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Autore: Jeyrocca    11/08/2022    1 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9. Maledetto sushi
 
Keiichiro lo stava aspettando in hotel con un po' di preoccupazione. Quando Ryou l'aggiornò sulla riunione del giorno prima non sapeva se ridere o piangere. Sembrava davvero una maledizione. Ormai dovevano metterci una pietra sopra, Ichigo aveva preso la sua decisione e fino a quel giorno si erano tutti rassegnati a scoprirne il perché, erano passati troppi anni per ricominciare quell'agonia da capo.
 
Chi lo preoccupava veramente era Ryou, per come si stavano mettendo le cose non sarebbe riuscito ad andare avanti, di nuovo. Non che l'avesse veramente mai fatto. 
 
Ryou varcò la soglia della camera di albergo verso le 14.30 non sembrava molto stressato, tutt'altro.
 
«Hai fatto presto..» notò Keiichiro.
«Si in realtà alla fine l'appuntamento è durato mezz'ora.»
«E cosa hai fatto fino ad ora?»
«Ho comprato questo.»
Ryou mostrò a Keiichiro una piccola torta al caffè.
«Hai comprato un dolce?» Keiichiro era confuso.
«Si sono andato un po' in giro e ho preso un hot - dog da un venditore ambulante e ho trovato una panchina libera davanti a questa pasticceria. E così ho preso questo mini dolce, ne avevo voglia, che strano vero?»
«Ryou stai bene? Sembri quasi allegro e il dolce è un aggravante della mia teoria.»
«Oggi l'ho vista.» aveva gli occhi emozionati di un bambino.
«Si lo so, per lavoro...»
« No, no. Ho visto la vecchia Ichigo, solo per un istante ma lei è ancora li. Lo so che non dovrei più pensarci, sei stato chiaro. Ma quando ho visto quelle guancie arrossire non ho potuto fare a meno che esserne felice.»
 
Keiichiro gli chiese di spiegarsi meglio e Ryou raccontò ogni minimo dettaglio.
 
«Quindi Masaya e Ichigo per un periodo si sono lasciati...» ne dedusse Keiichiro.
«Esatto! Quindi lo capisci?»
 
Keiichiro non capiva dove stesse andando a parare, era solo ancora più preoccupato.
 
« E' probabile che Ichigo 10 anni fa avesse lasciato Masaya. Era tornata perché si erano lasciati. Questo spiegherebbe il fatto che lei ha studiato qui e lui a Londra. »
«Frena, frena. Non lo sappiamo e anche se fosse, tutto ciò non ci da risposte a nulla di importante e non dovrebbe interessarci.»
« Lo so. So che non c'è niente che giustifichi il comprare un dolce, ma...magari c'è speranza di riappacificarci.»
«Io me lo auguro in generale e spero che tutto questo casino servi a qualcosa, ma tu Ryou, tu sei sicuro che a te faccia bene riaverla nella tua vita?»
 
Ryou ci rifletté ma non sapeva darsi una risposta. Sapeva solo che quella mezz'ora con lei gli aveva cambiato la giornata.
Aveva la sensazione di doversi sentire in colpa perché aveva ancora quella piccola scintilla di speranza, sepolta da qualche parte, che lei un giorno potesse finalmente lasciare Masaya e scegliere lui, tutto vano sicuramente, ma lo faceva sentire così vivo.
Lui e Keiichiro si divisero la torta e poi tornarono ai propri affari.
Il pasticcere andò a videochiamare la preoccupata moglie che stava gestendo il locale da sola e incinta, invece Ryou cercò di concentrarsi seriamente sul lavoro da svolgere. Controllò le disponibilità del laboratorio e avvertì il personale sulle sale che gli sarebbero servite. Decise che avrebbe mandato una mail perché, anche se lei sembrava seria sul poterla chiamare, non voleva dare l'impressione di riprendersi troppa confidenza e voleva mantenere una certa distanza senza metterla in difficoltà, e poi erano le 15.30, sicuramente era ancora a lavoro.
 Comunicò che potevano già spedire l'attrezzatura, l'indirizzo del laboratorio e che l'avrebbe aspettata li lunedì mattina, lasciando a Ichigo la decisione dell'orario.
Inviò e attese trepidante la risposta.
 
Dopo l’incomprensione con Loren, Ichigo era finita in ascensore con Ryou, ognuno di loro sembrava imbarazzato dalla situazione e nessuno disse niente. Appena le porte si aprirono lui andò diretto fuori a chiamare un taxi, lei facendo finta di essere occupata a leggere dei messaggi l’osservava.
“Non ti girare ti prego, o forse fallo!”
Ma lui non lo fece.
Andò al ristorante vicino e ordinò del sushi. Non mangiava da così tanto tempo che si abbuffò come non mai.
Quando risalì in ufficio ne pagò le conseguenze. Aveva forti crampi allo stomaco e una forte nausea.
Tornò a casa prima comunicando il suo stato di salute a Loren.
«Per ogni cosa chiamami, lascerò acceso il telefono questo weekend, in ogni caso domani dovrei stare meglio, arrivederci Loren.»
 
Tornò a casa e rimesse subito. Non si sentiva affatto bene. Dopo essersi lavata si mise comoda e decise che il suo rito alcolico per quel pomeriggio sarebbe saltato.
Fissava il telefono.
“Forse è un po’ presto per la sua chiamata …”
Dopo un’ora.
“Ma quanto ci vuole a dirmi un indirizzo e una data?”
Erano ormai le 16.00 e nessuna notizia.
Andò in cucina a prendersi qualcosa di asciutto da mangiare e sentì squillare il telefono. Corse così
tanto per tutto l’immenso appartamento che per poco non inciampava sul tappeto.
«Pronto?»

«Ah Loren sei tu, tutto ok?»

«Si sto bene, ah capisco, il Signor Shirogane ti ha mandato una mail» il suo tono era deluso.

«Ok, lunedì è giorno 5 giusto? Rispondi che sarò disponibile per le 11.30 e organizza per domani il trasporto dell’attrezzatura. Grazie. »
Doveva essere grata del fatto che aveva mantenuto la promessa di essere professionale ma non poteva fare a meno di essere rimasta delusa.
“Dovremo lavorare per mesi insieme, gli avevo dato il permesso di chiamarmi, non sarebbe stato strano …”
 
Scrollò dalla mente quei pensieri, la nausea era passata, si sentiva pronta per affrontare l’altro problema della sua vita: Lucas.
 
Keiichiro si era tranquillizzato, Rey stava bene e al locale procedeva tutto bene.
Convenne con Rey che era giusto lasciare spazio a Ryou, non poteva condividere la stanza con lui e non poteva permettersi un hotel. Così verso le 15.10, finita la conversazione con sua moglie decise di uscire per trovare un appartamento momentaneo.
Passò da un centro commerciale che era provvisto di agenzia affitti last minute.
 
Stava controllando gli annunci nella brochure appena comprata quando davanti a sé si trovo Masaya che era appena uscito dal supermercato.
 
«Keiichiro, sei tu?»
«Ciao Masaya, quanto tempo. »
« Ti trovo bene, che ci fai qui?»
Keiichiro non voleva dare spiegazioni più del dovuto, dopotutto non era ancora sicuro che l’astio di Ichigo fosse partito da lui.
«Grazie, ti trovo bene anche io. Una piccola vacanza.»
«Ah, capisco, hai fatto bene, serve prendersi una pausa alle volte.»
 « Esatto »
C’era un’atmosfera pesante tra i due, non si capiva se fosse rancore o imbarazzo. Keiichiro istintivamente guardò verso la busta della spesa di Masaya da dove si intravedeva la tipica spesa dell’ultimo momento e …
“Ma quello è un test di gravidanza?”
Keiichiro sgranò di occhi.
«Ora scusami Masaya, ma devo tornare a casa.»
«Certo, anche io. Alla prossima, se ci sarà, Keiichiro.»
 
Keiichiro corse a casa, doveva dirlo a Ryou oppure no? Non erano affari loro dopotutto, doveva collaborare con lei solo a fini lavorativi, ma più pensava allo sguardo dell’amico più gli veniva l’angoscia.
 
«Sono tornato!» annunciò.
«Bene, hai deciso quindi di trovarti un appartamento. Sai benissimo che se vuoi una camera posso pagarla io.»
«Non mi sembra il caso Ryou, fino a poco tempo fa ero io il tuo tutore e non ho intenzione di ribaltare i ruoli.»
 
Ryou fece un gesto come dire “fai come vuoi” e si voltò di nuovo verso il PC a leggere le mail.
«Mi ha appena risposto la segretaria di Ichigo.» e gliela lesse.
 
- Buonasera Dottor Shirogane,
la ringrazio per la celerità delle informazioni utili.
La Dottoressa è dovuta tornare a casa in anticipo, dato il contenuto della sua mail l’ho avvertita immediatamente. Mi ha detto di riferirle che domani faremo arrivare l’attrezzatura e che per lunedì è confermato alle ore 11.30. Per ogni comunicazione in via eccezionale lascerà il telefono aziendale reperibile per il fine settimana dato che non sa se sarà presente domani visto che non è stata in salute.

Cordialmente,
Loren
Segretaria di Momomiya Ichigo – Capo Ingegnere GlobalHeart. -
 
«Quindi non è stata bene. Dovrei chiederle come sta?» chiese Ryou.
Keiichiro era senza parole. Il test di gravidanza e ora non stava bene. Che fosse veramente incinta?
«Ryou, non credo si tratti di una semplice influenza o mal di stomaco o quello che sia.»
«In che senso?»
E Keiichiro vuotò il sacco.
   
 
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