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Autore: Jasmine54    20/07/2022    1 recensioni
Un ritratto che, con lievi pennellate colorate, descrive la vita in una cittadina italiana non bene identificata. Le diverse classi sociali che la abitano e i personaggi pittoreschi che compaiono sullo sfondo costituiscono, con tinte talvolta tragiche e talvolta comiche, l’anima della cittadina.
Nota: rating alzato ad arancione per un solo capitolo.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Una notte afosa di quell’estate aveva alla fine lasciato spazio a una leggera e inaspettata brezza mattutina.

La cittadina poteva quindi riprendere il proprio sonno, continuamente interrotto dal costante caldo e dall’umidità.

Marco, abituato a correre di mattina, non si era ancora deciso ad abbandonare il letto. Quel giorno sarebbe andato più tardi verso i campi, visto anche il suo periodo di ferie.

Flavia, intanto, aspettava che il marito si risvegliasse dopo il lungo viaggio che lo aveva portato dall’Iran a casa. Insieme, poi, i due avrebbero portato a passeggio il loro cane Lampo lungo il Po.

Alle sette e trenta i panettieri, ormai aperti da un po’, dopo aver esposto il pane croccante e caldo, ma anche focacce, pizzette e dolci, aspettavano come sempre gli abitanti della cittadina.

Le prime biciclette intanto incominciavano a percorrere il centro storico e le altre vie laterali, mentre piano piano le serrande di tutti i negozi iniziavano ad alzarsi.

Le commesse, leggermente assonnate, ma ormai pronte e ben vestite, si salutavano, come di consueto, con un cenno della mano.

Sofia e Giorgia intanto avevano deciso di preparare una torta speciale con la prima uva e con le mele: un’invenzione già collaudata dalle rispettive famiglie.

La loro nuova pasticceria era sempre affollata fin dal primo mattino, e le due ragazze sembravano instancabili.

Anche Marco, al rientro dalla solita corsa, decise che si sarebbe fermato lì: “Se ne dice tanto bene in giro, inoltre le proprietarie sono carine…” pensò il ragazzo, sorridendo tra sé.

La temperatura inoltre sembrava reggere e, nonostante la torrida estate, verso le undici, come sempre, la cittadina si animò di persone, di biciclette, di rumori, di vita.

 

I fiorai, con cestini ricolmi di fiori appoggiati alle biciclette, guardavano speranzosi le signore, invitandole ad acquistare almeno un mazzo di quella profumata mercanzia.

Gli uomini in pensione, intanto, passeggiavano lungo il corso, raccontandosi aneddoti recenti e del passato, con tanto di entusiastiche battute.

E, mentre donne e ragazze si avvicinavano alle vetrine, curiose rispetto alle occasioni dei saldi stagionali, i bambini - più o meno piccoli - indicavano con il dito le pizzette esposte nelle vetrine dei panettieri, praticamente spingendo all’interno le mamme, recalcitranti.

Una musica ad alto volume, intanto, si diffondeva per le vie del centro. Tutti ormai sapevano chi era a portarla a toni così alti: “Eccolo, arriva Radio-Bici!” Imperterrito, con il viso sorridente e serafico, un giovane uomo in bicicletta - dopo aver realizzato un voluminoso impianto di riproduzione della musica sulla parte posteriore della stessa bici - attraversava come sempre il centro cittadino, noncurante degli sguardi. Tutti lo conoscevano, almeno di vista, sorridendo al suo passaggio. La sua timidezza era conosciuta, il suo modo di comunicare le emozioni agli altri si esprimeva nella musica condivisa con tutti: era proprio un personaggio!

 

Flavia e il marito, in bicicletta, intanto, quella mattina, avevano raggiunto piazza del Duomo, felici e sorridenti. Il marito, attirato dal venditore di fiori a lato della piazza, si era fermato e aveva comprato un bel mazzo di rose rosse, per poi donarle, baciandola, alla moglie. Flavia era al settimo cielo: dopo mesi trascorsi da sola, ora poteva godersi il marito, ormai estraneo alla cittadina.

La donna avrebbe dovuto raccontare tante cose alla sua amica Pinuccia. Tutte e due lavoravano nello stesso istituto scolastico, di cui Flavia era la segretaria, efficiente e amata da tutti.

Nel frattempo il sole, ormai alto nel cielo, spingeva le persone al rientro nelle proprie case. Nel tardo pomeriggio, poi, sarebbe ripresa la solita vita movimentata. In quel momento, però il sole, la faceva da padrone: gli uomini e gli animali della pianura avevano imparato a rispettarlo, adattando i propri ritmi di vita a “Lui”, signore della giornata.

Intanto Marco, dopo essere entrato in pasticceria da Giorgia e Sofia, aveva acquistato la torta del giorno e, con non poca timidezza, aveva avuto il coraggio di invitare Sofia per un aperitivo, prima soppesato ma infine accettato dalla ragazza.

   
 
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