Fandom:
Haikyu
Genere:
comico
Tipo:
flash-fic
Personaggi: Eita Semi, Nastu Hinata, Shoyo
Hinata
Rating:
PG-13, verde
Avvertimenti:
spoiler
PoV: terza
persona
Spoiler:
sì, ambientata dopo la finale Shiratorizawa-Karasuno
Disclaimers:
i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono
utilizzati senza scopo di lucro.
Note
Questo racconto partecipa alla
challenge indetta dal gruppo privato Facebook "3 personaggi in cerca
d'estate".
10.
Eita
Semi
5. Shoyo Hinata
6. Natsu Hinata
Perché?
Alzò lo sguardo da terra quando vide la porta
dello spogliatoio aprirsi.
“Fratellone” gridò la vocetta stridula di una
bambina facendo immobilizzare tutti i presenti nello spogliatoio, Semi non si
era ancora spogliato per andare in doccia, ancora troppo arrabbiato per la
sconfitta appena subita. Si mosse parandosi davanti a quella buffa nanetta dai
capelli rossi, acconciati in ridicoli codini, la spinse fuori chiudendosi la
porta alle spalle.
“Chi cerchi piccolina?” chiese accucciandosi
per mettersi alla sua altezza
“Mio fratello” rispose come se tutti dovessero
sapere chi era.
“Chi è tuo fratello?”
“Quello che vi ha battuto”
Semi trasse un respiro profondo esasperato,
non era la conversazione migliore dalla sua vita.
“Gioca nel Karasuno ho capito, ha un nome?”
“Hinata Shoyo” squittì la bimbetta tutta felice,
Semi doveva immaginarselo, ora che la osservava meglio era praticamente la
copia in miniatura, molesta e rumorosa, come il numero dieci del Karasuno.
“Tu hai un nome?” chiese più per cortesia che
per reale interesse.
“Natsu Hinata. E tu?”
“Eita Semi” rispose “Vieni ti accompagno da
tuo fratello. Lo spogliatoio del liceo Karasuno è dall’altra parte del
palazzetto” si tirò su e si incamminò; la bimbetta gli trotterellò dietro
afferrandogli la mano e lui non poté fare a meno di sorridere.
“Dove sono i tuoi genitori?” si informò era
troppo piccola per essere lì da sola.
“Mamma è ancora sugli spalti, le ho detto che
andavo da Shoyo”
“Non si entra negli spogliatoi maschili senza
bussare”
“Perché?”
“Perché ci stavamo cambiando, molti miei
compagni erano appena usciti dalla doccia e altri ci stavano andando” illustrò
con calma.
“Io entro sempre in camera di mio fratello”
trillò felice e il giocatore le lanciò uno sguardo eloquente che però la
bambina non colse “Sì, beh non si fa”
“Perché?”
Semi sospirò esasperato “Non sono un esperto
in materia, ma non sei un po’ grandina per la fase dei perché?”
“Perché?”
Per fortuna giunsero davanti alla porta degli
spogliatoi del Karasuno, Semi dovette fermare la bimba prima che aprisse senza
problemi la porta come aveva fatto con la loro.
Bussò con decisione e il coach della squadra
fece capolino sollevando un sopracciglio nel vedere un giocatore della Shiratorizawa.
“Può far uscire Hinata, c’è sua sorella che
lo cerca”
Pochi istanti dopo il rosso schiacciatore si
presentò, con ancora i capelli bagnati per la doccia.
“Fratellone” gli saltò in braccio la bambina “Sei
stato bravissimo”
“Natsu che ci fai qui? Dov’è mamma?” quindi
si rivolse verso Semi con uno sguardo interrogativo che spiegò: “Ha sbagliato spogliatoio,
è venuta nel nostro. Stava per entrare, ma l’ho fermata in tempo”
“Natsu non si fa?” la redarguì.
“Perché?”
Semi non poté fare a meno di scoppiare a
ridere, Hinata si rivolse a lui imbarazzato “Grazie per averla accompagnata
fino a qui e scusa per l’inconveniente dello spogliatoio” asserì, facendo un
piccolo inchino ed intimando con uno sguardo alla sorella di fare lo stesso.
La bimba lo imitò poco convinta e quando Semi
si allontanò per tornare dalla sua squadra contò almeno altri tre perché.
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Note dell’autore:
allora siccome questa cosa mi è
piaciuta un sacco ho preso altri tre personaggi con la data di nascita di
mio marito e mi sono ispirata a mia figlia che ha pressapoco l’età di Natsu e
ne è venuta fuori questa cosa.
Grazie a chi è arrivato fino a qui e a
chi ha voglia di lasciarmi un parere.
Alla prossima
Un Kiss
Bombay