione delle canzoni del loro nuovo album e come spesso accade un’intuizione si trasforma in un capolavoro.
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Gilmour, Roger Waters
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.


Titolo: Come un peccato originale
Fandom: RPF BAND Pink Floyd
Rating: G
Personaggi: Roger Waters, David Gilmour
Note: Questa storia partecipa l’iniziativa #Waffchallenge @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB con il prompt: “Lasci vuoti incolmabili come lo spazio bianco tra le parole Mi Manchi”
"Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce la penna"
Warning: fluff, introspettivo, song fic (tipo), maliconia e feels
Sinossi: Roger e David sono alle prese con la composizione delle canzoni del loro nuovo album e come spesso accade un’intuizione si trasforma in un capolavoro




Come un peccato originale




Quattro note. Quattro note potevano bastare per incapsulare la nostalgia, l’amore, il tradimento, l’espiazione. Quando David aveva suonato quell'accordo qualcosa era risuonato in Roger. I due musicisti si erano guardati ed entrambi avevano avuta chiara la percezione di avere evocato il fantasma di un ricordo. Un fantasma che brillava come un diamante.

Roger tornò indietro con la mente a un appartamento condiviso. Syd aveva appena finito di applicare gli specchietti alla sua telecaster e miriadi di piccoli arcobaleni brillavano su ogni superficie appena lui muoveva la chitarra. Syd alzò lo sguardo su Roger, gli occhi brillanti e il sorriso malandrino:

“Allora, che ti sembra?”

Agitò un po’ lo strumento verso l’alta figura vestita di nero e Roger si trovò ricoperto di riflessi iridescenti. Sorrise:

“Dì un po’, vuoi accecare qualcuno del pubblico?”
“Solo qualche critico!”

Syd fece l’occhiolino e i ragazzi scoppiarono a ridere. Roger si accese una sigaretta mentre si sedeva accanto all’amico e prese la sua chitarra acustica. Insieme si misero al lavoro sulla bozza dell’ultima canzone.

"Vorrei che fosse qui."

Sospirò David rilasciando le dita sulle corde, entrambi sapevano a chi si riferisse. David chiuse gli occhi e un profumo di terra battuta, ginepro, rosmarino e sole gli arrivò alle narici in un ricordo fugace. Lui e Syd erano seduti a terra con le chitarre in mano cercando di racimolare qualche franco per pagarsi la cena della sera. Avevano intrapreso quella specie di vacanza nel sud francese con l’idea di mantenersi suonando e fino a quel momento stavano riuscendo piuttosto bene: tra il loro talento, la bellezza di David e il carisma di Syd avevano sempre trovato chi offrisse loro cibo, birra, passaggi e anche sesso. Una volta in particolare David era appena uscito dal bar portando in mano due oransoda ghiacciate, l’unica cosa che si erano potuti permettere in quel momento e vide un piccolo gruppo di bambini circondare Syd. L’amico era alla chitarra e stava inventando buffe filastrocche che parlavano di gnomi, fenicotteri e gatti. I bambini ridevano e saltellavano al suono delle note. Syd sollevò lo sguardo e gli sorrise con un luccichio negli occhi.
David sollevò l’angolo di un labbro in una smorfia amara: del carisma e del talento dell’amico erano rimasti solo due buchi neri e opachi al posto degli occhi. Roger annuì osservando la smorfia del chitarrista:

“Penso a lui ogni giorno, è come se fosse morto…”
“Solo che non lo è.”

Syd si era perso, sacrificato come un martire al loro successo, il loro pifferaio visionario, abbandonato a sè stesso una notte d’ottobre.
Non avevano bisogno di dirselo, Roger e David, entrambi sapevano fin troppo bene che non avrebbero mai avuto pace, tormentati dal senso di colpa di quella sorta di peccato originale. Ma potevano provare a esorcizzare il senso di perdita suonando meglio che potevano, elevando l’amico perduto allo status di leggenda. E forse quattro note potevano bastare.





Nota autrice:

Non so se questa cosa è proprio waffle, ma il 7 luglio sono stati 16 anni dalla morte di Syd e non potevo non pensare a lui e dedicargli in qualche modo questo piccolo omaggio. La canzone che stanno componendo David e Roger naturalmente è Shine on You Crazy Diamond.
   
 
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