Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Giuly_2_21    26/07/2022    0 recensioni
Noemi è una giovane ragazza italiana appassionata di anime che riesce finalmente a realizzare il suo più grande desiderio: trascorrere una normale vacanza in Giappone insieme a suo fratello.
Peccato che l'aggettivo "normale" sia andato a farsi benedire quando, per puro caso, incontra Monkey D. Luffy, Giorno Giovanna, Josuke Higashigata e Ceasar Zeppeli mentre stanno fuggendo da "loro".
Ma come e per quale motivo sono arrivati nel nostro mondo?? Chi sono questi "loro"?? E soprattutto, cosa farà Noemi?? Li aiuterà o li abbandonerà a loro stessi??
Leggete per scoprirlo!!
Genere: Avventura, Commedia, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Anthonio Zeppeli, Giorno Giovanna, Josuke Higashikata, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
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NOEMI POV

-Grazie a Dio se ne è andata, temevo ci scoprisse- sentì Josuke dire ai suoi compagni. Teneva la voce talmente bassa che dovetti alzare il volume al massimo per capirci qualcosa.

-Speriamo solo che non sospetti di nulla- sussurrò Giorno -Josuke, cosa sta facendo adesso?-

Sentì lo sguardo del moro posarsi su di me e per un momento smisi di respirare. Non osai incrociare il suo viso per paura di tradirmi e finsi di essere totalmente presa dal cellulare.

"Tranquilla Noe. Devi solo fare finta di essere una normale ragazza che ascolta della buona musica mentre mangia un comunissimo cheeseburger"
《Facile per te, non sei tu quella che rischia di venire sgamata》
"Sono la tua coscienza. Se scoprono te, tecnicamente ci vado di mezzo anch'io"

Comunque, dopo un tempo che mi parve infinito, Josuke smise di guardarmi.
-Credo stia ascoltando musica da quello strano aggeggio che ha in mano-
Tirai un sospiro di sollievo.

-Non crederai veramente che stia dalla loro parte? È solo una ragazzina di al massimo 14 anni-

Dalla loro parte?? Di chi minchia stavano parlando?? E poi "ragazzina di al massimo 14 anni" a chi, scusa?? Va bene; sono bassa, ma darmi della quattordicenne mi pare esagerato.

-Non penso, ma non possiamo abbassare la guardia, quelli ci staranno sicuramente alle costole- rispose Giorno -A proposito, dobbiamo sbarazzarci di questi vestiti. Sono sudici ed è già la quinta persona che ci fa domande strane- 

-Hey, il cappello non si tocca: ho promesso a Shanks di restituirlo!!- sbottò Luffy. Con la coda dell'occhio intravvidi Josuke tappargli la bocca con la mano.
-Abbassa la voce!! I vestiti non li buttiamo, semplicemente dobbiamo trovarne altri- lo rassicurò Giorno.
-E con quali soldi?? È già un miracolo se siamo riusciti a pagarci la cena- obbiettò Josuke.
-Li rubiamo oppure rubiamo dei soldi- rispose Giorno come se fosse una cosa ovvia -Lasciate fare a me. Se c'è qualcosa che ho imparato nei bassifondi di Napoli è riuscire a prendere qualunque tipo di oggetto senza farsi notare-  

Non ci stavo capendo più niente. Anzi no. Avevo capito tutto, ma il mio cervello si rifiutava di credere a qualcosa di tanto assurdo. Non stavano recitando. Non ne avrebbero avuto un motivo valido dato che nessuno (in teoria) li stava ascoltando. Ma non era semplicemente possibile. Non potevano essere loro.

"Deve essere un sogno Noe. Ora ti sveglierai in camera e tuo fratello ti preparerà delle buonissime crepes alla nutella".
《Sì, hai ragione. Deve essere per forza un sogno. Del resto di sogni assurdi ne ho fatti parecchi》
"Già. Ti ricordi?? Solo un paio di giorni fa abbiamo sognato di cavalcare un unicorno travestito da Deadpool in mezzo all'oceano inseguite da Ryuk al quale sparavamo mele con un bazuka a forma di fenicottero rosa"
《Non male come sogno. Ma anche questo non scherza》

Mi guardai intorno aspettandomi di vedere...che ne so... Harry Potter combattere contro Voldemort con 2 spade laser a cavallo di un Nyan Cat, ma vidi solo tavoli vuoti e un parcheggio deserto.

In compenso dalle cuffiette sentì dei colpi fortissimi e un fischio prolungato che mi fece emettere un gemito di dolore.

Me le tolsi immediatamente, giusto in tempo di sentire Giorno dire -Ma cosa è quel coso??-

Il moro si alzò e raccolse il "coso" e quando capì cos'era, mi raggelai: era la ricetrasmittente.

Probabilmente uno di loro gli aveva tirato per sbaglio un calcio e l'aveva rotta.

-Non so voi, ma a me sembra una di quelle cimici usate dai film di spionaggio- disse Josuke che si era avvicinato a Giorno per vedere.

OH PORCO KARS E TUTTI I PILLAR MEN!!!

"Calma Noe. Non ti hanno ancora scoperto. Rimani seduta e fai finta di niente"

Invece che ascoltare la mia coscienza (che una buona volta mi aveva dato un consiglio utile), presi zaino, panino e pupazzetto (un peluche di un unicorno blu) e corsi verso la moto.

"Ma allora sei deficiente, dillo -sono deficiente, lo so-"

O meglio la mia intenzione era quella di correre verso la moto e scappare via, ma data la mia "silenziosa e per nulla sospetta" fuga, quasi non mi stupì quando qualcuno mi prese per un polso e mostrandomi la ricetrasmittente, mi disse: -Mi sa che questa è tua, non è così??- 

"Bene, è stato bello conoscerti, Noe. Addio"

In meno di 10 secondi mi ritrovai in una delle situazioni peggiori possibili.

Ero io, una ragazzina senza particolari abilità fisiche, armata di un unicorno di peluche e tanta voglia di non crepare, contro 4 ragazzi più alti e grossi di me (non che ci volesse tanto). Per giunta non c'era nessuno nei paraggi a cui potevo chiedere aiuto e uno di loro mi stava torcendo il braccio con la tacita intenzione di non lasciami scappare. 

L'unico fatto positivo era che, per qualche motivo a me ignoto, riuscivo ancora a pensare lucidamente, nonostante il resto del mio corpo fosse paralizzato dalla paura. A ripensarci fu proprio quel fatto così insolito a salvarmi da quella situazione di merda creatasi.

Vedendo che non rispondevo, il ragazzo dietro di me, che dedussi Giorno, mi chiese: -Suppongo che anche il festival ad Aoyama era un trucco per farci uscire allo scoperto, vero??-

Dovevo assolutamente dire qualcosa, ma non riuscivo a muovere la bocca, figurarsi a parlare.

-Sei una di loro, non è vero?? Parla!! Cosa volete ancora da noi?? Volete usarci come animaletti da laboratorio?? Oppure rinchiuderci a vita?? Perché ci avete portati qui?? RISPONDIMI!!!-

La voce di Giorno, di solito fredda e controllata, era carica di preoccupazione, rabbia, angoscia, esasperazione. In quel momento, era spaventato, forse addirittura molto più di me. E anche se data la posizione non vedevo le loro facce, percepivo che anche gli altri provavano lo stesso.

Quella scoperta mi diede la forza necessaria per aprire la bocca e mormorare tremante: -Io...Io non so nemmeno di cosa stai parlando...ve lo giuro...vi prego… lasciami andare… mi fai male-

-Se davvero non sai niente, allora come fai a conoscerci??- continuo Giorno.
-Siete famosi... o meglio... le vostre avventure lo sono- risposi con più sicurezza.
-Non capisco di cosa tu stia parlando. Sarà meglio per te non inverarti balle, sto perdendo la pazienza- sbottò Giorno.

Cosa potevo fare?? Dovevo dimostrargli che non stavo mentendo, ma come??
"Il fumetto"
《Sì, lo so che vengono da un fumetto, non mi stai aiutando》
"No, brutta rincoglionita. Il fumetto di One Piece nel tuo zaino"
《Giusto》

-In fondo al mio zaino c'è un manga chiamato One Piece. Racconta le avventure di Luffy nel mare orientale. Prendetelo. È la prova che non sto mentendo-
-Hanno scritto un fumetto su me??- chiese il diretto interessato entusiasta.
-Esatto. Ed è anche ai primi posti nelle vendite annuali-

-Aspetta!! Potrebbe essere una trapp...- 

Giorno non riuscì a finire la frase. Luffy si lanciò sullo zaino e tirò fuori il volume urlando: -Wow!! Sono sulla copertina. E ci sono anche Nami e Zoro-
Prese a sfogliarlo e di tanto in tanto diceva cose come -Ecco Coby- oppure -C'è anche Shank-.

-Quindi stai dicendo che Luffy è il protagonista di un fumetto??- chiese Josuke.
-Esatto. Anche tu, Giorno e Ceasar siete i personaggi di un manga che io e molti altri abbiamo letto. Per questo conosco i vostri nomi e vi ho scambiato per cosplay-

-Okay, ha senso, più o meno. Ma la cimice??- chiese Giorno.
-Può sembrare strano o da pazzi paranoici. Anzi non nego di esserlo. Ma io ho sempre una cimice nel caso volessi spiare o registrare le parole di qualcuno. Mettete caso che veda delle persone sospette e voglia capire che intenzioni hanno. Con la cimice posso capire se sono ladri, serial killer o altro ed eventualmente avvisare qualcuno o mettermi in salvo-

-Quindi tu hai usato questo affare per capire se avevamo cattive intenzioni??-
-Esatto. So che può sembrare sospetto, ma dovete credermi. Io non so cosa vi sia successo o chi sono questi "loro". Io non voglio farvi del male. Per favore, credetemi-

Segui un lungo silenzio interrotto di tanto in tanto dalle macchine che sfrecciavano in lontananza. Io tremavo come una foglia in attesa della sentenza. E se non mi avessero creduto?? Come avrei potuto far...??

-Ho capito, ti credo-

   
 
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