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Autore: ciabysan    08/09/2009    2 recensioni
Terzo tassello della serie "Storie Vere Di Fantasmi" che raccoglie avvenimenti VERI sul mondo degli spiriti avvenuti a me (come Cemetery Girl) o amici e parenti. Potete credere quello che volete, ma queste storie sono vere e prova dell'esistenza degli spiriti. In questo terzo racconto, vi parlo del misterioso mistero che attonisce una mia amica, che vive sopra un appartamento che si dice essere infestato dai fantasmi dei primi due inquilini, morti in strane circostanze, nel sonno...
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Haunted Apartment

Haunted Apartment

(parte 1)

Questa storia, a differenza delle prime due è vera solo in parte.

E’ veritiera questa prima parte, mentre la seconda è dettata dalla fantasia

(anche se la scena della vasca mi è stata raccontata dalla mia amica come vera)

 

“Bea!” gridò sconcertata sua madre Mathilde, di fronte a sua figlia allegramente distesa sul divano a guardare l’ennesimo telefilm thriller americano. Sonnecchiava ridente, in dormiveglia, in cannottiera gialla e shorts di jeans. Infradito azzurre di plastica a racchiudere i piedi nudi.

“Bea!” Ennesimo urlo

“Mmmmh…che c’è?” rispose annoiata Bea, stropicciandosi gli occhi con il gomito destro.

“D’accordo che sei nel pieno delle tue vacanze estive, ma potresti aiutarmi un attimo con le faccende di casa, no?”

“Sì…hai ragione” si alzò Bea, ancora sbadigliando. Sua madre era in tailleur nero e stava per ritornare in ufficio dopo la pausa pranzo. “Dai, porta giù la spazzatura…tornerò per le dieci, che dopo vado al cinema con Andrea”. Andrea era il suo fidanzato. Proprio mentre stava per uscire, quasi come se non avesse più nient’altro da dire, Mathilde rivolse un’ultima domanda a sua figlia “Dov’è tua sorella?”
“E’ uscita”

“Dove?”
“E’ andata con dei suoi amici, credo che sia un ultimo incontro di quelli di terza media prima del primo anno delle superiori
“Ah…già, me lo aveva detto…se torna dopo le nove, però avvertimi, che non la passerà liscia

“Certo”.

 

Dopo lo scatto della porta che si chiudeva dietro Mathilde, Bea spense la tv e andò nella solare cucina, dove prese il sacco della spazzatura.

“Prima lo faccio e prima me ne libero” si disse, volendo passare un pomeriggio in totale relax di fronte al pc o magari alla tv. Inserì tutto l’orrendo contenuto della spazzatura in cucina in un sacco di plastica viola, lo legò con cura e scese le scale, sino a quello stanzino dove tutti coloro che abitavano nel suo residence condominiale lasciavano i sacchi in attesa che l’uomo delle pulizie li portasse via la mattina presto. Ad ogni scalino il sacco ondeggiava, sospeso dalla mano destra. Bea aprì la porta e raggiunse di corsa lo stanzino, dove gettò il sacco quasi con schifo e voglia di liberarsene.

 

Liberatasi del malloppo, Bea incrociò quasi per caso la mia figura che stava camminando di fronte a casa sua

“Ciaby!” ciaby è il mio soprannome.

Mi voltai di scatto al suo richiamo.

“Ciao Bea!”

“Che ci fai qui?”
“Stavo per andare in biblioteca…pensavo che tu fossi già partita per il Canada
“no, parto settimana prossima”
“Capito…”
“Senti…ti va di salire da me un attimo? Hai tempo?”
“Sì. Tanto la biblioteca chiude alle sei. Ho tempo”

“D’accordo”

 

Salimmo velocemente le scale e raggiungemmo la sua bellissima cucina, con le pareti dai toni caldi, le sedie di legno chiaro, quasi bianco e il frigorifero azzurro cosparso di post it colorati. Mi sedetti su una di quelle sedie che adoravo e vidi la mia amica aprire il frigorifero, con i capelli rossi e lisci che le cadevano sulle spalle. “Vuoi qualcosa da bere?”

“Che c’è di buono?”
“mmmh….Acqua naturale, coca cola, champomì e sprite”
“Mi va bene l’acqua, grazie”
“Okay” disse prendendendo una bottiglia d’acqua. “vuoi anche del ghiaccio?”
“no…grazie”
“Okay…tieni” mi disse porgendomi un bicchiere freddo e sedendosi anch’ella di fronte a me, dopo essersi passata la mano sinistra tra i capelli.

“Senti” mi disse un po’ terrorizzata

“Sì?” risposi con un groppo in gola, per aver bevuto troppo velocemente.

“Tu credi…ai fenomeni soprannaturali?”

“Sì, certo.”

“Ecco. In questo condominio accadono cose strane
“Strane come?”
“Hai presente l’appartamente sotto il mio?”
“Sì, quello dove vive quella pazza di colore che il sabato pomeriggio canta Shakira e Laura Pausini a squarciagola!” risposi ridendo

“Dove viveva”

“in che senso?”

“Se ne è andata tre giorni fa…e senza dire nulla, tra l’altro
“E cosa ci sarebbe di strano in questo?”

“Il fatto è che…tutte le famiglie che sono andate a vivere in quell’appartamento se ne sono andate tutte senza dire niente e solo dopo pochi giorni, al massimo una o due settimane. E tutto è iniziato da quando i primi due proprietari della casa sono morti misteriosamente nel sonno

“Nel sonno?”
“Sì…sono morti così, mentre dormivano”

“Strano”

“Già…io non credo ai fantasmi o a cose sovrannaturali, però è logico pensare a cose paranormali quando avvengono cose di questo tipo. Pensaci: prima della ragazza che è venuta ad abitare per ultima c’era una coppia di fidanzati. Appena arrivati erano cordiali, simpatici e si amavano da morire. Insomma, la coppia perfetta. Passano i giorni e improvvisamente decidono di separarsi
“Come?”

“Sì. Una notte mi sono svegliata, perché avevo sentito dei rumori strani. Mi sono affacciata alla finestra e ho visto che nel cortile c’è gente che urla. Mi sono fatta raccontare tutto dal mio vicino e a quanto pare lei aveva chiamato la polizia perché quella sera lui era impazzito e si era messo a picchiarla selvaggiamente. Lei aveva cercato di difendersi, ma lui quasi di impulso aveva cercato di ucciderla con un coltello. Tutto senza alcuna spiegazione. La ragazza è rimasta sola nell’appartamento per qualche giorno. Lui non è stato messo in prigione, ma in compenso è stato scacciato di casa. E’ per tutto il tempo in cui la sua ex era rimasta nell’appartamento lui ha continuato a dormire nel parcheggio poco distante da questo condominio. Quello con le altalene, hai presente?”

Annuii.

“Ecco. Lui dormiva sdraiato per terra. Lì, sotto le altalene”

“Terribile”
“Già….ma ciò che è ancora più strano è che nonappena la ragazza ha deciso di cambiar casa, senza dir nulla a nessuno, lui è scomparso nel nulla
“Stranissima e inquietante allo stesso tempo questa cosa, già”

“Nel condominio ormai tutti parlano di fantasmi. Dicono che la gente se ne va perché vede gli spiriti dei due inquilini morti nel sonno che chiedono vendetta. So che si tratta di una leggenda urbana, ma ammetto che questo fatto è a dir poco bizzarro. Non c’è una sola famiglia che sia rimasta in quella casa più di una settimana

 

FINE PRIMA PARTE :D

Diciamo che questa è l’unica porzione di racconto davvero successa e ho deciso di integrarla ad una seconda parte di mia invenzione, perché, ammettiamolo, preso così il racconto non fa di certo paura :D

  
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