Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: rocchi68    27/08/2022    2 recensioni
Una persona che ha chiuso gli occhi in passato può riaprirli dopo tanto dolore?
Ne vale davvero la pena?
Non sarebbe meglio proseguire senza voltarsi indietro e sorridendo delle poche gioie che incrociano il tuo cammino?
Si passa per egoisti, per idioti o per scaltri se si evita di ricadere nei ricordi del passato?
È questo che il nuovo Consiglio Studentesco si prefigge di cambiare, anche se si tratta di un problema interno e di un'impresa ardua.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Mike, Scott, Zoey
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Forse finalmente poteva lasciarsi tutto alle spalle.
Non aveva deluso nessuno durante il suo incarico da Presidentessa, aveva trovato un buon successore con rispettivo team ed era riuscita a ricucire un rapporto complicato.
Normalmente ci si sentirebbe un po’ confusi e preoccupati, magari con il dubbio di essersi dimenticati qualcosa da ultimare e rimasto in un angolo con uno strato di polvere.
Possibile che fosse così?
Anche quando aveva chiuso la stanza, baciando un’altra volta il suo Scott, era tornata su quel pensiero, ma niente sembrava fuoriposto.
Era semplicemente paranoica?
Un po’, magari, come sua zia Evelyn che controllava ogni porta e finestra per uscire di casa, anche se si trattava semplicemente di buttare l’immondizia.
Sicuro era questo.
Non appena avrebbe consegnato le chiavi a Cody ecco che le sue ansie avrebbero spiccato il volo e si sarebbe concentrata soltanto sull’estate, sulla sua fresca storia da liceale e, dopo un paio di mesi, sull’Università.
Voleva solamente liberarsi di quella responsabilità.
Erano stati due anni leggeri, ma vivere sempre con l’ansia e la paura che qualcuno bussasse alla porta per un aiuto, per fronteggiare un prof o il Preside in persona ti porta all’esaurimento.
Si rilassava soltanto durante le rare feste obbligate con la scuola chiusa e in quei tre mesi estivi che le consentivano di staccare la spina e di abbandonare le chiavi sulla bacheca della segreteria.
Era la perfetta immagine di uno strazio.
Non puoi fare lo psicologo se hai più turbe mentali di chi dovresti aiutare, ma questa cosa l’aveva imparata quando non c’era nessuno che potesse ereditare il suo lavoro.
Stringendo i denti, cercando di mantenere la promessa fatta a Mike e Zoey, ora poteva stringere la mano di Scott e salutare il suo liceo.
 
“Ti stavamo cercando Dawn.” La risvegliò Cody, seguito a ruota da Sierra, notando il tipo che la stava accompagnando.
 
“È successo qualcosa?”
 
“No…è che sei sparita all’improvviso.” Mormorò Sierra.
 
“Scusate: colpa mia.” Soffiò Scott, sorridendo.
 
“Sierra…Cody…vi presento Scott, il mio ragazzo.”
 
“Il ragazzo della foto.” Borbottò Sierra, fissandolo confusa.
 
“Loro, invece, sono…”
 
“So chi sono…vi ringrazio di aver aiutato Dawn durante questi anni, anche quando avevo promesso che sarei diventato il suo vice.” La interruppe rapidamente, cercando le parole migliori, ma faticando parecchio a trovarle.
 
“Tu sei quello che si è trasferito.” Borbottò Cody, facendolo annuire.
 
“Dawn è la persona che mi sta più a cuore ed è stato pensare che non ci fosse nessuno ad aiutarla a farmi stare malissimo.”
 
“Scott…io…”
 
“Ma non accadrà più e questa volta me ne frego di quello che dicono e pretendono i miei genitori.” Ringhiò minaccioso, facendo tentennare Dawn.
 
“Lei ci ha spiegato tutto.” Ammise Cody.
 
“Ci ha spiegato come e quando parlare al Preside.” Seguitò Sierra.
 
“Mi sembra di aver fatto davvero poco, nonostante le mie promesse a Mike.”
 
“Non importa Scott.” Lo rincuorò Dawn, facendolo sorridere.
 
“Comunque vi ho fatto un regalino.”
 
“Un regalino?” Domandò Sierra.
 
“Immagino che il ragazzo con gli occhiali che ho visto a inizio mattina sia parte della squadra.”
 
“Nel ruolo di Tesoriere.” Confessò Cody.
 
“Il mio ex ruolo.”
 
“Lui era quello dei conti sempre in ordine?” Chiese sbigottita Sierra che aveva sentito parlare di quell’abilità quasi leggendaria.
 
“Non è un compito facile, ma con un po’ di pazienza s’impara.”
 
“Non puoi darci qualche consiglio che in questi ultimi due anni abbiamo fatto un po’ pena?” Domandò Cody, ricevendo un pestone dalla fidanzata.
 
“Guastafeste.”
 
“Ahia…per cosa?”
 
“Non l’hai capito?” Domandò seria, credendo che anche un bambino delle elementari si sarebbe accorto che Scott e Dawn seguivano poco quelle chiacchiere e si erano persi per qualche istante di troppo a fissarsi negli occhi.
 
“Sei diventata violenta Sierra.” La rimproverò Dawn con un sorriso.
 
“Un consiglio.” Assaggiò Scott.
 
“Qualunque.”
 
“Il consiglio è il regalino di cui vi parlavo. Ho lasciato nel secondo cassetto della scrivania una chiavetta con diversi fogli dove ci sono scritti molti consigli su come mantenersi nel budget. Non so quanto siano cambiate le cose, ma con alcune correzioni credo che riuscirete a fare un ottimo lavoro.”
 
“L’hai fatto davvero?” Domandò Dawn.
 
“Il tuo compito non era facile e ho provato a fare quello che toccava a un vice.” Soffiò serio.
 
“Cody…credo che li abbiamo disturbati anche troppo.” Mormorò Sierra, notando dai loro sguardi come desiderassero soltanto un posto tranquillo in cui chiacchierare.
 
“Forse sì.”
 
“Credo di essere una pessima Presidentessa per questo.”
 
“Ti sbagli, Dawn.”
 
“Sierra…io…”
 
“So di essere stata un po’ troppo difficile da comprendere, con questa dannata gelosia impicciona, ma credo tu sia una delle ragazze migliori che abbia mai conosciuto perché hai messo sempre la scuola in cima alle tue priorità, anche quando avevi l’occasione di essere felice.”
 
“Noi abbiamo solo da ringraziarti.” Confermò Cody, facendo sorridere Dawn che estrasse dalla tasca dei jeans un mazzo di chiavi.
 
“Queste le lascio a voi…impegnatevi il più possibile e se doveste avere un qualche dubbio, io e Scott vedremo di darvi una mano.”
 
“E ora scusateci ragazzi, ma io e la Presidentessa abbiamo tante cose da dirci…sono due anni che non la vedo e la voglio un po’ per me.” Borbottò serio, facendola arrossire e prendendola per mano, mentre lei salutava velocemente i suoi amici del Consiglio.
 
 
Erano passati più di due anni a essere sinceri e a contare il calendario, ma valeva la pena distruggersi nel contare quanti giorni erano passati senza vedersi?
Quanti minuti in cui potevano baciarsi senza mai fermarsi.
Quanti abbracci riuscivano a scambiarsi.
E tutti quei litigi atomici trasformati in una semplice risata.
Scott a ben vedere era stanco di essersi fatto sfuggire quel periodo, anche se senza volerlo i suoi occhi curiosi incrociarono una ragazza ferma sul cancello e che schivò con Dawn in velocità.
Non aveva tempo per quella là.
Credeva, sperava e pregava di non vederla più, ma anche se gli seccava ammetterlo, voleva almeno sapere che cosa ci facesse lì in attesa di farsi prendere da una macchina.
Secondo i suoi calcoli doveva essere fuori dalle scatole da alcuni mesi, ma a quanto gli pareva di capire, forse non era così preparata e aveva toppato in qualche materia.
 
“L’hanno bocciata.” Mormorò Dawn, continuando a tenere per mano il suo ragazzo.
 
“Ben le sta.”
 
“Scott…sei cattivo.”
 
“Dopo quello che ci ha fatto, io non parlerò mai bene di quella là.” Replicò indifferente, continuando a fare strada.
 
“Una volta Courtney ti piaceva.”
 
“Oh…questo è vero, ma le idee cambiano.”
 
“Sicuro?” Domandò preoccupata.
 
“Hai troppi dubbi…nel mio cuore, nella mia testa c’è spazio per una sola persona e ce l’ho così vicina che ancora non ci credo.”
 
“Dove stiamo andando?”
 
“In un posto tranquillo dove possiamo parlare, ridere, fare quello che vogliamo senza essere disturbati e senza correre rischi.”
 
“Io…”
 
“Niente passi più lunghi della gamba, niente situazioni imbarazzanti o complicate: mi basta anche solo stare sul divano, un semplice film, passare le ore abbracciati…”
 
“Un bel programma.”
 
“Domani volevo vedermi con Mike e Zoey, ma per oggi voglio essere egoista e desidero averti solo per me, senza intralci.”
 
“Immagino tu voglia farmi vedere dove intendi stabilirti.” Borbottò divertita.
 
“Casa è un posto dove si sta bene, ma io credo che mi troverei ovunque in Paradiso che sia villa, appartamento o reggia, purché tu stia con me, Dawn.”
 
“Perché?” Domandò, fermandosi e costringendo Scott a fare lo stesso.
 
“Perché ti amo e non ho bisogno di altro.”
 
“Ma io non potrei offrirti molto e lo sai.”
 
“Io amo te…non quello che possiedi o che potresti regalarmi.” Replicò serio.
 
“Io…”
 
“Chiedo soltanto il tuo cuore…niente di più, niente di meno.”
 
“Sicuro?”
 
“Smettila con queste insicurezze e tira fuori un po’ di carattere.” Ringhiò nervoso, facendola tentennare.
 
“Non ne sono capace.”
 
“Ne sei sempre stata capace prima che andassi via. Replicavi con cattiveria, mi spronavi a crescere, quella ragazza non è scappata via e la rivoglio indietro.” S’impuntò, facendole capire che in quel caso non aveva la minima intenzione di retrocedere.
 
“Mi piacerebbe Scott.”
 
“Non ho fatto tutta questa strada per una Dawn così spaventata.” Ringhiò, provando a risvegliarla dal torpore.
 
“Che cosa faresti se non potessi cambiare?”
 
“Tornerei indietro da Courtney, riallaccerei i rapporti e ti manderei a quel paese.”
 
“Scott…”
 
“Ti sta bene essere trattata così? Quando l’uomo che ti ama e che vuole vederti sorridere è costretto ad andare da un’altra solo perché non potrà essere felice se vive solo di sentimento.”
 
“No.” Soffiò, abbassando il capo.
 
“Andiamo a casa: razione extra di coccole e solo per te.”
 
“Io…ecco…non so…”
 
“Te le meriti.” La rincuorò, accarezzandole il volto.
 
“Mi ha fatto male…essere dimenticata.” Singhiozzò, ritrovandosi avvolta dalle braccia di Scott.
 
“Ci vorrà un po’ di tempo, ma promettimi che c’impegneremo.” Borbottò, sentendola annuire.
 
“Questo sì.”
 
“È un buon inizio.” Sorrise, staccandosi brevemente per poi baciarla con passione.
 
“Scott…”
 
“Basta dubbi: io ti ho scelto, tu mi hai scelto…non ci resta che riprendere da dove ci eravamo interrotti.”
 
“Io…”
 
“Dobbiamo parlare di tante cose…abbiamo tutto il tempo davanti.”
 
“Sempre che tu abbia studiato in questi anni.”
 
“Non puoi immaginare quanto sono migliorato.”
 
“Grazie Scott.” Borbottò rossa in viso.
 
“Di cosa?”
 
“Per oggi voglio solo stare con te, ignorando tutto e tutti…posso essere egoista?” Domandò preoccupata.
 
“Possiamo fare quello che vogliamo: questo è il nostro giorno.”
 
“Non sarà il nostro unico giorno.” Bisbigliò rossa in viso, mentre Scott le prendeva delicatamente la mano e proseguiva nel suo cammino per mostrarle il suo nuovo appartamento.








Angolo autore:

Anacleto: Era ora che la finissi sta serie, Ryuk

Ryuk: La serie è di rocchi

Anacleto: Allora è puntuale come sempre

Ryuk: Ma doveva pubblicare qualche sabato fa

Senti Ryuk

Ryuk: Cosa?

Ti nomino mio segretario

Ryuk: Dove sta l'inghippo?

Dovrai essere puntuale, preciso, rispondere alle recensioni

Ryuk: Quanto mi paghi?

Due mele a settimana

Ryuk: Cinque

Due

Ryuk: Cinque

Anacleto: Una

Bravo Anacleto...così si deve contrattare

Ryuk: Otto

Tre

Ryuk: Otto

Quattro e non di più...mi costi un patrimonio

Ryuk: Ok...quattro mele e per cominciare a bomba, metto la parola fine a sta serie e oggi stesso ne inizio un'altra

In un fandom desertico, pari ai vestiti eleganti che ho nell'armadio

Ryuk: Manco mezzo

Appunto!
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: rocchi68