Serie TV > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Sleepesleep    02/08/2022    1 recensioni
Alexander Lightwood è un coglione, un vero idiota, in tutti i suoi 25 anni si è sempre vantato di essere quello ragionevole in famiglia, il tipico bravo ragazzo un po’ nerd che preferisce le biblioteche polverose ai pub. Lui è sempre stato così, noioso...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alec comprese forse troppo tardi che la vita sapeva sempre come fotterti se lo desiderava. Quella mattina si era preparato l'intero materiale per l'incontro con la Signora Gordwenn, il suo primo caso in collaborazione con sua madre, aveva considerato ogni possibilità e minima discrepanza esistente, lui era un Lightwood, non gli era concesso fallire. Si osservò compiaciuto allo specchio dell'ascensore, sua sorella aveva ragione il blu era davvero il suo colore, si sistemò meglio la cravatta e strinse a sé il plico di documenti. Un leggero bip lo avviso dell'arrivo al piano, con passo fermo si diresse verso la sala riunione, sua madre ormai doveva aver terminato l'incontro con il cliente precedente o almeno lo sperò, voleva poterle parlare prima di incontrare Gordween. Con cautela sbirciò dalle pareti a vetro smerigliato notando, le tre figure alzate con alta probabilità a fare gli ultimi formali saluti prima di uscire. Infatti, la porta si aprì permettendogli di avere una visuale sulla scena, sua madre sorrideva professionale stringendo la mano ad un uomo dai capelli scuri raccolti all'indietro, il volto dai tratti orientali si illuminò nella sua mente, cazzo, no, CAZZO. Alec si guardò intorno in preda al nervosismo, che ci faceva lì la sua botta e via? Veloce si intrufolò nella prima porta aperta, aspetta, perché si stava nascondendo? Non c'era nulla di cui vergognarsi, era stata una scopata consensuale tra adulti. Si raddrizzò, prese un profondo respiro pronto a riaprire la porta appena chiusa e uscire ad affrontare in maniera matura quell'uomo. << Avvocato attendo la sua chiamata allora >> disse una voce profonda familiare da dietro la porta, era la sua voce. Il suo corpo si irrigidì in maniera quasi dolorosa, forse per una volta poteva evitare di essere quello maturo della situazione. << Perfetto, la contatterò sicuramente >> si premurò di avvisare sua madre. Alec attese ancora qualche minuto e quando fu certo che quell'uomo non fosse più nei paraggi, uscì dalla stanza in allerta. Sua madre si voltò di scatto sentendo il rumore e confusa chiese << Avevi una riunione? >>. Era sola, l'ascensore attivo segnava la discesa, Lui se n'era andato. << No, ti stavo aspettando compilando qualche scartoffia >>. La donna sembrò accontentarsi di tale risposta e gli fece segnò di entrare nella sala più grande << Rivediamo il caso prima che venga Gordween >>....

Ultimamente il suo corpo continuava a deluderlo, il mal di testa persistente delle ultime settimane non voleva attenuarsi, conosceva bene la causa di base, quella stronza della sua ex moglie, quella donna anche lontana era in grado di farlo stare male. Infastidito osservò le ante dell'ascensore color platino << Secondo te riuscirà a farmi riavere la casa? >>. Raphael al suo fianco ribatte placido << Non saprei, ha già fatto un ottimo lavoro per noi con il terreno, ma è ancora troppo presto per esprimermi >>. << Il marito è un penalista se non mi sbaglio? >> chiese dubbioso Magnus voltandosi a fissare l'amico al fianco. L'altro ragazzo fece un leggero segno del capo << Ha lo studio al piano di sopra >> e aggiunse serio << Vuoi che cerchi informazioni su di lei? >>. << Se decido di affidarle il caso, devo essere certo che non finisca come l'ultima volta >> ammise esitante Bane. Raphael si limitò a rispondere << Sembra sensato, è la prima volta che fai qualcosa di pienamente ragionevole, congratulazioni ora hai superato la fase da babbeo, finalmente dopo anni sono riuscito a farti entrare un po' di buon senso in quella zucca vuota >>. Magnus ridacchio mentre le porte dell'ascensore si aprirono riportandolo all'ingresso accogliente....

Isabel mise su un buffo broncio. Alec la prego pacato << Mamma vuole davvero vederti, per una volta non puoi liberarti per pranzo, ti prego. Sembrava sinceramente triste >>. Izzy strinse i denti sussurrando << Davvero? La stronza ora ha i sensi di colpa >>. Il fratello le regalo un mezzo sorrise triste << Sai com'è fatta, certe volte dice cosa che non dovrebbe >>. La mora furiosa asserì << E questo dovrebbe giustificarla? Dovrebbe giustificare i suoi commenti acidi gratuiti? Quante volte ha minimizzato i miei successi? Quante volte non ha fatto altro che rinfacciarmi i fallimenti? Non dico che io sia sempre stata una buona figlia ma lei non è neppure mai stata una brava madre >>. Gli occhi azzurri si incupirono stanchi << Le madri non capiscono mai che le loro azioni o parole sono la causa della maggior parte dei traumi dei loro figli >>. Izzy sbuffo << Se lo sai anche tu, perché ne stiamo parlando? >>. Alexander la riprese << Dobbiamo farlo e poi la rabbia ti fa venire le rughe >> e aggiunse << Sabato a pranzo, da BlueRiver, ti raccomando non fare tardi >>. Isabel gli regalo un terzo dito offesa e uscì dalla stanza insultando con vari epiteti che forse è meglio evitare di ripetere. Alexander la lasciò sfogarsi, conosceva sua sorella abbastanza da saper riconoscere quando era meglio non insistere e poi sapeva che Sabato si sarebbe presentata all'appuntamento con loro madre, aveva colto quel consenso silenzioso nascosto tra le varie imprecazioni. Al momento la questione più preoccupante e urgente era quel dannato formicolio che sin da quella mattina lo rendeva estremamente recettivo, pronto a scattare ad ogni minimo suono o rumore. Gli era bastato soltanto ascoltare quella voce, quella cadenza nascosta tra parole di cortesia per rievocare quella notte, il profumo di sandalo e muschio, il tocco possessivo ma delicato e il sapore di quelle labbra calde sopra la pelle. Non poteva ridursi così solo a causa di uno sconosciuto, era stato un errore, un piacevole errore ma da non ripetere. Stirò le braccia in avanti cercando di far rilassare il suo corpo e ricaccio ancora una volta in un luogo nascosto del suo cervello quelle immagini, non si sarebbe comportato come una di quelle ragazze disperate che si innamoravano del tizio con cui avevano perso la verginità per caso, non era in un film d'amore di basso costo. Lui era Alexander Gideon Lightwood, avvocato laureato con il massimo da Yale e praticante in uno degli studi più prestigiosi di New York. Quell'uomo invece era solo uno sconosciuto senza nome incontrato per caso in un bar, nient'altro che una notte di buon sesso. Ecco così suonava bene....

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Sleepesleep