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Autore: Moriko_    25/07/2022    1 recensioni
Le placche di Peyer possono anche essere un luogo in cui si verificano incontri inaspettati e contrattempi.
[Un altro breve "missing moment" con J-1178 e DA4901.]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Fanfiction

Sommario.

Fanfiction scritta per il 일하는 세포 전력 60분. Prompt: “Peyer's patch”.
(Spoiler per i capitoli 11-39 del manga di Cells at Work! BLACK, per la presenza di personaggi che non sono ancora comparsi nell’anime.)

 

 

Peyer's patch.

(#일세포_전력60분)

 

 

J-1178 e DA4901 | Cells at Work! BLACK

 

 

«Benvenuti! Cosa gradite, cari ospiti?»

Il gruppo dei leucociti si sedette al bancone e, dopo aver ordinato da bere, iniziarono a chiacchierare tra loro.

Durante la loro discussione, la cellula M era ben attento ad ascoltare tutto ciò che quel trio di leucociti stava dicendo, nonostante il fatto di preparare con cura le bevande che loro avevano scelto: un succo d’arancia per la ragazza dai capelli rosa, un latte al cacao per la giovane dai capelli biondi e una limonata per quella dai capelli verdi.

Quando le servì, la cellula M osservò una a una quelle clienti molto giovani. Da quel che egli aveva capito, la ragazza dai capelli rosa aveva avuto un problema con un eritrocita che non vedeva da giorni, e la cellula M si era chiesto quale genere di inconveniente lei avesse avuto con lui: forse quell’eritrocita le aveva consegnato dell’ossigeno difettoso, oppure le aveva accidentalmente rotto qualche arma alla quale lei ci teneva molto.

Nulla di tutto ciò.

«È proprio insopportabile!» sbuffò la ragazza, dopo aver bevuto il succo in un solo colpo. «Sembra essere sparito nel nulla: ha detto “Ti farò una bella sorpresa”, e infatti puf! Se n’è andato senza darmi spiegazioni! Non lo vedo da più di una settimana, vi rendete conto?»

L’amica dai capelli biondi l’aveva confortata con una mano sulla spalla, mentre quella dai capelli verdi aveva fatto spallucce. «Te l’ho sempre detto, quel tipo sembra tutto tranne che affidabile! Però devo anche darti ragione, è così affascinante al punto che puoi perdonargli ogni cosa...»

In quel momento qualcuno bussò alla porta, e la cellula M tornò all’ingresso per accoglierlo: quando aprì la porta, i suoi occhi si spalancarono per il fatto di non avere a che fare né con un cliente abituale, né con un batterio pronto a fare di quel luogo il suo covo.

«Oh, sei tu» gli disse. La cellula M aveva conosciuto quell’eritrocita una settimana prima, per via di una consegna di ossigeno che era stata indirizzata a lui; dato che si erano incontrati in un luogo dove le cellule dell’immunità si riunivano tutti i giorni, quel giovane dai capelli neri gli aveva chiesto se avesse incontrato una leucocita e l’aveva descritta - il caso aveva voluto che fosse la stessa cellula che ora si trovava al bancone e che si stava lamentando con le sue amiche. A quel punto l’eritrocita dai capelli neri gli aveva chiesto di aiutarlo con la scelta di un regalo, poiché aveva pensato - correttamente - che i leucociti approfittassero della pausa presso quel luogo per confidarsi con le cellule M che li servivano.

«Ho fatto ciò che mi hai consigliato» gli disse l’eritrocita. «Se vuoi ti mostro il regalo, sono un paio di stivali nuovi di zecca» ed entrò nella stanza ma subito dopo sbiancò, così come fece la leucocita dai capelli rosa che si trovava al bancone.

«C-cosa...» balbettò lei, «0-01-san?»

«7-78-san?» rispose lui, lasciando cadere a terra la scatola con il regalo che stava reggendo tra le mani: all’impatto col suolo la scatola si aprì, rivelando il paio di stivali che egli aveva appena menzionato.

Alla cellula M la situazione divenne più chiara. Con un sorriso tornò al bancone ed esclamò con entusiasmo: «DA4901, se vuoi accomodati anche tu. Sicuramente sarai assetato, ti preparo qualcosa di rinfrescante: offre la casa!»

Tuttavia la leucocita non gli diede il tempo di fare ciò: con grande agitazione corse dall’eritrocita e lo spinse fuori dal locale. «Sei proprio idiota? Questo è un luogo riservato solo alle cellule dell’immunità: fuori di qui, prima che qualcuno ti faccia a fettine!»

«M-ma in realtà...» iniziò a dire l’eritrocita.

Ma la leucocita lo interruppe senza smettere di trascinarlo: «Fuori, ti ho detto! Sei un globulo rosso, non un globulo bianco!»

La cellula M stette per intervenire e dirle che non ci sarebbe stato nulla di cui preoccuparsi, però la leucocita dai capelli verdi lo fermò. «Tranquillo» disse lei con un sorriso divertito, «questo è il suo modo per “vendicarsi” del fatto di non aver avuto sue notizie per molto tempo! In questo momento è infuriata con lui perché era davvero preoccupata... ma sono certa che le passerà presto: vedrai che la prossima settimana quei due torneranno qui insieme, come se nulla fosse accaduto!»

 

 


 

[Angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]

Una breve fanfiction nata per il 일하는 세포 전력 60분. L’obiettivo è di disegnare (o anche scrivere) qualcosa in un’ora di tempo dal prompt proposto in precedenza goal.
Il tema di questa storia è “Peyer's patch”... e anche questa volta è una storia su DA4901 e J-1178. Non posso farci niente, finora ho idee solo con loro due XD Vi dirò la verità: in realtà ho adattato il tema solo al luogo, non a ciò che accade nel capitolo 19 di Cells at Work. Nel BLACK compare un luogo molto simile all’inizio del capitolo 30, però non viene specificato se si tratta delle placche di Peyer oppure no: siete liberi di immaginare se il luogo della mia storia sia proprio quello oppure un altro. :)

Alla prossima!

--- Moriko

 

 

   
 
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