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Autore: Venus_sunshine    30/07/2022    0 recensioni
Missing moments su skam italia e come li ho immaginati.
Ogni feedback è apprezzato.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Filippo Sava, Giovanni Garau, Martino Rametta, Niccolò Fares
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Martino saluta uno alla volta tutti i suoi amici, se ne stanno tornando a casa portando via la gioia e lo spirito natalizio che aveva invaso così all'improvviso una casa che per mesi gli era sembrata triste e vuota. 

Ma ora tutto è diverso, adesso ci sono un sacco di cose a riempire la sua vita. Primo su tutti, c'è Nico.

Lo guarda con la coda dell'occhio mentre porta in cucina la ciotola di patatine mangiandosene una, sono rimasti soltanto loro due e lo sta aiutando a fare ordine. 

Quanto sei bello Nico, prima di te era tutto così finto.. andavo avanti senza nessuno scopo nella vita, se non quello di nascondere chi ero e cosa volevo davvero. E poi sei arrivato tu, che con un semplice sorriso riempi il mio cuore di felicità.

 

Lo raggiunge e lo preme dolcemente contro il ripiano della cucina per baciarlo, stringendolo a se come avrebbe voluto fare da tutta la sera.

"È stato bello Marti, mi sono divertito un sacco..davvero.." gli sussurra Niccolò tenendolo tra le braccia.

Martino lo guarda negli occhi, vorrebbe portarselo in camera all'istante, ma sa che da lì a poco sarebbe rientrata sua madre e non voleva forzarlo a conoscerla senza nemmeno avvertirlo.

"Sí.. è stato tutto perfetto." Risponde Martino staccandosi un po' per calmare i bollenti spiriti che già si stavano impadronendo del suo corpo.

 

"È meglio che tu vada Nico, tra poco dovrebbe tornare mia madre..."

Niccolò lo guarda con un broncio adorabile e piega la testa leggermente.

"Vabbè..ti aiuto a pulire almeno.."

Martino ha paura che sua madre torni prima del previsto, ma non riesce proprio a dirgli di no. E averlo attorno è una cosa che non lo stancherà mai nella vita..

"Ok dai, facciamo veloce allora."

 

Si mettono a riordinare, Nico accende lo stereo mettendo una playlist di canzoni natalizie che Martino odia a morte, ma non ha il coraggio di intromettersi perché vederlo canticchiare e accennare balletti improbabili sulle note di Jingle Bells Rock è probabilmente la cosa migliore che abbia mai visto in vita sua.

Ride e continua a passare lo straccio sul tavolo, mentre lui lava i bicchieri a tempo di musica.

 

È proprio in quell'istante che Martino sente le chiavi girare nella serratura della porta d'entrata e alza la testa di scatto con un senso di terrore... sua madre è tornata. Cazzo.

 

 

"Ciao! Com'è andata la tomb..." lascia la frase a metà non appena vede un ragazzo dai capelli neri affacciarsi dalla cucina, non lo aveva mai visto prima.. non era uno dei soliti amici di Martino. 

Ci mette un secondo a capire chi è, lo vede nello sguardo impaurito di suo figlio e in quello sorpreso del ragazzo.

 

"Oh..ciao! Piacere, Silvana.." dice porgendogli la mano con un sorriso.

"Salve, piacere.. Niccolò!"

 

Rimangono tutti in silenzio per un attimo che sembra lunghissimo e può vedere l'imbarazzo nei loro volti chiaro come il sole, poverini..che tenerezza.

 

"Sì...ehm...lui... lui è il mio ragazzo..." dice Martino con la voce che trema. Non era di certo sua intenzione metterli a disagio, anche se Niccolò sembra soltanto intenerito da quell'insicurezza che trasuda Marti in quell'istante, più che in imbarazzo.

"Ma certo! Che bello conoscerti.. ma... è rimasta una fetta di panettone per me?"

Smorza così l'atmosfera tesa, sedendosi a tavola mentre Martino le sorride e Niccolò scatta in cucina per esaudire ogni suo desiderio.

 

Torna poco dopo con una fetta di panettone e un calice di vino bianco, il suo sorriso abbagliante è davvero stupendo e capisce subito perché suo figlio ha scelto proprio lui.. quel ragazzo è bellissimo e i suoi occhi sono pieni di dolcezza.

 

"Allora? Com'è andata la festa?" 

"Bene! È stato bello.. tu che hai fatto?" Le chiede Martino, cercando di nascondere il lieve movimento con cui aveva appena stretto la mano del suo ragazzo sotto al tavolo.. peccato che il nostro tavolo sia di vetro, non sei tanto furbo figlio mio.

"Ho visto la mia amica Giulia, siamo andate al cinema.. mi ci voleva proprio.. ma dimmi Niccolò, vai anche tu al Kennedy?"

 

"Sì! Sono in quinta, ma fino all'anno scorso stavo al Virgilio.."

"Ah! Ok! Maturità quindi.. e dopo? Che vorresti fare?" Non vuole sembrare impicciona, ma Martino non ha mai portato nessuno a casa, e muore dalla voglia di conoscerlo un po'.

"In realtà.. sono ancora indeciso. Mi piacerebbe fare l'accademia, belle arti, ma non lo so ancora. Vedrò più avanti."

 

Martino prende subito la parola, forse nel tentativo di sviare la conversazione per qualche motivo.

"Sai, Nico suona il piano da dio..compone anche musica.."

"Davvero? Bello! Quando Marti era piccolo ho provato a fargli fare qualche lezione di chitarra, ma è la persona con meno senso del ritmo che io conosca..non hai idea..."

Vede Niccolò ridere, mentre guarda Martino che alza subito gli occhi al cielo nel tentativo di contraddirla.. ma non c'è proprio niente da contraddire, i fatti parlano chiaro. Non ha nessuna vocazione artistica e la chitarra è ancora in garage a prendere polvere.

"Sì..l'avevo intuito in realtà.. mi basta che lui ascolti me, mentre suono.."

Dice Niccolò guardandolo negli occhi in un modo che la fa quasi commuovere. Quanto sono belli insieme.. 

 

Butta giù l'ultimo boccone con un goccio di vino e decide di lasciarli alla loro serata, non sa se Niccolò si sarebbe fermato a dormire lì.. forse qualcuno potrebbe dire che non è una madre modello, ma non ci avrebbe visto niente di male se suo figlio voleva invitarlo a trascorrere la notte insieme.. 

Non è mica scema, lo sa benissimo che da qualche parte avrebbero comunque trovato il modo di stare insieme nell'intimità, sempre meglio che sia in casa con tutti i confort del caso che in macchina o in qualche posto improbabile.

Non sa nemmeno lei come abbia fatto a trovare la sfrontatezza di dire una cosa del genere, ma è uscita quasi naturalmente.. senza nemmeno pensarci.

 

"Beh.. ragazzi.. io vado a letto, se vuoi rimanere a dormire qua va benissimo.. non farti problemi.. così domattina facciamo colazione insieme!"

Li vede scambiarsi uno sguardo incerto, di sicuro non si aspettavano una concessione del genere, li saluta con un sorriso e se ne va in camera.

Appena chiude la porta alle sue spalle, sente qualche lacrima scendere veloce a inumidire le guance probabilmente rosse per via del vino che aveva appena bevuto.

Non sono le solite lacrime di dolore e tristezza.. sono lacrime di gioia, si sente sollevata e felice.

Vedere Martino felice è l'unica cosa che conta davvero, e se Niccolò lo rende felice sarà sempre il benvenuto in casa sua.

 

 

 

Martino si sveglia il mattino dopo per via dei rumori che sente provenire dalla cucina.. si gira nel letto e non trova Niccolò, avevano dormito insieme col benestare di sua madre e non gli sembrava ancora vero. 

Nel suo cuore sapeva che sua madre era una persona aperta e senza tanti pregiudizi, ma che accettasse così in fretta e amichevolmente il suo ragazzo lo aveva lasciato letteralmente senza parole. 

Si veste ed esce dalla camera, trova il tavolo preparato e un profumo sublime di biscotti appena sfornati... impossibile.. sua madre non cucinava da mesi, forse addirittura anni, a parte qualche piatto di pasta e poco altro preparato controvoglia.

 

Rimane a bocca aperta quando vede lei e Nico ridere e scherzare mentre stanno preparando la colazione per un esercito apparentemente... 

Si schiarisce la voce e richiama la loro attenzione.

 

"Buongiorno!! Finalmente!" Dice Nico sorridendo, stampandogli subito un bacio sulle labbra.

Martino si sente in imbarazzo, ma sua madre sembra non fare una piega a vederli scambiarsi quel piccolo gesto tenero.

"Che.... Cosa... che succede??" Chiede Martino evidentemente confuso.

"Nico si è svegliato presto, abbiamo deciso di preparare una bella colazione, abbiamo anche fatto i biscotti..!" Risponde Silvana rivolgendo un sorriso dolce al suo ragazzo.

 

Bene! Una mattinata con Niccolò e mia madre diventa Nonna papera.... Da non crederci.

 

Si accomodano a tavola e fanno colazione tutti assieme, erano probabilmente anni che Martino non faceva colazione con sua madre.. ma in quel momento, sente una gioia infinita dentro di se. Come se per tutto questo tempo mancasse un pezzo fondamentale a ricucire il loro rapporto, e quel pezzo fosse proprio Niccolò. Con la sua personalità eclettica e l'immediata connessione che riusciva a creare tra lui e chiunque gli stia attorno.. era inevitabile sentirsi bene in sua presenza, e sua madre non faceva eccezione.

 

Quando Nico se ne torna a casa quel giorno, Martino rimane in salotto a guardare la tv con sua mamma. Non ha ancora detto nulla, ma sente che si sta trattenendo.. probabilmente per non metterlo a disagio. 

Decide di abbattere quel muro di silenzio che si era innalzato tra di loro nel corso degli anni e chiedere semplicemente la sua opinione..

 

"Ma..? Cosa... cosa ne pensi di Nico?"

Silvana si gira a guardarlo e non riesce più a trattenersi, ha gli occhi già un po' lucidi e gli afferra una mano stringendola forte.

"Penso che sia fantastico Marti... siete così belli insieme, e sento che lui ti ama davvero tanto. Cioè.. lo so, me l'ha detto che ti ama tanto.."

 

Martino sgrana gli occhi e rimane senza parole... non si erano mai detti certe cose, non ancora.

"Davvero..?"

"Sì certo.. tu non lo ami?"

Si distende in un sorriso patetico, perché pensa che gli si legga in faccia quanto era totalmente innamorato di Nico...

"Certo... certo che lo amo.."

Torna serio e si chiede se non sia il caso di parlarle del suo disturbo, e di tutte le difficoltà che inevitabilmente dovranno affrontare insieme... ma forse non è proprio affar suo, almeno per ora.

 

Tornano a guardare il film in silenzio, e per un po' non dicono più nulla.. 

dopo qualche minuto, Silvana appoggia la testa sulla sua spalla accarezzandogli un braccio.

Martino gira un attimo gli occhi e la vede sorridere, anzi..trattenere un sorriso.

"Che c'è?" Chiede divertito.

La vede mordersi il labbro e capisce subito che muore dalla voglia di dire qualcosa ma non ha il coraggio.

"Mamma..? Che c'è? Che hai da dire ancora??" La stuzzica ridendo.

 

Si mette a sedere diritta e lo guarda con una faccia un po' preoccupata, facendolo a sua volta perdere il sorriso.

"Marti... solo una cosa ti devo dire però..."

"Dimmi..!"

 

"Ti prego... non farlo MAI, MAI, MAI... cucinare da solo... è un disastro in cucina...."

Martino scoppia a ridere e sua madre si copre il viso con una mano ridendo a sua volta..

 

 Visti da fuori, nessuno direbbe mai che tra loro ci siano stati mille eventi traumatici e periodi di disperazione totale... e in quel momento, Martino pensa che infondo... un genitore fantastico gli basta. Basta e avanza a colmare il vuoto che suo padre ha lasciato, perdendosi il meglio che una famiglia possa offrire... comprensione, serenità e amore.

   
 
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