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Autore: curlywriter    16/08/2022    0 recensioni
Hailey e Jay si preparano seducendosi a vicenda indossando per la prima volta le loro divise dopo il matrimonio, promettendosi di seguirsi l'un l'altro sempre.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jay Halstead
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Same Blues, Same Love, Same Partnership

 

Note autrice: miei cari lettori eccomi tornata con una nuova fanfiction. Il set di Chicago PD ha ripreso a girare la stagione 10 e il cast e la troupe questa’anno hanno cominciato a regalarci qualche foto e video dal set. Proprio in queste ultime due settimane abbiamo visto che nel primo episodio vedremo la squadra nuovamente con addosso la divisa. Non capita dalla stagione 5 e per quanto mi riguarda trovo che a Jay (e Jesse ) doni particolarmente e così è nata questa fanfiction. Ecco come immagino gli upstead che si preparano a casa per indossarla e come decidono di togliersela! Annuncio che tutto ciò che leggerete è puramente inventato e non ho assolutamente idea del motivo per il quale nella season10 la indosseranno. Vi ricordo come sempre che i personaggi di halstead e Upton non mi appartengono ma sono frutto della meravigliosa “penna” degli showrunner della One Chicago.

Ps: in questa storia leggerete molta dolcezza, sensualità e amore. 

È un po’ che non scrivo fanfiction e mi sento arrugginita, spero vi possa piacere tanto quanto le altre. Le parti in grassetto sono i moneti passati a cui Hailey ripensa.

 

Buona lettura, vostra Curlywriter.

 

 

 

 

Hailey stava finendo di stirare la camicia blu di Jay uguale alla sua, con la stirella a vapore verticale che la stava scaldando e sciogliendo proprio come quando prenotava la pulizia del viso dall’estetista. Nonostante ciò  sul suo volto un sorriso felice si allargava man mano che i suoi pensieri si ampliavano. Suo marito le aveva consigliato questo metodo di tiraggio: più veloce del classico ferro da stiro che Hailey odiava, permetteva alla camicia di stare distesa sulla gruccia senza essere toccata fino al momento dell’indosso e Hailey era grata di aver sposato un ex ranger dell’esercito perchè, essendo stato al fronte in condizioni pessime, spesso jay tirava fuori qualche asso dalla manica utile. Era proprio un uomo da sposare e lei aveva avuto l’onore di farlo.

 Aveva visto jay in divisa diverse volte, ne avevano una identica nell’armadio che condividevano, e ora con una fede al dito uguale a quella che Jay portava al suo anulare sinistro, stava stirando quel dannato colletto che l’aveva fatta tribolare per anni eppure questa volta non stava imprecando, era felice di poter viziare suo marito, era felice di poter vestirsi coordinata a lui, nonostante sapeva che sarebbe stata una giornata e premiazione noiosa, però dentro di se si sentiva ancora più legata all’uomo con cui aveva scelto di passare il resto della sua vita!

Era pronta a sfoggiare non solo gli stessi vestiti,  gli stessi anelli, ma anche gli stessi ideali ritrovati e rafforzati: avevano superato ostacoli, che li avevano uniti ancora di più, nella vita, sul lavoro ed erano pronti a ritirare una nuova medaglia da aggiungere alla loro divisa, una medaglia identica, che loro più di tutti si meritavano. 

Il dipartimento della polizia di Chicago aveva deciso di conferire alla squadra dell’Intelligence guidata dal sergente Hank Voight una medaglia in segno di riconoscimento per il lavoro eseguito sul caso Escano. Avevano confiscato tonnellate di droga e soldi sporchi, eliminando un grosso trafficante, quindi volevano premiare la loro bravura. Ad Hailey, ed anche a Jay però della medaglia fregava relativamente, anche perchè Anna ci aveva rimesso la propria vita e sia Jay che Hailey erano stufi di dover pagare e vedere gente rimetterci per gli errori di Voight, quello che più gli importava era dimostrare al loro sergente che niente gli aveva abbattuti, nonostante Anna avesse lasciato un grande vuoto e senso di amarezza dentro di loro, come partner erano stati messi di nuovo a dura prova ed erano stati uniti nuovamente, Hailey non lo avrebbe mai lasciato da solo, non avrebbe lasciato che la storia si ripetesse, che distruggesse l’animo buono di suo marito, avrebbero affrontato tutto insieme nuovamente, facendosi forza a vicenda e così era stato. 

La morte di Anna per Hailey fu un altro duro colpo, ma dentro di se era felice di avere seguito Jay, avevano fatto tutto il possibile ma Voight era Voight e Jay sbattendo la fronte contro quell’idea aveva compreso che sua moglie aveva ragione: il loro sergente non voleva essere salvato da se stesso e purtroppo per capirlo Anna ci aveva rimesso. Era una vittima lei stessa ma agli occhi del dipartimento non sarebbe mai passata come tale, eppure proprio come Hailey ai tempi di Roy, era rimasta fregata fidandosi dell’uomo sbagliato, l’uomo che doveva proteggerla, che aveva acquisito la sua fiducia e che le si era ritorta contro. Ora però Voight era davvero devastato e Jay e hailey si erano ripromessi di essere sempre più l’ancora dell’altro, lavoravano per lui ma non avrebbero permesso più che li trascinasse di nuovo a fondo. Anna aveva pagato per Voight, ora le cose dovevano cambiare ma finché il sergente non avrebbe modificato le sue vedute i coniugi Halstead sapevano che sarebbe stato faticoso. Avrebbero fatto di tutto per risollevarsi a vicenda e non affondare più, sarebbero stati l’uno l’ancora dell’altro, se l’erano promessi, lo avevano già attuato ma dopo l’ennesimo errore del loro sergente sarebbero stati la coscienza e la boa dell’altro. 

Il suono del tostapane la riportò al presente e appendendo la camicia alla gruccia, preparò le fette di pane tostate con la marmellata di pesche e albicocche che Jay amava tanto, e dopo aver versato il latte nelle loro rispettive tazze, col vassoio si recò a svegliare suo marito. Lasciò sul comodino la loro colazione e si arrampicò sul letto verso di lui.

Il detective Halstead dormiva in posizione prona. Quando Hailey era nel letto con lui i loro corpi erano aggrovigliati, abbracciati, che cercavano calore e relax dall’altro, ma quando capitava che Hailey si svegliasse prima di lui a causa della sua insonnia, si rigirava e spesso continuava a dormire in un modo che ad hailey ricordava una stella marina. Aveva le braccia sotto il cuscino e l’aria rilassata e alla detective quasi dispiacque doverlo svegliare perchè dopo l’uccisione di Anna, Jay aveva avuto il sonno irrequieto, era ancora più attaccato ad Hailey e aveva voluto staccare una settimana una volta che il caso si chiuse, partendo per il Wisconsin. Avevano passato sette giorni alla baita, solo loro due, e fu una sorta di luna di miele, dove entrambi staccarono dal lavoro, si rilassarono e si unirono ancora di più. Jay aveva promesso a se stesso che non avrebbe più permesso a Voight di condizionare hailey, la squadra stessa, ma si era dimenticato di se stesso. Hailey amava il suo animo buono ma durante quella mini vacanza gli promise a sua volta che sarebbe stata la sua coscienza. Non avrebbe mai permesso a nessuno di trascinare suo marito fra gli abissi, di modificare il suo animo buono, quello che cercava di salvare e risollevare chiunque ma soprattutto le persone che amava e per quanto con il loro sergente avesse avuto grossi dissapori, Jay aveva detto più volte di rispettarlo, lavorava con lui da dieci anni e se non lo avesse stimato avrebbe trovato una nuova unità. Jay l’aveva salvata e pensava di poter fare lo stesso con Hank, ma la differenza è che Voight non voleva essere salvato e purtroppo Jay pensava di poter fare il contrario. Solo quando Hailey si mise di mezzo lo comprese a discapito della povera Anna. 

Mentre erano alla cabina in Wisconsin, i coniugi Halstead avevano affrontato il discorso ampiamente e mentre lo vedeva dormire sereno, Hailey torno’ con la mente a qualche sera prima in baita quando Jay finalmente buttò fuori tutto ciò che aveva dovuto patire negli ultimi mesi:

 

Hailey si sveglia nel cuore della notte sentendo il letto vuoto e freddo affianco a lei. È ancora completamente nuda, sente ancora il suo corpo formicolare dal piacere che lei e Jay si sono reciprocamente dati fino a qualche ora prima. Era sicura che si fossero addormentati insieme, abbracciati mentre Jay continuava ad accarezzarle la schiena godendosi i sospiri e le carezze che Hailey rilasciava all’interno del suo collo. Ma in quel momento Hailey era sola a letto. Ancora un po’ confusa infilò la felpa che aveva sfilato a suo marito poco prima e prima di scendere al piano di sotto lo chiamò per controllare che non fosse in bagno. Il silenzio regnò, quindi con ancora i capelli scombinati, pensò di raggiungerlo nell’open space della loro baita. Di jay però non c’era nemmeno l’ombra. Buttò l’occhio al di fuori della finestra che si affacciava sul giardino interno e lo vide appoggiato al muretto di pietra che divideva il porticato dal prato, aprì la porta finestra e uscì. Non proferì parola, ma lo circondò con le braccia posando un bacio al centro delle sue scapole muscolose mettendogli addosso la coperta che riponevano sul divano.

“Sei scalza prenderai freddo hailey” si preoccupò subito, infilando le mani dentro le maniche della sua felpa per raggiungere quelle di sua moglie.

“Curioso che me lo dica proprio tu mentre sei qui fori a torso nudo. Vero che l’autunno non è ancora del tutto arrivato, ma manca poco.. poi ti assicuro che più freddo dentro con il letto mezzo vuoto senza di te.”

Jay stringe le sue mani e si porta alle labbra quella sinistra: ormai baciare la fede nuziale era diventato un suo vizio, ed Hailey amava questo tenero gesto, ma dato che avevano passato una serata fantastica, e dopo una cena a base di polenta, cervo e vino rosso, si erano rilassati e amati come solo loro stessi e quel posto magico che era la loro casa di montagna, sapevano fare, Hailey si stava preoccupando.

“Pensavo di averti messo KO” gli disse cercando di ironizzare.

Jay sogghignò e continuando a guardare l’orizzonte, pensando a quanto hailey lo avesse fatto sentire amato e desiderato, le rispose: “lo hai fatto, lo fai sempre e lo farai fino alla fine dei miei giorni. Non dbitarlo perchè io non lo faccio mai”

“Stai bene?” Continuò Hailey preoccupata, stringendo la presa su di lui..

“Ora si! Ho avuto un incubo… non volevo svegliarti.”

“Vuoi parlarne? O preferisci stare qui abbracciati illuminati dalla luna”.

“Voglio parlarne.. voglio parlarne abbracciati..e al caldo, non voglio che tu ti raffreddi” disse girandosi e scortandola dentro verso il loro letto..si sono infilati  subito sotto le lenzuola e Hailey ha aggrovigliato le sue gambe a quelle di Jay mentre gli sistemava un ciuffo ribelle che ha cscompigliato lei stessa durante la loro sessione d’amore di poche ore prima.

“Perchè non mi hai svegliata? Sai che quando gli incubi sono insistenti puoi condividere, puoi farlo sempre.. qualunque cosa accada.”

“Lo so, e sai che vale lo stesso per te..e so che nell’ultimo periodo lo facciamo sempre, ma non volevo svegliarti avevi lo sguardo così sereno..”

“E tu sai che ultimamente io e te siamo due cozze… non voglio dormire da sola… non abbiamo mai dormito separati da quando abbiamo preso casa insieme, nemmeno quando eravamo distanti.. basta distanze, voglio essere quello che tu sei per me: la mia ancora di salvezza.”

“Tu sei la mia.. lo hai fatto proprio qualche mese fa, hai sparato tu ad Anna e io ho permesso tutto ciò. Non dovevo farti venire..avrei dovuto andare da solo”

“Ehi, no non di nuovo..abbiamo già affrontato questo discorso.. io vado dove vai tu e tu fai lo stesso per me.”

“Ma non è stato lo stesso per Roy, ti ho lasciata sola..”

“Non è vero! Basta non voglio Che tu dica o pensi una cosa simile. Tu hai fatto tutto per salvarmi. Ci sei riuscito e non mi hai mai abbandonato il mio fianco, nonostante la distanza, siamo rimasti uniti, abbiamo affrontato tutto insieme e se non fosse stato per te avrei perso il senno, sei stato il motore per farmi andare avanti.”

“Ma Voight ci ha trascinati giù, lo ha fatto con Anna e, non ho fatto nulla, anzi mi è entrato nel cervello. Ti ho messa in guardia tempo fa e se non fosse stato per te.. dio sono stato così coglione..come pensavo di poterlo salvare!” Imprecò verso se stesso.

Hailey gli prese il volto fra le mani e guardandolo negli occhi con sicurezza gli rispose: “jay basta, sei un brav’uomo, l’uomo migliore che potessi incontrare sul mio cammino. Lavori per Voight da 10 anni, lo hai detto tu stesso, se non pensavi che fosse un bene per la città saresti andato via dalla nostra unità, e lo avrei fatto anche io. Jay tu sei un uomo buono, la tua nìbntà è una delle qualità che mi ha fatto innamorare di te. Metti sempre prima gli altri davanti a te stesso. E in questo caso pensavi che Voight potesse cambiare, ma è fatto così. E Anna non era Roy. Lo hai detto tu stesso, era inevitabile e ci penso ogni giorno: se solo Voight mi avesse dato retta.. Anna si è fidata, ma poi gli ha permesso di entrare sotto la pelle.. e siamo di nuovo a questo punto…”
“Appunto Hailey, la ripresa è buona, abbiamo testimoni, Voight era disarmato e Anna gli ha sparato, ma lui le ha mentito.. come fa sempre, l’ha illusa, l’ha rotta. Ora c’è un bambino senza una madre che verrà affidato agli assistenti sociali e noi siamo gli eroi.. eppure è andato tutto a rotoli. E io non so come potremo continuare a lavorare cosi. E permettendoti di seguirmi ti ho fatto premere di nuovo il grilletto. Avrei dovuto essere io al tuo posto..”

“Ehi Jay, no.. ti ho seguito perché volevo farlo, abbiamo visto cosa può succedere quando non siamo insieme. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile, uniti, ci abbiamo provato. Ma non ci è stato permesso.”
“sei mia moglie, la mia partner e io devo proteggerti. Non l’ho fatto”

“Si invece Jay, lo hai fatto molte volte, e io lo farò sempre per te.siamo l’uno il porto sicuro dell’altro” gli disse con sicurezza emozionandosi prima di baciarlo dolcemente. 

Quando si staccarono Jay infilò il volto nel collo di sua moglie che lo sentì respirare e proprio sulla sua pelle pronunciò: “l’incubo riguardava noi.. non riuscivo a proteggerti”

“Lo fai sempre Jay, sono al sicuro con te, e tu lo sei con me.. è quello che conta. Qualcuno una volta mi disse che non sarebbe andato da nessuna parte, ecco anche io non vado da nessuna parte. Specie se devo proteggere il mio partner che è anche l’amore della mia vita.” 

Jay annuì visibilmente emozionato, lasciò vedere a sua moglie la sua vulnerabilità, si sfogò con lei quella prima notte alla baita. Le promise che avrebbero svagato, che le avrebbe cucinato la carne alla brace e l’avrebbe portata a fare escursioni nella natura, da soli insieme ad una quiete di cui avevano bisogno. Jay si addormentò cullato dall’amore di Hailey e da quel momento in poi le notti furono meno intense.

 

Hailey smise di pensare a quella notte di qualche giorno prima e continuò ad osservare quel volto che dormiva beatamente. Il volto di Jay era disteso ed Hailey sperava che potesse rimanere così, il più sereno possibile, senza tensioni in volto o sguardi cupi. 

Non voleva, ma doveva o avrebbero fatto tardi e aveva piacere di fare colazione con jay tranquillamente prima di andare alla premiazione quindi si avvicinò a lui e proprio come quella sera, iniziò a lasciargli dolci e teneri baci sulla colonna vertebrale, per poi soffermarsi un po’ di più tra le scapole e sulla nuca. Quando sentì Jay sussurrare di piacere si fermò per augurargli buongiorno, ma Jay con ancora la voce impastata dal sonno, le disse “non fermarti ti prego”.

Hailey rise perchè sapeva quanto lo rilassava, ma non voleva fare le cose di fretta perciò catturò il lobo destro di suo marito e mordicchiandolo gli disse: “continueremo al nostro ritorno, ma ora voglio fare colazione con te”.

Mentre Jay si girò la osservò portare il vassoio al centro del letto e non appena Hailey si inginocchiò di fronte a lui, Jay intrecciò le loro mani e l’attirò verso di se, le baciò dolcemente le labbra facendogliele schiudere e quando si allontanarono hailey rimase estasiata nel vedere quei suoi occhi ancora più verdi, e giurò a se stessa che si sarebbe potuta perdere mentre li osservava.

“Buongiorno, e grazie per questo..” Disse con la voce ancora impastata indicando il vassoio con le sue pietanze preferite continuando a sbuffare dicendo: “vorrei poterlo chiamare effettivamente giorno libero però e gustarmi mia moglie nel nostro letto”.

“Jay dobbiamo presenziare e poi abbiamo passato così i nostri ultimi giorni in baita, ti prometto che quando torneremo a casa sarò tutta tua, e il nostro prossimo giorno libero lo sfrutteremo diversamente, ma ora bevi il tuo caffè che si fredda, poi andiamoci a preparare”.

Fecero colazione parlando del più e del meno, mentre jay di tanto in tanto fregava i waffle di hailey dal suo piatto.

“Ehi, ultimamente ti piace rubare troppo spesso dal mio piatto.. ti va bene che il matrimonio è condivisone” disse finendo il suo caffè puntandogli la forchetta contro.

Jay scoppiò a ridere serenamente e la strattonò nuovamente a se baciandola più calorosamente passandole proprio quel pezzo di dolce che le aveva sottratto. 

Hailey si lasciò cullare dal suo calore, ma quando lo sentì palpeggiare i suoi fianchi al di sotto della t-shirt dovette resistere controvoglia.

“Jay faremo tardi.. non iniziare quello che non puoi finire” 

“Chi ha detto che non posso finirlo.. vieni a fare la doccia con me?” Le propose muovendo le sue sopracciglia in quel modo sexy che la detective amava, ma Hailey ghignando fece cenno di no con la testa. “Vorrei, ma se entriamo in quella doccia assieme sappiamo entrambi come andrà a finire… e poi l’ho già fatta. E ho già tirato fuori le nostre divise e stirato le nostre camicie.” Disse stringendogli le mani che continuava a tenere sui suoi fianchi.

“Sei la moglie perfetta! Grazie… anche se avresti potuto svegliarmi così la facevo con te” 

“Dormivi tranquillo, mi dispiaceva, anche perchè mi sembravi ko” esalò mordendosi il labbro che invece Jay si affrettò a catturare nuovamente.

“Ti amo… e tu mi hai messo ko” le sussurrò  mentre continuava a baciarla, definendola la moglie perfetta.

Hailey arrossì a quella definizione che mai e poi mai avrebbe pensato di sentirsi dare. Era felice, jay l’aveva resa felice per la prima volta in vita sua ed era merito suo e del loro amore nato e coltivato poco per volta: “Se io sono la moglie perfetta

Ta, tu sei il marito perfetto! Ma ora per quanto vorrei continuare a pomiciare come due adolescenti, devi affrettarti o faremo tardi e io devo ancora sistemarmi i capelli in una crocchia ordinata e dolorosa” disse alzando gli occhi al cielo facendo ridere suo marito.

Non appena sentì la doccia aprirsi, hailey indossò il suo reggiseno di pizzo color carne con la brasiliana abbinata e traforata ed entrò in bagno armata di forcine.

Mentre si sistemava i capelli, dallo specchio poteva vedere il fisico scultoreo di Jay che le dava la schiena  tutto insaponato e dentro di sé imprecò a causa del poco tempo, avrebbe voluto essere lei passargli il bagnoschiuma sul corpo. Quando Jay si girò e la vide osservarlo attraverso lo specchio con occhi pieni di sensualità e ardore imprecò a voce alta “Non puoi entrare così però.. dannazione!” Disse chiudendo gli occhi quando al vide con la schiena inarcata e le forme adornate da quell’intimo sensuale.

“Pensa che quando torniamo a casa sarai mio e io tua. È una promessa, tra un paio d’ore potrai sfilarmi tutto ciò che vuoi” lo rassicurò ghignando e facendogli l’occhiolino.

Jay cercò di calmarsi, continuò a guardare i suoi movimenti e a contare quante forcine stava posizionando, così da poter scioglierle lo chignon il più velocemente possibile al loro ritorno. 

Uscì dal box doccia e prese l’asciugamano, lo avvolse intorno alla vita e le baciò la guancia facendole l’occhiolino e sorridendole.

Lo vide tornare con i soli boxer blu addosso e continuarono ad osservarsi attraverso lo specchio. Era una quotidianità che si ripeteva ogni mattina ma entrambi in quel momento avevano il cuore che batteva all’impazzata: felici e grati alla vita di passare ogni momento insieme. 

Hailey aveva portato in camera da letto le loro divise, così uguali ma così diverse. Quella di Jay era enorme affianco alla sua minuscola, aveva qualche medaglia in più che ricordava il passato nell’esercito, e mentre hailey indossava i pantaloni e la camicia continuò ad osservare i movimenti di suo marito. Quando vide contrarre i muscoli delle scapole si godette lo spettacolo dal letto sperando che quella premiazione non durasse troppo. Lungo, visto che desiderava guardare lo stesso movimento mentre lui si spogliava per lei. 

Quando sentì Jay imprecare con il bottone perchè troppo impegnato a osservare hailey bella come il sole in quella divisa aderente, si avvicinò e chiuse per lui i bottoni. Prese la giacca e gliela fece indossare mentre pochi secondi dopo lui fece lo stesso per lei. 

“É la prima volta che mi piace indossare questa divisa sai?” Gli disse Jay

“Si anche a me, ma preferirò molto di più togliertela” lo stuzzicò finendo di abbottonargli la giacca mentre Jay ripeteva gli stessi movimenti su di lei.

“Sai ti dona questa divisa e poi mi ricorda la prima volta che abbiamo cominciato a flirtare… com’è che mi hai definita all’epoca?! A si.. ero snob giusto?”

“Ehi volevo solo stuzzicarti e poi mi piaceva già il tuo modo di fare.. lo sapevo che eri cazzuta, ma mi divertivo a stuzzicarti…”

“Mi divertivo anche io!” Gli disse baciandolo leggermente mentre gli lisciava la giacca e il colletto.

“Sei perfetto, dentro e fuori” continuò.

“Anche tu!” Le disse sistemandole il cappello sulla testa.

Hailey lo osservò ancora una volta e poi affermò a voce alta: “sai che la prossima volta che indosseremo questa divisa sarà per celebrare il tuo avanzamento di carriera vero futuro sergente?!”

Jay ebbe un sussultò a sentirsi chiamare così. Pochi giorni prima il dipartimento lo aveva dichiarato responsabile per l’agente Torres, lo avrebbe dovuto valutare sul campo per fargli poi superare l’esame per essere poliziotto a tutti gli effetti, e con Hailey entusiasta e felice per lui, avevano parlato del futuro.

Jay non si sentiva ancora pronto per fare quel passo, voleva ancora essere semplicemente un detective e il partner di Hailey, ma sapeva anche lui che era qualificato per farlo. Aveva chiesto però il parere della persona che contava di più, ovvero sua moglie, che era la prima ad incoraggiarlo e a crederci.

Jay le sorrise e le chiese: “Sarai al mio fianco?”

“Sempre Jay, vado dove vai tu ricordi?” 

“Bene perchè io vado dove vai tu!” Disse baciandola ancora una volta. 

Prima di uscire di casa però si voltò verso di lei e le chiese: “sarai la mia coscienza anche con Torres?”

“Sarà proprio accanto a te Jay, ma come ti ho già detto in questi giorni: ho fiducia in te, saprai insegnargli, e se il ragazzo vorrà fare di testa sua ci sono io con te. Siamo una squadra anche in questo.”

“Lo so, so che posso trasmettere quello che in 10 anni ho imparato, ma è un osso duro..”

“Anche io e te lo siamo però.. e lo hai detto tu stesso: c’è molto potenziale e io sono e sarò sempre proprio accanto a te.” 

“Ti amo” le disse baciandola ancora una o due volte facendola sorridere.

“Ti amo anche io” disse intrecciando le loro mani sentendo strofinare quella fede che era diventata un’estensione di loro.

 

La premiazione durò più del previsto, ma quando i coniugi e partner Halstead’s tornarono casa mantenendo la promessa: hailey godette nel vedere le scapole inarcarsi nuovamente per sfilarsi quella camicia che stropicciò con piacere mentre finiva sul pavimento della loro camera coniugale mentre Jay le faceva saltare ogni forcina dimostrando la sua acutezza da poliziotto: sapeva perfettamente dove erano posizionate per tenere fermi i capelli che finalmente vide adornare il suo volto e petto.

In un baleno fece saltare via anche l’intimo di sua moglie e vestiti di quelle uniche fedi nere, si amarono promettendosi di esserci l’uno per l’altro, seguendosi a vicenda come da tradizione.

   
 
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