Per l'eternità
 

Gli mancava.

Non avrebbe mai creduto possibile che una cosa del genere accadesse, ma con il tempo, molto tempo dopo la battaglia finale, molto tempo dopo che la sua vita era tornata alla normalità, si era resa conto che gli mancava.

Alina non era stata in grado di accettare questo sentimento molto facilmente, in fondo perché avrebbe dovuto?

La sua vita da comune mortale le piaceva, aveva salvato molto bambini ancora succubi della guerra che Nikolai stava combattendo, aveva avuto Mal, un amore inizialmente quasi impossibile ma che contro ogni previsione si era spento altrettanto velocemente, aveva avuto tutto quello che non aveva mai avuto il coraggio di sognare, ma sentiva un tassello mancante all’altezza del suo cuore.

Aleksander gli mancava.

Gli mancava l’uomo che aveva visto sotto la maschera, l’uomo che aveva intravisto in quei pochi momenti di intimità, l’uomo che aveva visto nei suoi occhi poco prima che morisse.

Alina scosse la testa, chiuse gli occhi e si lasciò cadere sull’erba fresca per via dell’umidità, il sole stava calando per lasciare spazio alla notte, alle tenebre, e capì che quell’istante, quel preciso momento della giornata era diventato il suo momento preferito.

Osservare le tenebre percorrere velocemente il cielo ed il sole sparire, le ricordavano lui, glielo avrebbero sempre ricordato.

-Forse ho sbagliato tutto.- ammise, rivolgendo quelle parole a sé stessa e a nessun altro.

“Hai fatto la cosa giusta.”

“E se avessi potuto salvarlo? Se avessi fatto le cose diversamente? Se non lo avessi abbandonato, forse lui sarebbe stato ancora vivo, forse non avrei perso quel pezzo di cuore che mi ha rubato quando l’ho conosciuto.”

“E se le cose fossero andate diversamente? Se non lo avessi potuto salvare?”

“Dopo tutti questi anni mi rendo conto che lo avrei potuto salvare, lui stava aspettando me, mi stava aspettando da una vita intera ed io… non sono stata in grado di ascoltare la sua richiesta di aiuto, io… l’ho lasciato solo.”

In quel momento percepì una lacrima scenderle giù lungo il viso ed un’altra ancora.

Alina le lasciò scorrere e mentre piangeva osservava il cielo diventare sempre più nero, lasciando andare con esso anche il suo cuore.

Non era la prima volta che piangeva per lui. 

La prima volta era successo quando Mal faceva ancora parte della sua vita, quando ancora le cose andavano bene ma ciò nonostante lui non era stato in grado di capire il perché, il perché lei provasse ancora quei sentimenti per quel mostro.

Quella era stata la prima crepa nel loro rapporto, non erano stati più in grado di capirsi a vicenda, di ascoltare i propri cuori e di farli viaggiare assieme.

Mal non era mai stato in grado di capire.

Non era mai riuscito a capire che Aleksander era stato e sarebbe stato l’unico uguale a lei, l’unico che aveva condiviso come lei un potere tropo grande anche solo per poterlo comprendere, l’unico che avrebbe potuto vagare per quella terra all’infinito, per l’eternità.

Alina represse un singhiozzo, e cercò di calmare il suo cuore, quel cuore umano che piangeva per un uomo che non avrebbe più fatto parte della sua vita.

Fino a quel momento però non era mai stata in grado di ammettere la triste verità neanche a se stessa.

-Mi dispiace.- sussurrò tra i singhiozzi.

-Mi dispiace di averti lasciato solo, Aleksander. Dovevo fare di più, dovevo…- ma le parole le si infransero sulla lingua, incapace di uscire per tutto quel dolore che per anni aveva represso.

Era riuscita a scacciarlo dentro, dentro nelle profondità del suo cuore dove nessuno l’avrebbe mai trovato, ma non era stata in grado di farlo per sempre, quel cuore umano non rispondeva ai suoi comandi, quel cuore umano aveva bisogno di provare tutte quelle emozioni, anche se dolorose e terrificanti.

-Mi manchi.- riuscì a dire dopo qualche minuto e dopo qualche respiro profondo.

-Mi mancherai finché vivrò, e spero di poterti rincontrare un giorno, quando queste vecchie ossa mi abbandoneranno, spero di rivederti… spero…-

Alina si passò una mano sul viso ed in quel momento ebbe la percezione di non essere sola, si alzò di scatto, cercò con lo sguardo la fonte di quella sensazione ma non vide niente.

Non vide nessuno.

Una folata di vento le spostò i capelli bianchi ed ebbe la certezza che qualcuno le sfiorasse la spalla, un brivido le percosse la schiena e ricordò come l’aveva fatta sentire la prima volta che lui lo aveva fatto.

Si portò una mano al cuore e capì, capì che nonostante tutto lui non l’aveva mai lasciata sola, che lui era ancora lì, con lei, in qualche modo le sarebbe stato accanto fino alla fine dei suoi giorni, in qualche modo Aleksander aveva mantenuto la sua promessa: non l’aveva abbandonata.

-Resterai sempre quella parte di cuore che mi è stata sottratta. Non potrei mai dimenticarmi di te, mai.- chiuse gli occhi, il vento le spostò i capelli e qualche filo di tenebra le passò vicino al viso per poi svanire velocemente.

Quello era lui, che la proteggeva ovunque egli fosse.

Per l’eternità.


 

Angolo autrice_
Ed eccomi di nuovo, ormai sembra una minaccia e non una promessa, ma non riesco a farne a meno!
Non starò qui a narrarvi le stesse identiche cose, ma vorrei veramente cercare di capire come l'autrice abbia potuto fargli fare una fine così pessima, ed ancora non ho trovato una risposta!
C'è tanto dientro a questo personaggio e spero di poterlo approfondire assieme a voi!
Grazie come sempre a chiunque leggerà la storia o a chi lascerà un piccolo commento, alla prossima!!
XOXO