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Autore: cosmoladyy    24/07/2022    0 recensioni
Un omicidio. Due detective in competizione fra loro. Una promozione in vista.
Un'anima cruda come quella di Brian Morgan non ha scampo di fuggire dall'abisso oscuro in cui è crollato. Freddo, egoista, ambizioso e terribilmente attraente, è privo di scrupoli pur di ottenere ciò che vuole, ma cosa accadrà quando si imbatterà negli occhi ghiacciati e in quel profumo di mandorle e cocco della detective Collins?
Spontanea, con la testa sulle spalle, ma incredibilmente testarda, Lilian Collins non è la tipa che si fa mettere i piedi in testa facilmente, soprattutto quando si scontrerà nell'uragano Morgan che le farà perdere il lume della ragione e innescherà in lei sentimenti ed emozioni mai provati prima.
Due anime così diverse, eppure così affini, riusciranno a conciliare l'odio con l'amore?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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PROLOGO Quella mattina d'inverno i fiocchi di neve cadevano come pioggia e ricoprivano i tetti delle dimore di persone che, gelando, cercavano calore dinanzi i loro focolari. Tuttavia quella non fu una mattinata come le altre di inizio anno, anzi, era speciale, ma non perché ci fossero eventi in programma, festività particolari o impegni da portare a termine. Quel giorno fu uno dei più memorabili della storia per la capitale degli Stati Uniti. I notiziari, come ogni giorno, informavano la città di Washington degli avvenimenti che la vedevano come protagonista, tuttavia quella mattina, alle 7:15 precise del mattino, il telegiornale della casa Collins diede delle notizie terrificanti. Lilian era appena uscita dalla doccia, inconsapevole delle 30 chiamate da parte della sua migliore amica, quando decise di alzare il volume della televisione che vedeva al centro di un grosso tavolo la giornalista Portman alle prese con una delle notizie più sconvolgenti di sempre. "E sono qui, tristemente, per informare il popolo di Washington delle vicende accadute la scorsa notte che vedono protagonista la famiglia Reed sconvolta per la scomparsa della giovane Katherine Marie Reed, figlia del grande imprenditore Lucas Micheal Reed" A quella notizia gli occhi di Lialian strabuzzarono e subito corse verso il suo telefono per contattare immediatamente la sua migliore amica. Nell'intento di correre perse addirittura l'asciugamano che le ricopriva il corpo ben slanciato e proporzionato, ma Lilian quasi non se ne accorse tanto la sua mente era rimasta alle parole della giornalista. Il telefono non fece in tempo a squillare che subito la voce squillante di Ashley irruppe nelle orecchie della sua amica. "O mio Dio!" iniziò ad urlare Ashley e Lilian la potè immaginare camminare per tutta casa con in mano la cornetta del telefono. "Ashley, dimmi che hai sentito anche tu cosa hanno detto al telegiornale" disse Lilian interrompendo la sua amica nel momento di urla sconvolte. >"Lilian, io non posso crederci, cioè Katherine...sono senza parole... non hanno trovato il corpo,ma ti rendi conto, stiamo parlando della stessa persona...Lilian io non penso di-" rispose la sua amica in preda ad affanni pesanti segno del suo quasi infarto. "Okay calmati adesso, tu ne sapevi qualcosa?" chiese Lilian toccandosi i capelli bagnati in preda al terrore del momento. Non poteva credere che la sua amica dell'infanzia fosse sparita all'improvviso, ma soprattutto non poteva credere che l'avesse scoperto tramite i notiziari. Katherine Reed, oltre ad essere stata una grande amica di lei e della sua migliore amica, era anche una donna d'affari, nonché celebrità, conosciuta in tutti gli Stati Uniti per via del suo cognome importante. Addirittura suo padre, uno dei fondatori dell'azienda Reed Biden, era uno dei migliori amici del presidente d'America. Per tale ragione il fatto che la sua scomparsa avesse fatto tanto scalpore non stupì la bionda donna alle prese con la sua migliore amica. Sapeva l'importanza di quella notizia e sapeva ancora di più che le sarebbe aspettato un grosso lavoro fra le mani. "Ieri notte mi ha contattato Matias disperato chiedendomi se avessi visto sua sorella nelle ultime ore e io non capivo dato che eravamo state tutto il tempo al pub. O mio Dio, ma dove eri finita? Ti avrò chiamato così tante volte, ero spaventato e lo sono tutt'ora. Dio, ma come è potuto succedere?" continuò lei prolugandosi sempre di più con le parole miste allagitazione che provava in quel momento. "Ashley aspetta, non capisco che-" ma i suoi interventi per fermare le chiacchiere della sua amica fallirono miseriamente. "Mio Dio Lilian, pensi che mi faranno domande? Ma certo che me le faranno..." "Ashley, potresti farmi parla-" venne interrotta nuovamente. "Avrò bisogno di un avvocato, adesso chiamo subito Meredith Spencer e la faccio venire qui, sì, penso che farò così" continuò agitandosi sempre di più Ashley. "Ashley cazzo!" urlò fuori di sé Lilian che quando Dio stava distribuendo la pazienza lei si stava prendendo un Martini. Secondi di silenzio e Lilian inizò a pensare che la sua amica avesse riattaccato dato che aveva alzato il tono della voce e Ashley odiava quando lei si comportava in questo modo con lei. Ashley in generale odiava gli atti di violenza o qualsiasi suo derivato, era una donna tranquilla e pacata che ricorreva alla dolcezza in ogni momento della sua vita. Lilian mai aveva visto la sua amica tanto agitata come lo era in quel momento al telefono, avrebbe voluto consolarla anche se non aveva ancora compreso la situazione, ma era nuda nella sua cucina a fissare la televisione che ora trasmettava una pubblicità sui pannolini. "Ashley, adesso respira e tranquillizzati, andrà tutto bene. Con calma spiegami cosa è successo e risolviamo tutto insieme lo sai" cercò di consolarla come meglio poteva. "Potremmo vederci? Ho bisogno di tre borracce di caffè o penso che sverrò e avrò un infarto" rispose lei invece facendo sghignazzare la sua amica. "Ashley, non sverrai e tantomeno non avrai un infarto. Tra mezz'ora devo essere a lavoro, ci vediamo tra un quarto d'ora da Angels, va bene?" le domandò Lilian accorgendosi di essere totalmnete nuda e cercando quindi l'asciugamano per coprirsi. "D'accordo" rispose la sua amica per poi riattaccare. Lilian poggiò il telefono sulla penisola della cucina per poi sbuffare amaramente, la giornata non era nemmeno iniziata e già aveva troppe cose a cui pensare. *** "Stanotte ho ricevuto una chiamata da Matias. Stava piangendo, era completamnete distrutto quel ragazzo, mi ha chiesto dove fosse Katherine o se l'avessi vista nelle ultime ore. Io e Katherine eravamo uscite per andare in un pub vicino Takoma, ci siamo divertite e poi verso le 2 p.m. abbiamo preso un taxi per tornare a casa. A quanto dice Matias, però, non è mai tornata a casa. Hanno avvisato la polizia che la sta cercando ovunque, tu non ne sapevi nulla?" Lilian e Ashley sederono in un piccolo tavolo dentro il loro bar preferito, Angels, e discussero su quanto accaduto la scorsa notte. Lilian ascoltò attentamente preoccupata per le condizioni della sua migliore amica che non smetteva di tremare per via del panico. Doveva essersi spaventata molto quando ricevette quella chiamata da parte del fratello di Katherine. "Io sono...ehm...sono stata occupata stanotte" rispose Lilian imbarazzata. Certo che era stata occupata. Aveva avuto una cena romantica con un bell'uomo, una cena che poi era finita a casa di lui con una battaglia sotto le lenzuola tra gemiti e tocchi passionali. Ma questo decise di ometterlo nella loro conversazione. "Immagino quali impegni" disse Ashley sorridendo leggermente facendo diventare le goti di Lilian di un rosso acceso. "Comunque..." cercò di cambiare discorso onde evitare di parlare ancora della sua notte passionale "verrai sicuramente interrogata dalla polizia, potrebbe darsi che tu sia stata l'ultima persona a vedere Katherine per l'ultima volta" il che rendeva la situazione ancora più difficile dato che poteva essere una sospettata. "Pensi che lei...ecco...tu pensi che lei sia...sì beh, hai capito cosa intendo" disse titubante Ashley torturandosi le mani. "Ashley, solo perché non è tornata a casa non significa che sia morta o altro, sicuramente sta bene, tu non devi preoccuparti se non ad aiutare la polizia nella sua ricerca" cercò di consolarle i pensieri tumultuosi. "Ti occuperai tu del caso?" domandò Ashley sorseggiando tremolante il suo caffè. Lilian sospirò pesantemente non sapendo cosa rispondere dato che lei si occupava pressocchè di cose molto più macabre che una semplice scomparsa. "La ritroveranno, Ashley" Essendo un personaggio influente, Katherine verrà cercata fino allo sfinimento e nessuno si arrenderà, sorpattutto la sua famiglia che avrà già messo in atto tutto ciò che è il loro potere. *** Il direttore vuole vederti affermò Sam, la segretaria di Lilian, quando quest'ultima entrò nel suo ufficio con vista il centro iperattivo di Washington. "Brutte notizie?" chiese Lilian poggiando il suo cappotto sulla sedia vicino la scrivania. "Non ne ho la più pallida idea" rispose Sam per poi dileguarsi lasciandola in quello spazio dalle pareti bianche fra le sue preoccupazioni. Di rado il direttore Brown la convocava nel suo ufficio se non per notizie sconvolgenti o comunque qualcosa di negativo. Prese il suo bicchere colmo di caffè macchiato e se lo portò sulle labbra per poi assaporare il gusto della sua bevanda calda. Chiuse gli occhi per dei secondi e poi si diresse di scatto verso il corridoio che portava all'ufficio del direttore. Bussò due volte e quando la voce impetuosa dell'uomo disse "Avanti!" lei varcò la soglia mettendo in evidenza il suo miglior sorriso. "Buongiorno direttore Brown" proruppe una volta all'interno della stanza. "Oh detective, sempre un piacere rivederla" rispose lui sulla sua poltrona girevole di pelle nera sorseggiando il suo whisky. Il direttore Brown lavorava per l'FBI da almeno 20 anni, ma era rimasto sempre lo stesso, solo con molti più capelli bianchi, una voce più stanca e gli occhi più pesanti. "Si accomodi" le ordinò e lei si sedette. "Ha ascoltato i notiziari, Collins?" domandò l'uomo fissandola da sotto i suoi grossi occhiali rotondi. "Non molto a dir la verità" rispose sincera Lilian incrociando le mani sul suo ventre piatto. "Oh... è molto importante ascoltare le notizie della mattina, Collins" disse il direttore Brown tra un sorso e un altro della sua bevanda arancione. Lilian si chiese per quale motivo stesse parlando di notiziari e iniziò a pensare che forse stava accennando qualcosa sul caso Reed, anche se improbabile dato che non aveva alcun senso discuterne con lei. Un caso così importante a livello internazionale richiedeva una certa esperienza e nonostante Lilian fosse una delle migliori, non era lì da molto. "È scomparsa una donna ieri, Katherine Marie Reed, molto influente nel campo del commercio come ben sai. Insomma, un personaggio molto importante. Questo è il suo fascicolo" porse a Lilian una cartella giallastra con dentro diversi fogli Non riusciva a comprendere per quale motivo stessero parlando della sua scomparsa, non era quello il suo campo, inoltre doveva anche occuparsi di alcuni eventi terroristici che erano accaduti a Brooklin circa la settimana precedente. Aveva molto da fare insomma. "Direttore, non capisco, perché mi sta parlando della scomparsa di Reed?" chiese Lilian. "Perché da oggi dovrai occuparti di questo, detective Collins. Non stiamo parlando di una semplcie scomparsa, stiamo parlando della sparizione improvvisa di una delle donne più influenti degli Stati Uniti, nonché amica stretta di Joe Biden. Inoltre questo caso deve finire nelle mani di persone eccellenti, come richiesto dal presidente d'America stesso, e io non lo affiderei in altre mani se non le tue" Lilian restò inerdetta per diversi secondi cercando di capire se aveva ascoltato bene o meno. Voleva davvero che lei si occupasse del caso della sua amica? Lo aveva rihciesto il presidente? Non avrebbe mai immagiantoi che il direttore Brown riponesse così tanta fiducia nei suoi confronti. "Inoltre ci sarà una promozione per lei, Collins, nel caso riuscisse a risolvere questo grande rompicapo. Lei capisce sicuramente che a capo di tutto questo ci sono persone molto influenti, fra cui proprio il presidente, e che quindi deve dare tutta se stessa nella ricerca della donna" continua il suo discorso l'uomo sorseggiando altro whisky. Lilian vide tutti i suoi sogni realizzarsi per un attimo, avrebbe voluto con tutta se stessa quella promozione che tanto attendeva da quando era entrata nel dipartimento. "La ritroveremo, direttore Brown" disse sicura di sé Lilian facendo sorridere l'uomo dinanzi a lei. "Non avevo dubbi" rispose il direttore sorridendo sotto i baffi. Lilian si alzò, ma prima che uscisse una domanda le frullava nella testa. "Perché mi ha affidato un caso di sparizione?" Lilian sapeva che c'erano molte altre persone competenti in questo campo che avrebbero fatto un ottimo lavoro e sicuramente il direttore Brown avrebbe scelto loro. La sua vera domanda era perché avesse scelto proprio lei fra i tanti, eppure il suo lavoro le ha insegnato in questi anni che meno domande si fanno, più risposte si hanno. "Perché potrebbe trattarsi di omicidio, detective Collins" "Tre qualità: efficienza, responsabilità, determinazione. Il caso è suo detective" continuò.
   
 
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