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Autore: Ninphadora_Clover83    15/08/2022    0 recensioni
La principessa Eloisa era promessa in sposa al principe Marco da quando era una bambina. Ma anni fa, venne salvata da un pirata. Un pirata dagli occhi azzurri come il cielo che tanto amava. Amava quanto lui, il capitano Aaron. Il matrimonio era imminente, Eloisa, rassegnata, mise in testa la sua tiara. Ma il suo cuore, in realtà, aspettava e sperava di incontrare gli occhi azzurri del suo amore.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il leggero venticello di inizio settembre carezzava dolcemente il viso della giovane donna che, con gli occhi chiusi, si beava di quel tocco gentile. Aprì gli occhi lentamente e si girò verso lo specchio maestoso che c'era nella stanza. Una donna alta, castana, con due occhi grandi color castagna, le rispose ammiccando nello specchio. Una spruzzata leggera di lentiggini caratterizzava il suo volto, così triste, in quello che sarebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita. Si sistemò il vestito, rosso ed oro, i colori della casata del suo futuro marito, aprendo un po' la lunga gonna e sistemando il corsetto dorato. Il giorno del suo matrimonio era arrivato. I suoi genitori l'avevano promessa al giovane principe sin da quando erano entrambi bambini. Se ci fosse stato spazio nella sua mente, avrebbe sentito le parole di sua madre: "è il tuo dovere, per il tuo bene" Ma in testa aveva altro, sotto i boccoli castani e il diadema di rubini. Abbassò il capo, con rassegnazione. Due lacrime scesero lungo le guance. Quando alzò la testa, il suo cuore mancò un battito. Dietro di lei, riflesso nello specchio, c'era lui. Lui. Capelli rossi come il fuoco, occhi azzurri, magnetici tanto erano azzurri, pelle chiara. Portava i vestiti del capitano che, in occasione come quella, erano puliti e ordinati. "Sei talmente bella che mi mancano le parole", disse con voce rotta il capitano Aaron. La principessa non rispose. Un nodo in gola le si formò e una lacrima scivolò fino a finire sulla spilla d'oro che teneva il mantello. "Principessa Eloisa...", iniziò il giovane capitano. "È la prima volta che mi chiami così", sussurrò la ragazza. "Da quando ci siamo conosciuti mi hai sempre chiamata Ella. Era il nome che tu solo mi davi. Il nostro nome." I singhiozzi, prepotenti, cominciavano a farsi strada tra le parole della giovane. Aaron si avvicinò e la accolse tra le braccia. "Questo non è il tuo dovere", sussurrò Aaron. "Vieni con me. Viaggerai tutta la vita, sarai libera. Saremo liberi di amarci e ci sposeremo sulla spiaggia più bella del mondo. Farai parte della mia ciurma, sei il pirata migliore che io abbia mai visto. Ti farò studiare astronomia, leggerai per me il cielo. Te lo prometto. Ma tu, mia bellissima stella, vieni con me". Eloisa si tolse la tiara e la buttò a terra. Baciò sulle labbra il giovane capitano e, con un sorriso furbetto bagnato dalle lacrime disse: "dove hai attraccato?"
   
 
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