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Autore: Justice Gundam    04/09/2022    1 recensioni
Fin dagli inizi, la storia di Golarion è stata colma di tragedie, eventi drammatici e violenza. Questo mondo ha visto innumerevoli civiltà ascendere per poi crollare. Eserciti si sono scontrati in innumerevoli occasioni, e il sangue è stato sparso ovunque in tutto il globo. Ora, nell'Era dei Presagi Perduti, dopo la morte del dio Aroden, si snodano le vicende di coloro che scriveranno un nuovo capitolo nella tormentata storia di questo mondo...
Cinque anni dopo un tragico incendio e una serie di brutali omicidi, gli abitanti di Sandpoint attendono con ansia il Festival della Coda di Rondine per commemorare la consacrazione del nuovo tempio della città. Al culmine della cerimonia, il disastro colpisce! Nei giorni seguenti, un'ombra sinistra si posa su Sandpoint. Voci di eserciti di goblin e di altri mostri hanno messo in allarme la popolazione. Cinque giovani e promettenti avventurieri dovranno affrontare la crescente minaccia di un impero dimenticato, i cui crudeli e dispotici governanti potrebbero non essere morti come tutti pensano...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Era dei Presagi Perduti'
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Pathfinder: L'Era dei Presagi Perduti 
Una fanfiction di Pathfinder scritta da: Justice Gundam 

 

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LIBRO 1 – L’ASCESA DEI SIGNORI DELLE RUNE 

Capitolo 33 - Esorcismi

 

Quattro giorni dopo la battaglia nelle Apprensioni, un gruppo di soldati provenienti da Sandpoint, appoggiati dal gruppo di Eli ed accompagnati da Padre Zantus, era arrivato a ciò che restava del maniero che una volta era stato di proprietà della famiglia Foxglove. Da quando la presenza di Aldern e Iesha era stata esorcizzata da quel luogo inquietante, non era stata più rilevata la presenza di ghoul nelle campagne circostanti Sandpoint, e lo sceriffo Hemlock aveva ritenuto che si poteva mandare un gruppo di armati a dare una mano ad evacuare ciò che restava del maniero dei Foxglove. In quel momento, il gruppo di avventurieri stava assistendo gli uomini dello sceriffo - per fortuna, con la fine di Aldern e Iesha, gran parte degli effetti dell'infestazione erano scomparsi.

"Certo che da queste parti è successo un gran casino..." disse un giovane caporale mentre assieme ad Eli, Misia e ad un paio di uomini passava in rassegna l'osservatorio in cui si era svolta la battaglia finale con il nobile trasformato in ghast. La stanza era stata messa a soqquadro durante la lotta, e le vetrate istoriate erano danneggiate, i vetri colorati sparpagliati a terra. Per fortuna, le raffigurazioni erano rimaste riconoscibili - in particolare quella della donna dai capelli neri, corrispondente alla finestra da cui Aldern Foxglove e la sua consorte erano precipitati. "Da quanto siamo riusciti a scoprire, è qui che si è consumata la tragedia di Traver e Cyralie Foxglove. C'è una certa triste ironia nel constatare che il figlio e la sua sposa sono morti nello stesso modo."

"E' qui che Cyralie Foxglove ha trovato la morte? Cadendo da quella finestra?" chiese Misia, indicando con lo sguardo l'altra vetrata parzialmente infranta. La femmina di gnomo era ormai tornata del suo colorito normale, liberata dalla malattia soprannaturale che aveva contratto grazie al suo filtro di Rimuovi Malattia - che aveva assunto poco dopo la battaglia nell'osservatorio.

"Così pare... Reji ha semplicemente riportato quello che Aldern le ha raccontato mentre era sua prigioniera." rispose Eli con un sospiro. "A proposito, adesso dov'è Reji?"

Misia fece un cenno con la testa. "Al piano di sotto, assieme al resto del gruppo e a Padre Zantus." rispose. "Ha detto qualcosa circa il fatto che sentiva il bisogno di tenersi occupata."

"Mi dispiace per la vostra compagna... ho sentito che era in buoni rapporti con il defunto Lord Foxglove." disse il soldato.

"Riferirò alla mia compagna. Sono sicura che apprezzerà." Eli annuì malinconica, poi rivolse la sua attenzione alla rappresentazione femminile sulla vetrata. "Tornando a noi... questa rappresentazione mi sembra particolamente interessante, dato quello che siamo venuti a scoprire su Vorel Foxglove e la sua ambizione di trasformarsi in un lich."

"Come c'entra questa raffigurazione, signorina?" chiese uno dei soldati di Sandpoint.

Dare delle spiegazioni era una delle cose che Eli amava di più, e la maga mezzelfa si aggiustò gli occhiali con un sorriso acuto prima di rispondere alla domanda. "Se non mi sbaglio di grosso... la donna che vedete è nientemeno che Arazni, una semidea che era stata l'araldo del famoso Aroden." spiegò. "Questo... prima di cadere in battaglia contro Tar-Baphon, il Tiranno Sussurrante."

Tutti rimasero in silenzio una volta che Eli ebbe pronunciato quel nome. Tar-Baphon il Tiranno Sussurrante era ancora uno dei nomi più temuti in tutto Golarion - il nome di un potentissimo negromante che era stato nemico giurato di Aroden, e le cui sfrenate ambizioni avevano quasi messo in ginocchio la regione di Avistan prima che fosse sconfitto e sigillato.

Eli riprese il discorso. "In seguito, il corpo di Arazni venne trafugato dal suo sepolcro, e ora pare che Arazni esista come regina della nazione di Geb, costretta a diventare una non-morta e a sedere al fianco del Re Fantasma Geb."

"Quel tizio ha dato il suo nome alla sua nazione? Alla faccia della modestia." commentò sarcastica Misia. "Quindi... pensi che la storia di Arazni abbia in qualche modo ispirato Vorel Foxglove e gli abbia fatto in qualche modo venire l'idea di diventare un lich a sua volta?"

Eli alzò le spalle. "Non si può mai dire. Chissà cosa passa per la testa di un mago pazzo..." rispose. "Comunque, diamo un'altra occhiata qui attorno. Forse ci sono ancora degli indizi utili."

"Giustamente." rispose la guardia. "Non appena abbiamo finito qui, daremo un'occhiata allo studio privato..."

 

oooooooooo

 

I sotterranei delle Apprensioni, anche ora che la presenza dei non-morti era stata quasi del tutto debellata, restavano un luogo inquietante ed infido, con soltanto le luci magiche appese alle pareti a fornire un minimo di luce e visibilità. Per il giovane spadaccino Yan e i suoi compagni, tornare lì era come ripercorrere una strada che aveva lasciato loro soltanto cattivo ricordi. Mentre si aggiravano per quei sotterranei umidi e puzzolenti, ben stretti attorno all'anziano sacerdote che aveva voluto accompagnarli, Yan guardò verso terra e vide le ossa ingiallite dello skaveling che avevano abbattuto poco prima del confronto finale con Aldern. Il pipistrello non-morto era ancora nello stesso punto in cui era caduto, ma ora le sue carni marcescenti si erano dissolte con una rapidità incredibile, lasciando soltanto lo scheletro della mostruosità sul terreno.

"Stia attento, padre Zantus..." disse Jolan facendo cenno a dei gradini di roccia scarsamente visibili. "Ecco, la stanza nella quale Reji ha visto quella cosa mostruosa di cui le diceva è da questa parte. E' qui che abbiamo spazzato via una nutrita schiera di non-morti... grazie soprattutto a quel Fulmine Magico che Eli ha lanciato."

"Dovrò dire ad Eli di avvertirci quando impara nuovi incantesimi..." disse Reji con un lieve sorriso, spezzando almeno per un po' la cappa di silenzio nella quale era rimasta quasi sempre a partire dal giorno della morte di Aldern. Tornò immediatamente seria e silenziosa, e Yan sospirò pensando a come si poteva sentire la sua compagna di viaggio.

Reji non aveva pianto granchè, dopo la morte di Aldern. Non sembrava che la disgrazia l'avesse depressa più di tanto. Il giorno dopo, era già tornata ad allenarsi e a fare la sua parte come menbro del gruppo di avventurieri di cui era orgogliosa di fare parte. Tuttavia, i suoi compagni si erano subito resi conto che c'era qualcosa che non andava in lei: Yan non era sicuro di poterlo descrivere a parole, ma in qualche modo aveva l'impressione che Reji fosse più diretta, meno propensa a chiacchierare... e senza dubbio, non aveva più la vivacità di prima. Certo, non c'era da stupirsene - la sua amica stava ancora elaborando il lutto. Anzi, Yan temeva che Reji si stesse costringendo a tornare alla normalità il più rapidamente possibile. Forse perchè non voleva essere d'intralcio al gruppo nel caso ci fosse stato ancorada intervenire da qualche parte... ma conoscendo la sua amica, Yan era convinto che fosse anche perchè non voleva essere compatita. Per lei, era forse anche una questione di orgoglio personale...

Di qualunque cosa si trattasse, anche Jolan e Nualia avevano compreso che Reji stava ancora cercando di gestire le sue emozioni e tornare ad uno stato di equilibrio.

"Allora, figliola... dove hai detto che si trovava quella mostruosità di cui mi dicevi?" chiese gentilmente Zantus. "Se è come immagino, allora dev'essere quella l'origine della maledizione che grava su casa Foxglove... e se non verrà eliminata, potrebbe prendere altri discendenti di Vorel."

Reji indicò un corridoio oscuro con un cenno della testa e tenne ben alzata una lanterna accesa. "Da questa parte, padre Zantus. Me lo ricordo fin troppo bene... non credo proprio che scorderò quell'affare, neanche se dovessi campare cent'anni." affermò. "Comunque... prego, mi segua. E' qui... da queste parti... che Aldern mi teneva prigioniera."

In silenzio, il gruppo seguì Reji fino a raggiungere quella bizzarra parodia di una sala degli ospiti... e quando Reji rivolse lo sguardo riluttante verso il muro, quell'orrida macchia di materia fungoide era ancora lì, come se li stesse aspettando! La ragazzina fece una smorfia disgustata e cercò di costringersi a guardarlo: poteva giurare che quell'ammasso vegetale senza capo nè coda fosse cresciuto in quegli ultimi giorni, e che avesse cominciato ad estendere un reticolo di tentacoli fibrosi attraverso le pareti della sala. Come se quell'ammasso di materia fungoide si fosse reso conto di aver perso Aldern e cercasse di agguantare il resto del maniero per vendetta.

Alla vista di quell'orrore innaturale, Yan fece una smorfia disgustata, e anche Padre Zantus non potè trattenere un breve verso impaurito. C'era qualcosa di assolutamente rivoltante e... sbagliato... in quella cosa viscida e pulsante, e sembrava radiare malvagità da ogni centimetro quadrato della sua superficie. "Desna misericordiosa... non... non credo di aver mai visto una cosa così... abominevole..."

"Reji, che... che diavolo è? Sono anni che faccio la guida qui attorno a Sandpoint, ma un casino simile..." mormorò Jolan. D'istinto, l'halfling afferrò i suoi pugnali, anche se aveva l'impressione che sarebbero valsi a poco contro quella cosa. "Da dove... è venuta fuori?"

"Non ne ho la più pallida idea... ma ho il sospetto che sia un elemento fondamentale della maledizione della famiglia Foxglove..." rispose Reji. "Padre Zantus... lei sarebbe in grado di dirci di più?"

L'anziano sacerdote si sfregò il mento mentre guardava l'ammasso fungoide da una posizione di relativa sicurezza. "Devo provarci per saperlo." rispose con espressione dubbiosa. "Ma... mi rendo conto che questa è una manifestazione unica nel suo genere. Non sarà tanto facile estirparla."

"Noi siamo con lei, padre Zantus. Mi raccomando, presti attenzione." disse Yan. Lui e Nualia si piazzarono appena dietro il sacerdote di Desna mentre Reji e Jolan prendevano posizione più vicino a quell'orrore pulsante, sulla cui superficie era apparsa una figura umanoide nera che protendeva una mano nodosa verso l'esterno, quasi volesse agguantare la prima persona che gli capitasse a tiro. Padre Zantus si mise in ginocchio a distanza di sicurezza, a pochi metri da quella massa ripugnante, e tenne in una mano il simbolo sacro di Desna che portava attorno al collo, poi iniziò a concentrarsi.

"Divina Desna, il vostro umile figlio chiede il vostro aiuto e la vostra guida." disse il sacerdote. "Mostratemi la radice di questa malvagità e permettetemi di capire come distruggerla."

Gli avventurieri restarono in silenzio ad osservare l'anziano sacerdote di Desna che chiudeva gli occhi e scivolava in una specie di trance, mentre un'aura azzurrina illuminava il suo corpo. Zantus prese un bel respiro e ripetè tutte le procedure che conosceva bene. Mettere da parte tutti i pensieri mondani... concentrarsi su ciò che aveva davanti e cercare di percepire da dove proveniva l'aura maligna che permeava quel luogo maledetto. Era un momento decisivo. Zantus aveva l'impressione che sarebbe stato il momento culminante della sua carriera di guida spirituale...

Per diversi secondi non accadde nulla, e il resto del gruppo restò in apprensione a guardare ZAntus che iniziava il suo rituale. Il sacerdote si concentrò ancora di più, cercando di penetrare la coltre di energia oscura che circondava la massa fungoide. Quest'ultima cominciò a ribollire e a gorgogliare in maniera inquietante, come se la presenza di un sacerdote dall'animo così puro gli provocasse dolore fisico... e alcuni dei suoi tentacoli fibrosi si mossero spasmodicamente, ma non furono in grado di staccarsi dal muro.

"Ancora di più... devo concentrarmi di più... Desna misericordiosa, sostienimi... non ho mai visto nulla di così terrificante. Questa forza del male ha permeato il maniero per decenni... non sarà per niente facile estirparla!" pensò tra sè Zantus. Finalmente, nella sua mente, cominciò a formarsi qualcosa di più coerente... e ai suoi sensi mentali cominciò ad apparire un volto che adesso gli sembrava perfettamente riconoscibile...

Il volto di un uomo dall'aspetto affascinante ma dallo sguardo vagamente sinistro, che sembrava fissare dritto negli occhi il sacerdote di Desna. Zantus avrebbe detto che voleva in qualche modo sfidarlo, cercare di convincerlo che non aveva nessuna possibilità di estirpare la presenza maligna del maniero Foxglove...

Jolan vide la massa fungoide cominciare a protendersi verso Zantus e strinse i denti, tenendo pronta la mano...

Finalmente, Padre Zantus aprì gli occhi, e un'espressione di cupa determinazione apparve sul suo volto. Ora sì che era consapevole di quale fosse il problema, e sapeva anche come estirparlo.

"Certo. Adesso sì che è tutto chiaro." disse infine, attirando l'attenzione del gruppo. "Ascoltatemi, ragazzi... so che quello che vi sto per dire potrà sembrarvi incredibile... ma questa cosa mostruosa non è altro che ciò che rimane del proprietario originale, Vorel Foxglove. In qualche modo... l'energia negativa che si è sprigionata quando il suo rituale è giunto al culmine deve avere consumato il suo corpo fisico, trasformandolo in questa incarnazione di corruzione che cresce sul muro. La casa è diventata in pratica il fillatterio di questa sorta di proto-lich, permettendo a Vorel Foxglove di ottenere una versione rdotta di quell'immortalità che desiderava."

"Ugh... disgustoso..." mormorò Reji. "E noi... come possiamo fare per toglierlo di mezzo?"

Zantus guardò nuovamente la macchia di materia fungoide, i cui tentacoli avevano cominciato a muoversi in maniera spasmodica, quasi fosse nervoso all'idea di quello che i ragazzi e l'anziano sacerdote avrebbero tentato. "Credo di aver trovato un modo per farlo, ma avrò bisogno di un po' di aiuto da parte vostra. Vi avverto che potrebbe essere rischioso... ma non vedo altro modo entro le nostre possibilità di togliere di mezzo questa malvagità una volta per tutte."

"Siamo qui per questo, padre." disse Jolan. "Per favore, ci dica cosa dobbiamo fare, e noi lo faremo."

Yan disse di sì con la testa, e anche Nualia si disse d'accordo con un cenno, al che Zantus riportò la sua attenzione alla massa informe. "Molto bene. La prima cosa da fare è distruggere, o quanto meno ridurre il più possibile, il corpo di quella mostruosità." rispose. "Ma non è prudente farlo con le armi. Dovete cercare di bruciarlo o scioglierlo con dell'acido... o meglio ancora, versargli addosso dell'acqua benedetta. Questo dovrebbe ridurlo quel tanto che basta per poi consentirmi di eliminarlo una volta per tutte."

L'anziano sacerdote estrasse due piccole pergamene dalla veste e le pose davanti a sè, mentre il resto del gruppo cominciava a cercare nelle loro bisacce. Yan ringraziò tra sè che avevano avuto l'accortezza di riequipaggiarsi, poi tirò fuori dalla sua bisaccia una fiala di acqua benedetta e una di fuoco dell'alchemista. Prese bene in mano la seconda e la lanciò contro la massa di materia immonda. La fiala si infranse con un clangore acuto, e una fiammata rossa si espanse e avvolse per un attimo la massa fungoide, ma si estinse quasi subito, come se la superficie di quella cosa disgustosa fosse bagnata.

Tuttavia la mossa non fu del tutto inutile. La fiammata riuscì comunque a bruciare parte del fungo innaturale, aprendo delle ulcerazioni nella sua superficie dalla quale colava un liquido denso di colore arancione malato.

"Sta funzionando... se non altro, gli ha fatto qualche danno." disse Yan. "Okay, ragazzi, continuiamo così!"

"Va bene... ora ci provo io!" disse Nualia. La aasimar scagliò una boccetta di acqua benedetta contro il fungoide, che ribollì ed emise uno stridio inumano nel momento in cui il liquido sacro si sparse su di lui. Reji e Jolan fecero la stessa cosa, scagliando un'altra fiala di acqua santa e una boccetta di acido contro la mostruosità. Questa volta, i rimasugli di Vorel emisero un verso che suonava quasi come un grido di rabbia e di dolore, e l'ammasso di mucillaggine fungoide si ridusse a vista d'occhio, riassorbendosi nella parete mentre numerosi tentacoli sottili si estendevano dalla sua superficie. Il colorito del fungoide cominciò a cambiare rapidamente, passando da un verde malato ad un giallino pallido per poi scurirsi e diventare di un inquietante colore purpureo. In quello stesso momento, Padre Zantus prese una delle sue pergamene e cominciò a leggere i caratteri eleganti in cui era scritto l'incantesimo.

"Divina Desna, splendente dea della fortuna, posa la tua mano benefica su questa terra piagata. Vanifica il tocco del Male, e scaccia la sua nefasta presenza da questo luogo." Zantus intonò, per poi passare una mano davanti a sè. Una tenue luminescenza dorata si posò sulla stanza, facendo sentire in qualche modo più tranquilli i quattro avventurieri. Nualia tese la mano demoniaca, come se volesse in qualche modo catturare le particelle di luce nel palmo della mano...

Ma il fungoide non gradì allo stesso modo quella magia, e cominciò a pulsare con sempre maggiore rapidità. Il sacerdote aveva l'impressione che si trattasse di una sorta di cuore sacrilego che batteva sempre più velocemente, temendo che finalmente fosse giunto il momento dell sua fine.

Con un po' di esitazione, Padre Zantus raggiunse l'altra pergamena... e la aprì con mano tremante. Questo era un incantesimo Dissoluzione Del Male, una magia di livello decisamente più alto rispetto a quelli che era abituato a lanciare... ma era l'unica soluzione per impedire a questa malvagità di tornare a mettere radici in quella terra. Zantus prese un bel respiro e srotolò la pergamena, cominciando poi a leggerne la formula.

L'anziano sacerdote iniziò a leggere in una strana lingua che Yan non riuscì a comprendere... ma Nualia sembrò invece capire cosa stesse dicendo e tirò un sospiro rassegnato. Per diversi secondi, Zantus continuò a ripetere la formula, e la sua voce si fece man mano sempre più affaticata, come se lo sforzo di sopportare l'energia richiesta da quella potente magia lo stesse logorando fisicamente. La fronte gli si era imperlata di sudore, e il respiro si era fatto ansimante... e per un attimo, Yan temette che l'anziano sacerdote stesse per cadere a terra esausto! Il ragazzo si fece avanti e riuscì ad afferrare Zantus un attimo prima che cadesse... e il sacerdote fece un piccolo sorriso e un cenno della testa quando il ragazzo si prodigò per sostenerlo.

"Ce la faremo, Padre Zantus." disse Yan. Reji si mosse a sua volta e sostenne Zantus sull'altro lato, riuscendo a fare a sua volta un sorriso accomodante... e finalmente, il sacerdote di Desna riuscì a ripetere ancora qualche volta la formula magica, mentre l'orrore fungoide sul muro ribolliva e si contorceva orrendamente, tentando disperatamente di sfuggire al suo destino.         

Finalmente, Padre Zantus puntò una mano davanti a sè, e i suoi occhi si accesero di una sacra luminescenza dorata mentre inviava un'ondata di energia sacra contro quella cosa immonda. Gli orridi resti di Vorel Foxglove sembrarono ritirarsi per un breve tratto... poi, la massa fungoide cambiò forma e si trasformò in un volto umano contratto in un'espressione di estremo orrore, che esplose in un terrificante urlo!

La cosa iniziò ad ululare in preda all'agonia, una voce a malapena umana, dall'eco innaturale, che dava l'impressione di provenire da una gola perennemente incrostata di melma! Yan e i suoi compagni strinsero i denti per l'orrore e dovettero fare appello alla loro forza di volontà per resistere all'impulso di fuggire a gambe levate! Per diversi secondi, l'urlo mostruoso di Vorel Foxglove riecheggiò nel maniero, che sembrò addirittura venire scosso da un sisma in miniatura...

Finalmente, l'urlo cominciò a smorzarsi... e i resti di Vorel caddero dal muro e si trasformarono rapidamente in un mucchietto di polvere grigia maleodorante. Il suo ululato si smorzò nel giro di pochi secondi, e il maniero ripiombò in un silenzio spettrale, mentre una brezza marina cominciava a spirare nelle sue sale, come se lo stesso edificio fosse sollevato del fatto che un male così terribile fosse scomparso. Zantus restò fermo al suo posto a riprendere fiato mentre la pergamena si trasformava a sua volta in polvere tra le sue mani... poi, dopo essere sicuro che fosse tutto finito, il vecchio rivolse un sorriso ai suoi giovani compagni.

"Ce l'abbiamo fatta, figlioli." affermò. "Questo incubo è finito."

E con questo, il caso della maledizione della famiglia Foxglove si era finalmente chiuso una volta per tutte...

 

oooooooooo

 

Il giorno dopo, a Sandpoint...

Reji prese un bel respiro e guardò davanti a sè, concentrata e impegnata a contemplare qualcosa che solo lei riusciva a vedere. Restò per qualche istante fema al suo posto... poi sferrò una serie di colpi a mano aperta davanti a sè, per poi concludere con un calcio circolare che raggiunse un pezzo di legno posto sopra una staccionata. Con un secco rumore di legno spezzato, il bersaglio cadde a terra diviso in due metà, e la ragazzina si rimise in guardia... poi tirò un sospiro e si sedette con la schiena ad una parete di legno, guardando verso il cielo. Il tempo era incerto, ma la temperatura era ancora gradevole, e la ragazzina pensava che sarebbe stato il momento ideale per allenarsi un po' ed ignorare almeno per un po' tutti i pensieri tristi che continuavano a fluttuarle in testa.

Ancora una volta, riusciva a vedere davanti a sè il viso di Aldern Foxglove, e non riusciva a scuotersi dalla testa l'assillante pensiero che avrebbe potuto fare qualcosa di più per aiutarlo. Se solo avesse saputo che Aldern si trovava in una situazione così terribile, forse avrebbe potuto aiutarlo... avrebbe potuto salvarlo... Come aveva fatto Yan con Nualia... Forse, se fosse arrivata alla verità un po' prima... prima che Aldern venisse trasformato in quella orrida cosa non-morta... ci sarebbe stata qualche possibilità che quella storia avesse un lieto fine anche per lui.

Reji sentì che gli occhi si stavano inumidendo ancora una volta, e si impose di mantenere il controllo sulle proprie emozioni, poi si passò una manica sugli occhi e si alzò di nuovo per riprendere i suoi allenamenti...

 

oooooooooo

 

Vedere la nuova chiesa di Sandpoint faceva un certo effetto... o almeno, questa era l'impressione che aveva la figura incappucciata che si era avvicinata furtivamente alla nuova cattedrale dedicata a Desna... una nuova versione del luogo in cui la sua infanzia aveva sofferto una morte lenta e penosa. La giovane aasimar era stata attenta a non farsi riconoscere, immaginando che vederla in giro non avrebbe certo giovato al clima che si respirava a Sandpoint... ma in quel momento, aveva proprio bisogno di parlare con qualcuno...

Ma era davvero degna di rimettere piede in quel luogo sacro, dopo tutto ciò che aveva fatto? Lei, che fino a non più di tre settimane prima era la leader di un feroce gruppo di predoni, assassini ed adoratori di demoni... davvero aveva il diritto di rivolgersi a Desna, la dea a cui aveva voltato le spalle tanto tempo fa?

Combattuta, Nualia restò ferma per un po' e poi si mise a camminare su e giù davanti all'ingresso della cattedrale... poi, estese la mano ancora normale verso l'ingresso e spinse con riluttanza. La porta restò ferma ancora per un attimo... poi si aprì con un lieve suono...

Nualia emise un mormorio impaurito e mollò la porta, guardandosi la mano tremante. No, non ce la faceva... non riusciva a capacitarsi dell'idea di essere ancora degna di entrare lì... Forse era meglio tornare indietro e andare a cercare Reji...

"Posso esseri utile, figliola?" la voce pacata di Padre Zantus fece fare un salto a Nualia, che per un attimo temette di perdere il cappuccio con il quale si era nascosta agli occhi degli abitanti di Sandpoint... e la aasimar dai capelli bianchi restò sbalordita a guardare la nuova guida spirituale della città, che sorrideva come niente fosse. L'anziano sacerdote aveva ancora sul viso i segni della fatica del giorno prima, ma non dava segno di volersi fermare, ed era già tornato al suo compito di guida spirituale.

Nualia si nascose il volto sotto il cappuccio. "Chiedo.. chiedo scusa. Non dovrei essere qui." tagliò corto, per poi muovere due passi esitanti ed allontanarsi dalla chiesa...

"Aspetta, figliola. Non avere fretta. Sei venuta fin qui per parlarmi, vero?" chiese Zantus.

La ex-sacerdotessa di Lamashtu sospirò e scosse la testa. "Io... questo non è posto per me. Desna... non sarebbe contenta di vedermi in una sua chiesa." affermò.

L'espressione di Zantus non cambiò, e si limitò a sbattere gli occhi come se si chiedesse cosa voleva dire Nualia con quelle parole. "Come mai non dovrebbe essere contenta di rivedere una sua figlia che si era perduta?" chiese.

Nualia scosse di nuovo la testa e fece una breve risata amareggiata. "Perduta? Perduta, dice lei? Heh... certo che la fa un po' facile..." rispose la aasimar. "Credo di essere perduta ancora oggi... Padre Zantus, lei sa quello che ho fatto, vero? E lo sa che non mi sento ancora pentita di tutto quello che ho fatto, vero? Io... non sono ancora sicura di poter perdonare questa città... Anche se... ammetto che... adesso comprendo che ho sbagliato a voler fare del male a alla gente di Sandpoint... che non c'entrava nulla... e che ci sono delle persone... a cui non vorrei mai fare del male."  

Zantus alzò le spalle. "E' già qualcosa, no?" rispose come niente fosse. "Ma credimi... Nualia Tobyn... quello che hai fatto non è un segreto, ma quello che importa alla fine non è quello che hai fatto... è che tu ti stia rendendo conto dei tuoi errori e cerchi di fare quello che puoi per rimediare. Ma... forse sarebbe meglio discuterne lontano da eventuali occhi indiscreti. Che ne dici, figliola? Penso che questo ti metterebbe un po' più a tuo agio."

Il desiderio di Nualia di parlare dei suoi problemi era grande... e dopo averci pensato su per quasi un minuto, la aasimar cedette e fece un silenzioso cenno con la testa, facendosi accompagnare da Zantus nell'edificio sacro...

 

oooooooooo

 

"Yaaaa-ha!" Con un poderoso colpo di taglio, Reji spezzò il bastone di legno posto tra due estremità, poi si fermò per un attimo... il tempo necessario a prendersi un sorso d'acqua dalla sua borraccia e riprendere fiato. Non voleva fermarsi troppo a lungo, per evitare che i pensieri cupi tornassero alla sua mente, ma si rendeva conto che il suo corpo aveva dei limiti, e che doveva comunque fermarsi a riposare. Per evitare di ripensare agli avvenimenti degli ultimi giorni, la giovanissima monaca decise di tentare qualche esercizio di meditazione, e dopo aver fatto un po' di defaticamento, cercò di mettersi seduta sul terreno nella posizione del loto...

"Reji! Reji, ti abbiamo trovato finalmente!"

La ragazza sgranò gli occhi e si voltò nella direzione di quella fresca voce maschile ormai così ben conosciuta... Come si aspettava, Yan era lì e stava arrivando da lei con espressione premurosa. E non era da solo, visto che era accompagnato da Eli e da Nualia...

"Yan..." sospirò la ragazzina Tian con aria stanca. Si rimise in piedi e cercò di spazzarsi la polvere dai vestiti, in modo da sembrare presentabile e non dare preoccupazioni. "Scusa... mi ero allontanata per allenarmi. C'è qualche problema?"

"No, no, nessun problema..." disse Yan, tirando un sospiro di sollievo nel vedere che la sua amica di tante avventure sembrava stare abbastanza bene, tutto considerato. Ma si ricordò che se fisicamente era a osto, dal punto di vista emotivo era tutt'altra cosa. "Ero solo... un po' preoccupato, non ti facevi più vedere... e anche Nualia ed Eli erano in ansia per te."

"Per l'appunto." disse Eli, aggiustandosi gli occhiali con affettata severità. "Insomma... come capogruppo, credo di avere il diritto di sapere dove sono i miei compagni ed evitare che si ficchino in qualche pasticcio, non sei d'accordo?"

"Beh... vi ringrazio per l'interessamento..." disse Reji, un po' imbarazzata. In effetti, forse avrebbe dovuto informarli di dove stesse andando. Ma prima di poter dire altro, Reji vide che Nualia si era fermata a pochi passi da lei, guardandola con espressione indecifrabile. "Hm? Che... cosa succede, Nualia? Ci sono problemi...?"

Nualia scosse la testa e sorrise tristemente. "No, ecco... la verità è che io..." cercò di dire, fermandosi a metà mentre cercava le parole giuste. Ma il suo incontro con Padre Zantus le tornò in mente, e la aasimar deglutì mentre cercava di farsi coraggio...

 

(FLASHBACK)

"Oooh, e quindi... non sei sicura di cosa dire alla tua compagna." disse Zantus, dopo aver ascoltato una confessione di Nualia, piena di pause, incertezze ed esitazioni. "Sei preoccupata per lei, ti senti triste per quello che sta passando... e non sai come fare per aiutarla."

Nualia annuì lentamente e si massaggiò la fronte, ancora a disagio all'idea di trovarsi in un posto per lei fin troppo simile alla cappella del padre adottivo, il luogo dove riceveva le sue punizioni...

Padre Zantus, da parte sua, si sentiva speranzoso. Nualia stava cambiando, che lei se ne rendesse conto o meno. "Sì, posso comprendere. Lei è stata gentile con te, e adesso vorresti fare qualcosa per lei." affermò. "Sai, Nualia, non c'è un solo modo di stare vicini alle persone a cui vuoi bene. Devi fare quello che tu senti che sarà gradito per farle sentire la tua vicinanza e farle coraggio. Io ho avuto modo di conoscere quei ragazzi, e sono sicuro che lei apprezzerà i tuoi tentativi, se saranno sinceri."

"Ancora... faccio fatica a crederci, padre." rispose Nualia. "Lei deve senza dubbio sapere quello che ho fatto...  e quello che ho cercato di fare a Sandpoint. Eppure... lei è disposto a stare qui e parlare con me, come se fossi una qualsiasi delle persone che vivono qui. Non le importa davvero di quello che ho fatto nel mio passato?"

Zantus scosse la testa e mise gentilmente una mano sulla spalla di Nualia, che rabbrividì al tocco ma non cercò di sottrarsi ad esso. "Figliola... essere mortali significa sbagliare. Desna, nella sua misericordia e saggezza, lo comprende bene. E tu più di ogni altro, in questo momento, hai bisogno di una guida e un sostegno. Stai muovendo i tuoi primi passi fuori dall'oscurità, e sono convinto che le tue intenzioni siano sincere. E so che non ci sono soltanto io. Quei tuoi nuovi compagni, per esempio. Non stanno forse cercando di aiutarti e di starti vicino?"

Nualia non rispose, ma guardò verso il pavimento e si morse un labbro, cercando di trattenere le sue emozioni. Se solo suo padre fosse stato più come quel sacerdote e avesse avuto la stessa considerazione verso di lei, era convinta che non avrebbe fatto le scelte che poi aveva finito per fare...

(FINE FLASHBACK)

 

Nualia sospirò e si decise, appoggiando una mano sulla spalla di Reji. La ragazzina Tian sgranò gli occhi e ricambiò lo sguardo di Nualia, che ora esprimeva rimpianto e compassione.

"Io... mi dispiace, Reji. Mi rendo conto che... tu tenevi molto ad Aldern. Io... non l'ho conosciuto personalmente, ma... comprendo che lui era importante per te... come... come anche tu e Yan lo siete per me... Io... ho pensato a come mi sarei sentita se Yan fosse morto, e... e... mi dispiace, Reji. Io... ho sperato che... potesse finire meglio per te e per lui." disse infine.

Forse Nualia aveva parlato con un po' di esitazione, forse le mancava ancora un po' di sicurezza... ma il tono con cui aveva detto quelle parole non lasciava dubbi sulla sua sincerità, e Reji, dopo un attimo di spiazzamento, fece un sorriso e tenne gentilmente la mano a Nualia, con gli occhi che tremavano visibilmente. "Grazie... Grazie, Nualia... io... apprezzo quello che state facendo per me... dico davvero." affermò. "Non... non preoccupatevi per me. Io... me la caverò. E' solo questione di tempo."

"Non sforzarti di essere forte, Reji." disse Yan raggiungendo le sue amiche. "Io... posso capire quello che stai passando. E capisco che non debba essere facile per te. Ricorda che se vuoi parlare con me, ci sono sempre."

"E anch'io." disse Eli, più diretta ma non meno sensibile alla situazione di Reji. "Dopotutto, sei una mia compagna anche tu... e non posso ignorare quello che stai passando. Non preoccuparti di dare fastidio o cose del genere, e sentiti libera di parlarmi quando vuoi."

Per la prima volta dopo la spedizione alle Apprensioni, Reji riuscì a sorridere di cuore. "Certo... lo so, amici miei. Grazie... lo terrò sempre presente. Ma adesso non mettetevi a preoccuparvi troppo per me." affermò. "Ho solo bisogno di un po' di tempo... e vedrete che sarò di nuovo al cento per cento!"

"Ci fa piacere sentirlo, Reji..." disse Yan con un sorriso sollevato. Era sempre lei, la sua compagna di mille avventure. Non era davvero possibile farla restare depressa a lungo. "Mi raccomando, non sforzarti. E soprattutto, ricorda che ci siamo sempre noi."

Reji si passò di nuovo la manica sugli occhi per asciugarseli e disse di sì con la testa. "Grazie. Lo apprezzo molto... Piuttosto, avete qualche notizia su ciò che è stato trovato nel maniero dei Foxglove? Hanno trovato qualcosa di interessante?"

Dopo che il maniero Foxglove era stato messo in sicurezza, la milizia di Sandpoint aveva raccolto tutti gli oggetti che potevano sembrare utili o interessanti, e molti degli oggetti di valore ritrovati, non avendo più alcun proprietario, sarebbero passati di proprietà al gruppo di avventurieri - e tra questi, tutti gli oggetti magici che erano stati recuperati dal maniero. Tuttavia, tra tutti quegli oggetti, pareva essere stato trovato anche qualcosa di più utile per fare luce su quanto stava accadendo... ed Eli cercò in una tasca del suo abito, da dove tirò fuori un foglio piegato che consegnò a Reji.

"Certamente. Credo che... sappiamo già dove andare a cercare il prossimo pezzo del puzzle." disse la mezzelfa. "Leggi un po'. Aldern aveva conservato questo messaggio, e mi sembra alquanto... illuminante!"

Reji sbattè gli occhi confusa e spiegò il foglio, per poi cominciare a leggere quello che c'era scritto. Yan e Nualia si piazzarono dietro di lei, in modo da poter leggere a loro volta...

 

Aldern,

ci hai servito bene. L'esemplare che hai recuperato dalle caverne sotto il maniero della tua famiglia è di gran lunga superiore a quanto avessi sperato. Puoi considerare estinto il tuo debito nei confronti della Fratellanza. Tuttavia ho ancora bisogno di te, e non appena ti sarai risvegliato dalla morte, scoprirai che la tua mente sarà abbastanza lucida e capace di comprendere il compito che ti sto affidando.

Confido che tu ricordi i particolari del rituale del Sihedron. Eri abbastanza lucido in quel momento. Tuttavia, se dovessi essertene dimenticato dopo il tuo risveglio, ritorna alla tua casa a Magnimar. Io e i miei agenti ti contatteremo lì quanto prima, e nel giro di due giorni ti consegnerò la lista delle vittime per il rituale. Impara tale lista a memoria, poi distruggila prima di cominciare il lavoro. Coloro che ho selezionato dovranno essere marchiati prima della morte, altrimenti non saranno di alcuna utilità al mio signore, e l'avarizia nelle loro anime andrà sprecata.

Tuttavia, se qualcuno cerca di ostacolarti, fai di loro quello che desideri. Divorali, uccidili o trasformali in tue pedine - la cosa per me è irrilevante.

                                                                             ---  Xanesha, Signora dei Sette

 

Reji finì di leggere la lettera e corrugò la fronte. Quindi... questa Xanesha, chiunque essa fosse, era la mente dietro a tutto ciò che era successo. E la lettera menzionava dei particolari inquietanti. "Capisco..." disse Reji a voce bassa. "Questa lettera... parla del Sihedron. Non è lo stesso simbolo che è stato visto sui corpi di quelle persone che sono state uccise? In particolare su quello di Benny Harker?"

"Esatto." affermò Eli con un cenno della testa. "Quindi adesso sappiamo che le persone uccise con questo macabro rituale erano tutte avare... e questa avarizia serviva in qualche modo al signore di questa Xanesha. Ma la cosa più importante è che adesso sappiamo dove cercare. Nel giro di qualche giorno dovremmo essere pronti. Faremo un giretto a Magnimar, la mia città... e cercheremo di scoprire chi è questa Xanesha e cosa sta tramando."

"Sono d'accordo." disse Reji. "Contate su di me. Farò anch'io la mia parte per giungere fino in fondo a questo mistero."

"Ottimo. Avremo bisogno di questa determinazione..." rispose Yan. "Ora però, visto che abbiamo qualche giorno per prepararci... credo che sia il momento giusto per cominciare gli allenamenti, non credi anche tu, Eli?"

La maga mezzelfa si aggiustò gli occhi e sfoderò un sorriso arguto. "Non aspettavo altro che tu me lo chiedessi, Yan!" affermò. "Bene dunque, io sono pronta! Fai del tuo peggio!"

"Hahahaaa! Non mi risparmierò di certo! So essere un insegnante davvero tosto!" rispose tranquillamente Yan, mentre lui ed Eli prendevano posto dove Reji si stava allenando. "Hey, Reji, mi presteresti il tuo bastone?"

"Al volo!" rispose la ragazza Tian. Lanciò abilmente la sua arma a Yan, che la afferrò al volo e si mise in guardia davanti ad Eli.

"Molto bene, Eli! Comincia la tua prima lezione!"

Reji riuscì a ridere brevemente mentre osservava i suoi amici che cominciavano l'allenamento, e sentiva, per la prima volta dopo tanto tempo, che la loro missione sarebbe proseguita senza troppi problemi...        

          

oooooooooo      

               

CONTINUA... 

 

 

 

  
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