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Autore: Hikari_1997    12/07/2022    2 recensioni
[spy x family]
Dopo l'ennesima estenuante missione extra, Loid Forger torna a casa esausto.
Yor, per quello che può, cerca di essere d'aiuto.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ostania, sabato, ore 22.10.

Gli unici rumori che si potevano sentire in quella fredda notte d’inverno erano l’abbaiare dei cani e il rombo silenzioso di una vecchia macchina d’epoca.
La vettura si fermò nei pressi di una zona residenziale, un ambiente prediletto per famiglie con bambini; la portiera del passeggero si aprì, rivelando la stanca figura di un uomo dai capelli biondi.
-Buona Notte- disse cordialmente al conducente dell’auto, pagando il compenso della corsa in Taxi.
-Auguriamo Altamente Assoluto riposo A notte fondA Amico-
 
Lui sospirò, accettando il resto, estraendo un mazzo di chiavi dalla tasca della giacca e aprendo il portone d’entrata.
Le gambe per poco non cedettero, pressò il pulsante dell’ascensore … non aveva le forze necessarie per salire le scale, inoltre -Codice A eh? –
Entrato in ascensore, mise la monetina ricevuta come resto nella tasca della giacca, più tardi avrebbe osservato il contenuto e decifrato il codice segreto per la nuova missione extra.
 
L’uomo, difatti, era una spia.
Agente “Tasogare”; la migliore spia nella nazione di Westalis, impegnato nell’importantissima “Operazione Strix”.
Aveva, qualche mese fa, adottato una bambina orfana e sposato una donna che svolgeva il normale lavoro di un’impiegata comunale per poter completare alla perfezione la sua missione.
Infiltrare sua figlia -Anya Forger- nel prestigioso Eden College, avvicinandosi a Donovan Desmond, imprenditore che stava rischiando la precaria ed effimera pace tra est ed ovest.
L’uomo aveva creato una falsa identità -Loid Forger-, mettendo su quel teatrino di rispettabile marito e padre di famiglia.
 
Tutto per la missione.
Tutto per la pace.
 
Trascinò i suoi stanchi piedi fuori dall’ascensore, sebbene avesse una missione così importante in corso, i suoi capi della WISE continuavano ad affibbiargli missioni su missioni extra.
Lo stavano esaurendo.
Inserì un secondo paio di chiavi nella toppa della serratura e, quando aprì la porta per entrare nel suo modesto appartamento, vide la donna seduta sul divano.
-Yor? – Loid sussurrò attirando la sua attenzione.
-Loid-san! Bentornato-
La donna -Yor Forger- era ora sua moglie.
-È strano trovarti sveglia a quest’ora- Loid osservò appendendo cappello e soprabito sull’attaccapanni vicino all’ingresso, togliendo le scarpe per avvicinarsi alla ventisettenne.
I cerulei occhi di Loid captarono una scatola piena di fili colorati e spilli -Stavi cucendo? -
-Oh, tentavo; mi si è strappato un bottone al lavoro e non volevo disturbare le sarte del negozio per così poco- Spiegò lei, omettendo la vera ragione per la quale il povero bottone si era staccato dall’indumento.
-Il gestore mi ha fornito all’improvviso una missione; mentre mi rivestivo un superstite ha cercato di colpirmi alle spalle e ho dovuto finirlo mentre indossavo la mia divisa, non si è macchiata di sangue per miracolo, ma nella foga del momento ho reciso anche il il filo del bottone-
Un improvviso lamento distrasse i peculiari pensieri di Yor, notando che il marito stava massaggiando dolorante una spalla -Loid-san? Non hai una bella cera, hai avuto problemi con altri pazienti? Ah, non mi dire che ti hanno costretto ad esercitare altre “terapie d’urto”? -
Loid pressò le labbra, ricordando la sua patetica scusa che _per qualche ragione_ Yor si era bevuta; d’altronde, dopo aver conosciuto Yuri, Loid aveva deciso di non porsi più domande sulla famiglia Briar.
-Um, qualcosa del genere- si limitò a dire.
-Oh, se vuoi … -
Loid vide del rossore tingere le guance della donna -Cioè, Camilla mi ha detto che a volte lo fa per il suo ragazzo quando è stanco ma …-
Loid sgranò gli occhi, la conversazione stava prendendo tutto d’un tratto una strana piega.
-… Ormai siamo sposati e dovrebbe essere normale, no? –

“Tasogare, la stanchezza ti sta facendo pensare cose che non dovresti; figuriamoci se Yor vorrebbe …”

-Potrei proporre- Continuò la donna facendo deglutire il giovane uomo -… Un massaggio-





Loid sbatté un paio di volte le palpebre -Come? –
-Cioè, sempre se non ti dispiace-
Ora che ci pensava, durante il famoso party dove Loid si era involontariamente definito marito di Yor, Camilla aveva accennato a qualcosa riguardante dei massaggi.
Lo aveva evidentemente detto per gelosia, cercando di far sminuire l’immagine di Yor; tuttavia a Loid non interessava poi molto.
Lui stesso aveva fatto molto peggio nella sua vita.
Yor stessa non ne aveva mai fatto mistero, rivelando anche di aver intrattenuto corsi di Yoga.
A quel pensiero Loid, però, tremò -Non erano … i corsi dove ha imparato a premere i punti sensibili del corpo?
Tecnica con la quale ha steso una mucca di 800 kg? –

Deglutì l’inesistente saliva.

-Em mh- Nonostante lo sconforto che provava all’idea, non voleva sembrare scortese.
Il volto di Yor si illuminò, facendo spazio sul divano, appoggiando da un’altra parte la divisa e il set da cucito.
-Preferisci togliere la camicia o? -
-No, no … va bene così- Rispose lui in fretta, cosa che lo stupì al quanto.
Nel corso della sua carriera come spia, Loid aveva finto innumerevoli storie d’amore con molte donne, eppure con Yor cercava di essere il più rispettoso possibile.
Non riusciva a capire il motivo; ma con lei, sebbene avessero entrambi concordato a quella farsa, non voleva mentire più del dovuto.
Sussultò quando percepì le dita di Yor appoggiarsi sulle sue spalle, pregando gli Dei di tutte le religioni a lui note che la famosa forza della giovane non causasse maggiori danni al suo corpo.
 
Invece.
 
Leggero e delicato, fu il tocco e la pressione esercitata sulle sue scapole, percepì i pollici di Yor muoversi a circolo, premendo i punti giusti.
Gemette inconsapevolmente.
-Fa troppo male? – Chiese Yor allontanando immediatamente le mani.
-Assolutamente no Yor- la corresse Loid, voltando appena il capo sorridendole -Continua pure-
Lei ricambiò il sorriso, continuando a massaggiargli la schiena, il collo e le spalle, felice che le sue conoscenze anatomiche potevano anche essere usate per fare del bene, e non solo per uccidere il più velocemente possibile i suoi “clienti”.
Un triste sorriso apparse sul suo volto -Mi dispiace Loid-san-
Loid, completamente perso nel tocco della moglie, la guardò stranito -Eh? Per cosa? -
-Questo … è forse l’unica cosa che posso fare per aiutarti.
Non so cucinare, sono un disastro con l’etichetta, ho una forza troppo mascolina e per poco non ti ferivo da ubriaca durante la recita organizzata da Franky.
Cerco di migliorare, di … poter diventare una madre migliore per Anya e una moglie migliore per te; sono sicura che ci sono tantissime donne più femminili e con più talento, ma-
 
-Yor-
 
Loid fermò il massaggio, voltandosi completamente verso la donna, prendendole le mani.
La vide arrossire.
Sospirò cercando di trovare le parole giuste per non farla imbarazzare più del dovuto e finire come Yuri dopo il loro “quasi bacio”.
-So che è stato difficile per te mentire a Yuri e ai tuoi conoscenti, ritrovarti di punto in bianco con un padre vedovo come me e dover fare da madre ad una bambina così vivace come Anya, ma ti sono grato per quello che stai facendo, e non ti chiederò mai nulla di più di quello che è nelle tue possibilità.
Cucinare non è il tuo forte? Posso farlo io al tuo posto.
Hai tantissime qualità, Yor, per esempio io non riuscirei mai a mantenere la casa così pulita come fai tu; e ora che Anya vuole adottare un cucciolo, so che posso stare tranquillo se ho te qui.
Sebbene sia una farsa, siamo sposati, e nel matrimonio si condivide-

L’uomo era un esperto nel mentire, tuttavia si trovò a pensare che quelle frasi appena pronunciate, avevano un fondo di verità, perché …
-Non mi stancherò mai di dirtelo Yor; io ho scelto te-
Vide gli occhi cremisi della donna spalancarsi sconcertati, un inizio di pianto visibile ai lati, pronto ad inumidire le lunghe ciglia -Lo-

Bum.

Un tonfo sordo fece girare i due coniugi, diventando più rossi di pomodori maturi quando videro Anya, con tanto di bocca spalancata e il suo inseparabile pelouche chimera a terra, fissarli dall’entrata dal salotto.
-Ma’ e Pa’ si stanno sbaciucchiando-
 
-NON È VERO-  
 
La vita della spia è difficile, ancora più difficile se devi dipendere da altre persone per la buona riuscita della missione.
Nonostante ciò, dopo aver accompagnato Anya in camera sua, sottolineando per almeno dieci volte che no “Ma’ e Pa’ non si stavano per baciare”, Tasogare si ritrovò da solo nella sua camera a decifrate il codice acquisito quella sera, trascrivendo su un foglietto che poi avrebbe bruciato, il luogo della missione e il nome del possibile traditore da arrestare.
Posò la matita, appoggiandosi allo schienale della poltrona, constatando che il mal di spalle era leggermente passato.
-Dovrò chiedere a Yor altri di quei massaggi … magari quando Anya è a scuola.
Ah, Tasogare, ti stai proprio rilassando troppo-

La sua situazione attuale non gli dispiaceva affatto-
   
 
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