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Autore: electric storm    13/07/2022    1 recensioni
Un rapporto strano tra due che sembrano amici, ma poi lui, soprattutto lui, non si comporta proprio così, sempre molto ambiguo, sempre ambivalente, sempre a cercare la situazione, l'argomento, per arrivare a parlare di sesso o almeno, ad alludervi, anche semplicemente chiamando un ascensore.
Genere: Comico, Erotico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non falsifico l’amore
Che serbo nel mio cuore
Ti son stata assai devota
Tu mia dolce mariposa
 
Occhi languidi posati
Sul mio viso, li ho amati,
sorrisini di complicità
Da te avuti a sazietà
 
Queste quattro rime sceme
Scrivo per lenir le pene
Di mandarti un bel messaggio
pensa poi per me che oltraggio
 
Per tenermi incatenata
Una carta regalata
Come scusa poi la usi
Per avermi pronta agli usi
 
E non mancan battutine
Su parti intime e orgettine
Sempre pronto a stuzzicarmi
E con gli occhi adorarmi
 
Indice, medio, insieme uniti,
coi i tuoi pensieri pervertiti
Premi lì un certo bottone
Per chiamare l’ascensore
 
Mentre orchestri questa scena
Guardi le tue dita, in pena
Che la tua lussuria vuole
Poggiare su un altro bottone
 
con le dita lì schiacciate
le tue labbra dilatate
nel tuo strano sorriso sbieco
cerchi la mia risata che ti fa eco
 
non la senti arrivare
allora ti giri per guardare
se i miei occhi mi tradiranno
per finire nel tuo inganno
 
sono brava son composta
senza concederti l’attesa risposta
ti domando con ardore
“vuoi far bagnare l’ascensore?”
  
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