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Autore: _Giuls17_    30/08/2022    1 recensioni
“E se quella sera Alina non fosse scappata con Baghra? Se quella sera nessuno avesse interrotto l’Oscuro ed Alina, cosa sarebbe successo?”
*
“Ogni cosa. Io… lui mi fa sentire come se fossi l’unica.”
“Ma tu sei l’unica per lui.”
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alina Starkov, Darkling
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Darkness and light*
 




-Forse preferivi tornare alla cena, magari ti saresti divertita di più?- sussurrò rivolto alla sua direzione.

Alina esitò ma non per indecisione ma semplicemente perché si lasciò sfuggire un timido sorriso, un sorriso che poche volte aveva visto sul suo vito, un sorriso carico di sentimenti che in tutta la sua vita non era riuscita a manifestare.

-Credo che Marie se la caverà benissimo, al posto mio.- rispose, poggiando le mani sulla scrivania circolare presente nella stanza del Generale Krigan.

-Allora suppongo che…- lo vide avvicinarsi, così lentamente che il suo cuore ebbe una fitta così profonda che ebbe paura si potesse lacerare da un momento all’altro, una fitta di desiderio.

 

“Non mi sono mai sentita così in tutta la mia vita, Mal non mi ha mai fatta sentire così.”

“Desiderata? Amata? Seducente?”

“Ogni cosa. Io… lui mi fa sentire come se fossi l’unica.”

“Ma tu sei l’unica per lui.”

 

Alina si avvicinò a lui, dimezzando quel poco spazio che li separava, e come una calamità venne attratta da lui, da Aleksander, dalla sua tenebra.

E in quel momento arrivò il bacio, un bacio caldo sulle sue labbra, un bacio carico di promesse, un bacio che sapeva di eternità e di possibilità.

Un bacio che non aveva mai avuto il coraggio di sognare, non fino a quel punto.

Lui la strinse a lei, e in quell’abbracciò lei percepì tutto, lui la voleva, l’aveva sempre voluta. Alina per la prima volta in vita sua si rese conto di aver una certezza, una sola, una sola stella polare che da quel momento in poi l’avrebbe sorretta, fino alla fine.

 

“Tutta la strada che ho percorso, tutto il dolore che ho sofferto mi ha portato a lui. Sono venuta a questo mondo per un motivo, ed il motivo è sempre stato solo lui.”

“Solo che non lo sapevi fino ad oggi.”

 

Alina chiuse gli occhi, lasciandosi andare, per la prima volta non era la mente a guidare i suoi sentimenti, le sue azioni, i suoi desideri ma era il suo cuore ed il suo cuore in quel momento le stava urlando che non avrebbe trovato altre braccia in cui rifugiarsi oltre le sue, che non avrebbe più battuto così forte per nessuno, neanche per Mal, che non avrebbe mai amato più nessuno come in quel momento stava amando lui.

 

“La forza di questo sentimento mi schiaccerà.”

“No, no se anche lui prova le tue stesse cose.”

 

Lui la sollevò gentilmente, per appoggiarla sulla scrivania, e in quel momento Alina trasformò quel bacio casto ma pieno di vita in qualcosa di più selvaggio, aveva bisogno di lui, aveva bisogno di capire che cosa muovesse le azioni del Generale, voleva sapere cosa lui provava per lei.

Per un momento, nonostante l’ardore, il sapore della sua lingua le andò alla testa, un breve momento in cui il buio la circondò per portarla a terra di colpo, catapultata in qualcosa di così grande che ne ebbe quasi paura.

Quella paura svanì, però, nell’esatto momento in cui lui le poggiò una mano sul viso, nel momento esatto in cui i suoi baci si fecero più esigenti, nel momento esatto in cui tutti finì, lui la guardò dritto negli occhi.

-Sei sicura?-

-Sì.- rispose senza neanche riflettere, si morse le labbra per trattenere il desiderio, per trattenere quel cuore che pompava troppo veloce, troppo veloce anche per un Grisha, anche per la stessa Evocaluce.

-Sì, io sento… sento di aver aspettato tutta la vita per questo, di averti aspettato per tutta la vita.- ammise, non riuscendo a trattenere il peso di quelle parole dentro il suo cuore.

-Oh Alina, sono io quello che ti aspettava, ti aspettavo da tutta una vita intera.-

Dopo quelle parole la sua bocca tornò a baciarla, con più intensità, con più desiderio, come se da quei baci dipendessero le sorti del mondo, di tutta Ravka.

La sollevò dalla scrivania in pochi attimi, batté con i piedi una porta per condurla dentro la sua stanza.

Alina allungò le mani e cominciò a aprire i bottoni della Kefta, voleva di più, voleva essere di più.

-Quasi quasi mi dispiace togliertela.- disse Aleksander contro il suo orecchio, dopo averglielo morso con delicatezza.

-Posso sempre rimetterla dopo.- sussurrò per tutta risposta, aprendo la sua camicia nera e toccando con le sue mani quel petto che aveva desiderato, -Posso metterla per sempre, se lo vorrai.-

-Per sempre, Alina? Non dirmi per sempre se non sei sicura, io potrei anche crederti.-

-Per sempre.- lei continuò a mormorare contro la sua bocca e qualcosa cambiò di nuovo da quel momento.

Aleksander le tolse con delicatezza la Kefta nera e d’orata, poi con estrema lentezza tolse il vestito e baciò ogni pezzo di pelle nuda del suo corpo, la baciò con venerazione, la baciò come se fosse la cosa più preziosa del mondo, il suo gioiello da proteggere.

Quando dei loro vestiti non rimase più niente, Aleksander si fermò ad ammirarla, si fermò ad osservare il suo corpo, quel corpo che per tutta la vita l’aveva fatta sentire inadeguata, il suo viso ed i suoi capelli.

Tutto quello che lei aveva sempre odiato, ed istintivamente si portò le braccia a coprire i seni nudi ma qualcosa glielo impedì.

La sua mano calda fermò quel gesto e lui si avvicinò nuovamente a lei, più deciso, più sicuro, più certo di quello che avrebbe avuto.

-Sei la cosa più bella che io abbia mai visto Alina e chiunque ti abbia fatto sentire inadeguata se la vedrà con me, non hai niente da nascondere.-

-Io…- sussurrò, abbassando gli occhi.

Aleksander allungò una mano e le alzò il viso, in quel momento la sua bocca si infranse contro la sua, ed ogni dubbio di Alina scomparve, scomparvero le indecisioni, i dubbi e le paure.

Era sua.

E lui era suo, in quel momento ne ebbe assoluta certezza ed il suo cuore venne nuovamente schiacciato dalla portata di quei sentimenti, e come se lui l’avesse sentita, avesse percepito il suo cuore battere senza più un ritmo regolare, la prese fra le sue braccia, facendola poi sdraiare a letto.

Alina chiuse gli occhi, gli carezzò il volto e si lasciò andare, il cuore sarebbe anche potuto esplodere, la luce l’avrebbe potuta avvolgere e le tenebre divorata ma era con lui, era dove voleva essere.

Aleksander la baciò nuovamente prima di entrare in lei, la baciò con delicatezza e con quel sentimento che provava anche lei.

-Voglio essere tutto per te Alina.- le sussurrò sul petto, sulla bocca, sul collo, il respiro corto per i momenti che incalzavano.

-Tu lo sei già.- rispose, stringendo la coperta tra le mani, stringendosi a lui, mentre percepiva il desiderio ed il piacere avvolgerla lentamente.

Alzò solo un attimo gli occhi al soffitto, l’attimo prima che quel momento giungesse a termine e vide le tenebre danzare con la luce e quella visione fu la cosa più bella che avrebbe mai visto in tutta la sua vita.

 

***

 

 -Voglio regalarti il mondo.- sussurrò contro il suo seno.

-Il mondo?- chiese lei, aprendo gli occhi per osservarlo.

Aleksander si alzò dalla sua posizione e la osservò, spostò una ciocca di capelli dal suo viso e la sistemò dietro il suo orecchio.

-Alina, io voglio che tu sappia cosa voglio fare.-

Lei lo guardò ed annuì lentamente, qualcosa però le disse che già sapeva cosa le avrebbe detto, quello che avevano condiviso un attimo prima non era stato solo a livello fisico ed emotivo, c’era stato qualcosa di più, qualcosa che i loro poteri avevano condiviso, qualcosa che andava al di là di ogni immaginazione.

-Vuoi gli amplificatori.- disse al suo posto, -Vuoi altro potere.- affermò, con titubanza guardandolo negli occhi.

-Sì, voglio gli amplificatori ma non li voglio per me.- aggiunse, il suo sguardo non lasciva andare i suoi occhi, -Li voglio per te.-

Alina lo guardò interdetta.

-Sai cosa sono vero, Alina? Lo hai capito prima, quando…- 

-Sei tu, sei sempre stata tu. Tu hai creato la Faglia, tu hai fatto così tanto male in tutto questo tempo.-

Si portò le mani al petto, percependo anche il suo dolore, il dolore che l’Oscuro aveva però dovuto seppellire sotto tutta quella oscurità.

-Sono stato tante cose in questi anni, Alina, in attesa che tu venissi da me ho vissuto tantissime vite e in queste vite ho cercato di porre rimedio ai miei errori, ma non ci sono mai riuscito, ma ho sempre saputo che saresti stata tu a salvarmi, a salvarci tutti.-

Alina si girò di fianco e posò le mani sul suo petto, chiuse un attimo gli occhi, lasciando andare una singola lacrima, una lacrima per l’uomo che aveva causato il danno più grosso della storia, una lacrima per l’uomo che non era stato compreso, una lacrima per l’uomo che era diventato per salvarsi, una lacrima per l’uomo che non era più stato.

Il suo potere fluì attraverso le sue mani, posandosi con delicatezza sopra il suo petto, Aleksander posò la sua mano di sopra e la strinse forte.

-Io voglio salvarti, Aleksander.- sussurrò, avvicinandosi a lui, e come aveva immaginato trovò braccia calde ed un corpo che la strinsero forte, che la fecero sentire a casa.

-Voglio salvarti, troveremo gli amplificatori.-

-Ho solo paura per te, non so cosa voglia dire riunire i tre amplificatori, non so quali saranno le conseguenze su di te.-

Alina si staccò poco dal suo petto per poterlo osservare negli occhi, -Sono sicura che non mi lascerai morire.- gli disse e trattenne per sé quelle due parole cariche di sentimento che le rimbombavano dentro il petto da quando l’aveva baciata qualche ora prima.

-Mai. Non lo permetterei mai.- 

Ed Alina seppe che anche lui, come lei, trattenne quelle parole, in attesa che giungessero tempi migliori in cui poterle pronunciare.



 


Angolo autrice_
Ben trovati! *_*
Come avevo preannunciato in "Redenzione" sono tornata, molto velocemente anche ma c'è qualcosa che sta catturando la mia attenzione, quei due, non riesco proprio a tenerli lontani, è come se mi chiedessero di scrivere altro... che strana sensazione!
Spero che questa piccola deviazione dalla storia principale vi piaccia, adesso non ricordo perfettamente come viene descritta dai libri, per questo ho ripreso la scesa seguendo la serie tv, ma se non erro ci dovorebbero essere poche differenze!
Grazie come sempre a tutti voi, a chi legge silenzioso e a chi, magari, ha voglia di farmi sapere la sua opinione!
XOXO
_Giuls_

 
   
 
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