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Autore: sallythecountess    01/08/2022    0 recensioni
I vampiri degli Stati Uniti sono in fermento: una minaccia oscura incombe sulla loro complessa società, e sembra volerli portare all’estinzione. La colpa è di un grupo di maghi oscuri, che ha scoperto di poter fare enormi cose, consumando il loro sangue. Victor, Alastair e Lily, ai vertici della società dei vampiri, combatteranno con tutta le loro forze questa minaccia, ma si troveranno ad affrontare anche complotti, rimpianti, fughe, lutti e cuori infranti.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Capitolo 1: il matrimonio
“Buonasera a tutti e ancora auguri a queste bellissime spose. Ci sono molte cose che vorrei dire su di loro, sul loro legame e in generale sul matrimonio, ma andiamo per gradi. Vedete, per un vampiro giurare amore eterno è piuttosto impegnativo, come si può facilmente immaginare. Per sempre, per noi, vuol dire sempre per davvero, senza fughe e senza il privilegio di poter morire…”
Gregor si fermò un attimo per permettere alla platea di ridere, ma Victor sospirò soltanto. Gli faceva sempre effetto sentire quello stupido discorso, eppure suo fratello glielo propinava ad ogni matrimonio, spingendolo a bere sempre di più e a cercare gli occhi della donna che amava. Quella sera lei sembrava più pensierosa del solito, probabilmente perché il caro maritino non si era presentato con lei ad un evento ufficiale, violando l’etichetta e imbarazzandola davanti a tutta la comunità.
“…Perciò alcuni di noi fuggono a gambe levate da questa cosa, che è oggettivamente terrificante e contraria alla natura umana. Altri, al contrario, si lanciano a capofitto, sperando di poter assaggiare il vero amore, illudendosi che possa realmente essere per sempre, per poi rimanere delusi. E poi c’è chi…”continuò Gregor, e in quel momento i suoi occhi cercarono quelli identici di suo fratello, che lo fulminò.
“…c’è chi lo avrebbe anche trovato il vero amore, ma ha troppa paura di non essere ricambiato, oppure di poter rovinare tutto, e così resta lì, perennemente immobile, sognando e desiderando un rapporto che però non ci sarà mai. Perché l’amore può anche essere una guerra, e se non ci si limita soltanto a desiderare una persona senza fare nulla, rischia di trasformarsi in una dolorosissima agonia…”
Victor pensò “ti odio, con tutte le mie forze” e Gregor rispose “grazie fratellino, ma dovevo tentare…” facendolo sbuffare. Lei era sempre imperscrutabile, ma sembrò quasi che sospirasse per quella frase, ma Victor non voleva giungere a conclusioni affrettate. La conosceva da circa trecento anni, e da almeno duecentocinquanta ne era innamorato, ma non aveva mai fatto nulla per sconvolgere il cuore di quella vampira straordinaria, non solo per le sue doti magiche. Elisabeth alzò per un attimo i suoi luminosi e bellissimi occhi azzurri su di lui, e Victor si sentì una morsa allo stomaco, ma le sorrise soltanto, provocandole uno splendido sorriso in risposta.
Le piaceva vestirsi con colori chiari, e data la sua carnagione tanto chiara da ricordare un raggio di luna, e i suoi capelli dorati, sembrava una dea con il leggerissimo vestito di seta rosa pallido che le cadeva sul corpo. Piccola, eterea, dolce e saggia, ma terrificante al bisogno e forte, proprio come Era, la regina degli dei. Victor l’aveva spesso paragonata a lei, e Lily (come amava chiamarla) rideva e lo prendeva in giro per quello sciocco soprannome, eppure la gratificava molto quel complimento.
 Gregor stava continuando nel suo discorso sulle spose, parlando di quanto coraggiose e fortunate fossero ad amarsi in quel modo, a quanto bello fosse poter celebrare un matrimonio in un periodo di guerra, costellato da lutti, ma Elisabeth non lo stava ascoltando.
“Sei un po’ antipatica con il mio enorme e bellissimo amore che sta facendo un discorso splendido, che tu non stai minimamente ascoltando!” disse dolcemente Alastair poggiandole una mano sulla spalla, e lei ridacchiando sussurrò piano “Al…lo sai. Adoro Gregor, ma il discorso è sempre lo stesso, e onestamente un po’ monotono…” illuminandolo con uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Alastair le offrì soltanto da bere e per qualche istante rimasero spalla contro spalla a fissare le due donne che si cimentavano nel loro primo ballo, fissandosi con immensa gioia e amore.
“…è bello che ci sia ancora qualcuno così felice di questi tempi. Direi che questo matrimonio indica che finalmente la gente si sente abbastanza sicura da riunirsi per festeggiare, dimenticando Colin e i suoi maghi parassiti…” osservò distrattamente, facendo arricciare il labbro al suo interlocutore, che non la pensava esattamente allo stesso modo.
“…credo che le persone abbiano bisogno di normalità, Lily. La desiderino talmente tanto, da correre qualsiasi rischio, solo per un momento di vita reale e normale…” rispose, una bellissima voce profonda alle sue spalle, e lei non potè fare altro che sorridere prima ancora di vederlo.
Victor era molto affascinante quella sera, con il suo completo di seta blu scuro che evidenziava un corpo incredibilmente tonico e sodo, mettendo al contempo in risalto due occhi di un colore stranissimo e innaturale, tra il verde e l’azzurro, incorniciate da lunghissime ciglia nerissime. Sembrava di cattivo umore e Lily sapeva qual era il motivo. Lo splendido vampiro quasi millenario, dai lineamenti tanto perfetti da sembrare scolpiti nel marmo, come quelle statue che lui tanto amava, detestava i matrimoni. Non aveva mai trovato la donna giusta, e recentemente l’aveva chiamata e si erano visti d’urgenza, perché aveva chiuso una relazione con una donnetta insopportabile, arrogante e approfittatrice, secondo Lily.
“…Sempre ottimista, Vicky…” rispose sorridendogli in modo talmente dolce, da ammutolirlo per un secondo.
“…non potrebbe essere che semplicemente stiamo facendo un buon lavoro e le persone si sentano al sicuro sapendo che ci siamo tutti qui a proteggerli se dovesse servire?” concluse dolce e lui annuì soltanto, ma Alastair spiegò che probabilmente era come diceva la loro amica, compiacendola.
“Dai Lily balliamo, è questo che si aspettano tutti da noi, non vorremo mica deluderli?” chiese divertito ad un certo punto, facendola ridere per quei suoi modi sicuri, ma alzarsi allo stesso tempo.
“Come sei bello stasera Vicky…” bisbigliò piano, sistemandogli una ciocca di capelli corvini e lui tremò soltanto, perché voleva ardentemente baciarla.
“Lei è bella tutte le sere, mia dea Lily…” ribattè, accarezzandole le sue splendide ciocche ondulate intrecciate con pallidi mughetti, e facendola sorridere. Elisabeth lo strinse forte in quel momento e appoggiando la testa sulla sua spalla sussurrò piano “…non so proprio cosa farei se non ci fossi tu…” facendolo sospirare molto forte.
Victor pensò soltanto “forse staresti con tuo marito e magari ti renderesti conto che il vostro rapporto pieno di bugie e non detto ti rende disperatamente infelice…” ma non lo disse e rimase a godersela per un istante tra le braccia, prima che i loro impegni istituzionali li facessero tornare alla realtà. Dovevano benedire la coppia, fare un discorso e mostrarsi rassicuranti e magnanimi, perché così si comportano i governanti saggi.
“Questa volta tocca ad Al…” bisbigliò Lily avvicinandosi ai due, e il povero malcapitato provò a inventare scuse e a liberarsi da quell’impegno, ma gli altri due furono irremovibili, e così fu lui a rassicurare la folla e benedire la coppia, anche se Lily con i suoi straordinari poteri magici fece piovere petali di fiori come augurio per la coppia e per tutti i presenti.
“La prossima volta tocca a Victor, direi…” concluse Alastair prima di salutare e i tre annuirono, avviandosi verso l’uscita.
“Ci sentiamo in call domani? Alle nove?” chiese Lily, mentre la sua portentosa segretaria Hailey l’aiutava a mettere una mantella di lana sulle spalle per prepararsi ad affrontare il gelido autunno di Seattle.
Mentre i loro segretari si accordavano per il giorno dopo e sincronizzavano gli impegni, Victor chiese piano “…torni a New York stasera?” con uno sguardo da amante respinto che colpì profondamente lei.
“Sì…ho delle cose da sistemare…” provò a rispondere con naturalezza, perché non voleva dirgli quali impegni aveva davvero, ma Victor capì che c’era qualcosa sotto e baciandole la fronte sussurrò “buonanotte allora Lily…” spingendola a stringerlo forte prima di bisbigliare pianissimo "buonanotte...".
Nota:
Ciao a tutti...eccomi qua con una nuova sfida, più complicata del solito. Una storia di vampiri, romantica e fantasy...ci proverò, anche se non è un genere che ho mai esplorato. Se siete curiosi di sapere dove va a parare, ricordatevi di seguirla e magari scrivetemi se avete dubbi. Un abbraccio a tutti.
   
 
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