12/08/2022
0 recensioniLa nostra camera
Shu si sfila gli occhiali e si massaggia gli occhi con due dita, se continua a usare quel computer finirà per perdere la vista.
Un tuono attira la sua attenzione, l’uomo guarda fuori proprio mentre grosse gocce di pioggia cominciano a bagnare il vetro della finestra. Il cielo era grigio dal mattino presto, era ovvio che avrebbe piovuto.
Sospira e torna a concentrarsi sullo schermo del pc.
Sente dei passi dietro di lui, Qiu si china su di lui circondandogli le spalle con le braccia e premendo le labbra nell’incavo del collo. << Hai finito? >> mormora avvicinando le labbra al suo orecchio.
Shu preme INVIO, << sì. >>
<< Bene >> continua a baciargli il collo, mentre una mano si allunga sul petto alla ricerca dei bottoni della camicia. L’uomo piega il collo di lato e la testa all’indietro; piega un braccio e, alla cieca, affonda la mano fra i capelli dell’altro.
Qiu è curioso, e attento; sa dove è più sensibile, ed è lì che fa scivolare la sua lingua, lo sfiora con le labbra calde, morde appena.
Si ritrovano sul divano e Qiu, seduto sopra di lui, lo bacia tenendogli il volto fra le mani. Shu lo lascia fare con piacere, si abbandona con la schiena contro la spalliera del divano e si lascia sbottonare la camicia, le mani poggiate sopra le cosce del più giovane, vicino ai fianchi.
Inarca la schiena sospirando quando il più giovane gli lecca la pelle sensibile del collo, prima di risalire a succhiare il lobo dell’orecchio, mentre le mani scendono lungo il petto. Gli stringe i fianchi e socchiude gli occhi.
Le mani di Qiu risalgono lungo i fianchi e gli sfilano la camicia; le labbra scendono lungo il petto.
<< Andiamo a letto. >> Forse è nato vecchio, il suo ex glielo diceva spesso ‘manchi di fantasia’, ma a lui non era mai importato granché: preferiva stare comodo quando la situazione diventava più bollente.
<< Va bene. >>
Qiu è nuovamente sopra di lui, fra le sue gambe. Si muove piano, fa attenzione. Shu lo prende per i fianchi, vorrebbe che fosse più veloce, ma non è lui a decidere il ritmo e, infondo, la cosa non gli dispiace. Qiu si piega su di lui con un gemito, il volto arrossato, cerca di mantenere un ritmo regolare e di non finire subito, ma fallisce. Shu sorride e si lecca le labbra << qualcuno aveva fretta, mh? >> mormora passandogli una mano lungo la schiena, e facendolo fremere.
<< Scusa, >> sembra sinceramente dispiaciuto. << Adesso mi faccio perdonare, >> promette.
Shu gli affonda una mano fra i capelli, le unghie corte graffiano appena la nuca. Qiu sospira e chiude gli occhi godendosi quelle attenzioni, poi si riscuote dal torpore: cerca le labbra dell’altro, lo bacia mentre le sue mani scivolano giù, fra le sue gambe aperte.
*
Dovrebbero cenare, ma nessuno dei due ha fretta, né voglia di alzarsi. Shu è poggiato con la schiena contro un cuscino, e Qiu riprende fiato con la testa adagiata sopra il suo petto, ispirando dopobarba misto a sigaretta e sudore.
<< Yuèbǐng*? >>
<< Mh? >>
<< …mi sembra che tu ti trovi piuttosto bene nel mio letto, >> l’aveva pensata migliore, ma dirlo ad alta voce gli fa ancora paura. Ci sono tanti ‘se’, tanti punti di domanda. << e ormai sia io che il letto siamo abituati alla tua presenza, >> distoglie lo sguardo << è come se vivessimo già assieme: sarebbe il caso di rendere la cosa definitiva, no? >>
<< Sono così bravo a letto? >> scherza.
<< No, >> ghigna l’uomo << anzi, in realtà il mio ex- >>
<< Ehi! Teniamolo fuori dalla nostra camera, ti dispiace?! >> sbotta il più giovane, colpendolo scherzosamente, ma non troppo, a una spalla. Shu ride.
La nostra camera. Forse Qiu non se n’è nemmeno accorto, ma lui sì, e gli fa uno strano effetto.
<< Cos’è che faceva lui? >>
<< Niente. >> Shu sorride << non importa >> mormora, e allunga una mano per accarezzargli il volto. Qiu non lo respinge, sgonfia le guance e i suoi tratti si distendono mentre la rabbia scema.
<< Andiamo a farci una doccia, >> suggerisce in un sussurro rilassato, sfiorandogli le labbra col pollice.
*mooncake