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Autore: _itsfrannie    31/08/2022    2 recensioni
Mettendo un po' di ordine, dopo la confusione di certe sensazioni.
Piccolo testo che arriva dopo mesi da quegli incontri.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Chissà

Sono bastati due incontri per capire che non ti avrei dimenticato così facilmente. Assurdo, davvero, ma tra i tanti ragazzi che ho frequentato tu spicchi, brilli di qualcosa di diverso. Non servono mille ore per sentirsi vicini ad un'altra anima, e così è successo a me in quella situazione.

È stata la dimostrazione che il tempo in sé non conta, ma come lo si valorizza. È stata la conferma che il bello nasce quando meno te lo aspetti. È stata la scossa che mi ha accesa.

Si dice che a volte si incontra la persona giusta al momento sbagliato. Non ci ho mai creduto. Se è quella la persona che vuoi al tuo fianco, la vuoi sempre, indipendentemente da ogni possibile circostanza, da ogni imprevisto, da ogni sofferenza passata, da ogni esperienza.

Ora ci credo eccome. Il trasporto incrollabile e folle di certe sensazioni arriva fino a un punto. Entra poi in gioco la ragione. È proprio grazie ad essa che si raggiunge una maturità emotiva tale da prendere le decisioni più giuste per noi.

Quindi sì, arrivano persone speciali quando non siamo pronti. Non per forza solo pronti ad amare, ma pronti di affrontare qualcosa insieme, pronti ad avere dei progetti con quella persona, pronti a cambiare piani, pronti a farla diventare una priorità, pronti a vivere in una stretta complicità.

Ma io mi sento pronta. Mi amo, mi accetto, ho voglia di dare la mia felicità a qualcuno che lo merita e mi merita davvero. Non esisto però solo io. Esiste il contesto che si crea, il momento in sé in cui scatta quella scintilla.

Non si poteva fare. C'era molto fin da subito: la voglia di impegnarsi, la luce negli occhi, le sensazioni di caldo affetto, le mani che si sfiorano, si toccano, si prendono, e non si mollano più. Eppure, c'era dell'altro: la sincerità. L'estate era alle porte, così come la voglia di divertirsi, i lunghi viaggi, la libertà, la leggerezza. Tre mesi in cui saremmo stati comunque lontani, ma in qualche modo ci saremmo sentiti vincolati l'uno dall'altro, se fidanzati. Quasi come incatenati nella stessa prigione, ma così distanti emotivamente. Non avremmo vissuto a pieno un'ipotetica storia.

Mi sento stupida a fare questo discorso inutile. Perché non mi sono innamorata di te, non avevo immaginato un futuro con te, non abbiamo iniziato nessun tipo di relazione. Ma quando una persona è bella da morire fa male, inevitabilmente. È stata una decisione comune: non ci saremmo più sentiti. E lo stesso a distanza di tempo, sono qui a scriverne e a pensarci. Perché sei bello, cazzo se lo sei.

C'è qualcosa nel tuo frequente sorriso, nella tua risata spontanea, nei tuoi occhi espressivi, nel tuo modo di equilibrare la profondità e la spensieratezza. Brilli di unicità.

Sono bastati due incontri. Abbiamo parlato di tutto ciò, ci siamo aperti e confidati l'uno con l'altro. E anche questo: quanto è stato bello, sentire quella piccola paura di esporsi, ma subito dopo quella vicinanza che ci emoziona e ci abbraccia. Quanto è stato bello. Al saluto finale ero triste, non posso negarlo. Mi accompagni alla macchina, ci allontaniamo dolcemente, continuando a guardarci. Attraversi la strada per raggiungere l'altro parcheggio, e dici le tue ultime parole che ho ancora impresse nella mente.

"Ci risentiamo a settembre!"

Chissà se era una presa in giro. Chissà se ci sentiremo per davvero. Chissà se era un tuo modo per sdrammatizzare quel dolore che provavi anche tu. Chissà se era una promessa. Chissà se eri convinto. Chissà se a settembre proverai le stesse cose. Chissà se era uno scherzo. Chissà se prenderò coraggio e ti cercherò io. Chissà se succederà. Chissà se sarai di parola.

I ridondanti chissà rimbombano periodicamente nel mio cuore. A volte mi tranquillizzano, a volte mi agitano, a volte mi rassegnano, a volte non li ascolto. L'incognita del futuro mi spaventa ma allo stesso tempo mi porta una botta assurda di adrenalina.

Sono bastati due incontri. Chissà a settembre.

Chissà.




















Nota dell'autrice:Torno con questo breve testo. Necessitavo di un percorso introspettivo per poter superare certe emozioni, quindi ora mi sento pronta a pubblicarlo. Buona lettura!
   
 
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