Quella mattina erano già arrivati tutti in centrale, tranne Mahoney, e stavano prendendo un caffè nella sala comune prima di mettersi al lavoro.
Hooks notò che Jones sembrava preoccupato per qualcosa, così gli chiese: - Jones, qualcosa non va? Ti vedo pensieroso.
- Sì, sento di essermi dimenticato qualcosa di veramente importante ieri.
- Hai dimenticato di ricaricare la pistola? - tirò a indovinare Tack.
- Hai dimenticato di mangiare? - provò House.
- No... Cavolo, ce l'ho sulla punta della lingua! Magari dopo lo chiedo a... ODDIO!
- Jones, che succede?! - chiese Hightower allarmato da quell'urlo improvviso.
- Ieri era il compleanno di Mahoney!
- No, non era il suo compleanno... Oh aspetta, sì, è vero! - disse Callahan.
- Non posso crederci! Come ho potuto dimenticare una cosa così importante?!
- Jones, non essere così duro con te stesso! - disse Hightower mettendogli una mano sulla spalla. - Abbiamo dimenticato tutti il suo compleanno!
- Già, questo non ti fa stare meglio? - chiese Hooks.
- No, siamo tutti imperdonabili! Non so proprio come faremo a recuperare stavolta!
- Magari scusandoci? - propose Sweetchuck.
- Fingiamo un coma? - propose Zed.
All'improvviso Jones ebbe un'idea: - Aspettate, so cosa fare: organizzeremo una festa a sorpresa per Mahoney oggi, così potremo dirgli che abbiamo solo finto di dimenticare il suo compleanno!
- Ma Jones, non gli sembrerà strano che l'abbiamo organizzata oggi invece di ieri? - chiese House.
- No, perché diremo che l'abbiamo organizzata oggi di proposito, così che fosse una doppia sorpresa! Allora, ci state?
- Ma certo! - risposero gli altri in coro.
- Bene, allora io penserò a distrarre Mahoney, mentre voi vi occuperete dei preparativi!

Mahoney arrivò in centrale un'ora dopo. Era in ritardo perché la sua sveglia non aveva suonato.
Il giorno prima ci era rimasto un po' male per il fatto che i suoi amici si erano dimenticati del suo compleanno, ma aveva deciso di non darci troppa importanza.
Non appena entrò, Jones gli corse incontro e lo abbracciò: - Mahoney, da quanto tempo non ci vediamo!
- Grazie Jones, ma veramente non ci vediamo solamente da ieri! - rispose Mahoney perplesso.
- Oh già, è vero! - rispose Jones ridacchiando e intanto fece cenno a Tack e Hightower di passare con i regali.
Poi sciolse l'abbraccio e disse: - Mahoney, purtroppo il capitano Harris ci ha dato un sacco di moduli da compilare e dobbiamo finire entro oggi, altrimenti chi lo sente!
- Va bene.
Jones lo portò in uno degli uffici e Mahoney per poco non ebbe un infarto quando vide l'altissima pila di moduli sulla scrivania.
- Ma sono tantissimi! Come può pretendere che finiamo entro oggi?!
- Non ti preoccupare, se cominciamo subito sono sicuro che ci riusciremo! - cercò di rassicurarlo Jones.
"E intanto spero che gli altri riescano a finire la festa!" concluse nella sua mente.

Callahan, Tack, Zed e Sweetchuck si trovavano nella cucina della mensa per preparare la torta.
Zed e Sweetchuck stavano cercando, con molta fatica, di versare un enorme sacco di farina nella ciotola.
- Zed, devi andare a sinistra!
- Guarda che sto andando a sinistra!
- Intendevo la mia sinistra!
I due finirono per inciampare e la farina andò nella ciotola, ma anche addosso a loro, rendendoli bianchi come dei fantasmi.
- Ecco, ora passiamo alle uova - disse Zed iniziando a romperle e buttarle nella ciotola con tutti i gusci.
- No, no! Ragazzi, gli ingredienti dovete dosarli con precisione, non buttarli nella ciotola a caso! E i gusci delle uova vanno nella spazzatura! C'è pure scritto sulla ricetta! - li rimproverò Callahan indicando il libro di cucina che stavano usando.
Per fortuna, grazie al suo aiuto, Zed e Sweetchuck riuscirono a preparare un impasto decente.
- Bene, è arrivato il momento di mescolare! - disse Tack afferrando il bazooka.
- Tack, così farai saltare in aria tutto! - cercò di fermarlo Sweetchuck.
- Tranquillo, so quello che faccio!
Premette un pulsante sul bazooka e ne venne fuori una frusta elettrica che usò per mescolare l'impasto.

Intanto, nella sala comune, Hightower aveva fatto salire Hooks sulle sue spalle per farle appendere i festoni.
- I colori di questi festoni sono bellissimi! - commentò Hooks mentre li sistemava.
- Sì, anche a me piacciono - disse Hightower.
House, vedendo tutti gli stuzzichini gustosi che avevano messo sui tavoli, non aveva resistito alla tentazione di assaggiarli.
- Mmm, queste tartine sono squisite! - disse con la bocca piena.
Hightower però se ne accorse, così gli andò vicino e lo rimproverò: - House smettila, altrimenti non rimarrà più niente per gli altri!
- Volevo solo assicurarmi che fossero buone!
- HIGHTOWER, FAMMI SCENDERE DA QUI! - gridò Hooks, agitandosi perché Hightower l'aveva lasciata appesa a un festone.
- Oddio, scusa Hooks! - disse lui aiutandola a scendere.

Un paio d'ore dopo, Mahoney e Jones avevano finalmente finito di compilare i moduli.
- Meno male che questo era l'ultimo! Ho i crampi alle mani! - si lamentò Mahoney massaggiandosi le dita doloranti.
- A chi lo dici!
- Qui ci vuole un caffè - disse Mahoney alzandosi.
- No, fermo! - esclamò Jones piazzandosi davanti a lui. - Non puoi andare in sala comune!
- E perché? - chiese Mahoney alzando un sopracciglio.
- Perché... Perché... Perché si è allagata tutta! Stamattina mi sono scordato di dirtelo!
All'improvviso la ricetrasmittente di Jones si illuminò, lui la prese e sentì Hightower dire: - Jones, abbiamo finito. Porta qui Mahoney.
- Oh, mi è giunta la notizia che adesso la sala comune è asciutta, possiamo andare!
Quando arrivarono alla sala comune era tutto buio, allora Mahoney accese la luce e tutti sbucarono fuori gridando: - SORPRESA!!!
Mahoney sgranò gli occhi: la stanza era tutta addobbata, in un angolo c'erano i regali e sui tavoli c'erano tanti cibi deliziosi e la torta.
- Tanti auguri, Mahoney! - disse Jones. - Ovviamente sapevamo che il tuo compleanno era ieri, abbiamo solo fatto finta di essercelo dimenticato! Ti abbiamo organizzato la festa oggi per farti una doppia sorpresa!
Mahoney sorrise: aveva capito che in realtà si erano davvero dimenticati del suo compleanno, ma apprezzava che si fossero impegnati tanto per rimediare, così fece finta di crederci.
- Grazie, ragazzi!