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Autore: VigilanzaCostante    08/08/2022    2 recensioni
Wylan e Nina sono sempre stati due facce della stessa medaglia, due lati della stessa equazione, perché chi si mette da parte vuole la propria rivalsa, e chi brilla come una Supernova prima o poi sente il bisogno di spegnersi.
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Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nina Zenik, Wylan Van Eck
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: parentesi


Parentesi scomode

 
Wylan Van Eck s’era sempre messo tra parentesi, pur non sapendo come scrivere il suo nome in quei due semicerchi tondeggianti.
Ci stava bene, là dentro, così piccolo e minuto, così timido e insicuro. E tutte le capacità che d’altronde possedeva, rimanevano fuori da quella piccola concava, perché non erano nemmeno degne d’attenzione. L’intelligenza, la furbizia, l’ingegno, la gentilezza erano state annientate dalle parole feroci di un padre che non era mai stato tale.
E quindi Wylan, che del mondo conosceva solo quella porzione racchiusa, avrebbe voluto svincolarsi e uscire, respirare l’aria del “fuori”, conoscere un luogo in cui per quanto minuscolo, riuscisse a sentirsi un gigante.
 
 
(Per uscire dalla parentesi era dovuto entrare negli Scarti, e infatti in quello sapeva d’essere bravo, tanto s’era sentito sempre scartato).
 
 
Nina Zenik avrebbe dovuto mettersi tra parentesi, è quello che Zoya le ripeteva sempre e che il mondo sembrava suggerirle, ma come spiegare a lei e agli altri che anche volendo non ci sarebbe mai entrata? Dalle rudimentali lezioni di matematica a Ravka ricordava che le parentesi tonde erano molto piccole, troppo minuscole per il suo corpo, per il suo carattere prorompente.
Rispondeva, ridendo tra sé e sé, a quei ricordi della mente, che se le proponevano delle comode parentesi quadre o addirittura graffe, ci avrebbe pensato.
Ma le sue emozioni erano dei giganti che la mangiavano viva, il suo corpo era pelle che strabordava da ogni cucitura, e non si poteva contenere, non si poteva controllare, non poteva fingere d’essere qualcuno che in realtà non era. Era rumorosa, esuberante, troppo facile da tenere a mente, e per quanto potesse provarci, non sarebbe riuscita a essere meno ingombrante.
 

 
 
(Aveva dovuto perderlo, per riuscire a entrare nella parentesi, per sentirsi sufficientemente piccola e minuta, annientata dal dolore).
 
 
 
Wylan e Nina sono sempre stati due facce della stessa medaglia, due lati della stessa equazione, perché chi si mette da parte vuole la propria rivalsa, e chi brilla come una Supernova prima o poi sente il bisogno di spegnersi.
   
 
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