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Autore: pattydcm    21/08/2022    0 recensioni
Fox non si sarebbe mai aspettato che il suo incarico sotto copertura sarebbe stato del tutto messo in secondo piano dall'arrivo di Mirco Neigo nella sua vita. Il giovane, infatti, lo coinvolgerà in un'avventura ai limiti della realtà, portandolo a diventare la guida vivente di un guardiano di anime.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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42 Per i comuni mortali
 
Poco prima che Selvaggia lo raggiungesse, Antonio gli aveva rivolto un sorriso e un cenno di saluto che Mirco aveva ricambiato. Adesso, invece, il direttore dell’hotel ha incluso anche lui nello sguardo di disprezzo che riserva alla ragazza. Questo disgusto gli stravolge il volto, mostrando il pazzo assassino che si cela dietro al timido e imbranato uomo mediocre. Mirco ne rimane spaventato e si scosta bruscamente dalla ragazza, che dopo avergli posato un bacio sulla guancia ora lo stringe in un abbraccio.
<< Oh.. scusami >> dice lei indossando gli occhiali da sole. Silenziosa, si incammina verso la passeggiata e lui si affretta a seguirla.
<< Ehi, aspetta! >> esclama raggiungendola. << Che succede? Oggi sei… diversa >> dice prendendole la mano. Selvaggia la stringe forte ed è uno sguardo triste quello che scorge dietro le lenti scure degli occhiali.
<< Volevo scusarmi con te per quel che è successo ieri >>.
<< Scusarti? E di cosa? E’ stato bellissimo ieri >>.
La ragazza alza appena lo sguardo a incontrare il suo sorriso e per la prima volta scorge imbarazzo sul suo bel viso.
<< Ho pianto come una sciocca ragazzina >> ridacchia di se stessa. << E’ per quello che ti sei allontanato prima, no? >>.
<< A dire il vero no >> risponde e vorrebbe tanto poterle dire cosa lo abbia spinto a farlo. << E’ per la mia ragazza. Ci sono troppi miei colleghi in giro e se una foto di noi due dovesse finire on line… beh… >>.
Il cellulare di Rio vibra catturando la loro attenzione.
<< Capisco >> sospira lei lasciandogli la mano, convinta che abbia ricevuto un messaggio da Nikky. Continua a camminare lungo la passeggiata con lo sguardo rivolto al mare e Mirco la segue, gettando distrattamente un’occhiata al telefono. Resta stupito del ritrovare un messaggio inviato da lui stesso e si volta appena verso il loro ombrellone, incontrando lo sguardo del suo tutor che picchietta sullo smartphone dandogli a intendere di leggere quando gli ha scritto.

    Stai ATTENTO ad Antonio.
  Temo potrebbe decidere di appendere
  anche te ad uno dei suoi ganci.

 
Il sangue gli si gela nelle vene. Se Rio ha colto questa possibilità allora è bene che stia davvero allerta. Ripone il cellulare in tasca badando che il microfono sia rivolto verso l’esterno.
Il profumo dolce di Selvaggia lo raggiunge, trasportato dalla piacevole brezza che li avvolge. Ora che lei ha gettato la maschera da ‘femme fatale’ Mirco si accorge che i suoi ormoni non impazziscono più. Certo, si sente un po’ brillo, ma è comunque a proprio agio al suo fianco.
<< Non mi era mai successo >> dice Selvaggia, rompendo il suo silenzio.
<< Cosa? >>
<< Che un uomo mi lasciasse andare >> gli dice fermando il suo lento incedere. << Credevo che anche tu fossi solo interessato al mio corpo e invece… invece mi ritrovo qui ad odiare la tua ragazza con tutta me stessa perché credo che non avrò mai al mio fianco un uomo come te >>.
È destabilizzante vedere il vero volto che si nasconde dietro la maschera. Come poco prima dinanzi al suo tutor ora, qui, su questa passeggiata affollata, Mirco prova lo stesso stupore nel ritrovarsi dinanzi alla vera Selvaggia. Antonio, però, si fermerà alla maschera, che gli rimanderà l’idea di una bella dal cuore nero. Un cuore che Mirco stesso ha scorto la sera prima mentre la interrogava sotto l’effetto dell’ipnosi. Ogni essere umano, però, ha una parte oscura dentro di sé e anche questa ragazza ce l’ha. Questa insicurezza che gli sta mostrando, però, è il motore che muove ogni cosa.
“E io non voglio che quell’uomo provi a spegnerti, Selvaggia” pensa mentre le accarezza la guancia, cogliendola di sorpresa.
<< Perché non dovresti trovarlo? >>.
<< Perché non sono la bella persona che hai visto in questi giorni >> risponde lei di getto alla domanda che non si aspettava. << Io ti sono stata addosso solo perché sei un giornalista di una famosa rivista. A dire il vero avevo puntato il tuo capo, ma credo che abbia i miei stessi gusti >> dice tra i denti e sebbene non ci sia il custode qui a rassicurarlo, Mirco si rende conto da sè che anche Selvaggia sta reagendo con aggressività alla verità scomoda che le ha detto. Attuare la strategia che ha adottato con Rio, però, la porterebbe ad alterarsi, cosa che accenderebbe su di loro un riflettore sotto il quale non vuole stare e non solo per il timore delle ire di Nikky.
<< Non capisco perché ti sia fatta questa idea di lui >> ridacchia prendendo il gancio che gli ha lanciato.
<< Non vorrai dirmi che è etero? >> chiede lei scettica facendolo ridere.
<< E’ fidanzato con una nostra collega e sa essere molto più fedele di me >> dice, sospirando per la verità che ha accodato a questa bugia. << Credo sia perché ha più esperienza in questo settore e abbia imparato a non farsi distrarre dalle donne che, come te, gli si avvicinano vedendo in lui una qualche possibilità di popolarità. Io ho iniziato a lavorare questo mese e ho solo da imparare da lui >> conclude facendo spallucce.
La carica esplosiva che sembrava pronta a deflagrare si spegne e Selvaggia torna a camminare lungo la passeggiata. Come consigliatogli dal suo tutor, Mirco si adegua a quanto lei gli sta dicendo in modo da agire di conseguenza e fin’ora può dirsi fiero di se stesso.
<< Quel che è successo ieri mi ha fatta riflettere >> dice lei uscendo dal suo silenzio.
<< In merito a cosa? >> .
<< A… tante cose. Ho pensato di ritirarmi dal concorso >>.
<< Perché? >>.
<< Perché… perché tanto ho la vittoria in pugno. Non c’è gusto a gareggiare quando non hai sfidanti, non trovi? >> dice tornando ad indossare la sua maschera.
<< In effetti è vero >> le sorride Mirco. << Che tu fossi bella lo sapevi già da prima. Non credo avessi bisogno di sentirtelo dire da quattro giurati. È un gioco, prendilo come tale >>.
<< Non è un gioco, Mirco >> sospira la ragazza, invitandolo a riprendere la marcia e sembra proprio voglia confessargli quanto già gli ha rivelato. << Ci sono troppi… sguardi libidinosi. Da stamattina mi sembra di vederli meglio e mi fanno schifo. Un conto è piacere agli uomini un altro essere considerata un pezzo di carne succulento >>.
Si è comportato anche lui da uomo affamato e se non ha consumato il pasto è stato solo grazie alle indagini che Rio gli ha affidato. Non crede che proverà mai sulla propria pelle cosa voglia dire essere considerato un pezzo di carne succulento. Non solo perché non ha molta carne in corpo, ma soprattutto perché non è una donna e alle donne capita fin troppo spesso di essere considerate solo per il proprio corpo e la propria avvenenza.
<< Lo farai, quindi? Ti ritirerai? >> le chiede preoccupato.
<< Io… vorrei farlo. Solo non so cosa dire a chi mi chiederà il perché. La battuta che ti ho fatto prima non è sufficiente. Anzi, se si sa di avere vittoria facile perché non sfruttare la situazione? Il mondo funziona così >> sospira avvicinandosi a lui.
<< Se così funziona allora perché non giochi il suo gioco, dai loro ciò che si aspettano e poi li sorprendi lasciando perdere tutto ciò che ne conseguirebbe? >> le propone e lei lo osserva stupita. << Abbandonare una competizione adesso darebbe nell’occhio a molti. Se rifiutassi eventuali proposte che da una vittoria potrebbero nascere lo sapreste solo tu e chi te le farebbe >>.
La ragazza ci pensa su sinceramente interessata alla sua ipotesi. Mirco spera che quanto le ha detto ora possa aiutarla a compiere le sue scelte future. Il palco e la competizione sono per ora i luoghi più sicuri per lei, almeno fino a questa sera quando verrà eletta Miss Bagno Calo 2012.
<< Perchè hai deciso di fare il giornalista? >> gli chiede e lo stupisce il fatto che si stia interessando a lui.
<< Per fare ciò che sto facendo qui: raccontare le piccole cose bellissime che l’uomo ha inventato per valorizzare il luogo in cui vive >>.
<< Sei un romanticone >> ride lei prendendolo a braccetto.
<< Sì, è possibile. Viaggiare è da sempre il sogno che fino ad ora non ho potuto realizzare. Cosa può esserci di meglio che essere pagato per farlo? >> dice e lei torna ad essere silenziosa e pensierosa.
<< Se per realizzare questo sogno ti avessero chiesto in cambio… ‘favori’ particolari cosa avresti fatto? >> gli chiede e si rende conto di quanto gli suoni strana questa domanda.
<< Intendi se mi avessero chiesto favori sessuali in cambio di un contratto? >>.
<< Mi rendo conto che ad un uomo cose simili non succedono, tu, però, prova a rispondermi comunque >> annuisce lei sinceramente interessata alla sua risposta.
Mirco non è sicuro che davvero questo genere di richieste vengano fatte solo alle donne. Certo è più probabile, ma ha un ricordo ancora troppo chiaro delle mani invadenti di Vanessa e del modo inquietate in cui gli ha detto: ‘Ho molti contatti validi in questo settore. Se hai bisogno di un favore non hai che da chiederlo e sarò molto felice di aiutarti’. Le parole di quella donna possono essere l’unico esempio di proposta indecente che abbia mai ricevuto e non ha dubbi riguardo a cosa avrebbe fatto se fosse stata più esplicita.
<< Avrei rifiutato. Non solo è squallido, ma è anche avvilente. So di essere bravo e il mio lavoro lo dimostra. Perché dovrei scendere a simili condizioni per ottenere ciò che posso avere grazie alla mia professionalità? >>.
<< E se tu non avessi una professionalità? >> chiede lei in un sussurro.
<< Beh… perché dovrei voler fare il giornalista se non ne sono in grado? >>.
La ragazza sembra colpita dalle sue parole che la portano ad allontanarsi. Restano così, lei avanti e lui qualche passo indietro finchè non si ritrovano nuovamente all’ingresso dell’hotel.
Selvaggia, silenziosa, procede lungo la passeggiata fino a raggiungere il maxi schermo di una delle spiagge attrezzate sul quale sta passando la notizia del ritrovamento del corpo di Samuele Mosso.
<< Ne stanno parlando ovunque >> sospira voltandosi verso Mirco. << Ho sentito che sembra essere il corpo di un bambino morto parecchi anni fa’. È incredibile, non trovi? >>.
Non sa dire se sia incredibile o meno. Sa che il corpo di Samuele Mosso è stato ritrovato per inviare un messaggio chiaro a colui che ha popolato il vecchio convento di anime inquiete.
Il palazzo abbandonato al quale dovranno fare visita questa sera lui e la sua guida ausiliaria si staglia proprio alle spalle della ragazza. Il piano è già pronto, ma nonostante Rio abbia curato ogni minimo dettaglio, Mirco non può dirsi tranquillo.
<< Tutto bene? >> gli domanda la ragazza posandogli la mano sulla spalla.
<< Scusami è che… beh, non è stato un bello spettacolo >> dice, rivedendo dinanzi agli occhi quel corpo putrefatto, gonfio e pallido.
<< Io sarei scappata a gambe levate, invece tu… tu sei rimasto lì e hai scattato quelle foto >>.
<< E’ il mio lavoro >> ribatte lui facendo spallucce. È orgoglioso degli sguardi di lei e non può fare a meno, nonostante la situazione tesa nella quale si trova, di godere di queste attenzioni legate al suo operato.
“E se sapessi di cos’altro sono capace. Se mi vedessi all’opera nei panni del Guardiano, sono sicuro che ti ecciteresti parecchio” pensa e i sorrisi che si scambiano si fanno carichi di molti maliziosi non detti.
<< Dopo tutto sono felice che il tuo capo sia fedele alla sua donna >> dice Selvaggia, lasciando scorrere lenta la mano dalla spalla al torace di lui. << Mi ha permesso di conoscerti e devo dire che mi piaci, Mirco. Pure troppo. Al punto che sono felice tu vada via domani, perché avrei potuto finire seriamente col prendermi di te e questo non va bene >>.
<< E perché? >> le chiede sicuro di essere diventato rosso come un peperone.
<< Perché l’amore porta solo gelosia, sofferenza e tante altre rogne >> sospira Selvaggia, lasciando scivolare la mano sul ventre incavato di lui. << Non voglio diventare un problema per te e spero di non esserlo già >>.
<< I problemi si risolvono >> dice Mirco posando la mano sulla sua. Avrebbe così tanta voglia di darle un bacio e poi un altro e un altro ancora fino a restare senza fiato. Selvaggia, però, fa un passo indietro e richiama a sé la mano.
<< Devo andare. Tra poco ci saranno le eliminatorie per la finale di stasera >>.
<< Quindi resterai in gara? >>.
<< Ma sì, dai. Sarebbe uno spettacolo piuttosto noioso, altrimenti, non credi? >> dice strappandogli una risata.
<< Riguardo a quanto mi hai appena detto… >>.
<< Lascia perdere, Mirco >> minimizza lei con un gesto della mano. << Non penso che vorrò festeggiare con te la vittoria stasera, quindi stammi lontano >> dice soffiandogli un bacio, prima di allontanarsi e camminare svelta verso l’hotel.
<< Credo ti abbia appena invitato a starle addosso stanotte >>.
La voce di Marco lo fa trasalire e il vederlo ridere sotto i baffi della sua reazione non lo aiuta a reprimere l’istinto di saltargli alla gola.
“Tu dovresti essere con tuo fratello e non qui a farmi venire l’infarto!” sbotta lanciandogli appena un’occhiataccia.
<< Liber aveva bisogno di nuotare e mi ha chiesto di badare a te >>.
“E tu hai accettato?”.
<< Certo. Non potevo rischiare di perdermi un simile spettacolo >> dice indicando Selvaggia ormai lontana. << E poi, pensavo ti interessasse sapere che ha invitato Ylenia a cena >>.
<< Che cosa!? >> esclama Mirco, catturando l’attenzione di non pochi presenti che si voltano curiosi verso di lui.
<< Ok, è vero, non può sbilanciarsi con lei, almeno finchè veste gli scomodi panni di Valerio Rossi, ma, cazzo, sei riuscito a portarli fuori dalla redazione! >> esclama dandogli una pacca sulla spalla così forte da fargliela avvertire.
<< Veramente io non ho fatto proprio nulla >> ribatte raggiungendo i loro ombrellone.
<< Non direttamente, certo, ma se lui le ha chiesto di vedersi è stato per parlare di te! Quindi grazie per il gancio. Provvederò io a fare in modo che si spostino su altri argomenti >>.
<< Io credo sia meglio lasciare fare a loro >> ridacchia Mirco sdraiandosi sul lettino.
<< Scherzi?  Tu non conosci mio fratello! Sarebbe capace di stare tutta la sera sul tuo mistero e dimenticarsi del resto del mondo. È un vero disastro quando si tratta di fare conversazione. Quando è stata lei a chiedergli di vedersi per consegnargli il diaspro ho faticato più di Ercole per convincerlo a seguirla dopo che si erano salutati e invitarla a bere qualcosa insieme. Quando finalmente si è convinto lei era già scomparsa in sella alla sua bici >> sospira il custode sedendosi sul lettino del fratello.
Il cellulare di Rio vibra spezzando la risata di Mirco, che resta a bocca aperta nel trovare la notifica del messaggio di una certa Sara sull’anteprima.
<< E questa chi è? >> domanda al custode che, colpito dalla sua reazione, sbircia lo schermo.
<< Oh, nessun problema. E’ mia sorella >>.
“Avete una sorella?” esclama stupito e senza pensarci su apre la chat.
<< Ehi, che fai? E’ personale! >> lo richiama Marco tentando di strappargli il telefono di mano, ma lui sta già contemplando estasiato la foto che Sara ha inviato. E’ una ragazzina sui quindici anni con un bel sorriso contagioso e occhioni azzurri, allegri e innamorati del fratello maggiore che tiene stretto tra le braccia. Persino la versione originale di Rio sorride con lei, indubbiamente capace di tirargli fuori una spontaneità nel manifestare ciò che prova alla quale Mirco non ha ancora avuto il piacere di assistere.
<< Vi assomiglia >> sussurra e sta a sua volta sorridendo, mentre scorre verso il basso per leggere il messaggio che ha allegato a questa foto.

                  Prima mi illudi dandomi il tuo contatto
        Messanger e dicendomi che possiamo sentirci
        e poi non mi rispondi!
        Ti sembra corretto?
        A questo punto preferivo saperti irraggiungibile
        L’ex moglie di papà è tornata a rivendicarmi
        e io sono a un passo dal saltarle al collo!
        Devo ucciderla per attirare la tua attenzione?
        Non sto scherzando, Liber: fatti vivo!
        Ho disperatamente bisogno di mio fratello

 
Il sorriso gli si spegne sulle labbra e lascia il posto all’onda carica della disperazione di Sara, che gli si è schiantata addosso lasciandolo senza parole. Anche questa ragazzina ha bisogno dell’aiuto di Rio e a conti fatti ne ha molto più diritto di quanto non ne abbia lui, che inizia a sentirsi in colpa.
<< In realtà è una rogna che in questo momento Liber avrebbe bisogno di risparmiarsi. È già preso tra troppi fuochi >> sussurra Marco, che però sembra essere preoccupato per quanto scritto dalla sorella.
In effetti, ha ragione: questa brutta notizia dal fronte familiare potrebbe essere la goccia capace di far traboccare persino Rio. Potrebbe chiudere la conversazione e riconsegnargli il telefono senza dirgli nulla e lui, forse, dati i tanti impegni che li attendono non se ne accorgerebbe neppure. La disperazione di Sara, però, stringe il cuore di Mirco come la stesse provando lui stesso. Non riesce ad immaginarla con nessuna espressione se non quella gioiosa che in questa foto la illumina come un piccolo sole.
<< E’ strano, sai? Mio padre voleva chiamarla Soledad, ma la sua ex moglie trovava fosse un nome stupido. Invece aveva ragione, per lei sarebbe stato perfetto >> sospira Marco guardando con amore alla ragazzina.
Vorrebbe chiedergli se abbiano avuto la possibilità di conoscersi quando lui era in vita, ma tiene per sé la domanda. Si rende conto, infatti, che l’affetto che questo giovane custode prova per la sorella va oltre il concetto di vita e di morte. Si può amare pur non avendo mai avuto la possibilità anche solo di sfiorare la persona amata, così come ci si può innamorare di qualcuno anche solo sentendone raccontare le gesta.
E’ sorprendente come anche in questa situazione Rio si sia ritrovato senza averlo voluto e senza neppure saperlo ad essere il tramite attraverso il quale questo amore ha potuto avere modo di nascere e crescere. Attraverso le sue parole, perché sicuramente avrà avuto aneddoti da raccontare sul fratello scomparso e con l’affetto che lui stesso prova per questa sorellina. Perchè i custodi possono influenzare le scelte del loro protetto ma anche questi con le loro emozioni, i loro sentimenti e ideali possono influenzare l’anima che ha deciso di restare loro accanto.
 << Si è possibile tu abbia ragione. Ma sarei un ipocrita se non ammettessi anche di provare una profonda invidia nei confronti di entrambi. Loro hanno la possibilità di crescere insieme, sebbene siano lontani. Non lo saranno mai quanto lo sono io, però, e sai… alla lunga ridere e piangere con loro senza che neppure sappiano che sono lì è avvilente e ben poco me ne faccio del fatto che inconsciamente possono avvertirmi. A che serve l’inconscio quando mia sorella soffre e io non posso neppure abbracciarla per rassicurarla? >>.
Eccolo qui il lato emotivo che Marco costantemente tiene nascosto dietro la sua arroganza. Mirco sa bene di cosa sta parlando perché tante volte si è posto la stessa domanda e nel suo caso non c’era solo una consapevolezza inconscia. C’erano una voce nella sua testa e un vuoto all’interno della sua famiglia che ha creato una spaccatura che non si è mai sanata e mai si sanerà.
Non sa se i genitori di Marco e Sara si siano separati a seguito della morte del primogenito, ma può intuire da come questi parla della loro madre che i rapporti fossero già tesi tra loro già da prima. Nella sua famiglia, invece, non c’erano tensioni, escluse quelle causate dalle sue crisi. Sebbene non si esprimessero in manifestazioni pubbliche d’affetto, nei pochi ricordi che ha della sua infanzia per Mirco era palese che i suoi genitori si amassero. Poi, però, dopo quel maledetto incidente il vuoto ha iniziato a creare una distanza tra loro, che appartengono a quella generazione che non prende neppure in considerazione l’idea del divorzio. Inoltre, come non mancavano di sottolineare i parenti e i paesani, avevano un figlio malato a cui badare.
Nel corso degli anni questo figlio malato ha iniziato a chiedersi se non fosse meglio si separassero. Possibilità che lo spaventa tutt’ora, ovviamente, ma che è meno pesante da reggere dei silenzi nei quali si trova preso in mezzo e del gelo che lo avvolge quando sono tutti e tre insieme e che nulla ha a che vedere con gli spiriti che costantemente lo cercano.
<< Li conosco quei silenzi. Ero ancora vivo, allora, ma so di cosa stai parlando. Erano causati dall’epilessia e dalla consapevolezza di avere un figlio malato. Quelli di cui parli tu, invece, sono stati causati da altro >> dice Marco, osservandolo con lo stesso sguardo indagatore del fratello .
<< Che succede? >>.
La voce di Rio coglie entrambi di sorpresa. Si avvicina preoccupato e gli prende il cellulare dalle mani, da una lettura veloce al messaggio della sorella e chiude gli occhi, prendendo poi un profondo respiro.
<< Mi dispiace >> sussurra Mirco e Rio alza lo sguardo a incontrare il suo. Uno sguardo serio nel quale non scorge né tristezza né rabbia.
<< Di questo me ne occuperò dopo. Ora abbiamo un piano da portare avanti >> dice, sedendosi a cavalcioni del lettino di Mirco. << Io farò un salto in hotel per una doccia mentre tu andrai alla stanza numero cinque per intervistare le Miss prima delle eliminatorie che avranno inizio tra un’ora. Ricordi cosa devi fare? >> .
<<  Tenere d’occhio Selvaggia, Calogero e Antonio >>.
<< E stare attendo a non farti prendere e appendere a un gancio a tua volta >> si intromette Marco e Rio agita il dito concorde.
<< Il modo in cui quell’uomo ti guarda non mi piace per niente >> dice, passando una mano tra i capelli umidi e un po’ troppo ricci. << Ad ogni modo sarò al tuo fianco tempo un quarto d’ora e nel frattempo Marco resterà con te. Ricordate che abbiamo ancora da valutare la teoria della coppia di pazzi killer, quindi guardatevi anche da Calogero >>.
<< Ma non avevamo detto che quel vecchio bastardo avrebbe protetto Selvaggia per gli intrallazzi che ha con ‘tusaichi’? >> sussurra Mirco sporgendosi verso di lui.
<< Certo, ma avevamo anche detto che non sappiamo fino a che punto Calogero tema Antonio. Mi sa che aver passato del tempo con la Miss ti ha cancellato la memoria. Muovetevi e mi raccomando fate attenzione >>.
Mirco scatta in piedi, carica lo zaino in spalla e si allontana seguita da Marco. Prima di uscire dalla spiaggia si volta verso Rio, che ha ripreso in mano il cellulare e sicuramente starà leggendo il messaggio di Sara.
<< Tutto cambia, Mirco. A volte alcune cose si concludono, altre mutano. Non devi temere queste cose. Sono normali per i comuni mortali >>.
Ancora oggi si trova a storcere il naso dinanzi a quel ‘per i comuni mortali’ che Alex tirava in ballo fin troppo spesso, come se lui non fosse compreso in questa schiera.
Un messaggio fa vibrare il cellulare che tiene stretto in mano e raggela nello scoprire la presenza di numerosi messaggi di Nikky, tutti legati alla richiesta di spiegazioni in merito ad una foto di lui e Selvaggia scattata non sa neppure da chi.
<< Credo che faresti meglio a modificare le impostazioni della privacy nella pagina Facebook per poter moderare i commenti, sottiletta >> gli dice Marco al suo fianco.
Il ragazzo non può fare a meno di dargli ragione. Nikky è furiosa. Dovrebbe chiamarla, ma scopre di avere paura della sua reazione.
L’amore è una gran rottura che porta solo gelosia, sofferenza e tante altre rogne, aveva detto Selvaggia. Eccole qui, le cose che cambiano, si concludono o mutano ‘per i comuni mortali’.

 
   
 
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