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Autore: Scrittrice Vagabonda    12/07/2022    1 recensioni
Entrambi abbassarono lo sguardo increduli della complicità finché il ragazzo non chiuse il manuale e scrisse un biglietto per poi avviarsi verso l'uscita non prima di farlo scivolare davanti agli occhi della ragazza
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si guardò allo specchio, si sistemò i capelli in uno chignon, si mise la cintura per evidenziare il suo fisico a clessidra e sorrise. Finalmente dopo tanto tempo era felice perché aveva capito quanto valesse e che non bisognava essere dipendenti da un uomo per essere felici. Guardò l’orario e pensò di avviarsi al bar dove avrebbe incontrato le sue amiche, mentre camminava sentiva la libertà sprizzarle da tutti i pori e farla sorridere di ogni cosa. Il bar preferito dalle ragazze non era un bar chic e alla moda piuttosto un ritrovo di altri tempi dove le scritte di giornale erano incollate sui tavoli abbellendoli e le sedie in stile semplice invitavano a prendere un caffè ghiacciato d’estate e una cioccolata calda d’inverno. Si fermò davanti al bar ed esitò a entrare. Mandò un messaggio sul gruppo per avvisare le altre ma una dopo l’altra ebbero un imprevisto. Marilena non poteva perchè il bambino si era ammalato, Giusy aveva litigato con Michele e doveva subito riappacificarsi se no che Dio ci aiuti e Angela aveva il solito mal di testa dell’ultimo minuto. Tipico di lei pensò mentre entrava nel bar per un pomeriggio di solitudine seppur era sempre in compagnia di sconosciuti. Osservò la sala e scelse il posto più isolato per stare con i suoi pensieri e con le amiche sempre attive in chat. Dopo pochi minuti un adolescente si presentò al suo tavolo chiedendole cosa volesse.

<< Un caffè Frozy e un bicchiere d’acqua. Grazie>> sorrise e fece un cenno con la mano al barista che ricambiò con un sorriso e un occhiolino. Il solito provolone pensò mentre apriva la chat delle ragazze per non perdersi i drammi e le sfighe.

Sospirò, bevve un sorso di caffè e riprese a studiare letteratura italiana. L’esame era vicino e lui non aveva neanche fatto metà libro. Sfogliò le pagine sperando che ne scomparisse qualcuna ma niente da fare il fato voleva fargli fare quella settimana in bianco. Un pò era colpa sua, non si era organizzato bene visto che aveva accettato il lavoro di controllore proprio per la flessibilità dei turni e d’altrocanto il professore era molto puntiglioso. Riguardò il manuale, Dante lo perseguitava, proprio non riusciva a capire come una donna potesse essere vista come un angelo benevolo e a detta sua “ a miracol mostrare”. Alzò lo sguardo e fu catturato dal caffè ghiacciato della ragazza di fronte e successivamente dal suo sguardo. Rimase a fissarla per tutto il tempo del caffè finché non incrociò i suoi occhi e subito tornò alla realtà e a sentirsi uno scemo per aver fatto una figura meschina. Posò il caffè, si asciugò la bocca con un tovagliolo e osservò il ciuffo di capelli rossi piegato su un libro. Dev'essere noioso pensò mentre faceva girare il ghiaccio con la cannuccia e guardava le ultime notizie su Facebook. Una finta tosse le fece alzare lo sguardo e finalmente il ciuffo rosso aveva un volto… arrabbiato.

<< Potresti per favore smetterla di giocherellare? Io sto studiando>> disse lo sconosciuto per poi rimettersi diligentemente sulla pagina. Sbuffò e guardò la bacheca di Classeviva per accertarsi di non essersi persa qualche collegio docenti dell'ultimo minuto. Con la coda dell'occhio guardava il ragazzo dimenarsi e a tratti scoraggiarsi di fronte a un libro. Sorrise e sbirciò la pagina. Le tre corone, l'inizio della visione femminile pensò mentre sorrise immersa nei ricordi.

 

"Ella si va, sentendosi laudare,

benignamente e d’umiltà vestuta,

e par che sia una cosa venuta

da cielo in terra a miracol mostrare.

 

Mostrasi sì piacente a chi la mira

che dà per li occhi una dolcezza al core,

che ’ntender no la può chi no la prova;"

 

Vorrei sapere perché Dante perdesse così tanto tempo dietro a questa Beatrice pensò mentre istintivamente alzò lo sguardo e vide la ragazza immersa tra sé e sé in un mesto sorriso e così capí le parole di Dante e una dolcezza al cuore lo pervase.

Entrambi abbassarono lo sguardo increduli della complicità finché il ragazzo non chiuse il manuale e scrisse un biglietto per poi avviarsi verso l'uscita non prima di farlo scivolare davanti agli occhi della ragazza.

   
 
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