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Autore: Cate_Bluemoon    05/08/2022    0 recensioni
Il legame di Rein e Shade è sempre stato forte, ma a volte l'amore non basta.
Ovviamente è una Bluemoon (Shade x Rein)
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Rein, Shade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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North Star
 
“Parlerò con Fine oggi stesso, questo corteggiamento ridicolo finirà” le disse mentre le teneva il volto fra le sue mani, i loro nasi che si toccavano, le bocche vicine e gli occhi chiusi.
“Lo so che mi hai detto di non farlo, che non vuoi ferirla” fece un sospiro “ma non posso più sopportarlo, stando con lei tradisco me stesso e i miei ideali, sarebbe lo stesso anche se tu non fossi nel riquadro. L’unica differenza è che mi fai capire quanto non ne valga la pena”
“Lo sai che questo renderà difficile il poter stare insieme?” gli chiese Rein piena di paura alzando lo sguardo.
“Lo so, ma non più difficile di dover entrare ad ogni ballo sottobraccio alla persona sbagliata, a chi più di tutti assomiglia alla persona che amo. Non posso partecipare ad ogni stupido ballo del pianeta nella speranza che la coreografia preveda un cambio partner e di essere fortunato e avere te fra le mie braccia”
“Le persone con il tempo capiranno e tutti vedranno il nostro amore, te lo prometto Rein”
In altre circostanze avrebbe provato un senso di agitazione, un senso di angoscia e si sarebbe odiata per il tradimento verso la sorella; però quando la guardava con quelli occhi blu, così profondi ma ugualmente brillanti, non poteva fare a meno di credere alle sue parole.
Shade era la cosa migliore che le fosse mai capitata, l’unico che l’aveva notata e che si era incaponito abbastanza da andare oltre la superficie, nonostante lei avesse tentato di allontanarlo ripetutamente, lui era stato abbastanza testardo da rimanere.
Aveva avuto la pazienza di aspettarla, perché lui aveva capito subito che erano fatti per stare insieme, che non importava quanto tempo Rein avrebbe impiegato a capirlo, di quante persone lei si sarebbe invaghita, in fondo cos’è una manciata di mesi separati quando avrebbero passato il resto delle loro vite insieme?
“Sei la mia stella polare, non importa quanto io mi senta perso, quanto la vita reale mi distragga e mi consumi. Basta anche solo il tuo pensiero e ritrovo la mia direzione. Ti amo” le disse dolcemente, poi la baciò e si allontanò per recarsi all’appuntamento con la seconda sorella e principessa del regno del Sole.
Il cuore di Rein era colmo di gioia, di promesse di un futuro insieme, di sollievo.
Si era resa conto del suo errore quando aveva saputo che i suoi genitori avevano ceduto alle insistenze di Fine e avevano dato inizio a un corteggiamento reale ufficiale. Si era tormentata a lungo e si era data della stupida perché era stata lei a rifiutarlo.
Poi però non erano riusciti a stare lontani, il loro rapporto si era intensificato e si erano ritrovati a guardarsi intensamente mentre volteggiavano sulle note di un valzer in una maestosa sala da ballo, il problema è che non erano il partner da ballo l’uno dell’altra. Ma nei rari e fugaci momenti in cui il ballo prevedeva un cambio partner riuscivano a stare insieme completamente, a dimostrarsi quanto fossero importanti l’uno per l’altra.
E oggi dopo mesi di sguardi e incontri rubati Shade aveva deciso che era giunto il momento di dare un taglio a quell’obbligo reale e a stare realmente con la donna che amava.
Finalmente avevano un futuro, lui aveva avuto il coraggio di prendere la decisione che lei non sarebbe mai riuscita a prendere, perché rendere Fine consapevole del fatto che il suo sentimento non fosse corrisposto avrebbe rotto il cuore a entrambe le sorelle.
Ma Rein si augurava che la sorella con il tempo potesse capire che la sua era solo un’infatuazione nata in gioventù, mentre loro condividevano un sentimento che con il tempo nonostante la distanza era cresciuto, e li aveva portati a conoscersi a un livello più intimo.
 
L’autista la lasciò davanti l’ingresso di casa qualche ora seguente e Rein si fermò per un momento a prendere un bel respiro, per quanto lei potesse essere felice per l’improvvisa svolta degli eventi nel momento in cui avrebbe attraversato la porta si sarebbe trovata di fronte a sua sorella col cuore infranto, e nonostante i suoi sentimenti non poteva non sentirsi triste per la sorella.
Sarebbero stati mesi difficili e mesi di transizione, mesi in cui doveva fare in modo che i genitori e Fine capissero la purezza del sentimento tra Shade e Rein, ma lei sapeva di potercela fare. Adesso era il suo momento di impegnarsi, rimboccarsi le maniche e salvare la loro relazione.
Prese un bel respiro ed entrò
“Sono a casa” disse cercando di mantenere un tono di voce sereno ma non troppo allegro per rispetto verso la sorella.
All’improvviso venne avvolta da due braccia
“O mio Dio Rein non crederai mai cosa è appena successo” le disse la sorella con un tono di voce tutt’altro che malinconico, anzi Fine sembrava essere addirittura entusiasta e su di giri.
Come era possibile si chiese Rein, forse Shade era stato intrattenuto da qualche problematica burocratica e aveva dovuto rimandare l’incontro con la sorella.
Eppure Fine era troppo felice, qualcosa doveva essere successo.
“Sono portatrice di ottime notizie” le disse entusiasta
“Buone notizie?” disse Rein mentre i domestici le prendevano il cappotto e la borsa “Magari è il caso che ci sediamo in salotto così mi racconti tutto con calma” continuò conducendola al salottino.
Una volta sedute Fine, non stando più nella pelle, le sventolò davanti la mano sinistra, su cui faceva bella mostra un anello di fidanzamento, anzi ad essere più corretti l’anello di fidanzamento del regno della Luna, quello che veniva passato di generazione in generazione da madre a figlio.
Un senso di incredulità la invase, poi il dolore, assoluto e assordante. Quasi come se le avessero sparato in petto, respirare si era fatto all’improvviso difficile, la vista si appannava l’unico pensiero era ‘adesso mi sveglio da questo incubo, perché è un incubo, non è possibile che la conversazione con Shade e questo evento facciano parte dello stesso universo’
Respirare si era fatto difficile.
“Rein ti senti bene? Sei un po’ pallida” le disse la sorella poggiando la mano incriminata con tanto di anello sulla sua spalla.
“Sì” disse riprendendo fiato in maniera affannosa “Scusami tanto” abbozzò un sorriso “Mi deve essere calata la stanchezza della giornata addosso” mentre lo diceva una lacrima traditrice le rigò la guancia.
“O suvvia Rein non c’è bisogno di piangere dall’emozione, neanche io l’ho fatto” disse con un sorriso Fine.
“È che sono tanto felice per te. Le mie congratulazioni a te e Shade” disse Rein cercando di mantenere la voce salda, ma sentiva che si stava rompendo, stava usando ogni briciolo di forza rimasta per non accasciarsi al suolo e piangere disperata
“Ora scusami ma non mi sento tanto bene” disse alzandosi “Vorrei andare nelle mie stanze a riposarmi un momento”
“Certo che stupida, tu sei appena tornata da una lunga giornata di beneficienza fuori e io ti ho travolta senza neanche chiederti come stessi”
“Non preoccuparti, è normale essere tra le nuvole quando accade qualcosa di così bello”
Rivolse un ultimo sorriso mesto alla sorella e poi si avviò verso camera sua, inizialmente camminando delicatamente per non insospettire nessuno, svoltato l’angolo con passo veloce, e nel sentire le lacrime scendere si mise a correre.
Il petto le scoppiava dal dolore, come se qualcuno le avesse sparato al cuore.
Arrivata in camera sua si chiuse la porta alle spalle e si accasciò su di essa, a malapena riusciva a respirare. In quel momento desiderò unicamente morire, era stupido, vi erano sorti peggiore ma in quel momento voleva solo non provare tutto ciò.
Il pensiero di vedere in un futuro prossimo sua sorella sposarsi con l’uomo che lei amava e che l’amava era troppo doloroso. Il solo pensiero di ritrovarsi a qualche metro di distanza da lui su un altare senza poter essere lei a indossare il bianco era distruttivo.
 
Dopo che le lacrime finirono sentì bussare alla porta
“Principessa mi scusi tanto per il disturbo, la regina mi ha mandata per aiutarla a vestirsi, essendo la sera del fidanzamento della principessa la regina ha ritenuto opportuno che vi cambiaste indossando un abito elegante” disse la sua cameriera personale.
Si era quasi dimenticata che prima del matrimonio avrebbe dovuto sopportare anche la preparazione e fingere di essere felice per la sorella. I suoi obblighi di sorella, e di principessa, le imponevano di essere fortemente coinvolta in tutte le fasi di preparazione, e probabilmente sarebbe stata lei a consigliare Fine sulle scelte da prendere.
“Principessa? Siete lì?”
Rein si alzò in piedi a fatica e cercò di sistemarsi meglio che poté, aprì un poco la porta.
“Potreste informare mia madre che non mi sento tanto bene? Sono costernata ma non credo di poter essere di molta compagnia questa sera”
“La regina è a conoscenza di questo ma mi ha detto di pregarla di venire, anche per poco”
“Va bene, le dica che tra 10 minuti sarò giù in tavola” poi aggiunse “Ti ringrazio per l’aiuto proposto ma non ce ne sarà bisogno” e richiuse la porta senza dare il tempo alla poverina di rispondere.
Si mise uno degli abiti più belli che aveva, i gioielli più preziosi e il migliore dei sorrisi. Il tutto per mascherare il suo dolore. Non poteva permettersi di avere qualcuno che questionasse la sua felicità per la sorella. E come si dice sempre fingi finché non diventa realtà.
Si sedette a tavola, si congratulò con la sorella ancora una volta, sorrise e fece finta che tutto andasse bene, che ogni parola non approfondisse la ferita ancora di più.
Il cibo quasi non lo toccò, lo usò più come distrazione, la sua gola era chiusa e anche bere le risultava difficile.
 
Quando finalmente la cena finì e poté dirigersi verso le sue stanze venne fermata da uno dei domestici.
“Principessa è arrivata questa lettera un’ora fa, non c’è scritto il mittente ma è stato detto che era fondamentale che le arrivasse e che venisse letta al più presto”
Rein la prese e ringraziò il cameriere con un accenno di sorriso.
 
Arrivata in camera si sedé al tavolo della toletta e tirò fuori dal cassetto il tagliacarte, tanto valeva chiudere subito questo faccenda e vedere di cosa si trattasse.
Mia carissima Rein, mia stella polare..” si dovette portare una mano alla bocca per soffocare un singhiozzo, quelle poche parole le fecero capire immediatamente il mittente.

Mia carissima Rein, mia stella polare. Non sai quanto mi addolora doverti scrivere queste parole, quanto mi rammarica non poter essere lì al tuo fianco e non poterti abbracciare. So che non è di grande consolazione ma credimi quando ti dico che condivido a pieno il tuo dolore.
Ti prego ti credermi quando ti dico che non ti ho mai ingannata, che il mio cuore è infranto e il mondo sembra aver perso tutti i suoi colori. Era pronto a interrompere il tutto ma arrivato a palazzo sono stato intercettato da mia madre.
Aveva in mano una scatola con l’anello di fidanzamento del regno della Luna, quello che a mia opinione appartiene solamente a te. Mi ha fatto sedere e ha iniziato a dire come fosse giunto il momento di consolidare l’alleanza con il regno del Sole con un matrimonio, che ormai l’età di governare è giunta.
Le ho rivelato i miei sentimenti nei tuoi confronti e le mie intenzioni riguardo questo corteggiamento ma lei per quanto dispiaciuta per noi mi ha proibito di agire come vorrei.
Non mi sarebbe importato del suo divieto se solo questo non comportasse problematiche per te e tutto il mio regno.
Ha detto che il regno del Sole e tutto il pianeta si aspetta questo matrimonio e se io dovessi tirarmi indietro si rifletterebbe sul mio regno e noi non avremmo mai l’opportunità di stare insieme.
Ha detto che il tradimento sarebbe troppo grande, potrebbe scatenarsi una guerra e il nostro regno non può permetterselo, mia madre è malata, io sarò un Re giovane e già molti cercheranno di minare la mia autorità, ho bisogno del supporto del regno del Sole.
Come se non bastasse la tua vita diverrebbe un inferno, verresti rinchiusa nel castello ed isolata da tutti, o peggio ancora isolata dal pianeta Wonder, e io non posso lasciare il pianeta ed il regno per stare con te.              Lo vorrei tantissimo ma abbiamo entrambi numerose responsabilità. Non si tratta più di far soffrire Fine, creerebbe un conflitto internazionale che potrebbe portare a una guerra globale.
Spero tu possa perdonarmi, ti prometto che nel mio cuore ci sarai sempre e solo te.
Ma ti auguro fortemente di non rimanere bloccata, di poterti approcciare nuovamente, con il tempo, all’amore. Perché sei una persona talmente speciale che sarebbe uno spreco se il destino ti lasciasse sola e senza la possibilità di amare liberamente e completamente e di essere ricambiata.
Il mondo verrebbe derubato di una delle sue anime più belle e pure. Sappi che essere stato amato da te è stato il privilegio più grande della mia vita.
Tuo per sempre, Shade

Aveva pianto per tutto il tempo, le parole di Moon Maria scritte da Shade le avevano fatto capire quanto fossero stati ingenui. Avevano aspettato troppo a lungo e avevano sottostimato la realtà delle aspettative reali.
Sapeva però nel suo cuore che non avrebbe mai provato per nessuno quello che provava per Shade, perché solo con lui era se stessa del tutto venendo allo stesso tempo completata da lui.
”Cause we had a beautiful magic love there. What a sad beautiful tragic love affair”
 
 
Note dell’autrice
Hiii, è la mia prima storia. Era da un po’ che avevo in mente questa storia tragica, e infatti la frase finale viene da “Sad, beautiful, tragic” di Taylor Swift, Red (Taylor’s Version).
Questa one shot in realtà è il culmine del dramma della storia che mi sono immaginata la sera nel tentativo di addormentarmi. Purtroppo non penso che riuscirò mai a trasformarla in una storia vera e propria ma il mio cervello non riesce ad abbandonare questo melodramma e mi fa piacere pubblicarlo.
Spero vi sia piaciuto
   
 
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