Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Dameda_    28/07/2022    0 recensioni
Non è tutto oro quel che luccica. I personaggi del mondo Pokémon mostrano solo ciò che ai loro fan interessa vedere. Ma dietro a quella facciata si nascondono dubbi, paure, insicurezze, problemi di cui nessuno sa l'esistenza se non loro stessi. Riusciranno a liberarsi dal peso che portano oppure no? La storia è incentrata sui personaggi più celebri nelle varie regioni.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Threesome | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PORTO SELCEPOLI – RISTORANTE “L’AROMA DI HOENN” 00:25

 
Durante la cena, Azzurra cercò di ingerire meno cibo possibile. Spezzettava il contenuto delle varie portate, avvicinava alle labbra il boccone, ma poco prima di mangiarlo posava la forchetta e cominciava a parlare. Era cosciente di non poter fingere sempre, altrimenti avrebbe destato sospetto, così, a malincuore, ogni tanto dovette cedere.
In bagno, con la gola dolorante e gli occhi rossi, fece in modo di rassettarsi per non far notare ciò che aveva appena fatto.
Quando uscii dal bagno, Adriano era l’unico ad attenderla al tavolo, un’espressione seria e preoccupata.
 
Ma dove sono gli altri?” chiese lei dopo averlo raggiunto.
Li ho liquidati io. Dobbiamo parlare.” la sua voce melodiosa ma tesa
Ok…cosa mi devi dire?
Perché lo fai?
Azzurra ebbe un tuffo al cuore. Adriano aveva capito? Cominciò a balbettare.
N-non capisco di cosa parli.” Fece un sorriso forzato.
Hai capito benissimo invece, Azzurra? Da quando, eh?
“…”
Azzurra, rispondi.”                                                
Adriano, ti giuro che non sto capendo!
Bugiarda. Cosa hai fatto in bagno?
Mi sono aggiustata il trucco.
Serviranno ben più dei cosmetici per prendermi in giro, tesoro.
Okay, questo è molto strano.
Come mai hai mangiato così poco?
Non ho mangiato poco e io mi sazio subito.
Non era vero.
Adriano capii che la conversazione non avrebbe portato a niente quindi decise di tagliare corto. Prese le mani ad Azzurra e la guardò negli occhi.
 
Io ci sarò sempre per te.”  E voltandosi, se ne andò.
 
Mentre Azzurra vedeva Adriano allontanarsi, le balenò in testa l’idea di correre verso di lui e piangere, dimenarsi, chiedere aiuto. Ma non lo fece, perché infondo lei credeva di essere nel giusto, non vedeva il problema, o forse non lo voleva vedere. Era stanca, infelice, ma non aveva mai affrontato il problema.
 
Adriano.” lo fermò.
Tesoro…” si voltò di scatto nella speranza che Azzurra fosse pronta a liberarsi dal suo male interiore.
Questa mattina, al mercato, ho visto una ragazza bellissima. Alta, pelle pallida, con uno Zebstraika con sé."
Adriano chiuse gli occhi, abbassò il capo e sorrise.
 
Camelia.” e se ne andò.
 
Azzurra rimase immobile, occhi e bocca spalancati. Camelia? Quella Camelia?  La top model delle top model? Amata da tutti, icona di stile, portatrice di nuove tendenze, ma soprattutto idolo e modello di riferimento per le giovani ragazze. Azzurra la conosceva di nome e di fama, non era ancora arrivata al suo livello, sebbene le mancasse poco. Hanno sfilato per gli stessi stilisti, ma non hanno mai avuto occasione di incontrarsi. E le era passata davanti quella mattina stessa.
A scioccare la capopalestra di Galar, però, furono più le parole che la regina della moda le aveva proferito. Possibile che la bellissima Camelia abbia vissuto la stessa situazione di vuoto e malinconia che Azzurra sentiva? E ne era uscita? Azzurra voleva assolutamente trovarla, e mentre ci pensava, la sigaretta che stava fumando si era consumata.
 
 

PORTO SELCEPOLI – HOTEL 00:45

 
Sonia si precipitò in albergo, il batticuore fortissimo. Quella era la sera in cui si sarebbe dichiarata. Il suo principe dalla folta chioma viola avrebbe ricambiato ovviamente. Andava avanti e indietro nella sua stanza, pensando a quel momento, al matrimonio, magari anche dei bambini, piccoli campioncini con cui Hop, fratello di Dandel, avrebbe giocato.
Quella sera Sonia era particolarmente bella. Aveva i capelli sciolti, una folta massa di onde arancioni tra le quali faceva capolino un Sunflora-fernaglio, e un lungo vestito giallo di cotone allacciato al collo, da cui trasparivano i seni prosperosi.
Si era profumata con degli aromi di lavanda.
Non era molto truccata, perché, anche se molto spesso le occhiaie scavavano il suo viso, la sua bellezza risedeva proprio nella semplicità. Si tolse il vestito con cura, per non stropicciarlo, e si mise un completo lingerie di pizzo bianco.
Sonia l’aveva portato con sé nella rassegnazione di non poterlo usare, invece adesso le si spalancava un portone: era pronta a concedersi al suo eroe. La sua prima volta, sperava. Si riallacciò il vestito e si rimise i tacchetti, per avviarsi nella stanza di Dandel. La paura della morte del mattino era stata rimpiazzata dal sentimento puro dell’amore.

Dandel, nella sua stanza, stava anche lui per celebrare l’amore, però con Laburno. La tensione sessuale era elevatissima, anche perché i due si erano completamente ignorati tutta la giornata. Quella sera, Laburno aveva indossato una camicia a mezza manica che lasciava liberi i muscoli del capopalestra e Dandel non vedeva l’ora di sentirli premere contro la sua pelle. I due avevano già incrociato violentemente le loro lingue e stavano per spogliarsi nel momento in cui qualcuno bussò alla porta. Laburno e Dandel si guardarono sconcertati, e il campione spinse di furia il capopalestra nel suo armadio.
Bussarono una seconda volta alla porta.
Arrivo, un attimo!” esclamò il campione mentre si riabbottonava la camicia.
 
Dandel racchiuse velocemente i suoi capelli in un fermaglio e aprì la porta.
‘’S-sonia? Che bellissima s-sorpesa!’’ farfugliò Dandel.
Dall’armadio, Laburno deglutì.
‘’Ehi champ! – esordì sorridente Sonia – ti vedo un po’ scosso? Tutto bene?
Ceeeeerto!! Cosa mai potrebbe andare storto??!’’ Dandel rise in maniera isterica.
‘’Beh, allora non mi inviti ad entrare?
S-sì, prego, fai pure?
 
La stanza non era completamente in ordine, segno della passione che i due ragazzi stavano vivendo prima di essere interrotti, ma Sonia non parve ravvedersene.
La ragazza si sedette sul letto con le gambe a cavalcioni. In questa posizione, il vestito che indossava le aderiva notevolmente, lasciando pochissimo spazio all’immaginazione.
 
Dandel si perse un momento nel contemplare la bellissima creatura che si palesava davanti ai suoi occhi. Che fosse innamorato di Laburno era un dato di fatto, ma le donne esercitavano su di lui un fascino non indifferente.
Per la prima volta, vide Sonia più come una donna che come la storica amica ex compagna di viaggio. Inoltre, il fremito dell’eccitazione interrotto non era ancora passato.
‘’Dandel… -  riprese la parola Sonia con un tono molto sensuale – devo parlarti di una cosa…’’
Il campione si piegò davanti a lei, per fissarla ancora più intensamente negli occhi. I volti si avvicinavano sempre di più, uno poteva sentire il respiro dell’altra.
 
Io…
 
Fu Dandel a baciare Sonia. Un bacio intenso e lungo, che sembrava essere la celebrazione del vero amore.  Il profumo di lavanda inebriava la stanza.
 
Ma fu solo dopo che Dandel si alzò e che Sonia, abbassandogli i pantaloni, si inginocchiò davanti a lui, che Laburno, chiuso nell’armadio capì esattamente cosa stava succedendo.
Quei sospiri che sentiva, provenienti da Dandel, erano fin troppo riconoscibili per il capopalestra di tipo drago.
 
Laburno vide nero. Voleva spaccare tutto, uscire dall’armadio e rivendicare l’amore per il campione. Non capiva il perché dovesse farlo proprio lì mentre lui era impotente chiuso in un armadio. Voleva fargliela pagare per essersi rifiutato di dichiararsi omosessuale alla stampa? O perché faceva lo scemo con Azzurra?
Troppi pensieri vorticavano nella sua testa. Stringeva così forte i pugni che le unghie incisero dei segni nei palmi delle mani.
 
Nel frattempo, Sonia e Dandel si erano spostasi comodamente sul letto e stavano continuando a consumare.
 
A Laburno sembrava un’eternità ed era un bene che si perdesse nei suoi pensieri, chiuso nell’armadio. Senza neanche accorgersene, cominciò a piangere, ma i due non si accorsero di nulla.
Quando Dandel emise un grido di piacere, si sentì un po’ più sollevato, poichè aveva capito che era terminato quello strazio,
 
Oh Dandel, ti amo..” ansimò Sonia.
 
Dandel fece finta di dormire, e non rispose. Sonia non sembrò preoccuparsene e guardava incantata il suo uomo sudato, mentre posava il capo e le mani sul suo fisico d'acciaio.
Laburno stava impazzendo.
Ndr: povero Laburno eheh! Rieccomi con un nuovo capitolo. Presto arriveranno colpi di scena e tanti nuovi personaggi. :)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Dameda_