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Autore: Bixpaine7    12/07/2022    2 recensioni
Adrien è Chat Noir.
E questo è il problema più grande.
Possibili SPOILER quinta stagione!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Cinque giorni.

Cinque giorni imprigionato nelle mura di casa sua.

Cinque giorni in cui non ha mai smesso di elaborare la dichiarazione di Marinette mentre vestiva i panni di Chat Noir.

Cinque giorni passati a percorrere a ritroso tutti i momenti passati con lei, a ricordare le conversazioni, a rileggere i messaggi. A cercare di interpretare molti dei suoi comportamenti in sua presenza. A disgregare le “letture tra le righe” di alcuni discorsi di Nino e Alya. Senza parlare delle frecciatine e battute che Plagg gli ha rivolto in più di un'occasione.

Davvero, come aveva fatto a non accorgersi di niente? Possibile che la sua infatuazione per Ladybug fosse talmente accecante da impedirgli di osservare tutte le altre persone attorno a lui? Era davvero una causa persa nei rapporti interpersonali.

* * *

La figura al suo fianco ha capelli e occhi scuri. Non è Luka. Lo riconoscerebbe.

Lei è talmente radiosa che sembra risplendere più del sole.

Prova a chiamarla per attirare la sua attenzione, invano. Nessun suono esce dalle sue labbra.

Lui si china per rubarle un bacio, facendole brillare gli occhi di un amore puro.

Le soffici nubi sostengono a mezz'aria un altare fatto di farfalle e fiori rosa, mentre lei avanza in un abito bianco che spezza il fiato.

Si contorce per cercare di raggiungerla, ma le catene lo immobilizzano lontano rendendolo spettatore di una felicità che non gli appartiene. Qualcun altro se la sta portando via.

Un grido di frustrazione e disperazione.

 

Buio. Di nuovo.

L'orologio segna le 1:06, ed è imperlato di sudore. Sta diventando un vizio.

Si mette a sedere, prendendosi la testa tra le mani. Questa è l'ennesima prova del fatto che ormai i suoi sentimenti sono reali, e se non vuole che qualcuno glie la porti via davvero deve darsi una mossa. Però manca ancora più di una settimana al suo effettivo ritorno tra la civiltà, e per il momento l'unica cosa che può fare è agire come Chat Noir. E dovrà essere convincente. Sveglia Plagg senza tante cerimonie, e con un grosso pezzo di camembert come premio lo intima di trasformarlo. Sa che è tardi, ma deve vederla. Ne va della sua sanità mentale.

 

Le campane rintoccano la mezz'ora. Atterra sulla terrazza ansimando. La corsa per raggiungere casa di Marinette è stata impegnativa. Non voleva sprecare nemmeno un minuto. Le luci sono spente e la botola chiusa. Oltre il vetro, di lei nessuna traccia. Sente salirgli un senso di inquietudine che lo porta a fare più volte il giro della casa sbirciando dentro a ogni fessura che riesce a trovare, poi rassegnato si siede sulla sdraio a testa bassa. Possibile che dovesse sempre andargli così male?

Passi attutiti attirano la sua attenzione, e improvvisamente la botola si apre rivelando una Marinette scossa e in pigiama, che non sembra minimamente averlo notato. Gli sfugge un sospiro di sollievo, e lei si volta spaventata. Sembra sul punto di urlare, poi probabilmente realizzando chi ha davanti, la sua espressione si trasforma in un rimprovero.

 

“Lo so, ti ho spaventata.” Si gratta la testa come se avesse appena ricevuto una vera e propria sgridata.

“Direi di si. È un pessimo vizio il tuo!”

“Scusami, non era mia intenzione.”

La vede rilassarsi, per poi sospirare. “Come mai da queste parti?”

“Solito giro di ronda. Ho pensato di passare a vedere se fossi sveglia per farti un saluto.”

“A quest'ora della notte?”

“Perché, è così tardi?” L'aria da finto tonto non inganna proprio nessuno. Lo sa perfettamente.

“A quest'ora di solito la gente dorme, sai??”

“Per un supereroe non esistono orari!”

L'ennesimo sospiro di rassegnazione. Poi, un sorriso. “Sei proprio un gatto randagio.” Scuote la testa mentre si accomoda a terra con la schiena appoggiata alla ringhiera. “Ma devo ringraziarti. Mi stai distraendo.”

“Che ti è successo?”

“Ho solo fatto un altro brutto sogno. Ultimamente mi capita spesso.”

“Vuoi parlarne?”

Diniego. “No, ormai è passato. Come hai detto tu.”

“Eh??”

“Il discorso che mi hai fatto qualche giorno fa, sugli errori passati. Anche il sogno è nel passato ormai, e non dovrebbe più avere importanza.”

“Hmm..”

“A proposito, devo davvero ringraziarti per le tue parole. Mi sei stato di conforto.”

“Ah Principessa, lo so! Sono miaoraviglioso in questo!”

La sua risata cristallina esplode, rilassando l'atmosfera attorno a loro. Adora sentirla ridere, e non se n'era mai reso conto fino a quel momento. Decide di approfittare di quell'attimo di leggerezza. “Allora? Hai deciso cosa fare con i tuoi sentimenti?”

La risata si spegne, ma non sembra essersi rattristata per la sua domanda. “Ancora no. Sto cercando di capire alcune cose, e il non vederlo e sentirlo da qualche giorno sembra aiutare, in qualche modo.”

Panico. Non le chiede nemmeno il perché. Sa benissimo di chi sta parlando. “Qu-questo vuol dire che non ne senti la mancanza?”

“Eh?? N-no, certo che mi manca! È solo che dopo tutto questo tempo mi sento un pochino confusa, e vorrei capirne il motivo.”

Istintivamente si getta accanto a lei afferrandole le spalle, spaventato all'idea che non possa più provare nulla nei suoi confronti. “Non devi arrenderti Marinette!! Credi in ciò che ti dice il cuore!”

La vede arrossire, inducendo il calore in aumento del suo corpo a emanare quel profumo che tanto lo inebria. Le sue labbra sono così vicine..

“Ch-Chat..” La sua voce è poco più di un sussurro. “S-sei tr-troppo vi-vicino..”

La lucidità torna immediatamente, e accorgendosi del suo gesto si affretta ad allontanarsi ponendo le braccia in avanti come a scusarsi. “N-non volevo essere invadente! Te lo assicuro!”

La vede fissarlo stupita per qualche istante, poi scuote la testa ancora rossa in viso appoggiandosi di nuovo con la schiena. “Non preoccuparti. So che volevi solo incoraggiarmi.”

Altro silenzio.

“Senti Chat, posso farti una domanda?”

Lui si alza ancorandosi alla ringhiera con le mani prima di compiere qualche altro gesto stupido, guardando l'orizzonte. “Chiedi pure.”

“Ho l'impressione che tu non voglia che io rinunci ai miei sentimenti per questo ragazzo, anche se non sai nulla di lui. Perché?”

Ha pensato anche a quello in questi giorni. Potrebbe quasi sentirsi preparato nel rispondere. “Il fatto è che essere indecisi in queste cose non è mai la risposta giusta. Se conoscessi il parere e le intenzioni dell'altra persona, le cose sarebbero più semplici. Prendi me, per esempio. Ho perso il conto delle volte in cui ho dichiarato i miei sentimenti a Ladybug, e anche di quelle in cui lei mi ha rifiutato, prima di capire che forse stavo sprecando il mio tempo. Ma se non mi fossi mai dichiarato non avrei mai scoperto cosa invece provasse lei, e il dubbio mi avrebbe distrutto ancora di più del rifiuto stesso. Per questo ti sto consigliando di tentare. Chissà, magari a te andrà bene.” Gli sfugge una risata amara con quest'ultima frase. Anche se è qualche tempo che non pensa più alla sua partner in questi termini, sente comunque il cuore un po' pesante.

“Non-non sei più innamorato di Ladybug??”

La domanda lo coglie alla sprovvista, facendolo girare di scatto a osservarla. La verità è la strada giusta. “Diciamo che ultimamente mi sono accorto di provare qualcosa di più.. per una mia amica.”

“Oh..”

Gli sembra di cogliere una nota di tristezza nella sua voce. È sempre così empatica. “Non preoccuparti per me, Principessa. Sto bene. Sarò per sempre onorato e fiero di combattere al suo fianco, e la proteggerò da ogni pericolo.” Torna con lo sguardo a percorrere la città senza soffermarsi su nulla in particolare. Percepisce un leggero movimento, poi sente la testa di Marinette appoggiarsi alla sua spalla.

“Ti dichiarerai a questa tua amica?”

“Date le mie precedenti esperienze con Ladybug ho deciso di fare le cose con calma. Ma si, mi dichiarerò. Anch'io come te devo capire quanto siano profondi i miei sentimenti, dopotutto. Ma tu non arrenderti. Non farlo mai.”

La sente annuire contro la tuta, poi spostarsi leggermente. I loro sguardi si incrociano per un breve istante, e lei si sporge a lasciargli un piccolo bacio sulla guancia.

“Grazie per le tue parole, Chat. Adesso sarà il caso che rientri. Buonanotte, gatto randagio.”

“Sogni d'oro, Principessa.”

La osserva rientrare nella botola prima di voltarsi nuovamente, questa volta guardando il cielo. Spera di essere riuscito in qualche modo a non farla desistere.

 

 

Angolino. Di nuovo mi trovo a scrivere banalità per portare a termine questa storiella. Purtroppo dai recenti spoiler mi sono ritrovata a scoprire di aver azzeccato diverse cose che mi ero immaginata per questo piccolo progetto, portandomi a dover cambiare praticamente tutta la linea di base. Ma ormai ho iniziato, e almeno questo vorrei finirlo. ^^” Chiedo venia, perché mi accorgo che queste cose sono ormai trite e ritrite. Spero mi perdonerete.

Bix

   
 
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