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Autore: sara2000    12/07/2022    12 recensioni
In memoria di questa giornata, una piccola One shot per celebrare l'amore e l'unione tra Oscar e André.
La notte delle lucciole, quello che non abbiamo visto, ma quello che forse abbiamo immaginato.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nuit d'amour - 12 juillet 1789
 
L’erba fresca bagnata dalla rugiada serale, lo scrosciare lento ed imperterrito della Senna, le mille lucciole che volano, ignare di quello che accade attorno a loro in questa calda notte d’estate, fanno da sfondo all’amore di due giovani, che tanti anni sono stati vicini l’uno a l’altra, ma mai uniti così come ora.
Perché finalmente uniti dall’amore.
Oscar François De Jarjayes e André Grandier.
Lei, donna di nobili origini, allevata come un uomo dal padre per sopperire alla mancanza di un erede maschio nella gloriosa dinastia di soldati.
Lui, semplice popolano, nipote della nutrice della famiglia di quest’ultima, ma istruito come un nobile per adempiere a ciò che gli riservava il futuro. Divenire l’attendente di Madamigella Oscar.
Due persone così diverse per rango, carattere e destino… eppure così unite tra loro.
Impossibili da discindere l’uno dall’altra.
Come la luce e l’ombra. 
Ed ora sono qui, dopo anni, finalmente liberi di vivere il loro amore.
Un amore adulto e travolgente, scoperto dopo tanto tempo per lei, forse troppo, e sognato ed agognato invece per tutta la vita da colui, che per lei, la vita l’avrebbe data volentieri, insieme all’occhio che già le aveva donato.
Ed ora sono lì, stretti in un abbraccio che pare non avere fine.
La brezza di questa notte, dal sapore aspro, preludio di una rivoluzione che cambierà per sempre le sorti della Francia, soffia lieve sui loro visi, mentre quest’ultimi sono intenti per la prima volta ad assaporare l’uno le labbra dell’altro.
Labbra dolci come il miele, in quello che è un bacio casto, dolce e lento.
Le labbra di André assaporano quelle di Oscar con una delicatezza disarmante, mentre fa scivolare le sue mani sulle spalle di lei. Il sogno di una vita. E, inconsciamente, dai suoi occhi iniziano a scendere lievi lacrime, e mentalmente ringrazia Dio, di concedergli di riuscire a vedere ancora la donna che ha amato da tutta la vita e che finalmente lo ricambia.
-André, quando sono con te, sento di vivere. Sento di vivere-
Scosta il corpo di lei dal suo, ne accarezza lieve una guancia, portando via con le dita il segno delle lacrime, poi, con non poco timore, porta le sue mani agli alamari della divisa di Oscar.
Nessuno dei due parla.
Si sentono nell’aria solo i loro respiri farsi via, via sempre più corti.
Movimenti lenti, per quel poco anche impacciati, di chi sta, per la prima volta, scoprendo il corpo della donna che ama. Della propria donna.
La giacca dell’uniforme cade a terra, in un tonfo lieve, lasciandola solamente con camicia di batista a ricoprire la sua pelle candida come la neve.
Un brivido le scende distintamente lungo la sua schiena, ma non si tratta di un brivido di freddo, quanto uno di timore, per quello che sanno entrambi, sta per accadere.
La mano di André, grande ma delicata, ad appoggiarsi sulla sua guancia, per alzarle lo sguardo
-Non devi avere paura Oscar… ma… se non vuoi possiamo fermarci qui…-
Timorosa ed anche imbarazzata, finalmente Oscar decide di alzare lo sguardo, e i suoi occhi, blu come il cielo d’estate, si specchiano in quelli di André, dello stesso colore della giada splendente.
-Non ho paura… non di te… non potrei mai averne… ma è che… mi sento così… ecco… inadatta…-
André non credeva a quello che aveva appena sentito.
Oscar, la persona più coraggiosa che avesse mai incontrato, era timorosa dell’amore… tanto da sentirsi inadatta di fronte a lui.
Sentì un moto di dolcezza crescergli nel cuore per quelle parole che gli aveva detto distogliendo lo sguardo dal suo per posarlo altrove.
Immaginava che Oscar sapesse che per lui non sarebbe stata certo la prima volta, ma non avrebbe mai pensato che lei si sentisse inferiore. E non doveva.
Prese le sue mani, e le portò all’altezza del cuore, stringendole ferme tra le sue.
-Non sei inadatta… forse inesperta sì… ma possiamo imparare insieme, se me lo concedi-
Oscar sobbalzò a quelle parole ricolme d’amore.
Si chiedeva quanto fosse grande l’amore del suo André per lei. L’aveva amata incondizionatamente per tutta la vita, ed ora che si ritrovava nel suo abbraccio, stretta a lui, continuava a farla sentire protetta, anche da sé stessa e dalle sue stesse paure.
Gli occhi si persero gli uni negli altri, mani intrecciate, come a suggellare una tacita promessa.
-Puoi insegnarmi?-
Un cenno del capo di André per acconsentire ad una richiesta che lui stesso bramava da una vita intera, e nuovamente le labbra unite in un bacio di silenzioso assenso.
Si staccano solo quando non hanno più aria nei polmoni.
I respiri sono corti, e i battiti dei loro cuori vanno all’impazzata.
Lentamente André porta le sottili mani di Oscar ai bottoni della giacca della sua divisa, e la incita ad aprirla.
E lei, guidata dei suoi movimenti lo fa. Con disarmante lentezza.
Un bottone alla volta, con mani che a volte tremano.
Ma poi, finalmente l’ultimo ostacolo viene abbattuto, e la giacca cade a terra a raggiungere la sua.
-Hai visto... non è stato difficile-
Sorride André, cercando di tranquillizzarla, avendo avvertito il suo timore nelle mani tremule.
-Beh... abbottonare e sbottonare una giacca... è qualcosa che faccio tutti i giorni da una vita ormai...-
Un sorriso per nascondere l’imbarazzo celato nel cuore.
-Un passo alla volta Oscar... un passo alla volta...-
E non conclude la frase che, dopo averle scostato i capelli da un lato, posa lieve le sue labbra sulla pelle del collo di lei.
Un bacio delicato. Come una folata di vento. Appena accennato.
Ma per Oscar, che mai ha provato nulla di simile, è come un’esplosione.
Un’esplosione di mille sensazioni.
Brividi e calore contemporaneamente.
E senza rendersene conto si ritrova a gettare il collo all’indietro, lasciando ad André più spazio per potersi muovere, lasciandosi sfuggire anche un lieve mugolio di piacere.
Questo è la scintilla che fa traboccare il vaso.
André sa che non sarà più in grado di fermarsi.
Sentirla così malleabile sotto le sue mani, è un incentivo a continuare, e a realizzare il sogno di una vita.
-Ti voglio... -
Glielo sussurra all’orecchio, mentre con mano impudica sfiora le curve del suo corpo da sopra la stoffa della camicia.
-André... io...-
Ma qualsiasi altra parola sarebbe superflua, e le muore in gola nell’istante in cui prova a pronunciarla.
Ma le uniche due parole che ne escono sono quelle che André sogna da una vita di udire.
-Ti amo... ti amo così tanto. Come non credevo di poter amare un uomo.  E tu? Puoi veramente amarmi André? Per tutta la vita solo me?-
La paura si cela dietro a questa frase, detta con lo sguardo puntato altrove, pur di non guardarlo negli occhi, per timore di una risposta negativa.
Ma André non demorde e non cede. Vuole che Oscar veda l’amore. Il suo amore.
Eterno ed incondizionato.
E così, la obbliga a voltarsi nella sua direzione e a puntare i suoi occhi nei propri.
-Ti amo da quando ne ho memoria. E ti amerò per tutta la vita. Per l’eternità. Nulla ci può dividere ora Oscar. Nemmeno la morte, quando essa verrà a prenderci.
Lascia che ti ami come solo tu meriti di essere amata, e come solo io posso amarti-
Bastano queste parole perché ogni timore di Oscar scompaia definitivamente e che finalmente si lasci andare alla passione di André.
Presto le mani sapienti del giovane terminano di sbottonare anche la camicia di Oscar, lasciando così libere le tenere curve dei suoi seni.
Rimane ad osservarla ammaliato.
Perché sa che stavolta può farlo. Che non le sta facendo nessun torto come l’ultima volta che ha posato il suo sguardo sul corpo nudo di lei.
Sa che stavolta è anche lei a volerlo. E non tarda a dirglielo.
-Ora sei tu che non devi avere paura... io voglio tutto questo... voglio che mi guardi...
Dimmi che mi vedi André... dimmi che riesci ancora a vedermi…-
-Si Oscar... ti vedo. E sei la cosa più bella che abbia potuto vedere in vita mia... e ringrazio Dio per concedere al mio occhio ancora quella poca luce per riuscire a vederti nella tua eterea bellezza-
E queste parole portano anche la sua Oscar a farsi più ardita, e dopo qualche istante anche la camicia di André è completamente aperta, lasciando allo sguardo di Oscar il suo meraviglioso corpo, che ora si trova ad ammirare per la prima volta.
Ed ecco che, in ginocchio, in questo bosco che fa da sfondo alla loro unione, l’uno di fronte all'altro, con gli sguardi pieni d'amore, questi due giovani sono finalmente pronti a donarsi l’uno all’altra completamente.
Ad unire non solo due corpi. Ma soprattutto le loro due anime.
Per l’eternità.
-Da questa notte, e per il resto della mia vita, io sarò la moglie di André Grandier-
Il cuore di André trabocca di felicità per le parole appena pronunciate da lei.
-Vuoi davvero essere mia moglie Oscar? Unire la tua vita alla mia per sempre?-
-È la cosa che voglio di più al mondo… ed ora, in questo bosco, con solo queste lucciole a testimoniare, ti dono me stessa. Per tutta la vita. Ai miei occhi sei già mio marito. Ma se lo vorrai, appena tutto questo sarà finito… andremo ad Ares, e lì, in una piccola chiesa, vorrei diventare tua moglie anche davanti a Dio-
Un abbraccio a sugellare una promessa, una promessa di una vita.
-Certo. Certo che diventerai mia moglie… ma per il mio cuore… lo sei già-
Si staccano, e nei loro sguardi si vede l’amore e la felicità di questa promessa, sancita in una notte d’estate.
-Ed ora ti prego. Insegnami come posso fare ad amarti André... come una moglie ama il proprio marito-
-Non devo insegnarti nulla Oscar... ogni cosa verrà da sé. L’amore non ha insegnamenti.
Tutto viene dal tuo cuore. Segui il tuo cuore. E lui ti dirà cosa fare-
E la prima cosa che il cuore di Oscar le dice di fare è quella di sfilare la camicia ad André, e a portate le mani di lui a fare altrettanto.
Gli sfiora con mani leggere i muscoli del petto, inebriandosi nel suo profumo. Quel profumo speziato di muschio, di fieno, il profumo del suo uomo. Di suo marito.
-Amami. Oggi e per il resto della vita-
-Sono nato per questo Oscar-
E finalmente, questi due giovani, dopo tanto tempo possono finalmente amarsi.
Liberi da costrizioni, doveri e rango.
Uniti solo dal loro amore.
E gli unici rumori che si sentono in questo bosco sono lo scorrere lento ed inesorabile della Senna, e i gemiti dei due giovani che per la prima volta si stanno unendo in un unico corpo.
Nessuno a testimoniare questa notte d'amore.
Sole le lucciole, uniche spettatrici silenziose di questa notte d’amore.
Il tempo passa, e la notte lentamente lascia spazio alle prime luci dell’alba.
Oscar e André sono pronti a raggiungere la caserma dei Soldati della Guardia.
Pronti ad andare incontro al loro destino. La rivoluzione è ormai alle porte.
Ma loro si sono fatti una promessa.
E in un modo o nell’altro… quella promessa la manterranno, e presto saranno marito e moglie, anche davanti gli occhi di Dio.
 
 
 
 
Ciao a tutti.
Per celebrare la giornata di oggi, ho scritto questa piccola one-shot, cimentandomi per la prima volta nella scrittura in terza persona.
Spero vi possa piacere, questo piccolo omaggio alla notte d’amore di Oscar e André.
Con affetto.
Sara2000
  
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