Anime & Manga > Tokyo Ghoul
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Autore: EragonForever    04/08/2022    1 recensioni
(Dal primo capitolo)
Tokyo, una città bellissima ma allo stesso tempo caotica, dove la vita scorre ogni giorno allo stesso modo, una vita tuttavia minacciata da qualcosa di inumano, qualcosa che agli occhi del mondo non dovrebbe nemmeno esistere ... i Ghoul, esseri all'apparenza umani ma che in verità hanno una sola differenza. Si cibano di carne umana per sopravvivere, seminano panico ovunque vadano. Ma fortunatamente Tokyo ha i suoi angeli custodi, coloro che combattono per estirpare quella minaccia ... le Colombe della CCG.
Mi chiamo Rin Hamano e questa che sto per raccontarvi ... è la mia storia.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amon Kōtaro, Kaneki Ken, Mado Akira, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 13: “Siamo una Squadra”

Era una giornata come tante a Tokio e quella mattina ero come al solito alla mia postazione di fronte ad Amon, tutto era tranquillo quando Mado lo chiamò nel suo ufficio con urgenza, quindi si alzò velocemente per andare da lui. Io allora, incuriosita, gli andai dietro e, una volta arrivata vidi su un display l'immagine di un liceale dai capelli neri e una strana maschera che gli copriva l'occhio destro.

Sono arrivate le prime indagini su Benda sull'Occhio, siamo stati incaricati di indagare sul caso.”, esordì Mado.

D'accordo ma che facciamo con Rin? Conoscendola vorrà sicuramente partecipare alle indagini, ma sarebbe troppo pericoloso per lei, non è entrata da molto nella CCG.”, mormorò Amon con un sospiro.

Dovrai decidere tu visto che è una tua responsabilità, non io”

Poco dopo lo congedò e io in tutta fretta tornai alla mia postazione senza farmi vedere e quando Amon tornò era come se non mi fossi alzata. Tuttavia però lo conoscevo anche troppo bene da intuire che sapeva del fatto che lo avevo seguito nell'ufficio di Mado ma fece finta di nulla, tornando al lavoro. Per tutto il giorno nessuno proferì parola, nemmeno quando andammo al nostro solito ristorante per la cena. Ma, una volta a casa …

Immagino che tu abbia sentito tutto nell'ufficio di Mado.”, esordì Amon mentre si stava sedendo in cucina.

Io allora mi sedetti di fronte a lui.

Si ho sentito, come so che per te non sono ancora pronta per partecipare a un'indagine del genere.”, replicai.

Lui in risposta sospirò.

Ed è vero, e non iniziare con il fatto di non avere fiducia in te perché non è così …”

Se ti fidi allora perché non posso aiutarti? Sono brava sul campo e tu lo sai, quindi non vedo perché non dovrei partecipare”

A ciò mi prese delicatamente le mani, guardandomi con le sue intense iridi turchesi.

Rin, sai che non metterei mai in dubbio la tua fiducia, metterei la mia stessa vita nelle tue mani … è solo che per te è ancora presto per un'indagine di questo calibro, potrebbe essere pericoloso.”, spiegò.

Anche entrare nella CCG lo era, eppure eccomi qui, quindi non vedo proprio quale sia il problema.”, replicai.

Amon allora sospirò nuovamente.

Comprendo il fatto che tu voglia vedere i Ghoul marcire sotto terra e finora hai portato avanti la tua vendetta senza battere ciglio. Ma stavolta è diverso, questo non è un Ghoul in tutto e per tutto, ma per metà. In un incidente avuto con la Ghoul nota come l'Ingorda o Rize Kamishiro, è stato ridotto in fin di vita e per salvarlo il dottor Kanou gli ha impiantato alcuni organi di Rize. E lei era molto pericolosa e in questo caso anche lui lo è. È qualcosa che non abbiamo mai affrontato, quindi è meglio per te non immischiarti in questa indagine”

Nel sentire ciò scattai in piedi, arrabbiata.

Sappi che se mi rimpiazzerai con Akame non ti perdonerò, siamo una SQUADRA, non dimenticarlo!”, esclamai, per poi filare nella mia stanza e sbattere la porta con forza, accasciandomi sul letto. Amon d'altro canto sospirò pesantemente, in silenzio.

Immaginavo che non l'avrebbe presa bene …”, si disse tra se e se.

Io nel frattempo ero stesa supina a guardare il soffitto, alquanto frustrata per la discussione di poco fa. Era inaccettabile il fatto che mi avesse esclusa dalle indagini, poiché mai prima d'ora lo aveva fatto. Eravamo una squadra porca miseria, delle migliori per giunta, quindi perché stavolta mi aveva messa da parte? Certo, questo Benda sull'Occhio era diverso dai Ghoul che avevo ammazzato finora e non sapevo cosa aspettarmi, però sarebbe stata una nuova esperienza e a me piacevano le sfide difficili. Feci quindi un sorrisetto, Amon mi aveva si esclusa dalle indagini, ma forse non aveva messo in conto la mia testardaggine. Mi misi seduta, guardando il cielo stellato con decisione.

E' giunto il momento di fare di testa mia, indagherò su questo caso, costi quel che costi”

Così nei giorni successivi iniziai le indagini per conto mio, sapevo come fare, avevo avuto molte esperienze da sola, sarebbe stato un gioco da ragazzi. Come prima cosa approfittavo di quando Mado e Amon erano fuori per entrare di soppiatto nell'ufficio e prendere una copia dei file salvandoli sulla mia USB. Conoscevo abbastanza Mado da sapere la sua password e, una volta, fatto, cancellai tutte le tracce del mio passaggio, il tutto con molta discrezione, senza farmi notare. Tornavo alla mia postazione, facevo ciò che c'era da svolgere per non destare sospetti e una volta a casa procedevo con le indagini in tutta tranquillità, poiché Amon stava fuori fino a tardi. Anche se ero arrabbiata con lui li facevo trovare la cena presa d'asporto al nostro ristorante sul tavolo. Quando mi svegliavo trovavo la ciotola vuota con un biglietto con su scritto “GRAZIE”. Ciò mi faceva sempre sorridere, mi piaceva essere apprezzata anche nelle piccole cose, era pur sempre un modo per ricambiare il debito nei suoi confronti. Lavavo quindi la ciotola, facevo colazione e andavo al lavoro e alla sera continuavo le indagini con le nuove informazioni che recuperavo dall'ufficio di Mado, il tutto senza farmi scoprire. A volte li seguivo anche di nascosto nelle missioni approfittando dei miei giorni liberi, lo trovavo molto stimolante.

Di recente avevano iniziato ad andare in un posto chiamato Anteiku, un bar frequentato sia da umani che da Ghoul e, a volte mi intrufolavo senza farmi vedere per carpire informazioni. Fu li che vidi Kaneki per la prima volta, faceva il cameriere, sembrava un liceale qualunque se non fosse stato per la benda che gli copriva l'occhio destro. Era spesso affiancato da una ragazza dai corti capelli blu notte con un ciuffo che le copriva l'occhio sinistro, carnagione pallida e iridi azzurre. La corporatura era esile ma sapevo che poteva essere pericolosa essendo una Ghoul. Kaneki la chiamava Touka, era poco socievole, fredda e distaccata, alquanto irritabile. Tuttavia era anche amorevole con una bambina Ghoul di circa nove o dieci anni di nome Hinami, accompagnata da sua madre, chiamata signora Ryoko, una donna cauta e amorevole. Mi capitava di osservarle spesso, facendo nascere in me una profonda nostalgia verso i miei genitori, a tutti i bei momenti vissuti fino a quella tragica notte dove li avevo persi per sempre. Anche se era passato tanto tempo quella ferita non aveva mai smesso di sanguinare, a volte tornavano a farmi visita nei miei sogni, tanto che mi svegliavo di soprassalto nel cuore della notte. Ma questo non mi impediva di portare avanti le indagini, tanto che seppi che Mado non seguiva solo il caso di Benda sull'Occhio, ma anche quello sulla signora Ryoko. Difatti non molto tempo dopo mi capitò di assistere alla sua brutale uccisione, dove avevo visto Kaneki tenere ferma Hinami coprendole il viso. Tale scena mi aveva turbato un poco, ma non mi aveva distolto dalla mia strada.

Quell'evento tuttavia aveva portato a conseguenze poco piacevoli: una sera difatti un collega di Amon era stato ucciso da una Ghoul col nominativo di Rabbit, che era riuscito a ferire. E, infine, giunse la notte della morte di Mado, quella sera Amon aveva tentato di raggiungerlo ma era stato bloccato da Kaneki. Quando era giunto sul posto lo aveva trovato inerme con me al suo fianco, cosa che lo sorprese, ma non ci badò, troppo concentrato su Mado, ora morente tra le sue braccia. Non capì cosa si dissero, ma dopo che morì emise un grido straziante colmo di dolore e di disperazione. Io allora lo affiancai per poi abbracciarlo come meglio potei, cercando di fargli sentire la mia presenza nonostante anch'io fossi sconvolta per quello che era accaduto. Amon ricambiò la stretta senza sottrarsi. Rimanemmo così per un tempo indefinito, incuranti della pioggia che aveva iniziato a scendere, uniti nel dolore. Nei giorni che seguirono ci fu il funerale, una cerimonia semplice con tutta la CCG presente per dargli l'ultimo saluto. Molti presenti dissero qualcosa tra cui Amon con me al suo fianco per fargli forza. A cerimonia finita, dopo la sepoltura, ognuno tornò a casa propria a pomeriggio inoltrato. Quella sera consumammo la cena in silenzio, anche se ero consapevole della domanda che voleva farmi, così lo anticipai.

So cosa vuoi chiedermi, ovvero cosa ci facevo lì quella sera …” esordì per poi sospirare “La risposta è semplice, ho seguito le indagini per conto mio. Si, lo so che non avrei dovuto ma ti ricordo che siamo una squadra e il fatto che tu mi abbia esclusa mi ha alquanto irritato. E ora che Mado non c'è più hai bisogno di me … ora più che mai …”, conclusi.

A quelle parole Amon mi guardò con fare mesto, capendo che avevo ragione, così mi strinse a se.

Per quanto ciò che hai fatto sia stato pericoloso … hai ragione, siamo una squadra … non avrei mai dovuto escluderti quindi … scusami ...”, mormorò.

Ciò mi stupì alquanto poiché non lo avevo mai visto così abbattuto prima d'ora, quindi mi limitai a ricambiare la stretta, facendogli sentire la mia presenza.

Se ti ho escluso … era perché non volevo perderti prima del previsto … mormorò.

Lo so … lo so …”, risposi io.

Nei giorni successivi Amon cambiò a vista d'occhio, era apatico, diverso da com'era di solito. Dopo il lavoro passava tutti i pomeriggi alla tomba di Mado, a volte da solo e a volte con me. Alla sera poi si allenava costantemente, a malapena dormiva e il massimo che potevo fare era starmene da parte, lasciandogli i suoi spazi, spesso allenandomi per conto mio e con Arima, disposta a diventare più forte per aiutarlo.

Delle volte però non potevo evitare di consolarlo quando era triste e lui si lasciava fare, cosa che mi scaldava il cuore.

Infine arrivò il giorno in cui feci la conoscenza di Akira, la figlia di Mado. Ricordo che sin da subito non mi andò a genio e questo ovviamente non passò inosservato, specialmente quando divenne partner di Amon e me. Ero gelosa dell'idea che ci fosse un'altra donna tra me e Amon, anche se tuttavia col tempo iniziai a rispettarlo.

Il mio addestramento con Arima fruttava giorno dopo giorno e i miei progressi crescevano notevolmente, tanto che un giorno mi disse testuali parole.

A mio parere non sei fatta per missioni di poco conto, ma per molto, molto di più”

Quando lo dissi ad Amon ovviamente non poté evitare di essere preoccupato, tanto che confidò le sue preoccupazioni ad Arima stesso.

Comprendo che sei preoccupato per Rin, ma sai benissimo anche tu che ho ragione, ormai non è più una bambina e i suoi enormi progressi lo dimostrano. Certo, è più che normale che tu ti preoccupi per lei, l'hai pur sempre cresciuta, ma non puoi impedirle di fare ciò per cui è entrata nella CCG”

Amon aveva fatto per replicare, ma in fondo al cuore sapeva che Arima aveva ragione.

Infine arrivò il momento che tanto aspettavo: la mia promozione ad Investigatrice Speciale di Primo Grado. Festeggiammo al nostro solito ristorante e fu fantastico.

Nei giorni che seguirono non mancarono i bisticci con Zyro, il mio rivale, cosa che rese molto movimentata la CCG.

Tuttavia la mia promozione portò allo svolgimento di missioni più importanti assieme ad Akira, tra cui sventare l'attacco di Aogiri a Cochlea e distruggere definitivamente l'Anteiku per liberare l'Undicesima Circoscrizione.

Ricordo ancor la mia euforia, era qualcosa di sublime per me porre fine alle vite di quei mostri. D'altronde ero pur sempre Rin Hamano, la Mietitrice di Ghoul.


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Scusate l'assenza ma sono stata molto impegnata e sono stata anche in vacanza, quindi ho avuto poco tempo per dedicarmi alla stesura di nuovi capitoli. Vedrò di recuperare, quindi oggi eccomi qui con un nuovo capitolo della mia Fanfiction sul fandom di Tokyo Ghoul! In questo capitolo vediamo lo susseguirsi di tanti eventi nel passato di Rin, tra cui il suo indagare da sola su un indagine, le prime complicazioni, la perdita di Mado e l'arrivo di Akira. Tutte cose che portano a comprendere maggiormente il personaggio di Rin. Spero quindi di essere stata all'altezza.

Detto ciò alla prossima con un capitolo delle avventure di SHANA nel magico universo di ERAGON!

Ringrazio come sempre Franky93, unico mio lettore rimasto per la sua costanza!

Saluti la vostra EragonForever!


 

   
 
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