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Autore: Marlena_Libby    01/08/2022    2 recensioni
Alla sfilata di moda della tredicesima collezione Von Cartier, Eddie si innamora della bellissima modella Lana Dorrell. Ma sarà ricambiato?
Genere: Generale, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera a New York si sarebbe tenuta una sfilata di moda per presentare la tredicesima collezione Von Cartier. Ormai non si parlava d'altro da settimane.
Jessica era stata incaricata di presenziare come reporter dal suo notiziario ed era anche riuscita a ottenere tre PASS aggiuntivi per Jack, Eddie e Grunt.
I tre per l'occasione avevano indossato degli smoking e si erano messi la brillantina nei capelli.
DIN DON!
- Dev'essere Jessica - disse Jack.
Andò ad aprire e appena la vide deglutì: Jessica indossava un bellissimo abito da sera rosso con uno spacco sulla gonna, ricoperto di lustrini e paillettes. Era assolutamente perfetta!
Notando il suo stupore, Jessica gli sussurrò all'orecchio con tono malizioso: - Hai una banana incastrata in gola o sei solo felice di vedermi?
Gli schioccò un affettuoso bacetto sulla guancia, facendolo arrossire.
Eddie e Grunt scoppiarono a ridere.
- Adesso andiamo, o faremo tardi - disse Jessica divertita.

Il gruppo venne accompagnato all'anfiteatro dove si teneva la sfilata da una limousine che Jessica aveva affittato per l'occasione.
Quella sfilata era un evento veramente incredibile, l'anfiteatro aveva il tutto esaurito! Alcune persone, pur di assistervi, si erano adattate a sorreggere i riflettori!
Quando i quattro presero posto, la sfilata iniziò e sulla passerella comparve la modella di punta della collezione: un'affascinante ragazza dai lunghi capelli corvini, la pelle di porcellana e il fisico liscio senza un difetto, con due occhi ammalianti color verde smeraldo.
Non appena la vide, il cuore di Eddie mancò un battito. Era rimasto talmente ammaliato dallo sguardo magnetico di quella ragazza da non riuscire a proferire parola.
- Chi è quella ragazza? - sussurrò Jack a Jessica.
- È Lana Dorrell. Attualmente è la più prestigiosa e la più pagata modella in circolazione. Pensate che è riuscita a strappare un ingaggio di 50 milioni di dollari semplicemente minacciando di disertare la sfilata!
- Un po' presuntuosa! - commentò Jack.
- Concordo! Ma certe persone se lo possono permettere!
- Tu non ne hai bisogno! Sei perfetta così come sei!
- Adulatore! - ridacchiò Jessica.
Poi Jack si voltò e vide Eddie con occhi e bocca spalancati: - Ti senti bene, Eddie?
- Non sta bene stare con la bocca aperta - disse Grunt chiudendo la bocca di Eddie.
Sulla passerella il presentatore ringraziò tutti i presenti, invitando a un applauso generale in onore della bellezza di Lana Dorrell che, camminando tra il pubblico a passo sicuro, si profuse in baci e inchini riconoscenti.
Per un attimo gli occhi della ragazza incontrarono quelli di Eddie e il giovane sentì come una scarica elettrica potentissima in tutto il corpo.
Nonostante la presa di Grunt il povero Eddie, letteralmente folgorato, si mise a saltellare da una sedia all'altra rovinando addosso a diverse persone presenti in sala, finché le guardie non gli si buttarono addosso per fermarlo.
Jack, Jessica e Grunt corsero a recuperare l'amico.
- Lasciatelo andare, per favore! - disse Jessica. - Vi assicuro che non voleva dare fastidio a nessuno, è stata solo una crisi di epilessia!
- Dovreste tenerlo al guinzaglio come con gli animali selvaggi! - disse una delle guardie.
- Alludi a me, per caso?! - disse Grunt minaccioso.
- No, veramente io... - rispose l'uomo spaventato.
- Cosa sarà successo a Eddie? - chiese preoccupata Jessica a Jack.
- Non lo so, non si era mai comportato così - rispose Jack. - Ehi, ma dov'è finito?
In quel momento si accorsero che Eddie era sparito: si era precipitato al fioraio all'ingresso dell'anfiteatro per saccheggiare tutte le rose.
Poi, con quel mazzo floreale di dimensioni ciclopiche, si presentò all'ingresso dei camerini.
Jessica, Jack e Grunt lo raggiunsero e lo trovarono a litigare con il buttafuori.
- Giovanotto, le ripeto che non può stare qui! Solo gli addetti ai lavori possono!
- Ma io devo assolutamente consegnare questo omaggio alla signorina Dorrell!
A quel punto gli altri capirono cos'era successo: Eddie si era preso una bella cotta.
- Andiamo Eddie, vieni via! - provò a farlo ragionare Jack. - Non vorrai mica cacciarti nei guai!
- Che cosa vuoi dire?
- Voglio dire che le guardie ti sbatteranno fuori a calci se non te ne vai da solo! Siamo ospiti qui, te lo sei scordato? Non vorrai mica mettere nei guai anche Jessica con il tuo comportamento!
- Ah, rilassati! Lascia fare al mio fascino!
Grunt ridacchiò.
Lana Dorrell, sentendo tutto quel frastuono da dentro il camerino, pensò che fossero i giornalisti venuti a intervistarla e socchiuse appena la porta per dire al buttafuori di mandarli via, ma appena vide Eddie lo riconobbe: era uno degli Acchiappafantasmi che aveva visto tempo prima sulla copertina di un settimanale.
Capì quali dovevano essere i suoi sentimenti dal grosso mazzo di rose che aveva dietro la schiena e subito le venne un'idea per sfruttare la situazione a proprio vantaggio.
Uscì dal camerino e disse civettuola: - Oh, ma lei è quel delizioso giovanotto che era presente in sala!
Jessica, Jack, Eddie e Grunt trasalirono per lo stupore.
Lana circondò il collo di Eddie con le braccia, facendolo avvampare tutto, e disse: - I signori Von Cartier hanno organizzato un rinfresco nell'altra stanza. Mi farà l'onore di partecipare, spero!
- C... C... C... Certo! Certamente, sì! - mormorò Eddie ammaliato.
Jessica si fece avanti: - Signorina Dorrell, mi chiamo Jessica Wray e sono qui per il servizio sulla sfilata.
- Ah sì, dica pure al mio agente, adesso sono occupata!
Così dicendo, lei e Eddie si allontanarono lasciando Jack, Jessica e Grunt con un palmo di naso.
- Questa storia non mi convince! - disse Jack sospettoso.
- Credi anche tu che quella abbia in mente qualcosa? - gli chiese Jessica.
- Sì, ha solo capito che Eddie era il più semplice da abbindolare.
- Non mi piace! - mormorò Grunt.
- Speriamo solo che Eddie se ne accorga in tempo - disse Jack.
E non potendo fare altro per Eddie in quel momento, se ne tornarono a casa.

Purtroppo l'infatuazione di Eddie andò avanti ancora per molti giorni.
Lana Dorrell faceva sempre in modo di apparire su tutte le riviste più prestigiose con lui sottobraccio.
Le foto erano chiaramente strategiche: infatti in nessuna di esse Eddie sembrava veramente felice, perché tutto quello che doveva fare era sorridere forzatamente cercando di trattenere dentro la pancia il più possibile.
- Non posso credere che quella disgraziata stia facendo tutto quello che vuole con il povero Eddie! - esclamò Jack arrabbiato buttando via il giornale. - Lo sfrutta in ogni modo possibile per apparire su tutte le riviste più prestigiose!
- Mi sento in colpa - disse Jessica con una smorfia triste, raccogliendo il giornale. - Purtroppo nel mondo dello spettacolo queste cose sono frequenti, i personaggi famosi cercano sempre di sfruttare la popolarità altrui. Avrei dovuto avvertirvi, ma non ci ho proprio pensato!
- Non è colpa tua, Jessica. Quello che mi dà fastidio è che Eddie non si renda conto di essere sfruttato da quell'arpia!
- E come potrebbe? Ne è innamorato!
- Sì, ma il punto è che lei non lo è di lui! Quando si stancherà di giocare con lui, gli spezzerà il cuore senza pensarci due volte!
Grunt grugnì arrabbiato al solo pensiero.
Jack raccolse altri giornali: - Guardate cosa scrivono qui: "Il volto femminile degli Acchiappafantasmi"! E quest'altro: "Gli Acchiappafantasmi vestono Dorrell"! Io avrò anche l'allergia ai fantasmi, ma le tizie come questa qui mi fanno venire l'itterizia!
- Jack, per favore calmati! - disse Jessica.
- Calmarmi?! Sono settimane che Eddie si sta facendo prendere in giro da quella disgraziata! Ne ha fatto il suo clown, il suo pagliaccio da compagnia! E tu mi dici di calmarmi?!
- Dico solo che dovresti essere un po' più comprensivo con Eddie! Non mi risulta che abbia avuto tante fidanzate finora!
- Sì, ma un conto è avere una fidanzata, un altro è avere una che ti obbliga a fare quello che vuole lei!
- Forse sarebbe il caso di prendere da parte Eddie e parlargli...
In quel momento entrò Eddie tutto contento che cantava e ballava.
- Devo scegliere una giacca per la prossima serata con Lana! - disse prendendo due giacche. - Che ne dici, Grunt? Mi sta meglio il verde o il rosa shocking?
- Eddie, io e Jack dobbiamo parlarti - disse Jessica.
- Ah, sì! A proposito Jessica, avresti qualche ristorante carino da consigliarmi? Voglio portare Lana in un posto di classe!
- Adesso basta! - sbottò Jack avanzando verso Eddie con i pugni serrati e gli occhi infuriati. - Dì un po', quando ti sveglierai?! Lo vuoi capire che quella si sta prendendo gioco di te?!
- Cosa? Ma che stai dicendo?
- Hai dato un'occhiata ai giornali? - disse Jack mettendogliene uno davanti.
- Ah, Lana! - disse Eddie sognante guardando la foto. - Ha gli occhi che sembrano due stelle luccicanti!
- Smettila, sei ridicolo! - gridò ancora Jack.
- Ma si può sapere che ti prende?
- Cerco di aprirti gli occhi! Quella lì è solo una donna a caccia di pubblicità!
- Non starai parlando della mia Lana, per caso?! - disse Eddie sgranando gli occhi.
- Sappiamo che per te è difficile da accettare, ma quella donna non è quello che pensi! È un'arrampicatrice sociale! - disse Jessica - Cerca solo di farsi pubblicità a spese di altre persone! Le interessi solo come Acchiappafantasmi, non come te stesso! Quando lo vuoi capire?!
- Ah, state dicendo solo un mare di sciocchezze! Lei mi ama per come sono, me l'ha detto!
- Ah, non ne dubito! Insieme a chissà quante altre balle! - disse Jack.
A quelle parole, Eddie fissò Jack con uno sguardo carico d'odio: - Non ti permetto di parlare così della ragazza che mi piace!
- Sto solo cercando di aprirti gli occhi, razza di testone che non sei altro!
- Attento a quello che dici, o io...
- Quella donna è solo una falsa, arrogante, ipocrita...
- ADESSO BASTA!!!
TWNK!
Jessica e Grunt erano scioccati: fin da quando erano bambini, Eddie non aveva mai fatto male a una mosca ed era sempre Jack a prendere le sue difese; quello era in assoluto il primo pugno che tirava a qualcuno e lo aveva dato proprio al suo amico più caro, scaraventandolo contro la scrivania.
Il viso di Eddie era un misto di rabbia e lacrime di dispiacere: chiaramente non era contento di quello che aveva fatto, ma non si sarebbe mai scusato, perché era troppo convinto dei suoi sentimenti per Lana.
Eddie se ne andò sbattendo la porta e Jessica e Grunt aiutarono Jack a rialzarsi.
- Tutto bene, Jack? - gli chiese Jessica, mettendogli una mano sulla spalla.
- No, per niente - rispose Jack tristemente. - Quella strega ha ottenuto quello che voleva e se nessuno può farlo capire a Eddie, lo scoprirà da solo purtroppo.

Qualche giorno dopo faceva molto caldo e Lana convinse Eddie a fare una gita in barca per rinfrescarsi un po'. Ovviamente toccò a lui remare, mentre lei si rilassava sotto l'ombrellino.
Dopo poche bracciate, il povero Eddie era già sfinito: - Uff... P... Possiamo fare una pausa?
- Ma ciccino, abbiamo appena cominciato a fare un giro! Non vorrai darmi un dispiacere, vero?
Il povero Eddie, sudando come una fontana e sbuffando come una locomotiva, continuò a vogare ancora per qualche bracciata finché non crollò sfinito sul ponte della barca, che era quello che Lana voleva.
Adesso che era sfinito sia fisicamente che mentalmente, poteva avanzare le sue pretese senza timore di un rifiuto.
- Come stai ciccino, sei stanco?
- No, no! Mi manca solo un po' di fiato!
- Stavo pensando, cucciolotto, tu non vuoi che la tua cucciolotta sia triste, vero?
- No, certo che no!
- E sai cosa mi farebbe veramente tanto tanto felice? Poter dare una bella sistemata al nostro nido d'amore!
- Il nostro nido d'amore?
- Sì, cucciolone distrattone: la vostra centrale degli Acchiappafantasmi! Non ti dispiacerà se ci metto un tocco femminile, vero?
- Ma no tesoro, certo che no! Puoi fare quello che vuoi!
- Ero sicura che avresti risposto così! Sei un angelo! - disse Lana sorridendo crudelmente e dandogli un enorme bacio sulla guancia.

Il giorno dopo la centrale degli Acchiappafantasmi fu stravolta dalle trombe del giudizio: nel cortile si erano piazzati due grossi camion che stavano scaricando il loro contenuto un po' dappertutto.
Jack fu letteralmente buttato giù dal letto dal suono dei clacson giusto il tempo di rendersi conto, affacciandosi alla finestra, di quello che stava succedendo.
- Ma questa è follia!
Davanti ai suoi occhi stupefatti ovunque troneggiava il marchio Dorrell: sui furgoni, sul vialetto, sulle porte, sulle pareti e sulle finestre.
Jack si vestì in fretta, infuriato come un toro, rimboccandosi le maniche come se volesse prendere a calci qualcuno.
- Ora mi sente quella smorfiosa! Non può trasformare casa nostra nel suo baraccone pubblicitario!
Scendendo le scale, Jack si accorse che anche l'interno della casa era stato riadattato a tema Dorrell: sembrava la succursale di una casa di moda, con tanto di manichini e appendiabiti che sfoggiavano ogni genere di indumento esclusivo.
Il Teschiòfono era pieno di luci, nastri e fiocchi, sembrava un addobbo natalizio.
- Jack, per fortuna sei qui! Per favore, liberami! - lo implorò il Teschiòfono.
- Ma cos'è successo? - gli chiese Jack togliendo i nastri.
- Vorrei tanto saperlo anch'io! Sono entrati come dei pazzi scatenati cambiando l'arredamento! - rispose il Teschiòfono sputando brillantini.
- Non posso crederci! - gemette Jack.
Al centro della stanza Lana impartiva ordini a destra e a manca: - Allora, le due statue di marmo vanno all'ingresso, mentre la fontana in finta plastica potete metterla davanti al garage, che è il punto più soleggiato. Invece le piante di ficus vanno al piano di sopra...
- Ti ha dato di volta il cervello?! - gridò Jack furibondo.
- Oh, chi si vede! Il mio futuro cognatino! - disse Lana sorridendo con sufficienza.
Jack la ignorò e disse agli addetti ai lavori: - Riportate subito tutta quella roba nei vostri camion e non fatevi più vedere!
- Per favore, procedete pure liberamente! - insistette Lana.
Jack non poteva credere alle sue orecchie.
- Si può sapere chi ti ha dato il permesso di fare questo in casa nostra?!
- Cerca di rilassarti, Eddie mi ha dato il permesso! A questa casa mancava davvero un tocco femminile!
In quel momento entrarono Jessica e Grunt: entrambi erano ricoperti di spine e fogliame dalla testa ai piedi, perché si erano dovuti fare largo tra le piante che Lana aveva messo all'ingresso.
- Jack, c'era bisogno di mettere una giungla davanti all'ingresso? - disse Jessica.
- Ah, non guardare me! Chiedi alla signora qui presente! - ribatté Jack indicando Lana.
- Dovevo immaginare che ci fosse il suo zampino! - mormorò Jessica.
- Fareste meglio a rassegnarvi, tesori! - disse Lana incrociando le braccia. - Da domani questo vecchio, inutile e polveroso ufficio diventerà il veicolo pubblicitario più importante dell'industria di moda Dorrell!
- Stai vaneggiando! - disse bruscamente Jack. - Questa è la centrale degli Acchiappafantasmi, quindi puoi prendere il tuo baraccone e andartene prima che ti sbatta fuori a calci!
- E hai pensato a cosa direbbe Eddie? Che razza di amico sei? Non vorrai mica dargli un dispiacere! - disse Lana con tono di sfida.
Jessica si fece avanti: - Dì un po', credi davvero che Eddie continuerebbe a pendere dalle tue labbra se sapesse cos'hai in mente?!
Lana scoppiò a ridere: - Chi, quell'imbecille? Ma l'avete visto? È grasso, stupido e ignorante! Nessuna donna normale lo vorrebbe!
Peccato solo che Eddie fosse dietro alla porta e sentendo quelle parole rimase come fulminato: sicuramente non stava parlando di lui, non poteva essere!
Lana era girata di spalle, quindi non l'aveva visto, invece Jack, Jessica e Grunt videro chiaramente la sua espressione sconvolta.
Allora Jack ebbe un'idea e disse con un sorrisetto: - Lana, tu non stavi parlando di Eddie, vero?
Eddie fissò Lana sperando di aver capito male, ma le sue speranze andarono in frantumi quando la ragazza disse chiaramente ciò che pensava: - Ma è ovvio che sto parlando di lui! Non ho mai visto un ammasso di lardo più informe e più stupido! Ho dovuto fare enormi sforzi per non vomitare ogni volta che mi baciava la mano! E quando si inchina è un miracolo se non gli si strappa il fondo dei pantaloni per quelle sue chiappe lardose e senza forma! C'è da chiedersi solo se sia nato così o se l'hanno gonfiato con l’elio!
Improvvisamente la porta si spalancò e Lana si voltò per vedere Eddie che la guardava con espressione tutt'altro che innamorata.
- Oh, Eddie! - disse la modella imbarazzata. - Sei tornato presto! Volevo farti trovare tutto pronto per farti una sorpresa! Che te ne pare?
Ma Eddie le passò accanto senza degnarla di uno sguardo e andò vicino a Jack e Jessica guardando in basso.
Poi disse freddamente: - Prendi tutta questa roba e vattene!
- Come, scusa? - disse Lana sgranando gli occhi. - Non ho capito bene!
Jack mise una mano sulla spalla di Eddie, poi guardò Lana con un sorriso strafottente: - Eppure lo ha detto molto chiaramente: devi prendere le tue cose e andartene!
- Ma... Ma...
- Non c'è ma che tenga, signorina Dorrell! - disse Jessica. - Gli Acchiappafantasmi le hanno chiesto di andarsene e le consiglio di ascoltarli se non vuole passare dei guai!
E prima che Lana potesse replicare, Grunt la afferrò per il colletto della giacca e la mise dentro un bidone della spazzatura, che poi chiuse con il coperchio.
Jack gli fece un cenno di approvazione con il pollice.
Dopodiché il bidone e tutta quella roba vennero caricati sui camion per essere portati via.
Prima di sera la centrale era tornata come prima.
- Ragazzi, vi devo delle scuse, soprattutto a te, Jack! - disse Eddie. - Mi sono comportato come uno sciocco!
- Eddie, non sei stato uno sciocco! - disse Jack. - Ti sei semplicemente innamorato della persona sbagliata!
- Però voi avete cercato di avvertirmi e io non vi ho ascoltato, anche se so che non fareste mai nulla per ferirmi! Se penso che ti ho anche colpito, Jack... - disse Eddie con le lacrime agli occhi. - Mi dispiace! Mi dispiace davvero!
Jack lo abbracciò e disse: - Tranquillo, Eddie! Non ce l'ho mai avuta con te!
Poi Jessica propose: - Bene, che ne dite di ordinare una pizza per festeggiare questa ritrovata amicizia?
Grunt batté le mani allegramente.
Era finalmente tutto come prima.
   
 
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