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Autore: KimberlyyAnnee    28/08/2022    0 recensioni
[Attori/Cantanti]
Emma Scott è una giovane studentessa di diciannove anni pronta a intraprendere una nuova avventura iniziando l'Università che sua madre ha sempre sognato per lei, la California State University. Farà amicizia con la sua compagna di stanza Danielle Lopez e con Sarah Besson, una ragazza che frequenta il suo stesso corso. Tutto però cambierà non appena la ragazza si imbatte in un ragazzo dai capelli biondi e occhi azzurri, Corbyn, amico stretto di Danielle. Quando inizieranno a provare qualcosa l'uno per l'altra la ragazza viene a sapere della ricchezza che possiede la famiglia di lui. La madre non essendo molto contenta di questa relazione farà di tutto per farli allontanare una volta per tutte.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo Il College per mia madre è sempre stato importante, soprattutto la California State University. Quando ero piccola mia madre mi raccontava dei tempi passati al College e di come sarebbe stata la mia esperienza. Non me la sentivo di infrangere i suoi sogni per un mio futuro incerto. Dopo la morte di mio padre,avvenuta 5 anni fa siamo rimaste solo noi due. Mia madre ha conosciuto un altro uomo , si chiama Carl, è davvero un brav'uomo. Non le fa mancare nulla e di questo ne sono felice. Arrivato il momento di partire per il College, le promisi che mi sarei concentrata solo sullo studio. Niente distrazioni. Fino a quando non incontrai lui. Un ragazzo dai capelli biondi e occhi azzurri come il mare. Da quel giorno non ho mai smesso di amare altri occhi che non fossero stati i suoi. Capitolo 1 Los Angeles, California, USA 10 Ottobre 2018 EMMA Non riesco a credere di essere qui, davanti alla California State University, non avrei mai pensato di riuscire ad entrare. Quest'estate ho mandato la mia candidatura a tantissime università, ma ricevetti la solita risposta: "Ci dispiace informarla." Dopo quella piccola frase non finì mai di leggere la lettera perché sapevo che sarebbe stato l'ennesimo rifiuto. Poi arrivò la lettera che tanto aspettavo, la felicità era immensa quando lessi la lettera di accettazione. «Tesoro sei pronta?» Dice mia madre appoggiando la mano sulla mia spalla. «Sì sono pronta» aggiungo sorridendole. «Sono fiera di te» Quanto mi mancheranno i suoi abbracci... «Mamma, se non ci stacchiamo non entrerò mai, devo andare.» Ci salutiamo per l'ultima volta e prendo tutte le mie cose per poi entrare. Infilo la mano nella tasca destra e prendo il foglietto con su scritto il numero della camera. Giro per i corridoi cercando la mia camera, una ragazza mi nota vagare per i corridoi e mi raggiunge. «Hey, ti serve aiuto per caso?» mi guarda dritta negli occhi. I suoi occhi sono davvero bellissimi. Blu come il mare. «Si nota così tanto?» chiedo in imbarazzo. «In realtà sì, ti ho visto in difficoltà nel cercare la camera.» «Sai dov'è la camera 13B?» domando alla sconosciuta. «Quindi... tu dovresti essere la mia compagna di stanza, è anche la mia seguimi, io sono Danielle. Tu dovresti essere Emma?!»mi chiede continuando a camminare. La seguo. «Sì,sono io» Entro nella stanza ed è davvero confortevole, la carta da parati è bianca con dei fiorellini raffigurati sopra, appoggio lo scatolone e la valigia sul letto. «Hai letto le materie? Quale corso ti ha colpita ?» mi chiede sedendosi sul suo letto. «Il corso di musica» le rispondo senza esitazione. «Bello,anche un mio amico ne fa parte.» mi comunica. «Ciao belle donzelle» aggiunge un ragazzo entrando nella stanza. «Parli del diavolo e spuntano le corna» si diverte a prenderlo in giro ridendo. «Stavi parlano di me?» chiede il ragazzo mostrando un'espressione maliziosa. «Non ti vantare, ho solo detto che farai parte del corso di musica.» «Non mi presenti questa bella ragazza?» mi squadra dalla testa ai piedi. «Daniel lei è Emma, Emma lui è il mio stupido amico Daniel»dive indicandolo. «Anche io ti voglio bene» e ammicca. «Quindi ti piace la musica?» Mi chiede Daniel. «Si, tanto.» dico sorridendo. «Visto che ci sono,vi andrebbe di venire alla festa di inizio anno? » Ci chiede Daniel invitandoci. «Certo ci saremo.» risponde la ragazza ammiccando. «Ora ho lezione,ci vediamo in giro » lo salutiamo e dopo aver parlato con Danielle vado verso la mia valigia e prendo il foglio degli orari che si trova piegato nella tasca laterale della valigia. Leggendo il foglio vedo che tra poco ho una lezione in programma. Pensavo che si iniziasse domani... «Io dovrei seguire adesso una lezione di piano, sai per caso dov'è la classe?» chiedo informazioni. «Sì, tutte le classi si trovano al piano superiore e sopra ogni porta c'è una targa con su scritto il nome della lezione.» Prendo lo zaino dalla valigia ed esco dalla mia stanza. Dopo essere arrivata in classe, mi siedo in un posto qualunque e subito dopo, accanto a me si siede una ragazza. «Ciao io sono Sarah» dice presentandosi. «Piacere Emma»mi presento. Durante tutta la lezione non abbiamo parlato d'altro che delle nostre passioni e del motivo per cui siamo qui. Alla fine dell'ora mi invita a mangiare qualcosa al bar dell'università. Usciamo dalla classe e insieme a Sarah mi dirigo verso il Bar. «Tu aspettami lì,vado a ordinare» e poi se ne va. Mentre l'aspetto vedo entrare un ragazzo dai capelli biondi e occhi azzurri insieme ai suoi amici. Cerco di distogliere lo sguardo da lui ma non ci riesco, alla fine si gira e inizia a fissarmi anche lui. I suoi occhi sono di un azzurro chiaro che non riesco a smettere di guardare. Torno nel mondo reale e mi accorgo di averlo fissato troppo a lungo. A farmi tornare nel mondo reale è Sarah. «Hey ci sei?» mi sventola la sua mano davanti al mio viso «Ehh?! Sì dimmi» dico ridendo. «Perché fissavi Corbyn?» «Chi? Quel ragazzo biondo? Non lo stavo fissando.» la mia mente non si fa problemi a prendermi in giro. «Sì e io sono un unicorno alato.» dice scherzosamente. «Come fai a conoscerlo?» Chiedo continuando a fissarlo. «Lui è mio fratello o meglio dire Fratellastro.» mi dice informandomi. «Ah non lo sapevo.» «Riformulo la domanda, perché stavi fissando mio fratello?» Questa si che è una bella domanda. « È semplicemente entrato e i nostri sguardi si sono incrociati.» In tutto questo Sarah continua a parlarmi ma io non faccio altro che fissare quel ragazzo. I nostri occhi si incontrano di nuovo e inizia a sorridermi. Mi sento in imbarazzo. Devo andarmene da qui . «Che ne dici se ce ne andassimo?» non dice nulla,mi guarda solo confusa. Fa come dice e usciamo da lì. Mentre usciamo sento ancora lo sguardo di quel ragazzo su di me. «Adesso mi spieghi il motivo per cui siamo scappate?» Domanda curiosa la mia nuova amica. «Non mi andava più di stare lì .» «Ma se siamo appena arrivate! Non è che la presenza di mio fratello ti rende nervosa?» «Cosa te lo fa pensare?» chiedo ridendo nervosamente. «Mh non so forse le tue guance rossissime per l'imbarazzo e le goccioline di sudore che cadono sulla tua fronte? » Cavolo! Immediatamente mi asciugo la fronte. «Ma non è per quello,non lo conosco,ci siamo solo guardati. Avevo solo caldo.» «Caldo? Ma se stiamo in autunno ? Che caldo deve esserci? » dice mostrandomi alcuni ragazzi con i giubbotti. «Comunque , cambiamo argomento. Che lezione hai ?» mi domanda. «Ho due ore libere» «Beata te,io ho due ore di Scienze Umane.» ha la disperazione dipinta sul volto. «Dai passeranno subito» cerco di rassicurarla. «Ma che! È la parte teorica» «È così pesante la materia?» chiedo ormai divertita. «Non la materia, ma il professore» «Buona fortuna» aggiungo ridendo e dandole una pacca sulla spalla. «Grazie, mi servirà» ride e se ne va. Entro in camera e mi posiziono vicino alla scrivania con i miei libri. Dopo un'ora entra Danielle. «Hey già di ritorno?» mi chiede sorpresa. «Sì, ho un ora libera»le rispondo. «Capito» dice sdraiandosi con il telefono sul letto. Finito di studiare esco dalla mia stanza e vado a lezione. Per i corridoi incontro per la seconda volta quel ragazzo biondo. I nostri occhi si incontrano di sfuggita,subito dopo entro in classe e inizia la lezione. Passa un'ora e finalmente la lezione finisce. Esco dalla classe e ritorno in camera mia. Tutto il pomeriggio lo passo leggendo qualche libro e parlando con Danielle. È davvero simpatica. «Il tuo amico Daniel ti ha detto a che ora è la festa?» «Sì mi ha scritto prima un messaggio,la festa si terrà alle 21.00.» «Va bene.» 21.00 Vado verso il mio armadio e prendo un vestito rosso. «Non mi dire che ti vuoi mettere quello!» dice posizionandosi dietro di me, con le mani sulle mie spalle. «Perché? È brutto» dico continuando a vedere il mio riflesso sullo specchio. « È troppo elegante per una festa al campus, aspetta.» Va verso il suo armadio e prendendo un vestito corto con il pizzo nero. «No, non lo metterò mai... è troppo corto» «Tu provalo» Vado in bagno e indosso il suo vestito, non so se è adatto a me.Essendo indecisa me lo levo e ritorno in camera. «Che c'è? Perché non ti sei messa il mio vestito?» «Ho un idea migliore» apro l'armadio e prendo un vestito che mi sono portata da casa. Ritorno in bagno e lo indosso. Dopo essermi sistemata i capelli e truccata torno da Danielle. «Sei bellissima» mi sorride. «Ti piace?» le chiedo continuando a sistemare il vestito. «Un sacco» Arrivata l'ora di andare alla festa insieme a Danielle usciamo dalla nostra stanza e andiamo alla festa che si trova qui vicino. Appena entriamo la puzza di fumo e alcol mi invade le narici. «Ti va di cantare una canzone al karaoke?» mi chiede Danielle urlando per il volume alto della musica. «Non se ne parla. Io non canto in pubblico,mi vergogno e mi viene l'ansia.» Non ho mai cantato davanti a nessuno. Ho l'ansia da palcoscenico. «Ma smettila , ce la farai.» mi prende per le spalle e mi gira per poi spingermi fino ad arrivare dal ragazzo che segna i nomi per le canzoni. «Lo sai che ti odio vero ?» dico ormai rassegnata. Mi faccio prestare la penna dal ragazzo davanti a me e segno i nostri nomi nella lista. Scelgo di cantare "Hide Away" di Daya. Mentre sto tornando al mio posto mi scontro senza volerlo contro un ragazzo. «Oddio scusami» alzo lo sguardo e incontro per l'ennesima volta quegli occhi che mi rendono nervosa. Da vicino sono ancora più belli. «Tranquilla non è successo niente,ti sei iscritta al karaoke?» mi chiede indicando la postazione delle iscrizioni. «Si ma ad essere sincera mi sto sentendo male per l'ansia.» dico nervosamente. «Tranquilla devi solo respirare e andrà bene. « Adesso è il turno di Corbyn Benson che canterà Perfect di Ed Sheeran . Un grosso applauso per Corbyn.» sentiamo una voce provenire dalla console. « È arrivato il mio momento.» mi fa l'occhiolino per poi dirigersi verso la postazione del karaoke e fa partire la base. Wow ha una voce bellissima. Finisce di cantare e ritorna da me. «Visto ? Infondo è facile, adesso tocca a te.» ammicca. «Bene, adesso è il turno di Emma Scott. Che canterà Hide Away di Daya. Facciamo un grosso applauso a Emma.» Timorosa mi avvicino alla postazione e il ragazzo accanto a me fa partire la base. Il cuore sembra che mi stia uscendo dal petto. Il mio sguardo cade sul ragazzo biondo, mi fa segno di prendere un grande respiro e faccio come dice. Finalmente inizio a cantare.  La canzone finisce e vedo Danielle che mi raggiunge. «Wow sei stata pazzesca. Hai visto? Sei riuscita a cantare.» vedo quel ragazzo venire verso di noi. «Se sono riuscita a cantare davanti a tutti è solo grazie a lui.» dico indicandolo. Mi sorride. «Sei stata grandiosa. Io sono Corbyn a proposito. Tu invece sei Emma giusto?» mi sorride. «Esatto.» ricambio il sorriso. 1:30am Guardo l'orario sul mio telefono ed è davvero tardi. Ho un sonno tremendo. Cerco con lo sguardo Danielle ed è impegnata a baciare una ragazza con i capelli corti. Come non detto. Vuol dire che tornerò a casa da sola. Subito dopo vedo Corbyn che mi raggiunge. «Hey ti stai divertendo?» dice sorseggiando il suo drink. «Si ma adesso ho un sonno tremendo e mi sa tanto che dovrò tornare in camerata da sola. Danielle è impegnata a limonare.» dico guardando verso la direzione di Danielle. Fa lo stesso anche lui. «Oh si lei è Steph la sua ragazza. Se vuoi ti accompagno io. Mi ci vorrebbe una bella passeggiata.» mi dice posando il bicchiere ormai vuoto. «Si va bene.» dico facendo un sorriso. Usciamo da lì e finalmente respiro aria pulita. Ci incamminiamo. Intorno a noi c'è solo un silenzio imbarazzante. Finalmente inizia a parlare. «Sai,io faccio parte di una band.» mi dice cercando di rompere il ghiaccio «Oh davvero ? Quindi sai cantare?» dico ironicamente. «Oh si si , non mi hai sentito prima? Sono un usignolo.» dice facendomi ridere. «Se ti piace la musica,come mai hai scelto questa università?» gli chiedo. «Potrei farti la stessa domanda sai? Purtroppo ho fatto domanda alla Berkeley,solo che non mi hanno preso. La mia seconda scelta era proprio questa la California State University. Invece tu?» mi chiede. «Per me è complicato...la musica ha sempre fatto parte della mia vita sin da piccola. Solo che tutta la mia famiglia ha fatto parte di questa università e non volevo rovinare le aspettative di mia madre. Non so se riuscirò a diventare una cantante ma non potevo deluderla. Dopo la morte di mio padre siamo rimaste solo noi due quindi per me lei è tutta la mia vita. Mi si spezzerebbe il cuore vedendola triste e delusa.» continuo a guardare la strada davanti a me. «Oh capisco ma come fai a sapere che tua madre non ti sosterrebbe nella musica? Mia madre non mi ha mai sostenuto. Me la sono sempre cavata da solo. Mi diceva che con la musica non sarei arrivato da nessuna parte. Una volta mi ha anche vietato di suonare la chitarra perché mi distraeva dallo studio, non riuscivo a smettere di suonare era più forte di me e quando scoprì che la usai ugualmente la prese e la distrusse.» mi dispiace tanto per lui . Il suo sguardo sembra triste. «Mi dispiace tanto per quello che hai passato . Non volevo farti rattristare » «Tranquilla , va tutto bene.» arriviamo davanti alla camerata e mi accompagna fino alla mia stanza. «Grazie per avermi accompagnata, mi è piaciuto parlare con te.» dico sorridendogli. «Lo penso anche io. Buonanotte Emma.» dice ricambiando il sorriso. «Buonanotte Corbyn.» Entro in camera mia e mi butto sul mio letto. Sono davvero stanca. Mi rialzo dal letto e vado in bagno per mettermi il pigiama. Dopo essermi cambiata vado verso il mio letto e mi metto sotto le coperte per poi crollare in un sonno profondo. Capitolo 2 11 Ottobre 2019 2° giorno di Università A svegliarmi è il sole che subentra dalla finestra accecandomi. Mi alzo controvoglia dal mio letto e infilo le mie pantofole. Giro lo sguardo verso il letto di Danielle ma è vuoto. Guardo l'orario sul mio cellulare è sono 9:00 di mattina. Cavolo! Non è suonata la sveglia! Mi alzo di scatto dal letto e vado in bagno per darmi una rinfrescata. Mi infilo velocemente nella doccia e dopo essermi lavata esco dalla doccia e mi asciugo velocemente per poi vestirmi. Sono davvero in ritardo.Prendo il mio zaino ed esco dalla mia stanza. Leggo l'orario delle mie lezioni e ho lezione di diritto. Entro in classe e vi sono più di una ventina di universitari che mi fissano. Imbarazzata chiedo scusa al professore e mi vado a sedere. Vedo Corbyn in lontananza che mi fa segno di sedermi accanto a lui. Mi avvicino per poi sedermi. «Ciao. Ho pensato di lasciarti un posto.» mi sorride. Che dolce ! «Oh grazie, sei dolcissimo ma come facevi a sapere che sarei venuta a questa lezione?» gli chiedo dubbiosa. «Oh semplice, me lo ha detto Danielle.» perché glielo ha detto? «Oh capisco» mi siedo e ascoltiamo la lezione. «Ho un idea perché non ce ne andiamo ? Voglio farti vedere una cosa.» si avvicina a me per parlarmi nell'orecchio. «Ma sei matto?! Se ne accorge.» gli dico titubante. «Ho un piano , appena si gira noi ci alziamo lentamente per poi scappare. Ti do il segnale io.» annuisco semplicemente. Vediamo che il professore si gira per scrivere qualcosa alla lavagna. Vedo Corbyn farmi un segno con la mano. Ci alziamo lentamente dai nostri posti e ci avviciniamo alla porta di uscita. «Adesso!» mi dice. Iniziamo a correre verso l'uscita , il professore non si è accorto di nulla. Appena usciamo scoppiamo a ridere. «Tu hai seri problemi.» gli dico mentre prendo fiato. «Me lo dicono in tanti. Vieni con me.» lo seguo e mi porta nel suo posto segreto. Davanti a noi c'è una porta di legno . È molto antica. Si abbassa e sotto una tegola di legno ha nascosto la chiave. Si guarda in torno per vedere se qualcuno lo stesse osservando. Apre la porta ed entriamo. Wow! È una specie di teatro. C'è un grande palco con i sipari rossi e molti strumenti musicali. Vedo che sul palco ci sono due microfoni. «Ti va di cantare insieme a me? Non ci sentirà nessuno. Ho insonorizzato la stanza.» mi dice salendo sul palco e sistemando i microfoni. «Non so se dovrei...» poi continua la mia frase. «Non sai se dovresti farlo?! La musica fa parte di te. Devi seguire il tuo cuore. Tu hai talento Emma. Non sprecarlo . Poi ti imbarazzi a cantare davanti a questo bel faccino ?» dice toccandosi il viso. Lo accontento. Salgo sul palco e mi posiziono al suo fianco. Vedo che ha preso la chitarra. «Cosa cantiamo?» gli chiedo. «Che ne dici di I Know What you did Last Summer? Di Shawn Mendes e Camila Cabello.» la amo da impazzire questa canzone. «Si va bene, è la mia preferita.» «Anche la mia.» i nostri sguardi si incontrano. Il suo sorriso è così bello... Capitolo 3 *La canzone finisce* Non ci siamo accorti di essere a un millimetro di distanza. I suoi occhi incontrano i miei. Sono così belli! A rovinare quel momento è un rumore di porta. Ci giriamo contemporaneamente. «Oh scusate non sapevo che ci fosse qualcuno. A proposito... Amico? Cosa ci fa qui una ragazza?» dal suo tono di voce capisco che non sarei dovuta essere qui. «Jonah , amico, di lei ci possiamo fidare, tranquillo. Non dirà nulla di questo posto.» mi incita a parlare. «Certo,non dirò a nessuno di questo posto. Potete stare tranquilli.» scendiamo da palco e lo raggiungiamo. «Ok , se Corbyn si fida di te , vuol dire che mi fiderò anche io. Piacere Jonah.» la sua espressione cambia. Sembrava infastidito nel vedermi qui ma adesso ha un espressione gentile e comprensiva. «Emma piacere.» mi presento ricambiando il sorriso. Guardiamo l'orario ed è passata un ora. «Forse adesso è meglio che vada.» dico guardando l'orario. «Ci vediamo dopo si ?» mi chiede Corbyn. «Si certo , ci vediamo dopo. Ciao ragazzi.» li saluto per poi uscire da quella stanza. Ritorno in camera mia e c'è Danielle che utilizza il suo computer. «Hey come è andata la scappatella con Corbyn?» mi chiede continuando a guardare il suo computer. «Ma sei pazza?! Quale scappatella!! Siamo...» stavo per dirlo sono una scema! «Siete..? Siete cosa ?» mi sprona a continuare la frase. «Siamo...siamo andati a fare una passeggiata. Nulla di che. Non ci andava di rimanere lì .» ci avrà creduto?! Spero di sì! «Va be , faccio finta di crederci» «Ma è andata davvero così.» Sentiamo la porta bussare. Vado ad aprire. Cosa ci fa lui qui ?! «Ethan? Cosa ci fai qui ?» sono paralizzata. Nessun muscolo del mio corpo riesce a fare un movimento. «Che fai? Non mi abbracci? » mi abbraccia. Ritornano in mente tutti i brutti ricordi. 3 anni fa «Dove vuoi andare?» mi chiede inserendo le chiavi nella macchina. «Non lo so Ethan che ne dici se andassimo a casa tua?» «Si va bene, sono tutti al lavoro. Avremo la casa tutta per noi.» posa le sue labbra sulle mie. Arriviamo a casa sua ed entriamo. Dopo aver appeso le nostre giacche saliamo in camera sua e iniziamo a fare i compiti. Mentre ripassiamo storia, il telefono di Ethan non smette di suonare. Ma chi è che gli manda tutti questi messaggi! Ethan's pov Il mio telefono non smette di suonare. Lo prendo ed è un messaggio da Mike il mio migliore amico. "Allora ? Te la sei già sbattuta? Ricordati la scommessa. Se vedi che si oppone tu continua. Prima o poi cederà." "Ma sei impazzito? Non posso farlo." "Davvero? Sono 300 dollari e sbaglio o i soldi ti servono per il tuo debituccio? Sei anche fortunato che quello vuole così poco. Poteva andarti peggio." "E va bene cazzo. Se la perderò è solo colpa tua." "Ah perché adesso la ami? Ma per favore! Se la perderai è colpa delle tue cazzate. " Emma's pov «Chi è che ti manda tutti questi messaggi?» chiedo incuriosita. «Oh nessuno, era Mike » posa il telefono e si avvicina a me. Inizia a baciarmi il collo e a sbottonarmi la camicetta. Non so se sono pronta. «Ethan non penso sia il momento.Non sono pronta per questo grande passo.» «Dai lasciati andare.» mentre continua a baciarmi si spoglia. Cerco di togliere il suo corpo da me ma non riesco. «Ethan ti prego. Basta.» mi spinge sul letto e continua a baciarmi per tutto il corpo. Non riesco a muovermi mi tiene  i polsi. Cerco di divincolarmi ma non riesco , sono troppo debole rispetto a lui. Inizia a sbottonarsi il jeans. «Ethan basta ti prego.»continua a baciarmi al di sotto dell'ombelico. Mi abbassa il pantalone. La paura e l'ansia mi prevale. «Tranquilla penserò io a te.»  mi blocca nuovamente i polsi e subito dopo sento una pressione. Il dolore è immenso. Non riesco a fare nulla. Più cerco di muovermi e più sento dolore. Aumenta sempre di più la velocità. Sono lì ferma che continuo a piangere. Appena finisce si sposta da me e tutto sudato se ne va in bagno. Sono ancora lì ferma in quella posizione. Solo in quel momento capisco di essere stata violentata. Non so cosa gli sia preso non è mai stato così. Prendo il suo telefono e lo sblocco. C'è ancora la chat aperta con Mike. Leggo i messaggi . Le lacrime continuano a scendere .Quindi mi ha violentata per una semplice scommessa? Per 300 dollari di merda io avrei perso la mia verginità? Prendo le mie cose e dopo essermi rivestita me ne vado via da quella casa. Oggi Interrompo l'abbraccio e me ne vado da lì,con le lacrime agli occhi. Mentre cammino le lacrime non smettono di scorrere sul mio viso. Vedo venire verso di me Corbyn. Mi asciugo le lacrime. «Hey stai bene? Ma hai gli occhi arrossati! Hai pianto ? Vieni con me.» entriamo in camera sua. «Siediti pure qui.» mi siedo sul letto. E le lacrime continuano a uscire. «Mi spieghi perché stai così ? Cosa è successo?» al solo pensiero inizio ad agitarmi e singhiozzare. Sembra come se il cuore mi stesse uscendo la petto. «Hey , tranquilla, spiegami con calma il motivo per cui stai così .» «Ho appena incontrato il mio ex...» cerco di calmarmi. «Ti ha fatto così tanto del male?!» «M-m-mi ha s-s-stuprata. Tutto per una stupida scommessa. Mi ha distrutto così tanto che iniziai ad andare in terapia. Avevo paura anche di uscire di casa.» ha un espressione triste e preoccupata. «Ho tanta paura.» dico ricominciando a piangere. «Vieni qui.» mi abbraccia. «Ti proteggerò io se dovesse avvicinarsi a te. Non ti farà più del male.»
   
 
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