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Autore: Wings44    25/07/2022    1 recensioni
Stava correndo da circa mezz'ora, seguendo quella strana foglia che aveva visto muoversi in lontananza. Aveva perso anche Garchomp, ma non se ne preoccupava troppo, lui l'avrebbe trovata ovunque e su questo non aveva alcun dubbio. La sua mente perciò era rivolta solo verso il pensiero di quella strana pianta... mica esisteva una foglia del genere, lei lo sapeva bene! In quel luogo brulicante di vita e così alieno alle Terre Selvagge di Galar alla quale era abituata, non aveva ancora visto nulla che l'avesse incuriosita tanto quanto quella strana foglia. Con quei bordi squadrati, la forma allungata e tagliente... di cosa poteva trattarsi?
[Leggende Pokémon: Arceus - One Shot - OC Centric con cameo di Damon]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Le canne di bambù oscillavano, spostandosi per far spazio alla corsa della ragazza e del Garchomp dietro di lei. Il fruscio delle foglie accompagnava i loro passi, mescolandosi allo scroscio del ruscello vicino. Non c'era alcun umano nei dintorni, oltre ad Haru. La ragazza saltellava in mezzo alla vegetazione, avendo cura di non distruggere alcuna pianta col suo incedere. I suoi occhi vigili vorticavano tutt'attorno a lei, come se la sua attenzione non riuscisse a rimanere fissa per più di un secondo nel medesimo punto. 

Garchomp si guardò attorno, superando con uno scatto l'allenatrice nella sua corsa, per poi fermarsi bruscamente. Haru si domandò cosa potesse aver visto il drago di tanto sconvolgente da farlo fermare a quel modo, ma ebbe subito la sua risposta non appena fece qualche passo avanti: il monotono panorama di altissime canne di bambù venne soppiantato dalla vista mozzafiato di una landa verdeggiante e all'apparenza sconfinata. 

Pokémon e allenatrice arretrarono, rendendosi conto di essere pericolosamente vicini al ciglio di un burrone. Haru sorrise, mentre delle rocce friabili si sbriciolarono cadendo nell'oblio. 

Esattamente sotto di loro c'era una pianura solcata dagli zoccoli di Rapidash che galoppavano. Il vento trasportava via la cenere dell'erba bruciata sotto i loro passi, mentre una mandria di Ponyta li seguiva, sognando di sviluppare un giorno una criniera di fuoco che rivaleggiasse quella dei loro genitori. Lo sguardo di Haru viaggiò oltre, verso un fiume che si immetteva in mare, dividendo quella porzione di terra da una zona più aspra. Proprio lì, al centro, sorgeva un'altura a forma di corno. 

Il caschetto biondo di Haru venne scompigliato dal vento. La ragazza mise le mani davanti al viso, mentre rideva cercando debolmente di ripararsi dalle foglie che quella folata le stava facendo finire addosso. Uno stormo di Staraptor passò poco sopra le loro teste, volando in picchiata verso il baratro e riprendendo quota poco dopo, forse per dirigersi verso l'altura a forma di corno. 

« Garchomp... quel varco ci ha portato davvero lontani da Galar. Questo posto io non l'ho mai visto. Sembra così selvaggio e- » gli occhi di Haru volsero verso il vuoto e si illuminarono. Senza il minimo preavviso, decise di lanciarsi giù dal crepaccio, ridendo. « QUELLI LAGGIÙ SONO DEI BIDOOF, GARCHOMP! CHE QUESTA SIA SINNOH?! » 

Il draconide, che stava rischiando un infarto, si lanciò subito dopo di lei, riuscendo a finirle appena sotto grazie alla sua velocità fuori dal comune. Haru si aggrappò alla sua pinna, lasciando che le risate coprissero i ruggiti preoccupati del pokémon, che tentava a modo suo di rimproverarla per l'atteggiamento così sconsiderato. 

« Eddai, Garchomp! Se mi sono gettata in questo modo è perché sapevo che mi avresti seguita come sempre! » 

I suoi palmi, stretti alla pinna ruvida come carta vetrata, cominciarono a sanguinare. Eppure, la ragazza sembrava non provare il benché minimo dolore e continuò a sorridere. 

Garchomp atterrò, piegandosi verso il basso per far scendere Haru dal suo dorso. La ragazza balzò a giù e subito si sdraiò a terra, nascondendosi e strisciando nell'erba, decisa ad avanzare lentamente verso un Bidoof che vide lì vicino. Il pokémon si accorse sorprendentemente di lei e scappò immediatamente, piegando l'erbetta col peso che faceva gravare sulle zampe paffute. 

« E-eh? Ma per quale motivo?! I Bidoof non dovrebbero essere così bravi nel percepire l'ambiente circostante... » disse la ragazza, per poi guardare verso il basso. 

Vedendo un fiotto scarlatto colare dai suoi palmi e tingere di rosso l'erba, una rivelazione la colse. 

« Oh. Avrà sentito l'odore del sangue. Poco male! » 

Con un sorriso, Haru estrasse dal suo zainetto delle garze, cominciando ad avvolgere le sue mani, medicandosi. 

« Comunque... » l'allenatrice si mise seduta sull'erba, per poi guardare Garchomp « Il varco si è aperto all'improvviso, ma era diverso dal solito e ora siamo in questo posto. Non ci avevo fatto caso prima, ma sembra non esserci neanche una strada o una città o- »
Garchomp sbuffò, guardando Haru smettere di parlare e correre lontano, attirata chissà da cosa. La sua soglia di attenzione era molto bassa e il drago non poteva aspettarsi altro da lei, specialmente ora che erano in un luogo sconosciuto. 

E mentre il sole lentamente calava sulla Pianura Ferdicavallo, Garchomp scattò, seguendo la sua allenatrice ovunque fosse diretta. 
 
***


Stava correndo da circa mezz'ora, seguendo quella strana foglia che aveva visto muoversi in lontananza. Aveva perso anche Garchomp, ma non se ne preoccupava troppo, lui l'avrebbe trovata ovunque e su questo non aveva alcun dubbio. La sua mente perciò era rivolta solo verso il pensiero di quella strana pianta... mica esisteva una foglia del genere, lei lo sapeva bene! In quel luogo brulicante di vita e così alieno alle Terre Selvagge di Galar alla quale era abituata, non aveva ancora visto nulla che l'avesse incuriosita tanto quanto quella strana foglia. Con quei bordi squadrati, la forma allungata e tagliente... di cosa poteva trattarsi? 

Le scarpe colorate di Haru finirono a calpestare delle pozze di fango e foglie secche, che si inoltravano nel fitto di un bosco, situato alle pendici di un monte. Il ciak ciak delle suole di gomma fece scappare uno Shinx, mentre la ragazza si addentrava sempre di più in quel sottobosco innaturalmente fitto. Dei rovi graffiarono i suoi vestiti, lacerando la t-shirt nera e i pantaloncini. Con un piccolo gemito di fatica, la ragazza strinse la sua collana a forma di zanna e finalmente uscì da quell'ammasso di vegetazione. 

Haru trattenne il respiro per un attimo, meravigliandosi di ciò che vide: attorno a lei un campo di Rose Rugose, incastonato nella valle di quella strana foresta. Un ragazzo con un kimono blu li stava annaffiando, vicino al suo... Leafeon?!
Ecco cos'era quella strana foglia, era la coda di un Leafeon! 

Haru sorrise, avvicinandosi piano al campo di Rose Rugose, che tocco appena con l'indice accovacciandosi. 

Non le avevo mai viste prima... si dice che siano fiori "fossili", poiché risalenti a molti anni fa e... aspetta. Se sono qui significa che-

« Ragazzina. » 

Haru balzò subito in piedi, deglutendo. Si era dimenticata di quello strano uomo, che ora la guardava dall'alto. I suoi capelli blu avevano ciocche colorate ed erano tirati verso dietro, dove formavano una peculiare coda larga. La ragazza, dopo un attimo di sbigottimento, scoppiò a ridere. 

« M-ma come sei vestito?! » 

« Eeehh?! Come dovrei essere vestito?! Con un semplice kimono. Piuttosto, cosa diamine stai indossando tu? Sembri- » 

Damon si zittì, notando che la ragazza era tornata alla contemplazione del prato fiorito. Seguì un sospiro del Reggente del Team Diamante, che quindi strappò una Rosa dal terreno, porgendola ad Haru. 

« Il prato è sacro a Kleavor, ma non si è mai lamentato degli umani che apprezzano i suoi fiori. Visto che ti piacciono tanto... tieni, prendila. Ma fai attenzione alle spine » 

Haru si trovò davanti il ragazzo, accovacciato in modo che lei non potesse non vederlo, anche distraendosi. Chiudendo gli occhi, decise di tendere la mano per accettare il dono. 

Con un sorriso preoccupato, ma anche eccitato, la ragazza volse lo sguardo verso il cielo, aprendo gli occhi e lasciando che la pioggia dei raggi del sole che tramonta la inondasse. 

Questa volta... siamo finiti troppo lontani da casa. È strano che non abbia paura? Io... mi sento in colpa solo a pensarlo, ma voglio davvero, davvero esplorare questa terra!

Haru sorrise a Damon e, appena l'uomo ricambiò quella gentilezza, per la ragazza tutto il resto scomparve e la sua voglia di viaggiare prese il sopravvento. Hisui era lì, enorme e magnifica. 

Sarebbe stato un peccato non divertirsi, finché ne aveva l'occasione.

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Cari lettori, come sempe è un piacere sapere che leggete ciò che scrivo e, se siete arrivati fino a qui, come al solito vi ringrazio!
Questa piccola ff è effettivamente una one shot (supera le 500 parole), ma nel mio cuore è una flashfic. Scritta di fretta, pensata in fretta e condivisa con un amico in quei piccoli "flash" tra la scrittura di un paragrafo e l'altro. Per questo motivo, troverete forse una cura minore del solito, ma del resto avevo bisogno di gettare "su carta" questa piccola storia che è anche un mio esercizio per provare questo genere di scritti meno impegnativi. 
Comunque: Haru è una mia OC a cui sono particolarmente affezionato. Lei è la figlia di Reiko di Dream Chaser, nata dopo l'avventura che ora sto scrivendo e che potete leggere sul mio profilo (sorpresaaa!). Non poche volte mi è capitato di associarla ad Hisui, sia per il suo carattere esuberante e votato al seguire il cuore senza essere limitata da regole, ma anche per il suo disturbo dell'attenzione. In un luogo del genere, senza punti di riferimento, potrebbe davvero trovarsi nei guai alle volte! Un giorno è un Leafeon a distrarla, ma domani magari sarà un Ursaluna assetato di sangue... menomale che c'è Garchomp!
Sproloqui sul personaggio a parte, spero che questa lettura vi sia piaciuta almeno un po'!

P.S. --> Giuro che il capitolo 3 di Dream Chaser arriverà, se il mio cervello me lo permette. Non vedo l'ora di potervi far leggere anche quello!

 
   
 
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