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Autore: Selva oscura    19/08/2022    1 recensioni
Tratto dalla fan fiction Il Fato Bussa a Natale.
Lui principe ereditario del regno di Zagar. Lei Avvocato di difesa e Pubblico Ministero.
Due persone profondamente diverse, due caratteri forti e determinati... Però quando il destino decide di giocare le sue carte, li travolge in un evento inaspettato e atteso a lungo da entrambi: L'arrivo di un figlio!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.3 Senso del dovere

“Questo è veramente assurdo.”

 Pensò Sango, fortunatamente il suo cellulare era sul comodino affianco al letto, altrimenti sarebbe stramazzata sul pavimento invece di sedersi comodamente. Erano passati già tre quarti d’ora da quando aveva iniziato a parlare con la sua migliore amica, ed era stata messa al corrente di quello che le stava accadendo.

Stentava a crederci, ma non aveva osato interrompere il suo racconto, la sua situazione era precipitata nell'ultima ora.
Ascoltava la voce di Kagome rotta dal pianto e dai singhiozzi, le stava lacerando l’anima, poteva percepire la sua rabbia e dolore dall’altra parte del cellulare. Un sentimento simile al senso di colpa la invase, si sentiva responsabile.
Lei stessa l’aveva convinta ed appoggiata a sottoporsi all’inseminazione artificiale, Kagome voleva diventare mamma a tutti i costi, ma senza un uomo affianco. Non era mai uscita con nessuno li teneva tutti a distanza e la ragazza sapeva anche il perché, la causa era suo padre. Morta la dolce Rin lui stesso aveva causato la rovina della sua stessa famiglia.
Invece di appoggiare, supportare e superare il dolore di fronte a tale perdita assieme a sua moglie e sua figlia. Lui le aveva abbandonate a loro stesse.

Per questo aveva avvisato subito l’amica dell’errore clinico. Ma non si aspettava di essere licenziata per questo, lei odiava le bugie e il suo datore di lavoro si era rifiutato sia di comunicare lui stesso l’errore e sia di chiedere scusa alla povera ragazza oltre averle dato il benservito. Ma Sango  non era della stessa opinione, affrontò l’uomo di petto senza scrupoli, stava per uscire dall’edificio a testa alta, preferiva morire di fame che continuare a lavorare per gente meschina.
Quando il suo ex principale sfidandola disse una frase orribile: “ La tua amica poteva trovarsi uno con cui scopare, invece di farsi infilare lo sperma di chi sa chi! “ .
Quella frase fece scattare la ragazza che reagì all’istante, lo afferrò per il colletto del camice scaraventandolo addosso alla vetrata e con uno sguardo sprezzante le rispose “ Non osare mai più parlare così di Lei! “ 

Dolcemente interruppe il fiume di parole dell’amica rassicurandola che sarebbe arrivata a casa sua in un baleno e qualunque cosa sarebbe stata decisa da lei, o che sarebbe successa lei l’avrebbe aiutata.

<< Vostra Altezza, guardi qui ci sono moltissimi giornalisti e paparazzi! >> commentò il sottosegretario a bassa voce.

<< Femmina testarda! Se fosse stata più ragionevole non mi troverei in questa situazione! >> rispose Inuyasha osservando schifato le persone radunate sotto il palazzo.

<< Quanto tempo ci vuole per chiamare la sua amica, il tempo stringe. >> sibilò infastidito, il suo spirito fremere per dare “fuoco alle polveri” con il rischio di far saltare la sua copertura,  quando sentì il classico rumore metallico della maniglia, ebbe giusto il tempo di allontanarsi dalla finestra che la ragazza fece di nuovo il suo ingresso nel salotto.

<< Tutto bene Signorina Kagome? >> si informò Miroku notando immediatamente i suoi occhi cioccolato ripieni ancora di lacrime.

<< Ha avuto una buona risposta da parte della sua amica? >> continuò il ragazzo appena lei le fece un gesto affermativo col il capo.

<< Sta arrivando qui. >> lo informò accennando un mezzo sorriso.

<< Cosa? No! È pericoloso anche per la sua amica mostrarsi in pubblico è…. >> tentò di dar voce alla sua opinione, ma venne bloccato da un gesto sorprendente.

<< Non si preoccupi Signor Miroku. Sango sa bene quel che fa, anzi sinceramente io sarei preoccupata più per i giornalisti! >> lo bloccò Kagome indicandogli la finestra.

<< È Arrivata! >> disse sorridendo all’espressione sorpresa del ragazzo con il codino. “ Si è proprio da Sango. “ pensò osservando assieme a Miroku lo spettacolo che si stava consumando sotto ai loro occhi.


  Aveva appena messo un piede fuori dalla sua macchina, quando si trovò sommersa da voci che le urlavano domande su domande accavallate l’une all’altre creando confusione.
La miriade di flash era accecante, uscì completamente dalla vettura e ordinò ai giornalisti da togliersi di torno altrimenti se ne sarebbero pentiti amaramente.
La sua camminata trasudava sicurezza ed autorità, mentre si avviava verso l edificio, prese il cellulare e compose rapidamente il numero di suo fratello.

<< Sota! La casa di Kagome è assediata dai paparazzi falli sgomberare! Ora! >> gli disse velocemente chiuse in fretta la chiamata.
Non riusciva a velocizzare il suo passo, era circondata. << Levatevi da mezzo! >> sibilò furiosa.
Ma dei paparazzi le sbarravano di nuovo la strada, e con fare untuoso uno le prese le mani portandosele alla bocca, un altro invece le sfiorò il seno ammiccandole malizioso sussurrando che se lei avrebbe venduto la sua storia a lui l’avrebbe fatta diventare ricca.
Accadde tutto in attimo entrambi erano stati atterrati e disarmati dai loro microfoni, macchine fotografiche o telecamere, o quel che avevano in mano a Sango non interessava era furiosa.
<< Non osate mai più toccarmi, viscidi omuncoli! >> sibilò inferocita torcendogli le braccia ad uno e il collo dell’altro stretto nella morsa delle sue atletiche gambe.
<< Sono stata chiara? Provengo dall’eccelsa scuola Hiraikotsu! >> sussurrò all’orecchio dell’uomo a terra.
<< Fate passare la signora, eccelsi colleghi. Lei è la figlia maggiore del Sommo Maestro Hirai! >> urlarono i due uomini appena furono liberarti. << Lei è l’erede ed orgoglio della nostra amata città. >> dissero mentre si inchinavano rispettosamente verso Sango.
Sbigottiti gli altri giornalisti, iniziarono l’uno dopo l’altro ad inchinarsi verso la giovane donna, nel frattempo uomini in divisa blu li stavano circondando mentre un giovane ragazzo gli impartiva degli ordini.
Sango continuò verso la sua destinazione e poco prima di entrare nell’edificio si girò verso suo fratello e lo ringraziò con un cenno del capo.


Note autrice.
Salve popolo di efp, diciamo che ogni tanto mi viene voglia di scrivere hahaha lo so lo so dico sempre che aggiorno le mie storie. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto . Un abbraccio forte da Selva oscura          
   
 
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